di Alfredo SANAPO

Dal mio osservatorio privilegiato, in quanto distaccato e inelettivo, di cittadino specchiese, a pochi giorni dalle dimissioni del vicesindaco, non posso non temere la possibilità dell'ennesima crisi politica del Comune di Tricase.

Nella foto 3 consiglieri comunali del Pd

Dell'Abate Giorgio, Longo Francesca e Minonne Francesco

Nel 2007 l'evanescente Coppola II fu vittima di un ribaltone tanto improvviso quanto premeditato.

Nel 2008 vinse il compianto dott. Musarò , persona integerrima, a causa di un centrosinistra spaccato, perché l'ultimo Sindaco di allora si riteneva invincibile. L'amministrazione, pur con la perla di Tricase Comics, fu dilaniata da lotte intestine di personalismi che volevano emergere.

Nel 2012, la cavalcata trionfale di Coppola III, sempre tanto bravo a vincere le elezioni, quanto a fare il vuoto intorno a sé.

Quindi, nel 2017, la meteora Chiuri, facilitata dalle candidature dei Sàtrapi della precedente amministrazione.

Nel 2020 viene eletto un'altro Salvatore della Patria che oggi rischia la dipartita politica.

Ogni 3 anni, in media, a Tricase cade un'"agenzia" comunale: il limite temporale, dunque, si avvicina inesorabilmente.

Il mio timore è, perciò, che le discontinuità degli ultimi lustri si protragga: ciò non gioverebbe alla cittadinanza, che ha bisogno di urgenti risposte dal punto di vista sociale, ambientale e infrastrutturale.

Ma il vero disastro è quello che ricadrebbe sui comuni del circondario: essi vedono il loro comune di riferimento navigare a vista, quando si aspetterebbe di vederlo a velocità di pieno regime.

Si attende una soluzione politica, che metta al centro i contenuti e non i soliti brand elettorali e crei presupposti per un Comune dalla forza trainante, degna di una Città capofila. Si spera in una giunta che non sia protesi della precedente, cioè una sua semplice aggiunta inerziale.

dall’Albo Pretorio

MINIBUS PER ITINERARI ECOSOSTENIBILI

La Giunta, con la deliberazione n. 56 del 13 aprile, ha approvato un progetto per partecipare ad un bando regionale: l’obiettivo è recuperare 25.000 euro per poter acquistare un minibus elettrico e quindi ecologico da 6 posti; il minibus verrà destinato a tre itinerari turistici integrati, così favorendo l’accessibilità a strade e stradine anche extraurbane.

Gli itinerari individuati sono:

Terra dei cinque Castelli: Turris Magna Orsiniana-Palazzo Gallone, Castello di Caprarica del Balzo, Castello di Tutino Trane, Castello di Lucugnano Alfarano Capece-Palazzo Comi, Castello di Depressa Winspeare

Durata 2,5 ore; Costo 25 € a persona

Itinerario da Torre a Torre: Torre del Sasso, Tricase Porto, Canale del Rio, Torre Palane, Torre Nasparo

Durata 2,5 ore; Costo € 20 a persona.

Dalla campagna al mare: Cripta del Gonfalone, Contrada Matine, Monte Orco, Santuario Madonna di Fatima, Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, Quercia Vallonea, Tricase Porto, Santuario Madonna Assunta Marina Serra

Durata circa 3 ore; Costo € 30 a persona.

Soggetti coinvolti nel progetto: Pro Loco, Infopoint Tricase e Associazione Meditinere

UNA SEDE PER L’ASSESSORATO ALLA CULTURA E AL TURISMO

Allo scopo di aggregare, anche logisticamente, le molteplici iniziative promosse dagli Enti e dalle Associazioni che operano nel territorio la Giunta Comunale, con deliberazione n. 68 del 13 aprile, ha deciso di istituire la sede dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo.

Il locale scelto è quello di proprietà comunale situato nell’ex convento dei Padri Domenicani in via Santo Spirito e Piazza Antonio Dell’Abate. Si tratta dei locali concessi nel 2013 in comodato d’uso gratuito all’associazione O.R.S. Osservatorio Ricerca Sociale – Centro Studi che ha operato per i progetti Liquilab.

Il contratto è scaduto da circa due anni. Il locale è stato scelto anche perché sito nel centro Storico e a due passi dalla sede comunale.

L’Associazione –si legge nella delibera della Giunta- è stata più volte invitata e sollecitata a liberare l’immobile ed è stata pertanto messa a conoscenza delle intenzioni dell’Amministrazione.

La Giunta ha quindi affidato al Responsabile del Settore il compito di porre in essere quanto necessario per ottenere il rilascio dell’immobile.

8.000 EURO CONTRO I RIFIUTI ABBANDONATI

Affidamento diretto di lavori per circa 8.000 euro per interventi di rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche grazie ad un finanziamento regionale al quale il Comune ha aggiunto un proprio cofinanziamento di circa 1.300 euro

 

 

fonte Nuovo Quotidiano di Puglia

Alcune domande al sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Tullio Ferrante

Sottosegretario, quanto ancora manca per il bando del primo lotto della "275"?

«È in corso di completamento la progettazione esecutiva. Si attenderà la validazione del progetto esecutivo per poi iniziare con le procedure di affidamento e giungere alla consegna dei lavori a dicembre 2023. In qualità di delegato al coordinamento delle attività commissariali sulle grandi opere, sento forte la responsabilità di far sì che si rispettino le scadenze previste dal cronoprogramma e che si giunga ad una rapida conclusione dell'iter di realizzazione dell'opera».

In che modo il governo si sta adoperando in tal senso?

