Allo scopo di offrire ai Lettori elementi di conoscenza del programma elettorale, e più in generale degli orientamenti su tematiche cittadine, Il Volantino rivolgerà settimanalmente alcune domande ai Candidati a Sindaco.

Partiamo questa settimana con le prime domande, facendo presente che alcune risposte dei Candidati, siccome eccedenti gli spazi assegnati, sono state ridotte rispetto a quelle ricevute.

E’ possibile per i Lettori rivolgere domande inviandole in Redazione la quale poi rimane libera di girarle ai Candidati.

 

Il 1° Giugno Il Volantino organizzerà, come avvenne cinque anni fa,

un confronto in Piazza Pisanelli con tutti i Candidati a Sindaco.

 

MARIA ASSUNTA PANICO

Favorevole o contrario alla chiusura al traffico del centro storico? Perché?

E’ possibile pensare ad una zona a traffico limitato, con l’accesso riservato ai soli residenti. E’ necessario rivedere i flussi di traffico e le zone a parcheggio, andando a recuperare ed implementare spazi per parcheggi di scambio a ridosso del centro storico. L’Amministrazione deve impegnarsi per proporre e definire progetti di valorizzazione commerciale, favorire l’interrelazione fra commercio, turismo e la valorizzazione dei prodotti del territorio, migliorare la qualità degli spazi pubblici e la loro fruibilità con interventi strutturali di riqualificazione urbana. E’ una sfida che deve ingaggiare l’intera comunità.

Il complesso Acait; suo possibile uso e valorizzazione

La rifunzionalizzazione ed il recupero dell’ex Acait e dell’intera area ad essa pertinente può diventare il punto centrale di riconnessione tra il centro cittadino e l’area periferica. Un progetto di riqualificazione urbana che abbia l’idea innovativa di “cittadella pedonale” che recupera, insieme alla funzionalità e alla comodità, anche il concetto del vivere felice. Si è già avviato il recupero dell’area con la realizzazione del centro anziani, si è progettato e si sta realizzando l’ampliamento e la riqualificazione dell’area esterna come parco pubblico attrezzato. Il prossimo passo sarà la progettazione dell’intera area, prevedendo l’insediamento di un mix di funzioni pubbliche, private, di interesse generale, in grado di interagire con l’intero contesto urbano, già interessato da processi di trasformazione territoriale.

I parcheggi: quale soluzione al problema

Le problematiche delle aree di sosta non possono essere scisse da una visione organica dell’intera mobilità urbana e periurbana, ponendosi l’obiettivo di una integrazione intermodale di pubblico e privato (parcheggi di scambio, isole e percorsi ciclo pedonali, minibus elettrici, utilizzo di mezzi pubblici). E’ in corso un bando regionale per la realizzazione di piste ciclabili e l’amministrazione si è già attivata con un progetto per concorrere. La qualità della vita nei piccoli centri dipende fortemente dall’efficacia e dalle forme di utilizzo del sistema di mobilità urbana, sia privata che pubblica.

CARLO CHIURI

Favorevole o contrario alla chiusura al traffico del centro storico? Perché?

Sostanzialmente favorevole alla chiusura al traffico del Centro Storico durante tutto l’anno nelle ore serali del fine settimana e delle festività. Per la sua rivitalizzazione, oltre alla necessità di trovare apposite linee di finanziamento, sarebbe auspicabile l’applicazione della cosiddetta Zona Franca, per facilitare il recupero degli immobili ivi presenti e la conseguente apertura di attività artigianali, negozi tipici e locali commerciali (necessario, a tal proposito, sarà la redazione di un Piano di Recupero che definisca delle norme edilizie che blocchino innanzitutto lo scempio architettonico e specifichino gli opportuni criteri di intervento, attraverso l’applicazione, per esempio, del piano colore e materiali).

