Giovedi, 11 giugno 2020
Dimissioni “irrevocabili” dei consiglieri Antonio Luigi Baglivo, Vincenzo Emanuele Chiuri, Pasquale De Marco, Alessandra Ferrari, Luigi Giannini, Francesca Longo, Maurizio Ruberto
La lettera di
DIMISSIONI DALLA CARICA Dl CONSIGLIERI COMUNALI
Con la presente, i sottoscritti Antonio Luigi BAGLIVO, Vincenzo Emanuele CHIURI, Pasquale DE MARCO, Alessandra FERRARI, Luigi GIANNINI, Francesca LONGO, Maurizio RUBERTO, rassegnano le proprie, irrevocabili, dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale in seno al Consiglio della Città di Tricase.
Questo atto vuole stigmatizzare il comportamento del Presidente del Consiglio, il quale — già censurato nel corso di altre Assisi consiliari per la conduzione non super partes dei lavori — non ha ritenuto necessario mettere in atto il suo ruolo di garante della legittimità dell'attività consiliare, approfondendo (presso gli organi competenti) la problematica dell'eventuale incompatibilità di un Consigliere, nonostante il clamore destato da questo argomento e la nostra richiesta formale di chiarimenti in merito protocollata in occasione della Conferenza dei Capigruppo tenutasi il 4 Giugno u.s., nel corso della quale è stato ribadito con forza che non avremmo partecipato all'Assise in caso di mancata risposta alla stessa.
Senza che egli si ponesse il problema della gravità della situazione, nell'interesse dell'Amministrazione e della Città tutta, liquidando il tutto con sorrisi beffardi e senza onorare il suo ruolo di garante di tutte le forze in Consiglio, anche di coloro che nel frattempo sono diventati minoranza ed hanno formalizzato una richiesta ufficiale in sette (si sarebbe potuto inserire d'urgenza il punto all'O.d.G., se avesse voluto affrontare l'argomento, vista la sua serietà).
E ancora, senza considerare la possibilità che la incompatibilità possa persistere anche in caso di eventuale pagamento delle spese legali. Sarebbe stato sufficiente consultare l'art. 63 del TUEL, i pareri del Ministero dell'Interno e la giurisprudenza in merito all'incompatibilità dei Consiglieri Comunali, anche nel caso di cessione del credito, acquiescenza a sentenza o pagamento delle spese legali. Avremmo fornito la documentazione (allegata), se si fosse voluto confrontare!
Inoltre, visto quanto accaduto dal 2 Giugno (mozione di sfiducia) in poi, fino alle dimissioni di Sindaco e Giunta dell'8, prendiamo atto che la nostra esperienza amministrativa è conclusa.
Infatti, se in Ottobre 2019 sollecitavamo il Sindaco a restare al suo posto, ora non ha senso proseguire un percorso che attende l'ufficializzazione della fine con la sfiducia in un'Assise, la cui data è ufficiosamente già nota, stanti le notizie su alcuni organi di stampa. Pertanto, consci di essere in minoranza, lasciamo il campo a coloro i quali sono diventati maggioranza, avendo i numeri per riunirsi e deliberare.
Oltre ad aver dimostrato il loro senso di responsabilità "a corrente alternata" o adpersonam insistendo a convocare un Consiglio nel quale bisognava rispondere alle interrogazioni inevase (a prescindere che alcune avessero perso valore, come il doppio senso di marcia sulle direttrici Tricase-Tricase Porto, nel frattempo tornate a senso unico) e deliberare sulle lottizzazioni in sospeso, al fine di permettere l'avvio dei lavori ai Cittadini ed agli imprenditori edili.
Dà da pensare, tra l'altro, la tempistica di presentazione della mozione; così come fa riflettere che la stessa responsabilità e solerzia non siano state dimostrate nel far sì che l'Amministrazione potesse approvare un Bilancio di Giunta.
