di Cesare LIA
 
Il pubblico incontro dei candidati a Sindaco di Tricase di lunedì sera in Piazza Cappuccini, condotto dall’Avv. Alessandro Distante, mi ha fortemente deluso.
 
Da giovani preparati e da un passato politico, escluso l’Avv. Donato Carbone, di sicura ed incontestabile esperienza, mi sarei aspettato un programma innovativo da affrontare nei prossimi cinque anni con proposte di reale sviluppo della nostra Città. Invece, belle parole, programmi di ordinaria amministrazione che, forse, risolveranno alcuni aspetti e lacune amministrative del passato ma che non si pongono nell’ottica di un reale sviluppo del nostro centro.
 
Credo non valga molto ripetere che Tricase è la più bella terra della Provincia di Lecce, ognuno esalta il proprio territorio e che essa ha le potenzialità di risolvere problemi ambientali, sociali ed economici.
 
Occorre non solo far seguire l’interesse per il potenziamento degli uffici, per quel che consente la vituperata legge Bassanini, ma provvedere a redigere e sostenere programmi di vero sviluppo territoriale ed istituzionale. Nessuno ha parlato nella necessità di riprendersi un ruolo di guida del Capo di Leuca, come era nella passata e vituperata prima repubblica; nessuno si è posto il problema di aprirsi ad una Europa che ancora considera, per nostra colpa, queste terre la sua periferia e non il centro di un sistema economico e sociale che la Storia
le ha sempre riconosciuto dai tempi dell’antica civiltà greco-romana.
 
Abbiamo studiato la storia con lo sguardo verso i popoli del nostro e non verso il bacino del Mediterraneo, che ha caratterizzato la nostra cultura e la nostra economia. Solo nelle iniziative dell’Avv. Maurizio Raeli, tricasino e Presidente del Chiam di Valenzano, vedo un barlume ed uno sforzo di programmazione in tal senso e la ripresa di una discorso del passato, dei tempi della regata della Magna Grecia di Tommaso Quaranta ed altri; il tentativo, a differenza di altre località della stessa provincia di Lecce (Otranto, Castro, S. Cesarea), di aprirsi al futuro guardando un glorioso passato. Sostenere che il nostro è un territorio ameno e strategico e, poi, fermarsi alla riorganizzazione degli Uffici, agli asfalti delle strade, alla pulizia del paese, è poca cosa per Tricase, è ordinaria amministrazione, amministrazione di routine, che è necessario fare in termini ordinari e che può essere affidata ai burocrati dell’amministrazione ma non ha nulla a che vedere con una programmazione di sviluppo della quale Tricase
avrebbe bisogno.Se mi sarà dato il tempo, tra la prima consultazione elettorale ed il ballottaggio, pubblicherò il mio
programma elettorale di 40 anni fa per dimostrare che è passato invano un tempo così lungo senza progredire ma regredendo sempre di più in una sorte di vortice che porta verso il basso e non verso l’alto.
 
L’Avv. Distante, nel suo intervento iniziale, aveva pienamente ragione nel ritenere retrogrado il voler pensare ad una partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica con iniziative che lasciano il tempo che trovano, quando già con il nostro Statuto, prima stesura, su sua iniziativa venuta dalla frazione di Depressa, si decise di consultare periodicamente i cittadini dei vari rioni e delle frazioni per informare e conoscere le esigenze del territorio e inserirli, con un parere scritto, nel procedimento amministrativo dei più importanti atti del Comune.
 
Erano i tempi della vituperata D.C. contro la quale tutti gli altri partiti si scagliavano per i consensi che riceveva ma che aveva impostato discorsi a largo respiro con visioni oltre il naso. 
 
