Si illustra sinteticamente il progetto che avrà come finalità la commemorazione della Giornata della Memoria, prevista per il prossimo 27 gennaio.

I docenti dell’Istituto Stampacchia di Tricase in vista di questa giornata hanno pensato di offrire agli studenti alcuni spunti di riflessione sulla singolarità storica della Shoah attraverso uno strumento privilegiato, la musica.

Il ritmo della Memoria, la musica a Terezin”, titolo scelto per commemorare l’evento, ripercorre prioritariamente l’intensità di brevi attimi vissuti dai musicisti all’interno del Campo che hanno visto nascere alcune delle più significative composizioni della letteratura musicale "concentrazionaria".

La musica fu vista all’interno dei Campi come un modo per stemperare l’odio, per infondere sia la speranza in una possibile liberazione dal tiranno, sia la forza morale di poter agire in una condizione di dolore e disperazione ma soprattutto uno strumento per trasmettereil valore più importante, che la musica può e deve sempre preservare, un valore forse ancora più importante della vita: la dignità dell’essere umano. E nel Campo di Terezin, inteso dal suo Architetto come “campo ideale”, dove si finì per fondere realtà e idealità, dove tutto doveva diventare spettacolo, abbagliare e confondere, prevalse tragicamente nella musica proprio il senso etimologico del termine spettacolo: desta attenzione ciò che colpisce lo sguardo. E spesso ciò che appare è l’illusorio conforto che cerchiamo in ciò che brilla per pochi attimi.

Così una parte della società fu messa a tacere, ma paradossalmente quel silenzio che per molti anni ha azzittito le coscienze oggi è diventato musicale, suona e richiede ascolto.

Noi vorremmo che i nostri studenti imparassero ad ascoltare anche da questo Sacro Silenzio, che imparassero a vedere anche con gli occhi della mente e del cuore, guidati dalla voce della cultura.

Alla luce di queste premesse e della passione per la musica di un gran numero dei nostri studenti, alcuni dei quali frequentanti il Conservatorio, abbiamo pensato di richiedere la  collaborazione al Direttore del Conservatorio Tito Schipa di Lecce per la realizzazione di una piccola orchestra diretta  da un docente che potesse riproporre alcuni dei brani composti o eseguiti durante la prigionia.

Il Direttore ha accettato con entusiasmo e grazie alla disponibilità del professore Paolo Ferulli, direttore dell orchestra giovanile il progetto ha preso forma.

L'orchestra composta da 28 elementi eseguirà tre brani tratti dall'Opera, Il coraggio di Mischke, di Giuseppe Gigante uno dei quali interpretato dalla voce del soprano Giuliana Musaro.

La musica e alcuni brevi istanti di poesia e prosa saranno lo sfondo dell'evento, reso ancor più realistico e insuggestivo dalle testimonianza di alcuni degli ultimi sopravvissuti salentini ancora in vita.

L'incontro con i testimoni ci permetterà di ripercorrere un viaggio nella memoria della Shoah, un viaggio non retorico non sospettoso e reticente ma grazie al potere evocativo della parola e della musica dinamico, autentico nella convinzione che la cultura della memoria è un sapere collettivo condiviso che si fonda sul patrimonio di testi, suoni e riti destinati soprattutto alle nuove generazioni perché possano offrire nuove forme e mezzi di custodia e diffusione.

 

 

 

di pino greco

ANTONIO LIA, CANDIDATO SINDACO A TRICASE? Ci contattano in tanti…Interessante quello che scrive…Dovrebbe candidarsi a sindaco di Tricase, per realizzare quelle opere…Questi i tanti messaggi giunti in Redazione

ELEZIONI PROVINCIALI…CON “ VISTA ” SULLE PROSSIME AMMINISTRATIVE A TRICASE Il sindaco Antonio Coppola e il consigliere comunale Nunzio Dell’Abate, avranno molto più tempo per “ pianificare ” le prossime amministrative. Proprio così. Infatti nessuna candidatura è stata presentata e quindi nel “ nuovo” Consiglio Provinciale nessuno di Tricase è stato eletto. L’unico eletto nella “ zona”,è il sindaco di Tiggiano,Ippazio Morciano

