Sabato, 27 giugno 2020
TRICASE - GUARDIA DI FINANZA LECCE: 4 PERSONE ARRESTATE IN FLAGRANZA PER CONTRABBANDO DI PETROLIO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO UN DEPOSITO COMMERCIALE DI CARBURANTI E OLTRE 25 TONNELLATE DI GASOLIO.
Nell’ambito dell’operazione di servizio denominata “GOOD FUEL”, volta ad intercettare sul territorio e contrastare fenomeni di commercializzazione di prodotti petroliferi in evasione di imposta, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lecce hanno messo fine ad un grosso giro di vendita di gasolio di contrabbando, arrestando i responsabili e sequestrando anche un deposito commerciale di carburanti operante nel tarantino.
Trasportava oltre 25 tonnellate di gasolio per uso autotrazione un’autobotte, con targa polacca, fermata da due pattuglie della Tenenza della Guardia di Finanza di Tricase appena prima di scaricare il prodotto presso un deposito commerciale di carburanti sito in un Comune del tarantino.
In particolare, la documentazione fiscale esibita ai Finanzieri - all’atto del controllo – da parte dei conducenti del mezzo pesante (due soggetti di nazionalità polacca) attestava “falsamente” un trasporto di olio lubrificante di provenienza tedesca, formalmente acquistato da una società bulgara e cartolarmente diretto a Bari.
Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle salentine hanno, invece, consentito di accertare come, in realtà, il prodotto trasportato non solo stava per essere scaricato in luogo diverso da quello risultante dalla documentazione di accompagnamento, ma soprattutto che si trattava non di olio lubrificante bensì di gasolio per uso autotrazione, da considerarsi pertanto “di contrabbando” in quanto non assoggettato ad accisa, introdotto in Italia grazie all’intermediazione, tra l’acquirente e gli autotrasportatori, di un cittadino di origine barese, anch’egli trovato presente presso il deposito tarantino all’atto delle operazioni di scarico del prodotto, che sono state impedite solo grazie al tempestivo intervento della pattuglia della Guardia di Finanza.
I due polacchi che conducevano l’autobotte, il titolare di fatto del deposito di carburanti e l’intermediario nella vendita del prodotto petrolifero trasportato, sono stati tutti tratti in arresto in flagranza di reato per “sottrazione al pagamento dell’accisa”, aggravato dalla rilevante quantità del carico illecito (ai sensi dell’art. 40 del D.L.vo n. 504/1995).
Il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno dell’Autorità Giudiziaria tarantina ha disposto la traduzione in carcere per i conducenti del mezzo pesante ed il regime degli arresti domiciliari per l’intermediario ed il titolare effettivo del deposito acquirente del prodotto petrolifero, quantificato in circa 30.000 litri.
È stato, invece, denunciato a piede libero il rappresentante legale della società di carburanti, destinataria del gasolio di contrabbando.
Oltre a rimuovere dal mercato l’ingente carico di prodotto petrolifero commercializzato in totale evasione d’imposta, l’operazione di servizio svolta dalla Guardia di Finanza salentina ha fatto altresì scattare il sequestro dell’autobotte ed i sigilli per il deposito della società tarantina, consentendo in tal modo di sottoporre a vincolo ablativo beni per un valore complessivo di circa 400.000,00 euro.
di Giuseppe R. Panico
A sentire Winston Churchill, il grande statista inglese che salvò l’Inghilterra dallo tsunami nazista, la democrazia è un pessimo sistema di governo, ma gli altri sistemi conosciuti sono ancora peggio.
Lo diceva in Inghilterra ove sentimento nazionale, civismo e spirito democratico sono così avanzati e radicati che non necessitano di una Costituzione scritta, come da noi e altre nazioni.
Chissà se per l’Italia di oggi direbbe lo stesso. Non per valori e principi che democrazia e costituzione rappresentano ma per come questi vengono applicati. Troppo spesso ad uso, abuso e rendita della mala politica e di chi intorno a queste ci guazza.
Per quella di Roma possiamo ben dire che negli ultimi decenni ci ha portato in fondo a tante graduatorie europee o mondiali (dalla corruzione all’istruzione, dall’inefficienza amministrativa alla burocrazia etc.).
Purtroppo, anche l’ultimo baluardo all’insano agire politico e amministrativo, il sistema giudiziario, sembra ogni giorno più lontano dai valori e dall’etica della legge e della giustizia.
Come se non bastasse, ad ogni neonato, nonni e genitori, con la loro politica spendacciona, portano in dono una quota di debito pubblico, ora aumentata per le spese della pandemia, di circa 50.000 (cinquantamila) euro.
Sarà forse per questo che di bimbi ne nascono o se ne fanno nascere ben pochi; alla nascita sembrano già inveire più che strillare e, cresciuti, studiano altrove e se ne vanno per sempre.
Meglio all’estero, anche per non essere raggiunti dalle cambiali di uno Stato vessatore e inefficiente sempre più vicino al suo baratro. Per la attuale politica paesana, possiamo invece ben dire che ha fatto da sola “piazza pulita” con mozioni e dimissioni a catena.