A mio avviso occorre guardare indietro e riconoscere l’errore che commisero i tricasini nel non realizzare il porto dal Quadrano a Punta Cannone, un porto che già all’epoca sarebbe stato di enorme importanza ed oggi sarebbe stato un porto turistico a livello del toscano Punta Ala. Ricordo quando, da assessore regionale ai Lavori Pubblici telefonai da Bari al Sindaco di Tricase per chiedergli l’approvazione di un porto che l’Ing. Marzo aveva preparato perché avevo miliardi di lire di contributi europei da impegnare in Puglia a seguito dell’impossibilità di realizzare il porto di Rodi Garganico ed altri due del foggiano; ma il Sindaco mi rispose di non essere interessato. Dovetti destinare quelle somme al Porto di Leuca, soddisfacendo un’esigenza del caro Emanuele Capozza, porto che presentava e presenta ancora molti problemi per via dell’insabbiamento. L’essere oculati, in politica, non è solo essenziale ma obbligatorio!
Cari fratelli e sorelle,
saluto con affetto tutti voi che partecipate questa sera alla celebrazione eucaristica.
Ringrazio per la loro presenza tutte le Autorità civili e militari.
 
In particolare, sono grato al Commissario
Prefettizio del Comune di Tricase, Dott. Guido Aprea, al Presidente dell’Ambito Territoriale Gagliano del Capo, Dott. Carlo Nesca, al Direttore Nazionale Caritas Italiana, Mons. Francesco Soddu, al Delegato Regionale Caritas Puglia, Don Alessandro Mayer, alla Soprintendente ABAP Brindisi, Lecce e Taranto, Arch. Maria Piccarreta, ai progettisti, Arch. Antonietta Ricchiuti e Ing. Andrea Morciano, la Ditta di Cesare Indino che ha curato i lavori, e naturalmente a Don Lucio Ciardo, Direttore della Caritas Diocesana.
 
Questa sera inauguriamo il Centro della Caritas Diocesana, sito nell’ex Convento dei
Cappuccini, recentemente restaurato. L’avvenimento ha una sua rilevanza sul piano ecclesiale, culturale e sociale. Viene infatti restituita alla comunità cristiana e alla società civile una struttura che ha ospitato una comunità religiosa e, in seguito, è stata adibita ad altri usi.
 
 
Sono veramente riconoscente alla Soprintendente e ai Progettisti per l’opera di restauro che è stata compiuta con intelligenza e professionalità. Situato in una bella piazza di Tricase, l’ex Convento fa bella mostra di sé e rende ancora più armonioso lo spazio pubblico.
 
All’importanza del valore artistico, si aggiunge la funzione alla quale la struttura è destinata: essere il punto operativo di tutta l’attività caritativa della Diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca.
 
In tal modo, si rende ancora di più evidente la dimensione caritativa di questa città di Tricase.
Nel discorso che ho tenuto nella sala consiliare il giorno del conferimento della cittadinanza onoraria alla mia persona, ho qualificato Tricase come “città di cultura e di carità”.
Infatti, all’Ospedale voluto dal card. Giovanni Panico ed egregiamente guidato dalle suore Marcelline e alla “Maior Caritas”, una struttura di accoglienza dei familiari che vengono a visitare i parenti degenti all’Ospedale, si aggiunge ora il Centro della Caritas Diocesana.
Si tratta di un ulteriore tassello che qualifica Tricase con “città della carità” e offre, all’intera comunità diocesana, uno strumento operativo di indubbio valore ecclesiale e sociale. 
 
Non sfugga il fatto che questa inaugurazione avviene in un momento particolarmente complesso e problematico.
Non siamo ancora usciti totalmente dalla pandemia del Coronavirus.
Durante il lockdown, la Caritas diocesana e le parrocchie hanno svolto un prezioso compito di vicinanza e di sostegno a tutti coloro che erano nel bisogno.
 
Questa opera di attenzione alle esigenze delle persone anziane, deboli e affette da problemi di varia natura, viene ora ulteriormente potenziata e meglio organizzata.
Il primo compito di questo Centro Caritas è di aiutare le comunità cristiane a vivere la spiritualità della carità. Prima di essere un’iniziativa da intraprendere, la carità è una spiritualità da coltivare.
 
