ASSUNZIONI FUORI DAL COMUNE

di Nunzio Dell’Abate

La Giunta Chiuri ha programmato il fabbisogno del personale ed ha iniziato assumendo un Geometra a tempo pieno ed indeterminato nel settore“Ambiente, Espropri ed Energie”.

Ha altresì stabilito di ricoprire le figure di personale previste utilizzando gli idonei delle graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre Amministrazioni, anziché procedere autonomamente a concorso.

E difatti per la prima unità assunta a tempo pieno ed indeterminato ha attinto dalla graduatoria del Comune di Maglie. Per la verità anche per gli Agenti di Polizia Locale, assunti a tempo determinato per il periodo estivo e natalizio, la Giunta Chiuri è ricorsa alle graduatorie altrui, nello specifico dei Comuni di Alessano e Corsano. Ora se sulla bontà dei contenuti della programmazione pur a fatica riusciamo a chiudere un occhio, sulle modalità delle assunzioni proprio non ce la facciamo.

Gli interrogativi sono tanti, alcuni sul piano prettamente socio-politico, altri su quello squisitamente giuridico. Perché privare i nostri giovani, e perché no meno giovani, concittadini della chance di partecipare ad un concorso nel proprio paese?

Specie in un momento storico ove la sete di lavoro è palpabile e la tentazione, se non la necessità, di emigrare altrettanto forte. Inoltre attingendo dalle graduatorie altrui -già chiuse e confezionate- senza dunque un minimo di valutazione del futuro dipendente da parte dei nostri dirigenti comunali che conoscono bene quale tipo di professionalità occorra in loco, siamo certi che si scelga il meglio?

In diritto, invece, siamo sicuri che sia una procedura del tutto trasparente ed imparziale?

La Giunta decide a priori senza dar conto a nessuno da quale Comune attingere la graduatoria, ergo conoscendo nome e cognome del prescelto.

Diverso sarebbe se emanasse un avviso pubblico aperto alle figure similari risultate idonee nelle graduatorie di tutti i Comuni d’Italia, fra le quali far scegliere la migliore da apposita commissione tecnica comunale. In merito la giurisprudenza ha aperto degli squarci che invitano i nostri Amministratori a riflettere per non cadere sulla solita buccia di banana.

Da parte nostra ci auguriamo che Sindaco ed Assessori rivedano in fretta questa scelta, sempre se intendano accendere un barlume di speranza di lavoro dentro il Comune

14 marzo 2019

Arrivederci Dino.

Oggi è volato in cielo il portiere della storica promozione in C2, Dino Della Torre.

Ha difeso i pali della porta rossoblu in D (stag. 96/97),C2 (stag. 97/98) e C2 (99/2000).

Lo ricorderemo sempre con grande affetto: come atleta sempre concentrato, sempre pronto ad incoraggiare gli altri e vero leader di quel magnifico gruppo guidato da Mister Boccolini; come uomo, sempre allegro e corretto.

Ha vissuto non solo l' ambiente sportivo di Tricase ma anche la Città poichè ha risieduto da noi per gli anni passati nel Salento.

Lo abbiamo invitato in occasione della festa dei 50 anni dell US Tricase, declinando l'invito mettendoci al corrente del suo stato di salute.

È passato del tempo ed oggi purtroppo è arrivata la notizia che ci intristisce profondamente perchè Dino Della Torre di Manfredonia non è più con noi fisicamente ma è e sarà sempre nei nostri cuori e nella storia del nostro amato Tricase.
Ciao Dino

Radio Fans

L’Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” si sta ritagliando un ruolo importante nel panorama musicale ed artistico nazionale ed internazionale ma non vuole perdere il contatto con il territorio, è per questo che per il tredicesimo anno consecutivo riproponiamo alla Città di Tricase ed al Salento il nostro OMAGGIO A MOZART.

Come i più ricorderanno il concerto celebrativo della nascita del genio di Salisburgo è sempre stato svolto l’ultima settimana di gennaio, quest’anno è slittato al mese di marzo poiché l’Associazione rappresentata dal M° Giovanni Calabrese al pianoforte è stata impegnata in un concerto presso il parlamento di Stoccarda (Germania).

Omaggio a Mozart ha assunto negli anni un ruolo importante nell’ambito dell’offerta culturale e musicale del Salento. Il concerto è un’imperdibile occasione per esperti e neofiti di avvicinarsi al bello e trascorrere una serata elegante.

Organizzata dall’ Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” in collaborazione con l’ Associazione Auditorium, la XIII edizione di “Omaggio a Mozart” ospiterà il pianista Mirco CECI. Giovane talento pugliese vincitore nel 2007 della 24° edizione del prestigioso Concorso pianistico “Premio Venezia”.

In seguito a questa affermazione ha ricevuto numerose proposte concertistiche che lo hanno
portato a esibirsi per le maggiori associazioni concertistiche italiane, fra le quali il Teatro

“La Fenice” di Venezia, l’Unione Musicale di Torino, la Società dei Concerti di Milano (Sala Verdi), e poi a Londra, Saragozza, Schaffhausen, Bellinzona.

Come ogni anno il concerto si concluderà con il tradizionale aperitivo e il taglio della
torta di Mozart.

Domenica 24 marzo ore 19.00 presso la sala del trono di Palazzo Gallone, ingresso
solo su prenotazione al numero 347/8022725 -M° Giovanni Calabrese

 

 

di Giuseppe R. Panico

Nella storia e nelle campagne di Tricase vi sono (o vi erano ben più numerosi) tre arborei protagonisti che, ben più di altri, hanno inciso sulla nostra economia ed immagine.

Nel lontano passato, erano le querce vallonee.

Di quella dei “cento cavalieri”, spesso simbolo pubblico e privato della nostra incuria e disattenzione, si è spesso parlato, come anche della nostra “vocazione turistica” nel valorizzare ricchezze storiche e naturali.

Chissà se Palazzo Gallone vorrà accordarsi con i proprietari per ripulire quegli spazi, completare le opere interrotte e predisporre idonei servizi. O magari sarà qualche scuola, ove tanto si parla di ambiente e natura, a voler adottare quella quercia. Sulla costa vi erano tanti ulivi, anche secolari, ove la xylella fastidiosa sembrava lenta a diffondersi e progredire.

Forse il sapore di sale e quello di mare, così gradito a turisti e paesani, lo è meno per l’aggressivo batterio che sembra preferire l’entroterra.

Il crescente abbandono delle campagne ha reso poi gli ulivi facile preda degli incendi boschivi e l’importazione di enormi quantità di olio di oliva, un tempo la nostra ricchezza, ha reso meno competitivo l’olio nostrano.

Gli eccessivi vincoli ambientali, la burocrazia, le indecisioni politiche e la scarsa capacità di utilizzare proficuamente i fondi europei, continuano inoltre ad osteggiare un più ricco e moderno sviluppo turistico e nuovi insediamenti costieri. Confindustria Turismo aggiunge pure che, per investire in Puglia e dunque anche da noi, ci vuole proprio coraggio.

Il nostro tricasino modello di sviluppo poi, ancora privo di un credibile piano urbanistico-costiero e portuale, come anche di chiare e motivate intenzioni su quello che si vorrebbe fare, di certo non aiuta; se non per creare lavoro, almeno per darci speranze.

Ci mancava il tornado a buttare giù anche tanti ulivi e la propensione a piantarne di nuovi non sembra affatto diffusa, né molto incentivata. Il terzo protagonista è il pino marittimo che campeggia sullo stemma cittadino.

Di pini ne era piena la costa e la loro ombra attenuava l’estiva calura. Dal mare, al largo, era bello volgere lo sguardo verso terra e accarezzare con gli occhi quel vellutato manto verde, retto da alti fusti elevati al cielo ed ove lo starnazzare delle “ciole” dava voce al silenzio della natura.

Ma questa ha saputo dare una forza possente alla sua occasionale violenza, quasi a ricordarci che, pur vivendo noi in un territorio baciato dalla sorte, perché esente (o quasi) da terremoti, tsunami, alluvioni o altri disastri, che nella vita nulla è scontato.

Oggi le nostre due marine prive quasi di querce, con tanti ulivi abbattuti e moltissimi pini strappati alla terra ed alle rocce e rovinosamente caduti, sembrano come due affrante ragazze, un tempo belle, leggiadre e ben vestite di verde.