Infatti, se è noto che il Bilancio di Previsione difficilmente si sarebbe deliberato in Consiglio (stante almeno una parità 8 a 8 tra favorevoli e contrari), in un periodo di crisi sarebbe stato un atto di responsabilità permettere che fosse approvato almeno un Bilancio con D.G.C., che lasciasse al Commissario Prefettizio traccia del percorso delineato in alcuni incontri con il tessuto produttivo della Comunità, al quale si stava lavorando alacremente, prevedendo una somma non indifferente per un fondo di sostegno ad Attività Produttive e Cittadini in difficoltà (essendo importanti per noi tutti i Cittadini e tutte le categorie produttive, non solo il comparto edile.. .).
D'altronde, anche a livello nazionale si è sterilizzata la sfiducia contro un Ministro, rinviando una eventuale crisi di Governo deleteria in una fase delicata per il Paese. Ragion per cui, sarebbe stato un gesto responsabile far approvare almeno il Bilancio di Giunta per poi procedere con la sfiducia o la non deliberazione dello stesso. Anche perché, proprio in virtù della crisi economica e sociale che l'emergenza COVID ha causato, non era nostra intenzione aspetare il termine ultimo per l'approvazione del Bilancio di Previsione.
Quindi, la fretta di alcuni Consiglieri di giungere alla sfiducia in tempi brevi per far arrivare alle elezioni regionali un Sindaco sfiduciato (sic! in un messaggio vocale che circola su chat social) aveva poca ragion d'essere.
Alla luce di quanto finora esposto — mancato rispetto da parte del Presidente del Consiglio Comunale del suo ruolo di garante e tutore imparziale dell'Assemblea da lui presieduta e mozione di sfiducia — presentiamo le nostre irrevocabili dimissioni dalla carica di Consigliere.
L'art. 63 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T.U.E.L.) prevede che «Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale o circoscrizionale:
4) colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con il comune o la provincia. [..
6) colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente, verso il comune o la provincia ovvero verso istituto od azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell'avviso di cui all'articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602».
Dunque, alla luce della normativa sussisterebbero i presupposti per l'incompatibilità del Consigliere poiché, da un lato, nonostante a dichiarazione di acquiescenza, la lite deve ritenersi ancora pendente.
Nello specifico, la sentenza non è ancora passata in giudicato e il Comune potrebbe decidere di ricorrere in Cassazione (instaurando il contraddittorio anche nei confronti della parte che ha prestato acquiescenza) per il capo della sentenza relativo alle spese del giudizio, essendo queste inferiori a quanto previsto dal d.m. n. 55/2014.
In tal caso, il Consigliere potrebbe anche spiegare ricorso incidentale avverso tale capo della sentenza.
In ogni caso, essendo la condanna al pagamento delle spese un debito solidale, è sufficiente che le altre due parti facciano ricorso in Cassazione affinché lui possa trarre beneficio dalla pronuncia. In sostanza, lui continuerebbe ad avere 'di fatto' un interesse diretto alla pronuncia della Cassazione poiché otterrebbe beneficio da un eventuale accoglimento del ricorso.
Sul punto, la giurisprudenza ha affermato che "la pendenza di una lite cessa solo allorché il processo venga definito con una sentenza non più suscettibile di impugnazione ordinaria, sicchè il giudizio deve ritenersi pendente sino a quando non sia decorso il termine per la proposizione dell'appello, salva la ipotesi di pronuncia di estinzione del giudizio per rinunzia accettata dalla controparte, cui non è equiparabile la sentenza che dichiari la cessazione della materia del contendere. Tale ultima tipologia di decisione postula che il Giudice, constatato che non vi è più interesse ad una pronuncia sul merito della domanda, si pronunci, salva diversa concorde richiesta delle parti, anche in ordine alla liquidazione delle spese, previa valutazione della soccombenza virtuale. Tale valutazione ben Ilò essere o etto a sua volta di contestazione con conse ente ammissibilità di impugnativa sul punto. Ne deriva che, in detta ipotesi, solo l'inutile decorso del termine er il ravame determina la de Inizione del iudizio" (Cass., Cass. civ. Sez. I, 27-02-2008,n. 521 1).
Ed ancora, "Ancora una volta, dunque, il dr. P. non ha eliminato in modo completo la causa di incompatibilità contestatagli, eliminando la controversia pendente tra lui ed il Comune solo riguardo alla sua pretesa sostanziale, ma lasciando in vita la lite riguardo all'onere delle spese di giudizio, sul quale il giudice d'appello dovrà pronunziarsi con sentenza che non avrà il carattere della mera presa d'atto della mutata situazione sostanziale, ma dovrà stabilire nel merito su quale delle parti debba cadere l'onere delle spese.
