di Giovanni CALABRESE

Ogni anno musicisti provenienti da tutto il mondo (Cina, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, Macedonia, Belgio, Olanda, Italia) si danno appuntamento a Tiggiano (Le) per partecipare a MUSICARTE FESTIVAL & COMPETITION. Kermesse musicale diretta dal pianista Giovanni Calabrese durante la quale  si svolgono masterclass, workshops, concerti ed il concorso a categorie. Non mancano occasioni di svago ed escursioni per conoscere il territorio.

Le masterclass, solistiche e di musica da camera sono tenute da artisti e docenti di chiara fama tra cui Cristiano Burato, Natalija Chepurenko, Andrea Conti, Daniele Morandini, Marco Toro, Giuseppe De Marco. Grazie alla fitta rete di collaborazione e relazioni artistiche con numerosi festivals ed accademie, molti dei partecipanti a MUSICARTE FESTIVAL & COMPETITION sono invitati a tenere concerti ed ottengono borse di studio per partecipare a diverse manifestazioni in Italia ed in Europa.

Tutte le attività si svolgono presso Palazzo Serafini Sauli meraviglioso esempio di architettura del XVII sec a servizio della cultura del nostro tempo grazie alla sensibilità e alla lungimiranza e alla sensibilità del giovane sindaco Giacomo Cazzato.

L'edizione 2023 del Concorso ha visto vincitore il pianista Francesco Masi cui sono stati affidati diversi concerti premio e una borsa di studio per partecipare alla FORTE ACADEMY DI BRUXELLES nel 2024.

Per il 2024 l'offerta formativa di MUSICARTE verrà implementata con le masterclass per violino e canto lirico (sono in via di definizione i nominativi dei docenti), la durata del Festival sarà allungata fino al 20 luglio con l’introduzione di MUSICARTE CAMP 2024 un’occasione unica per unire la musica con una piacevole vacanza in cui partecipare a concerti tutte le sere sia come protagonista che come pubblico, fare tante amicizie nel mondo della musica e trascorrere dei momenti indimenticabili sulle rive del mar Mediterraneo.

 

di Giuseppe R. PANICO

Miti, illusioni, falsità, speranze, servono spesso a lenire difficoltà e dolori, come anche a negare o sottacere quanto la scienza e la storia evidenziano.

Se le occasionali pandemie ci portano via salute e vita, avremo sempre chi nega la bontà dei vaccini. Se la terra è così evidentemente tonda, avremo sempre dei terrapiattisti. Se il pianeta è da sempre scosso da terremoti e annacquato da tsunami e alluvioni, sin dai tempi di Noè, avremo sempre chi scarica le colpe soprattutto sulla civiltà occidentale, restia a limitare progresso e consumi.

Se poi l’umanità è da sempre in preda a violenze e ostilità, saranno sempre in tantissimi a cercare di rimuovere la guerra, parlando di pace. Ma spesso accampandone la sola parola, colpevolizzando l’aggredito e incentivando la sua resa all’ aggressore. Guerre che, chiamate anche “operazioni militari speciali”, hanno pure perso la “signorilità” di un tempo, quando venivano dichiarate convocando gli ambasciatori. Guerre spesso delegate a bande ben armate e mercenarie che, ancor più prive di moralità e umanità, condizionano poi il governo che le foraggia.

Di guerre in casa altrui e sempre più vicine a casa nostra, si è parlato di recente in città. Prima nella sala del trono, (24/6) ove il generale in pensione dei Carabinieri Carmelo Burgio, nel presentare, anche grazie all’ efficacia espositiva e culturale del moderatore, il Prof. Hervè Antonio Cavallera, il suo pregevole libro “I Carabinieri in Afghanistan”, illustrava il ben difficile e multinazionale contesto di quella sua esperienza di comando. Quanto espresso e le domande che ne seguivano, consentivano ai presenti di avere una più chiara visione della pregevole attività svolta dai Carabinieri in tale ben difficile e rischioso contesto.

Sotto aspetti più giornalistici, l’argomento pace-guerra veniva poi diffusamente affrontato nella serata del Premio Giornalistico organizzato dal “nostro” Volantino. Grazie soprattutto ai pregevoli e incisivi interventi, efficacemente moderati dal direttore, Avv. Alessandro Distante, di due ben noti giornalisti, Marco Tarquinio e Lucia Goracci. La qualità delle loro argomentazioni, anche verso le domande pervenute dal vasto pubblico, l’eleganza della cornice storico-architettonica di piazza S. Angelo e poi l’evento sociale presso il ristorante “Donna Maria”, hanno portato al pieno successo di tale iniziativa, giunta ormai alla tredicesima edizione.