Il complesso Acait; suo possibile uso e valorizzazione

L’ACAIT potrebbe porsi come potenziale contenitore degli uffici amministrativi ed in virtù dell’attigua presenza degli uffici della sede della Polizia Locale, dei servizi sociali e della biblioteca, proporsi come cittadella dei servizi.Alcuni locali, quelli retrostanti, inoltre, potranno essere destinati a museo dell’attività tabacchina, in memoria di chi, con sacrifico e spirito di servizio, ha contribuito a sostenere, agli inizi del XX secolo, un’attività che rappresentava una delle maggiori fonti di ricchezza per le popolazioni dell’intero Capo di Leuca.Il circostante terreno di pertinenza dell’ACAIT oltretutto, offre in parte, buona disponibilità alla realizzazione di appositi parcheggi, risolvendo favorevolmente, dunque, uno dei principali problemi di cui soffre l’intera cittadina.

I parcheggi: quale soluzione al problema

Per i visitatori del Centro Storico non si può non tenere in debita considerazione, quale parcheggio, l’utilizzo dell’intera superficie denominata “Donna Maria”. Per i problemi attinenti le zone interne al centro abitato, con particolare attenzione all’emergenza parcheggi in zona ospedale, si potrebbe proporre l’utilizzo del parcheggio antistante il cimitero con relativo servizio navetta (gratuito); bisognerà certamente provvedere alla realizzazione di un parcheggio interrato o sopraelevato. Inoltre su Via Roma e sul tratto di via Cadorna insiste una sorta di “ibrido” che non è passeggio e tantomeno parcheggio; ebbene sarebbe necessario riportare il tutto alla “normalità” attraverso la restrizione del marciapiede, comunque accessibile ai disabili, e la realizzazione di parcheggi (rigorosamente zona disco orario).

 SERGIO FRACASSO

Favorevole o contrario alla chiusura al traffico del centro storico? Perché?

Sono favorevole; un’isola pedonale e “salotto” di Tricase dove si possa passeggiare e godere le bellezze architettoniche in tranquillità senza la presenza delle automobili, con le seguenti azioni: Ristrutturare tutto il centro storico compreso la Zona Puzzu; Risolvere la viabilità per la via del mare, “liberando” via Tempio; Realizzare un’area parcheggi in zona “Donna Maria” a 50 metri dalla chiesa Matrice; Sviluppare la mobilità dolce con lo bike Sharing o risciò.

Il complesso ACAIT; suo possibile uso e valorizzazione.

Una destinazione a centro polifunzionale con il trasferimento della casa Municipale da Palazzo Gallone nell’edificio attualmente in uso come Caserma dell’Arma dei Carabinieri (la caserma potrebbe essere trasferita nell’edificio dell’ex-Tribunale a Caprarica); Tale edificio sarà così inglobato nella cittadella municipale. Attualmente è stato ristrutturato un padiglione ad uso sociale/turistico, la parte centrale potrebbe essere trasformata  in contenitore culturale e polifunzionale con la realizzazione di un auditorium (compartecipazione pubblico/privato). Saranno realizzati i parcheggi in una parte dei terreni di pertinenza. Non per ultimo si potrà realizzare, come da progetto in essere, il parco cittadino della zona Lama collegato e “innestato” al complesso con la presenza di un anfiteatro all’aperto per le attività culturali estive.

I parcheggi: quale soluzione al problema.

Per i parcheggi la soluzione sarebbe individuare delle aree limitrofe alle zone di maggior interesse e precisamente: per il Centro storico: zona Donna Maria con il collegamento con la Bretella lungo l’acquedotto; per Tricase Porto: area a Monte in via Luca degli Abruzzi; per Marina Serra: a Monte in zona san Basilio; Per l’Ospedale: zona limitrofa Betania via per Depressa; Zona Commerciale Piazza Cappuccini: zona tra Stazione e via Lecce e/o zona “Lavari”. Intensificare il trasporto pubblico; installare stazioni di bike-sharing nelle aree di parcheggio; realizzare una efficiente segnaletica urbana e extra-urbana per far fluire senza problemi le automobili verso le aree parcheggio.

FRANCESCA SODERO

Favorevole o contrario alla chiusura al traffico del centro storico? Perché?
Siamo dell’idea che si debba parlare di un piano strategico per la mobilità sostenibile a Tricase e non di singoli interventi isolati,
che dividano la cittadinanza tra favorevoli e contrari. Se, a distanza di decenni, vengono riproposte ai candidati sindaci le stesse domande, è proprio perché le Amministrazioni passate non hanno mai elaborato una visione organica della città e del suo sviluppo, col conforto di progettisti esperti. La nostra idea di mobilità, già condivisa con un articolo pubblicato su “Il Volantino”, è contenuta nel programma che i cittadini possono consultare sul nostro sito web www.tricase5stelle.it. Essa si basa sui seguenti obiettivi: ridurre la circolazione dei veicoli a motore per l’impatto negativo sulla qualità della vita; rendere gli spazi pubblici il più possibile accessibili e fruibili anche dalle categorie più deboli (disabili, bambini). La chiusura al traffico del centro storico, anche a fasce orarie, sarà uno degli interventi specifici che punteremo ad attuare, in quanto coerente con la nostra visione, anche di sviluppo turistico, non senza prima aver messo a punto le necessarie premesse: parcheggi adeguati, anche eventualmente di interscambio, per poter lasciare l'auto e utilizzare mezzi di spostamento alternativi come navette elettriche o biciclette.

Il complesso ACAIT; suo possibile uso e valorizzazione.
E' forte in noi la tentazione di recuperare l'originaria destinazione d'uso produttiva/commerciale, attraverso l'insediamento di attività
come la vendita di prodotti agricoli a “km 0” e piccole trasformazioni alimentari, da affiancare ad un'operazione di recupero
archeologico-industriale in modo che la struttura sia inserita nel circuito dei beni culturali che vediamo come rampa di lancio dello
sviluppo turistico.

I parcheggi: quale soluzione al problema.
Immaginiamo la messa a punto di parcheggi, anche di interscambio, in punti strategici della città, la cui ampiezza e localizzazione
dipenderà dallo sviluppo urbanistico futuro, nonché dagli eventuali vincoli urbanistici esistenti, da valutare insieme ai tecnici
comunali.

FERNANDO DELL’ABATE

Favorevole o contrario alla chiusura al traffico del centro storico? Perché?

Favorevole alla chiusura del centro storico all’interno di un progetto di risanamento e valorizzazione, con rivisitazione del piano urbano del traffico e con apposita Z.T.L..Rendere fruibile a residenti e turisti l’intero centro storico, con un utilizzo mirato di Palazzo Gallone e di piazza Pisanelli. Trasferire altrove gli uffici comunali per rendere Palazzo Gallone e l’ex Convento dei Domenicani l’anima pulsante degli eventi culturali della città.In quest’ottica occorre rivalutare anche via Tempio e la casa natale di Giuseppe Pisanelli da acquisire al patrimonio comunale per farne un luogo di incontri di cultura giuridica.

Allargare il perimetro del centro storico su via Stella D’Italia, ricomprendendo la zona di piazza Santa Lucia, da collegare al complesso ACAIT.Risanare definitivamente la zona Puzzu ed assegnare gli immobili comunali presenti nel centro antico per incentivare attività connesse con l’accoglienza, l’artigianato di eccellenza, l’eno-grastronomia e l’intrattenimento di qualità.

Il complesso ACAIT; suo possibile uso e valorizzazione.

Il complesso ACAIT deve diventare un polo di attrazione per la comunità, ove il luogo della memoria, costituito dall’ex tabacchificio, quale museo della tradizione contadina e dei valori della operosità cooperativistica, convive con un moderno palazzo di città, ecosostenibile e ad energia zero, da realizzare all’interno di un project financing, al fine di poter ivi concentrare tutti gli uffici comunali. In sostanza, il partner privato realizzerà un centro commerciale e di servizi al cittadino, alle associazioni comunali ed al terziario in genere, una piazza attrezzata con verde ed arredo urbano, una pista ciclabile ed altre attrattive da collegare al sottostante parco comunale. Tutto ciò senza alcun costo per il cittadino.

I parcheggi: quale soluzione al problema.

Per il centro storico è necessario un parcheggio di scambio da realizzare in zona agricola sulla direttrice di Tricase Porto o Marina Serra, ove navette elettriche trasportano i cittadini nelle aree di sosta del centro antico. Si potrà anche attrezzare un percorso pedonale che dal parcheggio raggiunga piazza Pisanelli attraverso le stradine retrostanti la chiesa matrice.

Nella zona ospedaliera e servizi commerciali annessi, si può prevedere un parcheggio interrato, a due livelli, completamente automatizzato, con riqualificazione della sovrastante piazza Cardinale Panico ed area circostante.

 

 

 

 

 

 

 

I dati Istat presentati in anteprima al Festival Armonia

di Tiziana Colluto Non c’è da stare sereni: la Puglia registra un crollo del popolo dei lettori e finisce in coda alla classifica delle regioni italiane per propensione alla lettura, penultima alle spalle solo della Calabria. A leggere, infatti, è appena il 27,2 per cento della popolazione (in Calabria il 27,1), cioè circa un cittadino su quattro. Siamo lontani anni luce dal Friuli Venezia Giulia, migliore realtà con il 54,3 per cento di lettori. E siamo distanti non poco anche dalla media nazionale pari al 40,5 per cento.

È la sintesi dei dati presentati in anteprima durante il Festival letterario Armonia, a Tricase, undici giorni con 50 eventi e 35 autori, rassegna imperdibile per gli amanti della letteratura e gli operatori culturali.

A snocciolare i numeri dopo l’aggiornamento al 2016 è stata Emanuela Bologna, rappresentante dell’ISTAT - Direzione centrale delle statistiche socio-demografiche e ambientali. Lo ha fatto durante il convegno organizzato per il pomeriggio di sabato 6 maggio, a Palazzo Gallone: “Un popolo di lettori? Rilevazioni ISTAT e politiche di sostegno alla lettura nazionali e regionali” con la partecipazione, inoltre, di Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali; Loredana Capone, assessore alla cultura della Regione Puglia; Maurizio Guagnano, membro del Comitato di Presidenza dell’Associazione Librai Italiani (ALI); Loredana Gianfrate, amministratrice della soc. coop. Imago specializzata nella gestione delle Biblioteche pubbliche.

I dati nazionali. L’Istat da circa sessant’anni rileva con grande interesse l’abitudine alla lettura degli italiani per delinearne caratteristiche e modalità. L’identikit del lettore, in Italia, è chiaro: ragazzi tra gli 11 e i 14 anni e persone di 55-74 anni; leggono le donne più degli uomini, con una differenza che ha iniziato ad amplificarsi a partire dal 1988 fino ad arrivare al 13,6 per cento nel 2016. Legge chi vive in famiglie in cui almeno uno dei genitori è un lettore;chi ha uno status socio-economico elevato; chi vive nelle regioni del Nord e del Centro; chi ha un buon livello di partecipazione culturale.

Nel 2016, si è registrato un calo generalizzato della lettura in tutti i gruppi di popolazione, soprattutto tra nuove generazioni e lettori deboli (coloro che in un anno hanno letto al massimo tre libri). Su un totale di 23.180.000 lettori, sono 10 milioni 455 mila (18,3 per cento della popolazione) quelli deboli; 9 milioni 466 mila, pari al 16,5 per cento, i medi (color che leggono dai 4 agli 11 libri in un anno); 3 milioni 259 mila, cioè appena il 5,7 per cento della popolazione, i lettori forti, che divorano almeno un libro al mese.

Gli squilibri territoriali continuano ad essere importanti e a sfavore del Mezzogiorno: nel Nord Est i lettori sono il 48,7 per cento; nel Nord Ovest il 48,5; nel Centro Italia sono pari al 42,7; nel Sud appena il 27,5; nelle isole rappresentano il 30,7 per cento, con una forte differenza tra Sardegna (45,7) e Sicilia (25,8).

I dati in Puglia. I lettori pugliesi sono 1 milione 51 mila, vale a dire il 27,2 per cento della popolazione. Solitamente hanno letto 5 libri in un anno contro i 7 della media nazionale. Il 16,2 per cento di loro è rappresentato da lettori deboli, che hanno letto al massimo tre libri in un anno e in media due. L’8,7 per cento è costituito da lettori medi che hanno letto tra i 4 e gli 11 libri in un anno e in media sei. È appena pari al 2,3 per cento lo zoccolo duro dei lettori forti che portano a termine almeno un libro al mese. Mediamente, questi ultimi riescono a leggere 21,6 libri all’anno.

La fotografia delle famiglie pugliesi è eloquente: il 17 per cento non possiede nessun libro; il 52,4 per cento ne ha fino a 50; il 14,2 per cento ne possiede da 51 a 100; il 7,9 per cento possiede da 101 a 200 libri; il 7,4 per cento ne ha oltre 200. Non sono bazzecole: l’abitudine alla lettura si apprende in famiglia. Legge, infatti, il 69,7 per cento dei ragazzi con entrambi i genitori lettori contro il 30,8 per cento dei ragazzi con nessun genitore lettore. C’è, dunque, una forte associazione tra capitale culturale ed economico della famiglia ed abitudine alla lettura dei figli.

Sempre in Puglia, l’indagine Istat condotta dal 1995 al 2016 sulla propensione alla lettura rivela che il 34,9 per cento della popolazione di 6 anni e più ha letto un quotidiano almeno una volta a settimana. È un trend in diminuzione: nel 1995 erano il 42,9 per cento. Il 13,8 per cento legge quotidiani almeno tre volte a settimana, anche in questo caso con tendenza al decremento (23,1 per cento nel 1995).

Com’è cambiata la lettura con internet.La diffusione di internet e delle nuove tecnologie – ha spiegato Emanuela Bologna – ha modificato in parte l’abitudine alla lettura con l'avvento degli e-book e dei libri online, che al momento, però, non rappresentano un antagonista del cartaceo: chi legge e-book è anche un lettore di libri tradizionali, soprattutto un lettore forte”. C’è un modo nuovo di usare il tempo libero, sempre più assorbito dalla navigazione in rete e dall’uso di social network, che ruba molto spazio ad attività che presuppongono una concentrazione prolungata. Durante il convegno nell’ambito del Festival Armonia, la Direzione centrale delle statistiche socio-demografiche e ambientali Istat ha ribadito che “i lettori si dimostrano buon utilizzatori della rete e delle sue potenzialità”. Nuovi oggetti di lettura sono i testi brevi: e-mail, articoli di quotidiani online, notizie sui siti web, post, messaggi su Facebook, tweet, sms, i messaggi scambiati su WhatsApp, ecc. Dunque, la lettura intesa in senso tradizionale, lineare e progressiva, è stata affiancata da un modello «mordi e fuggi». Sono circa 4 milioni i lettori italiani di e-book: il 7,3 per cento della popolazione di 6 anni e più. E’ un fenomeno più femminile e fortemente generazionale, con prevalenza maggiori tra i giovani di 15-24 anni. I lettori di ebook pugliesi sono pari al 5,3 per cento, sopra la media registrata al Sud ma al di sotto della media nazionale.

Gli appuntamenti di domenica 7 maggio. Il Festival Armonia continua domenica 7 maggio, a partire dalle ore 9.30, quando inizierà la passeggiata letteraria da Piazza Pisanelli a Tricase Porto. Sarà condotta da Luigi Del Prete e intervallata dalle poesie di Matteo Greco, tratte dalla raccolta “Da grande voglio fare il Meridione”. Sulla spiaggetta del porto, alle ore 11.30, Antonio Errico e Maddalena Castegnaro dialogheranno con Ferdinando Boero, docente di Biologia marina dell’UniSalento, sul suo “Ecologia della bellezza. I gusti della natura”.

Il filosofo Mario Carparelli, alle 18, con “Dialogo su Dio” sul filosofo Giulio Cesare Vanini animerà Palazzo Gallone, con un recital a cura del noto attore Gabriele Greco. Alle 19, cambio di programma: a causa di un infortunio, non ci sarà Chiara Gamberale. Al suo posto, l’ex giornalista Rai Antonio Caprarica presenterà “Londra Infinita”, i segreti nella capitale al centro di tutte le rotte planetarie, la meta scelta da centinaia di migliaia di giovani per cercare opportunità e successo, la città simbolo di una civiltà libera e tollerante, nonostante la Brexit e le tentazioni nazionalistiche.

di Alfredo De Giuseppe Una delle cose più interessanti delle pre-campagne elettorali è la seguente: ci sono delle persone che all’improvviso, all’inizio dei casting, salgono all’onore delle cronache come probabili (quasi sicuri) sindaci.

Poi nel corso della selezione vengono abbandonati, spesso in malo modo, senza neanche averli interpellati e senza nessuna spiegazione pubblica. Alcuni di loro sono persone per bene che hanno una storia personale e professionale di un certo rilievo.

In altri casi sono politici di breve corso che tentano la ruota della fortuna.In ogni caso sono dei nomi utili alla causa, quella da servire al pubblico amico, desideroso di sapere che c’è una certa discussione, che si sta parlando di qualcosa.

Tanto per evitare di parlare delle cose serie da fare, magari analizzando con coerenza e serietà quelle già fatte.

Però la domanda che più mi intriga è: come mai queste persone, dopo essere state protagoniste per un week-end, diventano silenziose, non rilasciano dichiarazioni, non scrivono articoli, si chiudono in un eremo politico fatto di precetti e preghiere?

Eppure sarebbe interessante (e utile in prospettiva) conoscere le dinamiche della scelta del personale politico, in definitiva anche i loro stati d’animo, i loro pensieri più sinceri. Invece un silenzio, forse terapeutico, ma certo funzionale alle prossime elezioni: non aver parlato può diventare produttivo, il loro nome può essere riproposto in una delle prossime kermesse, sia pure fra la sorpresa generale.

Hanno ragione: non prendere posizione su nulla è un buon viatico per essere il sindaco di tutti. Del resto negli ultimi anni quasi tutti i candidati hanno attentamente evitato di parlare di Politica, di schierarsi apertamente, di difendere un diritto civile, un albero o anche l’asfalto di una strada: il silenzio è utilissimo al futuro candidato sindaco. Specie se non sa che pesci prendere.


 

 

 

di Pino Greco

Sammichele ( BA). Giovedi, 4 maggio 2017.

Prima di scrivere due righe sul brutto spettacolo visto al palazzetto dello sport di Sammichele, vi

comunichiamo la cosà più importante, il risultato della gara 3 di play off di serie C tra Sammichele e Tricase.

Sammichele 1 Tricase 3.

Dunque vince la squadra del presidente Cassiano, presente, anche iera sera con tutta la dirigenza, in territorio barese.

Lo spettacolo, quello brutto è andato in scena durante e dopo la partita…

I particolari ? Meglio non raccontarli….

Per dovere di cronaca, vi comunichiamo solo che abbiamo contattato le forze dell’ordine baresi…

assenti durante la gara disputata, ma presenti solo a fine gara, dove hanno un po' placato gli animi…

Fatto sta che tutta la squadra e tifosi rossoblu sono usciti “ scortati ” da Sammichele,

rientrando a Tricase sani e salvi….

Ora guardiamo avanti, pensiamo positivo…

Domenica 7 maggio, si giocherà la gara di ritorno al palasport di Tricase, ore 18.30.

Serve solo vincere. Serve il pubblico delle grandi occasioni !

 

 

 

 

 

 

Poteva essere solo un festival letterario, tra i più importanti del Sud. E invece è uno strumento di racconto e rivalutazione del territorio. Per il terzo anno, il Festival Armonia torna a Tricase con il suo bagaglio di sfide: quella di provocare l’incontro e di impegnarsi nel ribaltare la triste classifica che vede la Puglia come seconda regione d’Italia per minor propensione alla lettura (rilevazione Istat).

Da Donatella Di Pietrantonio fino a Federico Zampaglione, alias Tiromancino: dal 4 al 14 maggio, è una parabola di undici giorni, 50 eventi, 35 autori. “Il festival è una bella fotografia della narrativa contemporanea”, dice Mario Desiati, direttore artistico.

Organizzato dall’associazione culturale Diotimart, con il supporto del Comune di Tricase e il patrocinio de I presidi del libro, è anche appuntamento molto social, con dirette Facebook degli eventi dalla pagina Festival Armonia.