Sotto tale profilo, dunque, vi è tuttora lite pendente e sussiste la causa d'incompatibilità di cui all'art. 63, n. 4, del d.lgs. n. 207/2000" (Corte Appello Napoli, sez. 1, 06-06-2006).
Al di là della lite pendente, sussisterebbero i presupposti previsti dal n. 6.
Al riguardo, si evidenzia che nonostante la dichiarazione di acquiescenza, non si è provveduto al pagamento della somma derivante dalla condanna alle spese in favore del Comune di Tricase.
E evidente che, essendo la sentenza un titolo esecutivo, vi è un debito liquido ed esigibile del Consigliere nei confronti del Comune.
Né si dica che è necessaria la costituzione in mora poiché: essendoci una sentenza esecutiva, gli effetti decorrono ipso iure; la costituzione in mora non richiede l'adozione di formule solenni, e, dunque, a tal fine può ritenersi sufficiente la trasmissione della sentenza; da ultimo, si potrebbe ritenere che si rientri nei casi previsti dall'art. 1219 c.c.
Pertanto, permanendo siffatto debito certo ed esigibile deve ritenersi sussistente la situazione di incompatibilità con la carica di Consigliere Comunale.
In un caso, la giurisprudenza ha ritenuto sussistenza il presupposto di cui al n. 6 nonostante l'avvenuto pagamento della sorte capitale (senza, però, gli interessi): "Concludendo sul punto, deve, pertanto, affermarsi che, avendo ricevuto una contestazione che faceva specifico riferimento, oltre che alla sorta capitale liquidata in sentenza, anche agli interessi legali su di essa maturati, il dr. P.
per eliminare la causa di incompatibilità contestatagli non poteva limitarsi al pagamento della sola sorta capitale, poiché così facendo non solo è rimasto debitore del Comune per l'ammontare degli interessi, ma neppure si è attenuto ai limiti della contestazione. Permane, dunque, la causa di incompatibilità costituita dall'esistenza di un (residuo) debito liquido ed esigibile" (Corte Appello Napoli, sez. 1, 06-06-2006).
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Quinto appuntamento
Venerdi 12 giugno ore 17.30 sul tema “La ripartenza dei bambini e
adolescenti dopo il lockdown ” interverrà la Prof.ssa Maria Rita Parsi,
psicopedagogista e psicoterapeuta.
Da parte nostra, un piccolo sostegno per CON-VIVERE meglio con il virus.
Tricase,ACCADEVA ai tempi del Coronavirus.
La scorsa settimana
IL CALCIO DI UNA VOLTA CHE NON C'E' PIU'
Ogni settimana i luoghi,le situazioni,la vita...
per non dimenticare,per ricordare
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Nota di Emiliano e Lopalco
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledi 10 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.752 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e NON sono stati registrati casi positivi.
Sono stati registrati tre decessi: 3 in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 138.377 test.
3.426 i pazienti guariti.
557 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.512 così divisi:
1.488 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
654 nella Provincia di Brindisi
1.162 nella Provincia di Foggia;
519 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Nota al bollettino:
Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Stiamo lavorando per una Puglia sicura, anche se il rispetto dei protocolli sarà fondamentale, come è fondamentale l’attività di monitoraggio che il servizio sanitario regionale proseguirà”.
Il responsabile del coordinamento regionale per le emergenze epidemiologiche, prof. Pier Luigi Lopalco, dichiara: “Il dato di oggi riporta zero casi positivi al Covid-19 registrati nel bollettino.
Ma c’è un altro dato che va sottolineato: da quattro giorni non ci sono casi positivi per data di prelievo tampone. Ovvero, da quattro giorni non ci sono tamponi positivi e quelli registrati erano solo quelli trasmessi e riportati nel database.
Il risultato deve comunque essere ancora monitorato prima di sciogliere la prognosi sull’andamento dell’epidemia e quindi tutti i comportamenti personali devono ancora essere improntati alla prudenza come previsto dalle norme”.