Un successo che, grazie anche a chi ha inteso supportare economicamente il Volantino, ha dato notorietà e pregio a Tricase tutta. Si è inoltre parlato della carente libertà di stampa sia in Italia che in zone di guerra, e alcuni anziani presenti non potevano non ricordare anche i libri, gli articoli, gli interventi, su similari argomenti, di due grandi giornalisti del nostro recente passato. Anche loro un uomo e una donna: Indro Montanelli e Oriana Fallaci. Considerati troppo liberi, troppo bravi, troppo credibili ed efficaci, per non essere ostacolati e finanche colpiti. 

Pace, guerra, aspetti umanitari e migrazioni sono stati gli argomenti dominanti, in particolar modo per l’Ucraina e per la poco incisiva azione dell’Europa nel cercare, almeno, d “sospendere” la guerra. È mancato forse il tempo per evidenziare che la nostra Europa, in quanto ancora priva di una propria Politica Estera e proprie Forze Armate, è meno efficace e credibile nell’attuale contesto geopolitico.

Il tempo è mancato anche per valutare le conseguenze sociali e culturali che, con l’emigrazione, si vanno malamente sovrapponendo in tanti quartieri delle nostre maggiori città. Come anche per approfondire il concetto di pace, quale intervallo temporale fra una guerra e la successiva.

Una pace che protraendosi per noi da ben tre generazioni, ha portato allo svanire della memoria storico-familiare che aveva caratterizzato le precedenti generazioni e quasi alla “rimozione culturale” delle tristi vicende belliche e post-belliche della 2°G.M. Ambedue tali eventi ci hanno aiutato, a conoscere meglio e a riflettere su una umanità che vive e soffre, appena fuori dalla nostra porta, sovente chiusa alla conoscenza dei fatti e spesso spalancata ad utopie, illusioni ed accattivanti eloqui. Poche settimane fa, un grande protagonista della geopolitica mondiale, Henry Kissinger, ora centenario, diceva: “Siamo nella classica situazione ante prima guerra mondiale, in cui nessuno ha molto margine per concessioni e ogni disturbo dell’equilibrio condurrà a conseguenze catastrofiche”. Catastrofi che possono colpire le nostre giovani generazioni, del tutto assenti ad ambedue i suddetti eventi.

In fondo insegnare loro, anche a scuola, l’antico e collaudato “si vis pace para bellum”, pare non sia di moda. Il “para bellum” costa soldi, fatica, cultura e politica avanzata, mentre per il “vis pace” basta spesso uno striscione e una passeggiata. Per poi, come sovente nella nostra storia, assecondare il nemico per farcelo subito amico e padrone.

Lunedì, 10 luglio 2023

L'Associazione "Tricase, che fare?", assieme ai Consiglieri Comunali Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo e Giovanni Carità, invita la cittadinanza a partecipare al PUBBLICO INCONTRO, che si terrà nella serata di oggi in P.tta Codacci Pisanelli alle ore 20:30.

Nel corso della manifestazione si parlerà della crisi amministrativa a Palazzo Gallone e del futuro prossimo della Città di Tricase

Fonte Polizia Locale Tricase

TRICASE PORTO - Chiusura al traffico veicolare di via Duca Degli Abruzzi e ripristino doppio senso di circolazione in via Lungomare Cristoforo Colombo nei giorni 11, 12 e 13 Luglio 2023

 

Chiusura al traffico veicolare di via Duca Degli Abruzzi, a Tricase Porto, per

consentire l’esecuzione di lavori sostituzione della condotta fognaria, dal 11 al 13 Luglio 2023,  tratto compreso tra via Della Vela e via Massaia

di Pino GRECO

Semplicemente unico

La tappa del tour di concerti Porto Rubino di ieri sera a Tricase Porto, è stato un risultato straordinario.

La presenza di ospiti illustri come Levante, Nada, Delicatoni, Raf e Carlo Amleto, sul “ Caicco”, lo storico veliero ormeggiato al centro del vecchio bacino portuale, ha reso l’evento straordinario.

Tantissima gente che ascoltava, cantava e ballava.

Anche una buona organizzazione ha contribuito a rendere la tappa di Porto Rubino a Tricase Porto, un successo unico nel suo genere.

Voto finale: 10 

 

 

 

 

 

 

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