“E’ successo quello che speravamo – dicono i promotori – cioè far sì che la corrente culturale passi da qui, che il Salento sia capoluogo e non necessariamente periferia”.

L'acqua è il tema caratterizzante. E si parte, infatti, giovedì 4 maggio, alle ore 17, da Palazzo Gallone, con l’inaugurazione della Mostra internazionale di Libri d’artista “MADREMARE”. Seguono, presso le Scuderie, alle 19, le presentazioni di “L’Arminuta”, la perla di Donatella Di Pietrantonio, e di “La notte tu mi fai impazzire” di Pietrangelo Buttafuoco.

Parallelamente ai percorsi nelle scuole, venerdì 5 maggio, alle 19.30, in Piazza Pisanelli la penna siciliana di Catena Fiorello sarà seguita dalla musica dei Doi Lampi.

Sabato 6 maggio, a Palazzo Gallone, alle 11, la Lectio “Classici per la vita” di Nuccio Ordine. Nel pomeriggio, alle 16, il convegno “Un popolo di lettori? Rilevazioni ISTAT e politiche di sostegno alla lettura nazionali e regionali”. Segue un tris di incontri con l’autore: Giulio Perrone, Mauro Covacich, Teresa Ciabatti. Questi ultimi due sono candidati al Premio Strega.

Domenica 7 maggio, alle ore 11.30 Ferdinando Boero, docente di Biologia marina dell’UniSalento, presenterà a Tricase Porto “Ecologia della bellezza. I gusti della natura”. Il filosofo Mario Carparelli, alle 18, con “Dialogo su Dio” animerà Palazzo Gallone, con un recital a cura del noto attore Gabriele Greco. Sarà seguito da Vincenzo Santoro con “Odino nelle terre del rimorso. Eugenio Barba e l’Odin Teatret in Salento e Sardegna , 1973-1975”. Alle 20.30, Chiara Gamberale, presenterà il suo bestseller “Qualcosa”.

Lunedì 8 maggio, alle 19, incontri con Gaia Manzini e uno degli scrittori più amati dagli italiani, Luca Bianchini. Martedì 9, alle 18.45 al Celacanto di Marina Serra arriverà il giornalista de Il Fatto Quotidiano Antonello Caporale, oltre a Crocifisso Dentello. Seguirà il dialogo sulle ossessioni degli scrittori.

Mercoledì 10, presso la Chiesa dei Diavoli, dalle 18.45 si alterneranno Roberto Perrone, Sara Rattaro e Simona Toma. Giovedì 11, a Palazzo Gallone, alle 19, il teatro di Alibi porterà in scena il thriller “Il turista” dello scrittore noir Massimo Carlotto. Poi, in Piazza don Tonino Bello, l’incontro straordinario con Andrea Vitali, autore pluripremiato di “A cantare fu il cane”.

Venerdì 12, alle 18.45, nelle Scuderie “Da dove la vita è perfetta” di Silvia Avallone, la penna di “Acciaio”; “Angelo che sei il mio custode” di Giorgia Lepore; “Alcuni avranno il mio perdono” di Luigi Carrino.

Sabato 13, alle 11, presso la sala del Trono, la Lectio magistralis “Con la cultura si costruisce il proprio futuro (e quello degli altri)” del presidente di Rizzoli libri, Gian Arturo Ferrari, “l’uomo più potente dell’editoria italiana”. Nel pomeriggio, dalle 18, gli incontri nelle scuderie con Elena Varvello, Vera Slepoj, Antonella Lattanzi, Ilaria Macchia.

Domenica 14 maggio, in mattinata, a Palazzo Comi, il corso di scrittura con Elena Varvello. Dalle 17, a Tricase Porto il rush finale: Andrea Piva, autore de LaCapaGira; Wanda Marasco, candidata al Premio Strega 2017; Olivier Bourdeaut, l’ospite straniero d’eccezione; Federico Zampaglione, alias Tiromancino, cantautore e sceneggiatore, che presenterà il suo lavoro d’esordio come scrittore, “Dove tutto è a metà”.

 

 

 

 

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