Martedi,9 giugno 2020
Il messaggio del Presidente Antonio Ficocelli
Questa pandemia sanitaria rischia di lasciare nel buio la nostra vita personale e comunitaria, oltre che sociale.
Come cristiani e devoti al nostro caro Sant'Antonio di Padova dobbiamo trovare la forza e la speranza nella Preghiera intensa e fiduciosa.
Impossibilitati quest'anno a vivere insieme la festa Civile vi inoltro il Programma Religioso.
Un fraterno saluto da parte mia nella veste di Presidente Delegato e da tutto il Comitato Festa.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 9 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2461 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è stato registrato un caso positivo in provincia di Brindisi.
E’ stato registrato un decesso in provincia di Bari
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 135625 test.
3.373 i pazienti guariti.
613 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4512 così divisi:
1488 nella Provincia di Bari (un caso di ieri è stato eliminato dal database)
380 nella Provincia di Bat
654 nella Provincia di Brindisi
1116 nella Provincia di Foggia;
519 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti
Martedi, 9 giugno 2020
E la Provincia perde vice presidente e assessore
Gli effetti della caduta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Chiuri si avvertono anche in Provincia di Lecce: fuori dal Consiglio provinciale la vicepresidente Federica Esposito e il consigliere Nunzio Dell’Abate.
Al loro posto pronti a esordire nell’Assise di Palazzo dei Celestini il sindaco di Galatone Flavio Filoni e il consigliere comunale di Collepasso,Salvatore Perrone.
Per la formalizzazione delle surroga sarà necessario attendere la fine del mese quando le dimissioni presentate nella giornata di ieri da Chiuri diventeranno definitive e irrevocabili .
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 8 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.233 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo un caso in provincia di Bari.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 133.164 test.
Sono 3.289 i pazienti guariti.
698 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid-19 in Puglia è di 4.512, così suddivisi:
1.489 nella provincia di Bari;
380 nella provincia di Bat;
653 nella provincia di Brindisi;
1.162 nella provincia di Foggia;
519 nella provincia di Lecce;
281 nella provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Lunedi, 8 giugno 2020
Dimissioni dalla carica di Sindaco della Città di Tricase
Care Concittadine, cari Concittadini, gli accadimenti degli ultimi tempi con il cambio di casacca da parte di. tre Consiglieri di Maggioranza tra cui il Presidente del Consiglio e l’attuale mozione di sfiducia nel miei confronti, che vede firmatari nove dei sedici Consiglieri che compongono l’Assise, paralizza senza soluzione alcuna l’azione amministrativa
La mancanza dei numeri in seno alla maggioranza pone dì fatto firne alla mia Amministrazione. Il dato che emerge chiaramente è l’operato scriteriato di chi, in un momento post emergenziale così delicato e gravoso per la nostra comunità e durante il quale numerosi sforzi si stanno compiendo per venire incontro alle tante grida di aiuto vanifichi il tutto per puri scopi personali e politico-elettorali. Sono degli irresponsabili!
I numerosi sforzi di pacificazione e coinvolgimento nelle decisioni e nelle misure adottate e da adottare in piena fase covid19 non hanno, evidentemente, avuto il risultato sperato: lavorare insieme per Tricase!
Lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco oggi con maggiore convinzione, alla luce di quanto accaduto: il male peggiore di questa città è stato, e continua a essere, lo sciacallaggio politico e la maniadi grandezza di un manipolo dì soggetti.
Seppure questo manipolo di aspiranti burattini e burattinai continui a smaniare dalla voglia ditrascinarmi sulla ribalta di un teatro del grottesco su cui sta andando in scena l’ennesima commedia del ridicolo, purtroppo ancora una volta dovranno farsene una ragione: il bagaglio di principi morali che hannosempre orientato il mio agire in politica, nella pubblica amministrazione così come nella mia vita di tutti i giorni, mi impediscono di scendere a tali livelli.
Soprattutto in un momento così difficile e critico per l’intero Paese e per la comunità di Tricase. Presentare una mozione di sfiducia all’indomani dell’emergenza Covid e in un momento in cui la comunità avrebbe maggiore necessità di una guida salda e di una azione amministrativa incisiva in vista della ripartenza è u n atto vile, spregiudicato e dannoso. E non per i1 sottoscritto, ma per i cittadini di Tricase.