Non si deve dimenticare che la carità è una virtù teologale, un dono infuso da Dio nell’animo umano.
La carità è lo Spirito Santo che abita la persona e la spinge ad agire con amore gratuito e misericordioso. La spiritualità della carità è passione per il Regno, purificazione di ogni speranza, nostalgia di un’armonia che trova il suo compimento in Dio Amore. Si tratta di una spiritualità di grande respiro che fa dell'incontro, del rapporto e del dialogo i suoi capisaldi.
Essa scorge la presenza e l'opera di Dio nelle realtà create, accetta la fatica del servizio meno
gratificante e si rapporta all’uomo e non solo ai suoi problemi, facendosi per le comunità parrocchiali proposta di stili di vita alternativi alla cultura e alle mode correnti.
In secondo luogo, questo Centro ha il compito di educare a vivere la carità avvalendosi della pedagogia dei fat e, in un certo senso misurandosi su di essi, non tanto nella ricerca esasperata di essere presenti e attivi ovunque, quanto piuttosto di dare testimonianza che Dio è
presente e operante nel mondo.
Il metodo della pedagogia dei fatti impegna la comunità a partire dai fenomeni di povertà, dalle sofferenze delle persone, dalle lacerazioni presenti sul territorio, per costruire risposte di prossimità, di solidarietà e per allargare la pratica della partecipazione e della corresponsabilità.
 
 
Occorre passare dalla carità intesa come elemosina, alla carità vissuta come
disponibilità all’ascolto, all’accoglienza e alla condivisione; dalla occasionalità degli interventi caritativi, alla costante attenzione del servizio ai poveri; dalla delega a persone volenterose, al coinvolgimento di tutta la comunità parrocchiale. 
 
Pedagogia dei fatti vuol dire «camminare nella carità» caratterizzando il percorso di concretezza e immediatezza, di competenza e passione, di progettualità e gratuità. In questo senso, la finalità pedagogica si realizza nel proporre e
propugnare una visione unitaria che rifiuti ed eviti ogni pericolosa schizofrenia e ogni contrapposizione ed indichi lo stretto e connaturale legame che abbraccia fede, preghiera e carità, parola, sacramento e testimonianza. 
 
In terzo luogo, il Centro deve promuovere una cultura di carità
aiutando a prendere coscienza delle dimensioni dei problemi posti dalla fame e dal sottosviluppo; esprimendo concrete azioni di solidarietà e creando un clima di accoglienza e di rispetto nei confronti della presenza degli immigrati dentro i nostri territori. In questo senso, occorre dare molta importanza alla formazione degli animatori e degli operatori della carità che, a titolo diverso, sono impegnati nella diaconia della carità e che devono mettersi a servizio dell’uomo con un’adeguata competenza professionale e spirituale.
 
Il Centro, infine, deve anche caratterizzarsi come strumento di coordinamento
delle azioni ecclesiali di carità avviando un processo di armonizzazione delle varie iniziative e tessendo una tela organizzativa delle opere di carità dell’intera comunità diocesana soprattutto durante i periodi di maggiore emergenza sociale. Non si tratta di vivere una carità come espressione di generosità generata solo dalla commozione, da situazioni di urgenza, da bisogni da risolvere, ma di uno stile di vita da assumere, da scelte da condividere a livello comunitario.
 
Occorre affrontare i problemi e camminarci dentro attraverso la contemplazione del volto di Cristo, nei crocevia delle contraddizioni e delle fragilità della vita di ogni uomo. Ciò esige che la carità venga pensata non i una modalità riduttiva, funzionale, gestionale ed emotiva. Non è compito della comunità cristiana essere la bella o la brutta copia dei servizi sociali pubblici.
 
Compito della comunità è generare dei segni di novità nei rapporti tra le persone e rispondere alle povertà, non nella forma dell’efficienza,
ma nella forma dell’efficacia, della conversione del cuore e del cambiamento delle strutture. Sostenuti dall’esempio di Cristo, la comunità cristiana deve abitare la vita e frequentare il territorio facendo emergere un tessuto umano e cristiano che accoglie e accompagna.
Essa deve promuovere uno stretto collegamento tra gli impegni di carità e i doveri di giustizia, mettendo in risalto il legame esistente tra il progresso dei popoli e lo sviluppo della pace nel mondo, la necessità di saldare insieme le grandi prospettive di cambiamento sociale e politico con i piccoli passi quotidiani e con la coerenza personale. Concludo questa esortazione omiletica con le parole di san Colombano: «Beata l'anima trafitta dalla carità!
 