«Per accelerare la realizzazione dell'opera si è valutato di procedere alla suddivisione dei lavori per lotti funzionali. Sono in corso quotidiane interlocuzioni tra Mit, Anas e Mef per addivenire allo sblocco delle ulteriori somme, a valere sul Fondo Opere Indifferibili, resesi necessarie a fronte dell'incremento dei costi di realizzazione dell'opera. In altre parole, il Governo e la delegazione parlamentare pugliese di centrodestra - ad iniziare dal collega leccese Caroppo - sono fortemente impegnati a portare a compimento l'opera».

Bando a giugno? E quanti bandi: uno per ciascuno dei 3 stralci in cui è stata suddivisa l'opera?

«Anas sta lavorando per consentire la pubblicazione del bando per tutti e tre gli stralci del primo lotto entro la fine del mese di giugno 2023. Le procedure di gara richiedono un tempo medio di 6 mesi, per cui i lavori saranno avviati non prima di dicembre 2023. Contiamo di poter addivenire alla fine dei lavori entro il mese di settembre 2026».

Anche il secondo lotto è commissariato. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici si è espresso?

«Il Piano di fattibilità tecnico-economica non è stato ancora approvato. Il progetto verrà consegnato nella prima decade del prossimo mese. Occorrerà attendere la necessaria istruttoria per poi procedere all'inoltro al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per il relativo parere».

Cantiere Civico, gruppo di opposizione a Palazzo Gallone, interviene sulle dimissioni del vicesindaco Andre Ciardo : " I cittadini hanno il diritto di conoscere quali sono i reali motivi della rottura”

 Il documento

Il vicesindaco di Tricase, Andrea Ciardo, ha annunciato le proprie dimissioni.

Ha affermato che non sussistono le condizioni per continuare a collaborare con il Sindaco De Donno, perchè si è incrinato il reciproco rapporto di fiducia. 

Pur rispettando la sensibilità personale di ognuno, a noi questa pare una semplificazione riduttiva. È carente e non accettabile per il ruolo che ricoprono i protagonisti.

È assente, infatti, ogni riferimento ai motivi dei dissidi. Questa mancanza deve essere colmata. I cittadini hanno il diritto di conoscere quali sono i reali motivi della rottura. Quelli che incidono sulla qualità della vita e riguardano il presente e il futuro della nostra comunità. Non sono difficili da individuare i motivi politici. Risiedono negli obiettivi e nei metodi di azione, che hanno progressivamente divaricato i rapporti tra i vari livelli del governo cittadino.

Per noi è stata, purtroppo, una conferma delle previsioni più negative.

È il frutto, perverso ma prevedibile, di una compagine elettorale mal composta, con sensibilità politiche contrapposte, assemblata senza una visione comune e con il solo obiettivo di vincere le elezioni (riuscito, peraltro, di stretta misura).

Ma governare bene è altra cosa!

Il Partito Democratico, di cui il vicesindaco è esponente, era il perno della coalizione, anche perché unico partito strutturato. Ora è chiamato a ridefinire la propria posizione in questo progetto politico-amministrativo, anche alla luce del nuovo corso impresso dalla segreteria Schlein.

Noi consiglieri di Cantiere Civico, che abbiamo condotto in questi anni un'azione di opposizione rigorosa, critica e senza pregiudizi, seguiamo con attenzione l'evolversi degli eventi. La città non può rimanere in balia dell'incertezza o, peggio ancora, paralizzata.

 

di Alessandro DISTANTE

La triste notizia della morte del giovanissimo Antonio Manno ha sconvolto la Città.

Quando tutti avevano organizzato il ponte del Primo Maggio, non solo e, forse, non tanto per festeggiare al festa del lavoro, quanto per godersi un lungo fine settimana finalmente primaverile, è giunta come una deflagrazione la notizia del drammatico incidente.

A quel punto, senza alcuna necessità di ordini dall’alto e di imposizioni, le iniziative sono state messe da parte, molti negozi hanno voluto chiudere e la gioia e la spensieratezza ha lasciato il posto ad amare riflessioni e ad una profonda tristezza.

Dal dolore collettivo è emerso, con forza, lo spessore profondo di una cultura della solidarietà, di una aggregazione di cittadini che si sente comunità, in un sentito rispetto di chi, specialmente se giovane, lascia la vita e vede svanire tutti i suoi sogni.

E’ questa, forse, la differenza tra un’organizzazione politico-amministrativa retta da regole e da comuni interessi ed una comunità che fonda il suo stare insieme su valori profondi che mettono al centro la persona e che, quindi, attribuiscono alla vita e alla morte i cardini sui quali tutto deve ruotare.

Il lutto cittadino non ha avuto bisogno di un ordine dall’alto; è stato spontaneo e dal basso perché una vera comunità non ha neppure necessità di norme e di sanzioni per chi le viola, ma si regge sul comune sentire autodisciplinandosi ed assumendo spontaneamente condotte condivise. Questi giorni ci hanno rimandato a ricordi dell’infanzia, quando, in occasione della morte di una persona, anche se anziana e destinata alla morte naturale, tutto il vicinato osservava il lutto: niente chiassi, niente TV, niente feste. Tutti partecipi del dolore che aveva colpito il vicino. Era un segnale della dimensione del sentirsi comunità/famiglia.

In questi giorni, persino la cornice meteorologica ha pensato bene di farsi partecipe della tristezza collettiva: un cielo cupo con abbondanti scrosci di pioggia accompagnato da un vento che ha abbassato anche le temperature.

“Qui nessuno è senza radici” e –si potrebbe dire- parafrasando il poeta David Turoldo “Qui nessuno è solo”.

 

 

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