Per quanto mi riguarda trovandosi, l’Amministrazione, nell’assoluta paralisi amministrativa e decisionale, lascio il palcoscenico a questi commedianti improvvisati e prendo atto della mozione di sfiducia presentata che, ripeto, di fatto determina l'impossibilità garantire il governo della Città. L’abnegazione ed il senso del dovere con il quale ho agito ed ancora una volta l’amore supremo che nutro per la mia Comunità mi portano a rassegna re le mie dimissioni da Sindaco del Comune di Tricase. “Ai posteri l’ardua sentenza”.
DIMISSIONI GIUNTA
Con la presente, i sottoscritti Concetto SCUDERI, Rita DE IACO e Sonia SABATO rassegnano le proprie, irrevocabili, dimissioni dalle cariche di Vicesindaco ed Assessori del Comune di Tricase. Nell’arco dei rispettivi mandati abbiamo sempre cercato con passione, abnegazione, seno del dovere e spirito di sacrificio di perseguire gli interessi della nostra Tricase.
Questo, oggi, non è più possibile. La Mozione cli sfiducia che pende sul Sindaco Chiuri e, inevitabilmente, su tutta l’Amministrazione cipriva di una condizione fondamentale per ogni buon Amministratore: quella di operare efficacemente ed efficientemente per il bene della collettività.
Siamo, infatti, pienamente consapevoli che, seppur ancora legittima dal punto di vista formale, la nostra posizione, non è più legittimata dal punto di vista sostanziale. Riteniamo che un Amministratore sfiduciato non abbia più i requisiti necessari per rispondere fattivamente e proficuamente alle richieste dei Cittadini ed ai bisogni della Città, soprattutto in questo momento di profonda sofferenza di tutto il tessuto sociale e produttivo. Sarebbe, oltremodo, avvilente ascoltare quotidianamente le numerose richieste dei Concittadini, consci dinon poter ottemperare alle stesse. Ben sappiamo che, ormai, tra pochissimi giorni verrà discussa ed approvata definitivamente la mozione di sfiducia.
Pochissimi giorni che scientemente, perché ben conosciamo i tempi biblici e le lungaggini della burocrazia e della azione amministrativa, non ci consentirebbero di attuare alcun ché. Alla luce di queste considerazioni voler, oggi, rimanere in carica significherebbe solo procrastinareinutilmente, o peggio per qualche spicciolo di indennità, l’agonia di una fine annunciata. Tutto ciò non solo non ci appartiene, ma cozza terribilmente con i principi cui abbiamo improntato il nostro mandato.
Siamo, comunque, estremamente onorati della possibilità offertaci, che ci ha consentito di vivere una esperienza d i crescita umana e professionale e della fiducia accordataci . Fiducia che contraccambiamo appieno, avendo avuto il privilegio d i lavora re al fianco di un Sindaco che ha postodavanti a tutti ed a tutti gli interessi collettivi spendendosi lealmente
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 7 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.033 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e è risultato positivo un caso in provincia di Foggia.
Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 131.931 test.
Sono 3.253 i pazienti guariti.
733 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.511, così suddivisi:
1.488 nella provincia di Bari (1 caso registrato nei giorni precedenti è stato eliminato dal database);
380 nella provincia di Bat;
653 nella provincia di Brindisi;
1.162 nella provincia di Foggia;
519 nella provincia di Lecce;
281 nella provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
L’impegno dei volontari ai tempi del COVID-19
Ci stiamo lentamente lasciando alle spalle, ci auguriamo in via definitiva, l’infausta chiusura forzata che ha sospeso impellente e inattesa le nostre relazioni e le nostre vite di tutti i giorni. Nonostante e durante tutto questo, l’impegno di numerose associazioni cittadine e dei loro aderenti ci consentono oggi di raccontare una bella storia di solidarietà e di coesione sociale.
L’Amministrazione comunale, con il personale dei Servizi Sociali e del C.O.C., ha organizzato un servizio a supporto delle persone bisognose per la consegna a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità, realizzato grazie all’adesione di associazioni ed esercizi commerciali.