Nei paesi di più matura democrazia, se gli elettori si convincono di aver sbagliato nel votare, sono loro stessi ad invitare, col “recall”, gli eletti a lasciare ad altri seggiole e poltrone, meglio se per sempre.
Da noi invece sono gli stessi eletti che, per giochi di potere, dissidi, opportunismi o più alte mire si dimettono o fanno dimettere altri. Si dimenticano dei doveri insiti nella fiducia in loro riposta dai cittadini e della fedeltà al mandato; quella del corretto e costruttivo amministrare e non del continuo vociare e accusare.
Come in una perenne campagna elettorale e dedicando più tempo e risorse alle reciproche presunte colpe che ai temi del nostro progresso e sviluppo.
Tutto va così in malora, ogni programma o decisione sospesa o rinviata, svanisce ogni credibilità nelle persone interessate e nelle regole “democratiche”, troppo spesso amorali e dirette a proteggere i politici e non la comunità.
Democrazia degradata dunque, non come governo del popolo, libero, oltre che di dare, di togliere anzitempo fiducia, ma governo di una politica troppo dedita a sé stessa e al suo strillare e mercanteggiare e che spesso anela, dopo le dimissioni dall’incarico affidatogli, di avere più voti e fiducia in nuove campagne elettorali.
Non succede certo altrove o in ambienti organizzativi/amministrativi/direttivi non politici e dunque più sani ed efficienti. E’ quello che in fondo scegliamo, meritiamo o tolleriamo col nostro voto, col nostro silenzio e la nostra mentalità.
Se poi tutto questo avviene nel pieno di una grande crisi sanitaria ed economica, denominata da tanti “Terza Guerra Mondiale”, è un po’ come se generali e ufficiali al comando in prima linea, più che darsi da fare per contenere i disastri di una incombente Caporetto”, dessero tutti le dimissioni per salvare la pelle e aspirare a più alti e più pacifici incarichi.
Come minimo verrebbero degradati ed espulsi dai ranghi. In politica, anche locale, si premia invece sovente pure coloro che ci hanno portato a situazioni da “nave senza nocchiero in gran tempesta”, come dell’Italia diceva il poeta Dante nel suo Purgatorio, o in una “tempesta perfetta” con necessità di purgarci con un nuovo nocchiero in veste di commissario governativo.
Non eletto dal popolo ma che il popolo spesso preferisce. Se la buona politica è anche un’arte con meno divisioni, mozioni, dimissioni, arroganze e più lungimiranza, diplomazia e sviluppo, forse anche da noi necessita di artigiani capaci di fare, di quella che è ormai “piazza pulita”, una più credibile agorà o “piazza politica”. Evitandoci così il disagio, o il… “piacere”, sia di un podestà imposto dall’alto, sia di far salire gli eletti in alto sulle scale verso la sala del trono, per poi vederli spintonarsi, sgambettarsi e malamente ruzzolare fino in fondo alle stesse scale. Potremmo così essere pienamente d’accordo con lo stesso Churchill.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 25 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1896 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo un (1) caso in provincia di Taranto.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 170.284 test.
Sono 3.814 i pazienti guariti.
173 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.530 così divisi:
1.491 nella provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
659 nella Provincia di Brindisi;
1.170 nella Provincia di Foggia;
520 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Giovedi,25 giugno 2020
Elezioni amministrative 2020, Forte:
“Il Partito Democratico a disposizione della città”
«Il Partito Democratico di Tricase, così come accade a livello provinciale, regionale e nazionale, ambisce ad essere l’architrave della coalizione delle forze democratiche e progressiste che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative.
Ecco perché, con rinnovato spirito di unità e con la ritrovata consapevolezza della forza delle idee e dei valori del circolo, ci mettiamo a disposizione di quanti credono che Tricase meriti di più di quanto visto durante l’ultima esperienza amministrativa, lavorando ad una proposta programmatica da offrire ai cittadini».
Così Gianluigi Forte, segretario cittadino del Partito Democratico di Tricase, all’indomani della prima assemblea del circolo dopo la fine dell’Amministrazione Chiuri.
«La partecipata assemblea degli iscritti ha espresso chiaramente la volontà di impegnarsi nella costruzione di un percorso trasparente e condiviso - con partiti, movimenti e associazioni – al fine di proporre ai cittadini di Tricase un’idea di rilancio della nostra città.
Ora è tempo di guardare al futuro, e lo faremo insieme» ha evidenziato il segretario dei democratici tricasini.
«Sarà la politica, dunque, la protagonista della vita della nostra comunità» ha concluso Forte.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 24 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.790 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e NON sono risultati positivi casi.
E’ stato registrato un decesso di un residente in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 168.388 test.
Sono 3809 i pazienti guariti.
177 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.529 così divisi:
1.491 nella provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
659 nella Provincia di Brindisi;
1.170 nella Provincia di Foggia;
520 nella Provincia di Lecce;
280 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione.