di Francesca Longo

Con riferimento alla notizia di stampa riguardante la situazione della viabilità nella frazione di Depressa, ritengo opportuno precisare quanto in appresso.

Come evincibile anche dai recenti interventi infrastrutturali, è costante l'impegno rivolto a migliorare la sicurezza della circolazione stradale ed a garantire la piena fruibilità a tutti gli utenti della strada.

Nello specifico, la Via Brenta, principale asse viario di accesso per chi proviene dal capoluogo, è sede di buona parte delle attività commerciali presenti, nonché densamente popolata da residenti.

Ad oggi, l’unica richiesta pervenutaci è quella dei commercianti, i quali chiedono che non venga presa in considerazione l’ipotesi ventilata negli ultimi mesi.

Allo stato sono al vaglio diverse proposte, al fine di giungere ad una soluzione che possa avere la più ampia condivisone, della cittadinanza e dell’amministrazione, con l’obiettivo di contemperare le esigenze della circolazione stradale e le legittime aspettative di imprenditori e residenti.

Pertanto, l’attenzione sarà aumentata e nulla verrà tralasciato, confermando ai cittadini il fattivo impegno nella valutazione di tutte le proposte concretamente realizzabili.

di Pino Greco

CAMPARI E CAMPARE….A VOLTE NON E’ FACILE….

Bene.Campari sceglie anche Tricase per il  nuovo spot.

Male.Campare a Tricase a volte non è facile.

Mentre Piazza Pisanelli era bloccata per le riprese dello spot pubblicitario, unaforte protesta di una famiglia:

“La salute e la vita, prima di tutto. Altro che non farci sfuggire una grande occasione di promozione della nostra Città, noi non vogliamo farci sfuggire la vita”.

Una anziana signora salvata grazie all’intervento di un familiare che ha trasportato a piedi e sulla propria spalla una bombola di ossigeno indispensabile per la vita della donna.

E’ accaduto il giorno dello spot della Campari nel centro storico di Tricase.

Giovedì 28 febbraio, i soccorritori non hanno potuto raggiungere con il proprio mezzo l’abitazione dell’invalida signora perché erano tanti i disagi legati alla interdizione del transito e della sosta dei veicoli che interessavano strade e piazza del centro storico.

Disagio che ha rischiato di trasformarsi in tragedia.

Le lamentele non sono limitate ad un episodio:

Nel centro storico di Tricase, negli ultimi due anni, il disagio –si sfoga qualcuno- è quotidiano; in particolar modo quando si vive con persone che hanno bisogno di assistenza. E’ vergognoso che i lavori vadano così a rilento, la salute e la vita dei cittadini prima di tutto, altro che non farci sfuggire una grande occasione di promozione della nostra Città, noi vogliamo non farci sfuggire la vita

Segnalazioni dei cittadini:

ATTENZIONE ALLE BUCHE !!!

VAI PIANO E NON BESTEMMIARE…

DIO TI SENTE…

IL COMUNE NO !!!

di Nunzio Dell'Abate

Con nota protocollata in Comune il 5 luglio dello scorso anno una Associazione, costituitasi appena sette mesi prima, richiedeva in comodato gratuito per dieci anni i locali comunali in Piazzetta Dell’Abate n.4 facenti parte dell’ex Convento dei Padri Domenicani, dai quali era stata fatta sloggiare l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Nello stesso giorno del 5 luglio 2018 la Giunta Comunale, con delibera n.187, acconsentiva alla richiesta.

La Pro Loco Tricase con due distinte note, una protocollata il 14 febbraio e l’altra il 21 settembre dello scorso anno, richiedeva al Sindaco Chiuri la concessione dei locali comunali in via S. Spirito nn.5/7, sempre facenti parte dell’ex Convento dei Padri Domenicani. Ad entrambe le note il Sindaco non dava riscontro. Eppure la Pro Loco è l’associazione tricasina per antonomasia, il braccio operativo dell’Amministrazione Comunale, il cui riconoscimento “quale strumento di base all’attività turistica e di collaborazione” è sancito dallo stesso Statuto Comunale all’art.31.

Una Pro Loco che da un paio di anni a questa parte si sta distinguendo per una interessante ed impegnativa attività di promozione del territorio, tutela del patrimonio artistico storico ed ambientale e valorizzazione delle tradizioni autoctone.

Tra le più significative, in sinergia con associazioni ed enti vari, si ricordano: il Progetto Agrifood per incentivare e valorizzare coltivazione e consumo dei prodotti tipici locali, culminato con la richiesta di riconoscimento formale di Cucuzzella quale maschera ufficiale del Comune di Tricase; la prima gara gastronomica di Cucina Tradizionale del Territorio di Tricase per la riscoperta dei piatti tradizionali; il servizio di informazione turistica per la sentieristica del parco con un infopoint dedicato; la gestione in convenzione gratuita con il Comune di Tricase della Torre Piccola per la sua fruizione turistica.

Come è noto che il sodalizio ha ormai conseguito piena stima e fiducia da parte dell’U.N.P.L.I. Provinciale e Regionale, tanto che la scorsa estate Tricase è stata scelta quale sede per celebrare la VII° edizione di Puglia Tipica, il più grande evento itinerante dell’U.N.P.L.I. Puglia che ha visto giungere in città per un intero week end circa una ventina di Pro Loco da ogni parte della regione, con un notevole flusso di turisti ed indubbio ritorno di immagine.

La volontà dell’U.N.P.L.I. di investire sulla Pro Loco di Tricase si è da ultimo concretizzata anche con la disponibilità di dislocare almeno una propria unità del servizio civile e di trasferirvi la sede del comitato provinciale U.N.P.L.I., che diventerebbe il punto di riferimento di tutte le Pro Loco provinciali con intuibile ritorno sotto ogni punto di vista per l’intero territorio.

Ecco la ragione della nostra interrogazione consiliare protocollata il 28 febbraio scorso all’attenzione del Sindaco affinchè motivi questa disparità di trattamento ed accolga senza altro indugio la legittima istanza della Pro Loco Tricase, prestandole la più ampia collaborazione nel perseguimento degli obiettivi sociali che ritorneranno di sicuro beneficio per la città.

di Pino Greco

E’ stata depositata in questi giorni la sentenza del TAR di Lecce relativa alla procedura di vendita dei terreni del complesso ACAIT.

Secondo i Giudici Amministrativi bene ha fatto il Comune di Tricase a dichiarare la decadenza della Società, aggiudicataria della gara indetta nel 2003.

Era fine novembre del 2002 quando il Comune di Tricase decise di acquistare il complesso ACAIT, storica cooperativa di inizi Novecento poi messa in liquidazione.

Per finanziare l’acquisto l’Amministrazione Coppola decise di alienare parte dei terreni circostanti i capannoni e a tal fine bandì una gara che si concluse con l’aggiudicazione alla società Itaka al prezzo di € 1.275.000.

Tuttavia la Società, dopo aver versato una cauzione di € 120.000, non rispose alle varie diffide alla stipula dell’atto di trasferimento sollevando varie questioni, tra le quali anche la non condivisione del Piano Particolareggiato approvato dal Comune.

L’Amministrazione, a quel punto, decise la decadenza dalla aggiudicazione ed incamerò la cauzione.

Da qui un complesso contenzioso innanzi al TAR ed al Tribunale Ordinario con la richiesta di una pronuncia che decretasse la illegittimità della condotta del Comune e della dichiarazione di decadenza e la condanna del Comune a trasferire i terreni ad un prezzo inferiore rispetto a quello della gara oppure al risarcimento danni per 5 milioni di euro.

Il TAR di Lecce ha rigettato tutte le richieste della Società così dando piena ragione al Comune difeso dall’avv. Alessandro Distante.

Intanto il Comune, nel corso dei circa 15 anni di contenzioso, ha destinato i terreni a parco cittadino realizzando un intervento nel cuore della Città collegando il complesso ACAIT con i locali della Biblioteca comunale di via Micetti e con il Parco di zona Lama.

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