CENTRO-SINISTRA: PRIMARIE O NON PRIMARIE ? Il dibattito nel partito democratico tricasino sta continuando tra chi vuole le primarie e chi no, tra chi ritiene che nella nostra Città, il ricorso alle primarie abbia fatto già tanti danni… Mentre, c’è chi sostiene che bisogna avere un candidato sindaco di sinistra… Le voci dicono: l’assessore Sergio Fracasso

AMMINISTRATIVE 2017: UNA NUOVA LISTA CIVICA Non è ancora uscita allo scoperto con tutti i nomi…Dall'incontro tenutosi la scorsa settimana a Tricase è emerso che la “nuova” lista civica è una proposta forte per la Città…Nei prossimi giorni cercheremo di prendere contatti con tutti, nessuno escluso, per verificare se sussistano le possibilità di coalizzarci. Queste le dichiarazioni della “nuova lista civica tricasina”

ATLETICO TRICASE Parlano i numeri. 17 gare giocate, 10 vinte, 6 finite in pareggio, 1 sconfitta. Punti 36. Questi numeri dimostrano che il primo posto del Tricase è nettamente meritato. Domenica, delicata trasferta a Leverano, ore 14,30.

A.S.TRICASE: DOPPIA VITTORIA Riprendono i campionati agonistici,con una doppia vittoria. I Giovanissimi Regionali  vincono 3-1 ad Ugento. In gol Romano, Di Maglie e Molle. In campo nella formazione del Tricase ben 6 giocatori nati nel 2003. Per i Giov.Provinciali invece partita a senso unico in casa con la don Bosco Taurisano, vincono 2-0 con i goal di Martella e Cosi , al suo settimo goal stagionale. Giornata di riposo per gli Allievi Regionali.

FULGOR TRICASECambio in panchina, Michele De Giorgi nuovo allenatore. Rudy Alemannonon sarà più il tecnico della Fulgor Tricase Volley. La Società ringrazia Mister Alemanno per il lavoro fin qui svolto con dedizione e serietà, augurandogli le migliori fortune professionali. Dopo la sconfitta interna per 1-3 contro il Taranto, sulla panchina rosso blu ci sarà Michele De Giorgi, già atleta (palleggiatore) della Virtus Tricase nella stagione 2013-14. Il quarantasettenne nativo di Squinzano, è il fratello di Fefè De Giorgi, nominato da poco CT dei campioni del mondo della Polonia. Mister Michele De Giorgi, siederà per la prima volta sulla panchina rossoblu, nella sfida di domenica prossima a Casarano, ore 18.30, tra le 2 seconde della classe, Casarano e Tricase

 

Informiamo che il disagio mensa scolastica di Via Apulia precedentemente denunciato su questa pagina e' stato momentaneamente tamponato mediante l'inserimento di un turno mensa supplementare nel refettorio presente. Tale misura consentira' di diminuire il disagio dei bimbi e la tempistica del pranzo nell'attesa della progettazione e costruzione di un refettorio piu capiente. Ringrazioamo pertanto l'amministrazione, la dirigente scolastica ed il gestore mensa per aver attuato la misura transitoria in tempi brevi. Alleghiamo la lettera di ringraziamento inoltrata dai genitori degli alunni della 3°C agli organi preposti.

All’Assessore delle Politiche sociali M.A. Panico. Al dirigente Scolastico Prof.ssa E. Musarò.

Al Gestore Mensa scolastica Arch. V. Caleffi

Vorremmo con la presente esprimere i nostri ringraziamenti per l’attivazione del doppio turno nel refettorio di Via Apulia che ha consentito l’utilizzo dello stesso anche agli alunni della 3°C. Già dal primo giorno i ragazzi hanno effettuato il pasto senza disagio ed in tempi brevissimi con risvolti notevoli dal punto di vista del confort e della didattica. La piena disponibilità dell’assessore alle politiche sociali, della dirigente scolastica e del gestore mensa ha consentito di minimizzare il disagio manifestato dai nostri bimbi, il tutto in tempi brevissimi e con un buoni risultati. Siamo inoltre molto fiduciosi nel progetto illustrato dall’assessore in carica che prevede la costruzione di un capiente refettorio che renderà ancora più confortevole ed efficiente il servizio mensa.