Quegli abiti sono stati loro strappati, poi denudate, ferite e violentate. Necessitano di tempo ed aiuto per riprendersi dai danni al corpo ed alla mente e non sempre si riesce. L’erba della ormai prossima primavera coprirà di verde le loro escoriazioni, ferite e antiche vergogne (edilizie). Alcune rimarranno aperte, con il rischio di infettarsi e infettare il territorio se proprietari e istituzioni saranno ancora inerti e demotivati.

Il tornado potrebbe invece dare stimolo e sprone verso un auspicabile “rinascimento”, all’insegna un nuovo “brand”, quello di una Tricase sulla costa e sul mare che sa reagire e ben curarsi per una estate in arrivo, pur con un sole poco ombreggiato per meno alberi, e con un mare che da sempre invita a “fare futuro”.

Ma l’idea del “rinascimento” in fondo non ci appartiene, come anche, da molti decenni, la voglia o capacità di sviluppo.

Chissà se il tornado, oltre a scompigliarci i capelli, ci ha rinnovato il pensiero.

Ma non solo quello dei rimborsi con bigliettoni mitici e milionari per coprire ferite vere o presunte e vergogne certe. Senza questi, senza gli alberi di fico, ormai radi pure loro e d’inverno senza foglie, senza le palme distrutte dal punteruolo rosso, non rimare che coprirle o strofinarle con i tanti fichi d’india.

Forse è il deserto che avanza, ma più quello umano che, senza concreti e rapidamente eseguibili piani per il “rinascimento” costiero e turistico, non può che riservarci un futuro da cactus.

“L’Italia deve correre” diceva in questi giorni il nostro premier Conte.

Ma per correre e non arrivare sempre ultimi, bisogna affidarsi a gambe allenate, teste sane e in grado di dar loro la giusta direzione e, soprattutto, avere meno spine politiche nei fianchi.

20 ottobre 2018      

“ Voglio scrivere lettere a mano ai miei pochi amici , a chi avrebbe piacere a riceverle. Non voglio morire tecnologico, non mi interessa. Le lettere scritte a mano sono i sorrisi delle belle persone. Ho solo bisogno di reperti archeologici:indirizzo, codice di avviamento postale,etc...capisco la difficoltà, ma sarete sorpresi dalla felicità di ricevere una lettera. “

Con questo post su facebook, quattro mesi fa , iniziò l’avventura delle Buste Gialle.

Fino ad oggi, su richiesta, ho scritto e spedito più di 150 lettere, ne ho ricevute un centinaio.

Le Buste Gialle sono le persone  che scrivono a mano , che non si vergognano di fare un salto all'indietro nella storia , che scrivono anche senza " like " , che scrivono semplicemente per scambiarsi opinioni , senza gridare, senza insultare, senza esibizioni.Persone che scrivono per dare un senso più completo alla loro amicizia , perchè hanno bisogno di esprimersi , di essere ascoltate, di avere rapporti più veri e non virtuali.

Mai avrei pensato di ricevere lettere da tanti alunni del tempo che fu, sono stato sommerso di buste gialle provenienti dal Regno Unito,dall’Olanda, dalla Svezia, dalla Repubblica Ceca, dalle tante sedi universitarie del nord .

Alunni diventati professionisti , ma costretti ad emigrare all’estero per veder riconosciuto il loro valore, per ricevere giuste retribuzioni e non vivere condizioni di eterna subordinazione e sfruttamento.Alunni che stanno per laurearsi e si interrogano sul loro futuro.

Ho ritrovato, con le Buste Gialle, amici dei miei ventanni ed è stato bellissimo ricevere foto dei momenti storici della gioventù.

La lettera più tenera che ho ricevuto è stata quella di mia sorella, ormai novantenne,che continua imperterrita a leggere almeno due libri al mese. Particolare non trascurabile , oltre ad insegnare Arte e Disegno, fu maestra di calligrafia. Che dire , prometto che risponderò a chiunque mi scriverà e spero di essere un utile interlocutore , ma soprattutto ascolterò con attenzione ciò che le vostre penne scriveranno. Non isoliamoci, una busta gialla non può risolvere i problemi, ma può essere una delle ultime frontiere della comunicazione reale non tecnologica. Restiamo umani, restiamo vicini.

Pasquale Santoro

Via Nardofaso, 31 – 73039 Tricase

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