Alla chiamata rivolta al mondo del volontariato, inoltrata per il tramite della Consulta delle Associazioni,hanno risposto ben 45 volontari – che ringraziamo tutti della solidarietà dimostrata, prontamente coperti da specifica polizza assicurativa, i cui nominativi sono stati comunicati alle forze dell’ordine per gli eventuali controlli su strada. I volontari hanno gestito un piccolo call center con tre numeri mobili, due attivati ex novo dall’Amministrazione comunale e un terzo della Pro Loco Tricase, che per l’occasione ha curato il coordinamento delle attività.
I volontari hanno gestito più di 150 chiamate, rispondendo a richieste di informazioni sugli esercizi commerciali aderenti e sul servizio di consegna a domicilio da parte degli stessi esercenti. Hanno anche eseguito in prima persona 20 consegne a domicilio di beni di prima necessità in situazioni che richiedevano un intervento ad hoc.
Un’altra attività importante è stata la consegna e il supporto alla compilazione dei moduli per la domanda dei buoni spesa da inoltrare al Comune: sono stati consegnati a domicilio 101 moduli su indicazione dei Servizi Sociali. In molti casi i volontari hanno supportato i richiedenti nella compilazione, occupandosi poi della consegna presso l’ufficio competente.
Inoltre, nel giorno di Pasqua, sono stati consegnati a domicilio 36 pasti caldi alle famiglie meno abbienti di Tricase. Le attività elencate sono state svolte da 22 dei 45 volontari che si sono resi disponibili. Ma non è tutto, a supporto di questo lavoro la sig.ra Anna De Micheli dell'associazione Ago d'oro ha donato 130 mascherine cucite a mano, Caffè Cappuccini ha donato dei buoni spesa, La Cruna Sartoria dona 1 euro per ogni mascherina rosso-blu venduta, Antonio Raone e Michele Dell’Abate hanno donato guanti e mascherine, Acquaviva Tecnology di Diddio Luca ha donato altre mascherine, Lega Navale sez. di Tricase ha donato un contributo economico, ASD MTB Tricase ha donato altri buoni spesa.
“In questo periodo di grave emergenza sanitaria in cui non è stato possibile realizzare manifestazioni ed eventi e tutti quelli già in programma sono stati rinviati o annullati” – riferisce il presidente di Pro Loco Tricase Paolo A. Scarascia, “abbiamo cercato di adoperarci per il sociale con iniziative di carattere solidaristico. E così, su invito dell’assessorato ai servizi sociali e insieme a diverse associazioni del territorio, abbiamo collaborato – come accade sempre più spesso da alcuni anni a questa parte, per tutelare e aiutare quei concittadini a cui la pandemia ha procurato maggiori difficoltà. È stato stimolante, dopo aver lanciato l’appello per creare l’elenco dei volontari, ricevere in pochissimi giorni l’adesione di ben 45 imperterriti volontari tricasini di tutte le età. Molti di loro, all’occorrenza, hanno indossato guanti e mascherine e si sono prodigati per rispondere alle richieste di intervento che quotidianamente abbiamo ricevuto alle tre utenze telefoniche che abbiamo gestito. Ovviamente questa iniziativa è stata portata avanti attenendosi scrupolosamente alle disposizioni delle normative emergenziali vigenti e confrontandoci quotidianamente con il coordinatore del C.O.C.”
Siamo felici di poter testimoniare ancora una volta come la vitalità e lo spirito d’iniziativa del mondo del terzo settore, anche nella nostra Tricase, si dimostri in grado di garantire un importante contributo alla comunità nel perseguire l’interesse generale. Queste sono le associazioni che, oltre a quelle già citate, hanno sostenuto e reso possibile questa bella esperienza con i loro volontari: Tricasèmia, Adovos Messapica Tricase, Clean Up Tricase, Comitato San Vito, Coppula Tisa. A loro rivolgiamo il nostro sentito ringraziamento, con l’auspicio che la pratica collaborativa possa radicare sempre meglio insinuandosi proficuamente in tutti gli ambiti della nostra comunità.
Geremia De Giuseppe
Coord. Consulta delle Associazioni