I genitori della 3°C sentitamente ringraziano.

Lunedì 23 gennaio ore 18
Sala del Trono di Palazzo Gallone, Tricase
 
L'opera di Vito Bianchi, Otranto 1480 il sultano,la strage,la conquista (Laterza), ha l'indubbio merito di essere la prima opera organica sulla presa di Otranto da parte dei Turchi e del conseguente eccidio di circa ottocento civili otrantini. Ciò colma una grave lacuna su un importante evento della nostra storia, non solo locale. Se a ciò aggiungiamo il grande rigore storiografico e l'ampio uso di fonti, unite ad una notevole capacità esplicativa che rende scorrevole e piacevole la lettura, è evidente che ci troviamo di fronte ad un lavoro di grande spessore. Del resto i riconoscimenti a livello nazionale non sono mancati, citiamo a livello esemplificativo gli articoli elogiativi di Paolo Mieli sul paginone centrale del "Corriere della Sera" del Maggio 2016 e di Franco Cardini su "Avvenire" il 12 Agosto dello stesso anno. Non sono mancate neanche le polemiche, per la verità soprattutto a livello locale, riguardo la tesi, sostenuta nel testo, che non ci fu nessun martirio ma si trattò di una strage a scopo terroristico funzionale al disegno turco di espandersi fino a Roma secondo uno stile comunemente adottato dagli Ottomani. Le argomentazioni di Bianchi sono rigorose e difficilmente attaccabili sul piano storiografico; resta il fatto che tale ricostruzione entra in netto contrasto con la narrazione devozionale che considera l’eccidio un indiscutibile martirio, divenuto ora dogma in seguito alla recente santificazione delle vittime otrantine. Di questo e di altro si discuterà con l’autore Vito Bianchi la sera di lunedì 23 gennaio (ore 18) a Tricase, nella sala del trono di Palazzo Gallone, in un incontro organizzato dal Liceo Scientifico/Classico Stampacchia e dalla libreria Marescritto di Isabella Litti .Un confronto importante per tornare ad interrogarci sull'identità storica, a tal proposito tutti i cittadini interessati sono invitati.
 
Fabrizio Perniola  Roberto Figini
 

 

di Nunzio Dell'Abate Sono stati due anni intensi, quelli spesi tra i banchi del Consiglio Provinciale, che mi hanno certamente arricchito e formato, non fosse altro per il più largo orizzonte territoriale.

L’arrivo e il commiato sono i momenti più carichi di significato e di emozione, che ti portano a vedere il bicchiere mezzo pieno.

Tante problematiche affrontate, tanto approfondimento ed ardore di cui serberò a lungo il ricordo.

Prima fra tutte la decisione del Presidente Gabellone di ipotecare per i prossimi trent’anni il futuro di Palazzo Comi, affidandone la gestione a privati senza alcuna garanzia di tutela del patrimonio librario. Mi sono sempre chiesto come mai Gabellone, nonostante gli strali degli enti preposti alla vigilanza(MIBACT, Soprintendenza, ecc.), l’ostilità di un intero territorio, il recente passaggio in capo alla Regione della funzione in materia di valorizzazione dei beni culturali biblioteche e musei, il deficitario stato economico della provincia, persista nel folle disegno.

E ancoral’aspra battaglia condotta affianco ai lavoratori diAlba Service, azienda che sarebbe morta e sepolta se non avessimo mantenuto alta l’attenzione,a dispetto dei reiterati tentativi di affossarla, e propostola costituzione di una multiutility, con azzeramento di tutte le altre società partecipate della Provincia e con un innovativo piano di rilancio aziendale.

Non abbiamo affattocondiviso il modo di amministrare di Gabellone che ha viaggiato in perfetta solitudine e frapposto un profondo solco con noi della minoranza.Quando invece la nuova fattispecie di Provinciarichiede un Presidente intento a coordinare più che a comandare e un Consiglio compatto ad assistere ed indirizzare i Comuni.

Come non abbiamo condiviso che Gabellone abbia mantenuto staff presidenziale, dirigente esterno e personale in comando proveniente da altri enti con un costo di circa 250.000euro annui, in aggiunta a segretario e direttore generale e a fronte di un ente enormemente ridimensionatoSe è nera, è nera per tutti, abbiamo sempre sostenuto.

Abbiamo invano prospettato un progetto di contenimento dei costi e di razionalizzazione delle risorse, a cominciare dalla concentrazione degli uffici provinciali in un’unica sede e dal conferimento degli incarichi legali aisei avvocatiin organico piuttosto che a professionisti esterni.

Per non parlare dell’immenso e rilevante patrimonio immobiliare lasciato allo sbando e non valorizzato, che tanto potrebbe dare in termini di promozione ed occupazione. Da Parco Torcito a Villa Luisa,dal Velodromo degli Ulivi all’ex Liceo Musicale Tito Schipa per finire all’exColonia Scarciglia, immobile quest’ultimo che, per la sua posizione e per il suo fascino, potrebbe essere un volano di rilancio del turismo sostenibile per tutto il Capo di Leuca. Invece si ritrova a essere un ammasso di lamiere arrugginite incastonato nella punta Meliso.

E poi la questione ambientale con loscenario inqualificabile di strade e rotatorie provinciali. Eppure il Presidente Gabellone ha portato i tributi provincialialla massima percentuale consentita e non ci ha mai spiegatoil reale utilizzo dei circa 6.500.000 di euro incassati dagli autovelox nel solo 2015,denari per legge destinati al miglioramento della viabilità e tutela ambientale.

Altro capitolo dolente gli istituti scolastici, sia in termini infrastrutturali, con cantieri fermi o neppure partiti nonostante i finanziamenti concessi da Regione e Governo di cui si rischia la revoca, che di forniture e servizi, in particolare con lo scandalo ogni anno del riscaldamento.

Non vorrei dimenticare il faro acceso sullagestione della Fondazione ICO, che ha di fatto appiedato la prestigiosa Orchestra Provinciale Tito Schipaa seguito della perdita dei finanziamenti ministeriali e della mancata programmazione, come pure l’attività di sensibilizzazione per mantenere la Corte d’Appello a Lecce, per avere il riconoscimento della via Francigena sino a Leuca e la previsione di un biglietto unico di trasporto.

Ma ciò che mi piace più annoverare è l’istituzione della Stazione Unica Appaltante della Provincia che si occupa della gestione delle gare d’appalto oltre una certa soglia. E sono doppiamente soddisfatto, come Consigliere provinciale, perché mi sono speso in prima persona,strenuamente convinto che essa risponda non solo all’assolvimento di una delle funzioni-per me la più rilevante-demandate all’ente, ma soprattutto alle vitali esigenze di assistenza tecnico-amministrativa delle amministrazioni comunali, sempre più alle prese con la carenza di personale dedicato e costantemente aggiornato nel delicato settore degli appalti. Come Consigliere comunale, per aver convinto il Consiglio di Tricase ad abbandonare altri percorsi di aggregazione intercomunale e ad aderire, come primo Comune, alla Stazione Unica Appaltante.

La consapevolezzadella poco agevole praticabilità del doppio incarico consiliare, aggravata dalla permanenza di un Presidente che sicuramente proseguirà in quel modo accentratore e poco partecipativo di amministrare, l’imminente scadenza del mio mandato amministrativo a Tricase e la constatazione del legittimo desiderio di altri amministratori della mia parte politica di fare questa esperienza mi hanno condotto con tutta serenità a passare la mano.

Auguro ai due neo eletti Consiglieri del Capo di Leuca un fervido in bocca al lupo. Così come auspico, alla luce del recente esito referendario, che venga presto rivisto il metodo di designazione dei rappresentanti in seno alla Provincia.

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