Essa cercherà la sorgente, ne berrà. Bevendone, ne avrà sempre sete. Dissetandosi, bramerà con ardore colui di cui ha sempre sete, pur bevendone continuamente.
In questo modo, per l'anima l'amore è sete che cerca con brama, è ferita che risana.
Il Dio e Signore nostro Gesù Cristo, medico pietoso, si degni di piagare con questa salutare ferita l'intimo della mia
anima, egli che insieme col Padre e con lo Spirito Santo è un solo Dio nei secoli dei secoli. Amen
 

Le misure di prevenzione contro i contagi

sono il frutto di un accordo tra aziende

Le aziende sanitarie pugliesi - coordinate da Regione e Prefetture - hanno messo a punto un protocollo sanitario e di sicurezza anti Covid da applicare in occasione delle elezioni referendarie, regionali e comunali che si svolgeranno domenica 20 e  lunedì 21 settembre.

Per prevenire il rischio di contagio e garantire nello stesso tempo lo svolgimento corretto delle operazioni elettorali, i servizi di Prevenzione della ASL Bari in accordo con le Prefetture hanno proposto un modello con modalità operative e precauzionali per l’allestimento dei seggi, le operazioni di voto, per i componenti dei seggi e per garantire il diritto di voto anche ai cittadini in quarantena, isolamento fiduciario e in trattamento domiciliare, con i seggi speciali.

Al seggio. l’elettore per esercitare il diritto di voto deve indossare la mascherina chirurgica.

La scheda dopo la votazione viene depositata dall’elettore nell’urna per ciascuna consultazione (referendum / elezioni regionali/ elezioni comunali). Le matite dovranno essere sanificate al termine di ogni operazione di voto.

Tra le misure sono previsti accessi contingentati agli edifici che ospitano i seggi, tramite aree di attesa esterne e percorsi differenziati per ingresso e uscita con apposita segnaletica verticale e orizzontale. I seggi devono inoltre garantire il distanziamento non inferiore a 1 metro tra i componenti dei seggi e gli elettori, oltre al ricambio d’aria e l’areazione naturale.

La disposizione delle cabine elettorali deve inoltre agevolare il movimento degli elettori al fine di evitare assembramenti.

Elettori, componenti dei seggi e rappresentanti di lista, chiunque acceda ai seggi, è tenuto ad indossare la mascherina chirurgica. 

All’ingresso dell’edificio e di ognuno dei seggi vanno collocati dispenser con prodotti igienizzanti.

I votanti, hanno l’obbligo di igienizzare le mani prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, successivamente al voto, prima di lasciare il seggio.

L’elettore non deve uscire di casa e andare al seggio in caso di: sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore ai 37,5° C; contatto con persone positive al Covid-19 negli ultimi 14 giorni; quarantena obbligatoria o di isolamento domiciliare.

Per i componenti dei seggi è consigliato – oltre al rispetto di tutte le misure di prevenzione anti contagio – l’uso dei guanti durante le operazioni di spoglio delle schede.

E’ infine prevista dal documento la periodica sanificazione di tavoli, cabine elettorali e servizi igienici.

Possono votare anche i cittadini in quarantena, in isolamento fiduciario e in trattamento domiciliare. Sono in quarantena i contatti stretti ovvero persone esposte a SARS-CoV-2 ma asintomatiche e senza conferma di positività per il patogeno virale e persone provenienti da aree a rischio, per le quali è previsto l’obbligo di quarantena.

Il diritto al voto è assicurato anche a chi è in isolamento fiduciario, cioè persone sintomatiche per le quali non vi è accertamento di positività al SARS-CoV-2, oppure persone positive al SARS-CoV-2 che non hanno bisogno di alcun trattamento (contagiati asintomatici o paucisintomatici) e infine per quanti sono in trattamento domiciliare, ossia soggetti positivi sintomatici in trattamento per infezione da SARS-CoV-2.

Il cittadino deve far pervenire al Sindaco del comune nelle cui liste è iscritto: una dichiarazione con la volontà di votare presso il proprio domicilio con l’indirizzo completo e un certificato, rilasciato dal medico dell’azienda sanitaria locale, quattordici giorni prima della votazione.

Gli elettori che hanno fatto richiesta di voto a domicilio riceveranno a casa il seggio speciale composto da due scrutatori, adeguatamente formati e protetti.

Il protocollo è stato sottoscritto per garantire il diritto al voto e tutelare la salute dei cittadini.

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 18 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.773 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 84 casi positivi: 35 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi; 11 in provincia BAT, 23 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 368.571 test.

4.273 sono i pazienti guariti.

1.986 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.836, così suddivisi:

2.640 nella Provincia di Bari;

551 nella Provincia di Bat;

753 nella Provincia di Brindisi;

1.606 nella Provincia di Foggia;

743 nella Provincia di Lecce; 

490 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

 I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Sono 35 i nuovi casi di contagio da Sars-Cov 2 rilevati nella giornata odierna dal Dipartimento di Prevenzione. 25 positività riguardano contatti stretti collegati a casi già isolati precedentemente e sottoposti a sorveglianza epidemiologica, mentre per i restanti 10 casi è in corso l’attività di tracciamento”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: “Dei quattro positivi registrati oggi in provincia di Brindisi, due sono contatti stretti di casi già individuati e due sono persone sottoposte a tampone dopo aver manifestato sintomi collegabili al Covid”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “11 i casi registrati oggi nella provincia Bat. Di questi 6 si sono rivolti al Pronto Soccorso con sintomi lievi, 4 sono contatti stretti di positivi registrati nei giorni scorsi. Su un ultimo caso sono in corso indagini epidemiologiche”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla Delle 23 nuove positività registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia 17 sono contatti di casi già noti; 3 sono persone sintomatiche. Gli ultimi 3 sono cittadini asintomatici, individuati durante le attività di screening.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I 5 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano 3 contatti stretti di casi già noti e due residenti in provincia di Lecce sottoposti a tampone di screening”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi : “I 6 casi di Covid rilevati in provincia di Taranto sono da attribuirsi a contatti stretti di casi di positività, già registrati, di lavoratori di un'azienda di un'altra provincia interessata da un focolaio”.

Venerdi, 18 settembre 2020

Attualmente positivi

Fonte Asl Lecce

ALEZIO 0

ALLISTE 0

ARADEO 2

ARNESANO 0

BAGNOLO DEL SALENTO 0

CALIMERA 1

CAMPI SALENTINA 0

CANNOLE 0

CAPRARICA DI LECCE 1

CARMIANO 0

CARPIGNANO SALENTINO 1

CASARANO 2

CASTRI' DI LECCE 1

CASTRIGNANO DEL CAPO 0

CAVALLINO 1

COLLEPASSO 1

COPERTINO 1

CORIGLIANO D'OTRANTO 0

CORSANO 1

CURSI 0

CUTROFIANO 0

GAGLIANO DEL CAPO 1

GALATINA 6

GALATONE 9

GALLIPOLI 1

GIURDIGNANO 0

GUAGNANO 0

LECCE 9

LEQUILE 2

LEVERANO 1

LIZZANELLO 4

MAGLIE 2

MARTANO 3

MARTIGNANO 0

MATINO 2

MELENDUGNO 0

MELISSANO 1

MIGGIANO 0

MINERVINO DI LECCE 0

MONTERONI DI LECCE 0

MURO LECCESE 2

NARDO' 9

NEVIANO 0

NOCIGLIA 0

NOVOLI 0

OTRANTO 0

PARABITA 0

POGGIARDO 3

PRESICCE-ACQUARICA 3

RACALE 0

SALICE SALENTINO 0

SALVE 0

SANARICA 0

SAN CESARIO DI LECCE 0

SAN DONATO DI LECCE 0

SANNICOLA 1

SAN PIETRO IN LAMA 0

SANTA CESAREA TERME 0

SCORRANO 1

SOGLIANO CAVOUR 0

SOLETO 0

SPECCHIA 4

SQUINZANO 0

STERNATIA 0

SUPERSANO 0

SURBO 0

TAURISANO 0

TAVIANO 0

TREPUZZI 0

TRICASE 4

UGENTO 2

UGGIANO LA CHIESA 1

VEGLIE 0

VERNOLE 0

ZOLLINO 0

PORTO CESAREO 0

 

 

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 17 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.011 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 63 casi positivi: 33 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi; 4 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto.

E’ stato registrato 1 decesso in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 364.798 test.

4.262 sono i pazienti guariti.

1.915 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.752, così suddivisi:

2.605 nella Provincia di Bari;

540 nella Provincia di Bat;

749 nella Provincia di Brindisi;

1.583 nella Provincia di Foggia;

738 nella Provincia di Lecce;

484 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Sono 33 i nuovi casi di contagio rilevati oggi dal Dipartimento di Prevenzione. Si tratta in particolare di 24 contatti stretti collegati a casi già isolati e sottoposti a sorveglianza, mentre sui restanti 9 è in corso l’attività di tracciamento”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: “Sono quattro i casi registrati oggi in provincia di Brindisi: tre sono stati individuati attraverso l’attività di contact tracing e uno tramite lo screening”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “4 casi positivi oggi nella provincia Bat di cui2 sintomatici e 2 contatti stretti di due diversi casi positivi registrati nei giorni scorsi”

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Il servizio di Igiene ha registrato in data odierna 6 nuove positività. Di queste: 3 sono contatti di casi già noti e isolati; 2 persone sono state individuate durante le attività di screening; l’ultima è una persona sintomatica; la tutti sono stati tempestivamente presi in carico. Sono tutt’ora in corso le indagini epidemiologiche”.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “La Asl di Lecce registra oggi 6 casi: 4 sono contatti di casi già noti, 2 sono residenti fuori regione temporaneamente presenti nella nostra provincia”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “I 10 casi di positività rilevati nelle ultime 24 ore in provincia di Taranto riguardano contatti stretti di casi registrati nei giorni scorsi e posti sotto sorveglianza”.

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 16 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.571 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 103 casi positivi: 51 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi; 11 in provincia BAT, 22 in provincia di Foggia, 9 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto, 2 fuori regione.

E’ stato registrato 1 decesso in provincia di Bari.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 360.787 test.

4.252 sono i pazienti guariti.

1.863 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.689, così suddivisi:

2.572 nella Provincia di Bari;

536 nella Provincia di Bat;

745 nella Provincia di Brindisi;

1.577 nella Provincia di Foggia;

732 nella Provincia di Lecce;

474 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il Dipartimento di Prevenzione oggi ha rilevato 51 nuovi contagi. Le positività riguardano 31 contatti stretti collegati a casi isolati in precedenza e sottoposti a sorveglianza, 1 rientro dall’Australia e 19 casi sui quali sono in corso accertamenti epidemiologici”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: “Dei quattro positivi in provincia di Brindisi, due sono contatti stretti di un caso di altra Asl, uno è un cittadino straniero rientrato dalla Romania e l'ultimo riguarda una persona che si è sottoposta a tampone perché aveva manifestato sintomi collegabili al Covid”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “11 sono i casi registrati oggi nella Bat. Su 8 sono in corso le indagini epidemiologiche a cura del Dipartimento di Prevenzione, mentre 3 casi sono riconducibili a un solo caso positivo registrato nei giorni scorsi”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “I nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia sono 22. Si tratta di:10 persone sintomatiche; 9 contatti stretti di casi già noti; 3 persone individuate durante l'attività di screening di pre-ricovero. Tutti sono stati presi in carico dal Servizio di Igiene aziendale che sta effettuando le relative indagini epidemiologiche”.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “La Asl di Lecce registra oggi 9 casi: 4 sono contatti di casi già noti, 2 hanno contratto l’infezione fuori regione, uno è un residente su cui sono in corso le indagini epidemiologiche, 2 sono casi noti relativi al mese di agosto inseriti oggi nel sistema di sorveglianza nazionale”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Dei 4 casi di Covid rilevati nella provincia di Taranto, 2 riguardano contatti stretti di casi positivi già noti e sottoposti a sorveglianza, gli altri 2 riguardano giovani sottoposti a test”.

Mercoledi, 16 settembre 2020

L’Associazione di Promozione Sociale Marina Serra in un comunicato in cui sollecita i futuri amministratori della città di Tricase a rinforzare il rapporto con le associazioni di volontariato

IL COMUNICATO

Nell’esperienza di questi ultimi anni, noi volontari dell’Associazione Marina Serra abbiamo verificato come sia possibile un coinvolgimento attivo dei cittadini nella valorizzazione della cultura locale, nel sostegno delle attività produttive e nella cura del proprio territorio. Abbiamo realizzato una molteplicità d’iniziative. In ambito culturale, con una particolare sensibilità agli aspetti ambientali, abbiamo organizzato concerti, dibattiti, spettacoli teatrali, incontri con le scuole, attività di pulizia delle zone costiere e terrestri, iniziative di sensibilizzazione per un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente.

In ambito agricolo ci siamo attivati per il recupero di terreni incolti e li abbiamo coltivati, applicando un’agricoltura organica e rigenerativa, senza usare diserbanti, pesticidi, concimazioni chimiche od organiche, ma applicando la rotazione delle coltivazioni; inoltre negli ultimi 3 anni abbiamo sperimentato la coltivazione e la trasformazione delle Popolazioni Evolutive di grani duri e di orzo.

In tutte queste attività abbiamo cercato di collaborare con associazioni, cooperative e piccoli agricoltori, scambiandoci le esperienze nei lavori agricoli e nel commercio di prossimità dei prodotti. Sono state piccole iniziative, a volte con una valenza di sola testimonianza, che hanno però reso vivo lo spirito di appartenenza ed hanno rafforzato quegli elementi di equità, di solidarietà e sostenibilità presenti nella nostra Comunità. Con la nostra azione, abbiamo voluto realizzare un percorso di presa di coscienza sulla necessità di nuove relazioni inclusive e giuste fra gli esseri umani, di un nuovo modo di realizzare le attività produttive e di un rapporto rispettoso con la natura, a cui apparteniamo.

È stato nostro intento favorire a livello locale quei cambiamenti, nel modo di pensare e di agire, che sono sollecitati con urgenza anche a livello globale, per far fronte alle drammatiche crisi in ambito umanitario, sanitario e climatico-ambientale. Consapevoli che le scelte fondamentali di politica sono prese a livello nazionale e sovranazionale, tuttavia pensiamo che anche la politica locale possa influire significativamente nella soluzione dei problemi, con maggiore incisività se si realizza una reale sinergia fra le istituzioni locali ed il volontariato.

In riferimento alle nostre attività, organizzate sempre più spesso in collaborazione con altre associazioni e cooperative del territorio, in modo che possano estendersi e conseguire migliori risultati, ci attendiamo dalla prossima Amministrazione di Tricase un sostegno concreto alle nostre iniziative e la condivisione dei valori a cui esse si ispirano. Richiediamo una particolare attenzione alle attività volte a rendere il territorio più vivibile per il singolo e per la comunità, dal punto di vista ambientale e sociale, ed alle iniziative di sensibilizzazione sulle crisi, che drammaticamente si presentano in ambito umanitario, climatico, ambientale e sanitario».

 

 

 

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 15 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.677 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 34 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 26 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto.

E’ stato registrato 1 decesso in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 356.216 test.

4.237 sono i pazienti guariti.

1776 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.586, così suddivisi:

2.521 nella Provincia di Bari;

525 nella Provincia di Bat;

741 nella Provincia di Brindisi;

1.555 nella Provincia di Foggia;

723 nella Provincia di Lecce;

470 nella Provincia di Taranto;

50 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Nella giornata odierna il Dipartimento di Prevenzione ha registrato 34 nuovi positivi al virus Sars-Cov2. Le positività riscontrate riguardano 23 contatti stretti collegati a casi già isolati e sottoposti a sorveglianza, 1 rientro dalla Grecia, 1 dall’Egitto, 2 dal Trentino e 7 casi sui quali sono in corso le opportune verifiche epidemiologiche”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “Sono 5 i casi registrati oggi nella Provincia Bat. Su 3 casi sono in corso le indagini epidemiologiche del Dipartimento di Prevenzione mentre gli altri casi mentre altri due sono certamente riconducibili a casi positivi registrati nei giorni scorsi”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia sono stati registrati 26 nuovi casi di persone positive al COVID 19. Si tratta di: 15 contatti di casi già noti; 8 persone sintomatiche; 2 persone individuate durante l'attività di screening di pre-ricovero; 1 rientro dalla Spagna”.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Il caso registrato oggi dal Dipartimento di prevenzione riguarda un residente in provincia di Lecce sottoposto a tampone di screening al momento dell’accesso al pronto soccorso in cui era giunto per altre patologie”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Dei 10 casi positivi Covid a Taranto alcuni sono attribuibili a pazienti visitati dal triage dei medici di medicina generale; altri da contatti, con congiunti positivi, appartenenti al gruppo di lavoratori impegnati in una azienda della provincia di Bari; due sono turisti del nord in vacanza presso una località balneare Jonica”.

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 14 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.820 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 61 casi positivi: 48 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Taranto. Due casi già attribuiti nei giorni scorsi a residenti fuori regione sono stati attribuiti oggi alla provincia di Bari.

Sono stati registrati 2 decessi in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 351.539 test.

4.225 sono i pazienti guariti.

1.713 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.510, così suddivisi:

2487 nella Provincia di Bari;

520 nella Provincia di Bat;

741 nella Provincia di Brindisi;

1529 nella Provincia di Foggia;

722 nella Provincia di Lecce;

460 nella Provincia di Taranto;

50 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Nelle ultime 24 ore il Dipartimento di Prevenzione ha registrato 46 nuovi positivi al Sars-Cov2. Le positività odierne riguardano in particolare 29 contatti stretti collegati a casi già isolati e sotto sorveglianza, 1 rientro dalla Calabria e 16 casi in corso di accertamento”. 2 casi dei giorni scorsi sono stati riattribuiti a Bari oggi.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “2 i casi positivi registrati oggi nella Provincia Bat: di questi 1 è un contatto stretto di un positivo registrato nei giorni scorsi mentre sull' altro caso sono in corso le indagini epidemiologiche del Dipartimento di Prevenzione”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 6 le nuove positività registrate in data odierna in provincia di Foggia. Eccetto che per 1 contatto stretto di un caso già noto, negli altri 5 casi si tratta di persone sintomatiche, tutte prese in carico dal servizio di Igiene aziendale”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Sei casi positivi Covid a Taranto sono attribuibili a pazienti appartenenti al gruppo di lavoratori di un caso di un’altra provincia, un altro caso positivo era già osservato in precedenza e seguito durante indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.

Lunedi,14 settembre 2020

QUESTA SERA IL CONFRONTO TRA I QUATTRO CANDIDATI A SINDACO

Organizzatore: il Volantino, settimanale cittadino di Tricase

Giorno: 14 settembre

Luogo: Piazza Cappuccini Tricase

Orario di inizio 20,30

Durata: al massimo 2 ore

Conduttore: Alessandro Distante

Schema:

Introduzione e prima domanda uguale rivolta a tutti da parte del conduttore

Seguiranno domande che ciascuno dei candidati rivolgerà di volta in volta ed a turno a ciascuno degli altri candidati.

Cioè la domanda ad esempio del candidato A sarà al candidato B; quindi seguirà la domanda del candidato C al candidato D e così a seguire.

Alla fine ogni candidato riceverà tre domande diverse da parte degli altri tre candidati e ogni candidato farà una domanda diversa per ciascuno degli altri candidati

Il tempo per la domanda è di massimo 1 minuto.

Il tempo di risposta è di massimo 3 minuti.

Avvertenza: Saremo molto fiscali nell’osservanza del tempo; allo scadere del tempo toglieremo l’audio del microfono.

Monteremo un segnalatore del tempo visibile dai candidati

Quindi: rispettando i tempi (1 per la domanda e 3 per la risposta) si avranno per ogni domanda-risposta 4 minuti; moltiplicando per 3 interventi dei candidati (tra domanda e risposta) si consumeranno 12 minuti; per 4 candidati 48 minuti.

Alla fine delle domande incrociate ci saranno una serie di domande per tutti ma con risposta monosillabica (si o no) oppure risposta con una sola parola.

Quindi verranno dati 5 minuti a testa per ogni candidato per dire quello che vogliono (precisazioni, repliche, appello al voto,……)

La sequenza delle domande verrà fatta a seguito di sorteggio con abbinamento dei candidati ad una lettera (A, B, C, D); nello stesso ordine verrà fatto l’intervento finale.

Conclusioni con il saluto del conduttore e solo se ci sarà ancora tempo con una domanda finale uguale per tutti.

E’ necessario l’uso della mascherina e l’osservanza del distanziamento sociale. Metteremo le sedie (250) e delimiteremo lo spazio intorno alle sedie.

Grazie

La Redazione

 

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