In tutta Italia si sta costituendo il Comitato cittadino per il Referendum sull’Autonomia Differenziata. Anche a Tricase, vista la tradizione di essere sempre in prima fila a difesa della Nostra Costituzione, dovremo iniziare al più presto a costituirci in un Comitato per la raccolta della firme.
L’intento del Comitato sarà quello di aprire alla partecipazione i singoli cittadini, le associazioni e nonché i gruppi politici con l’intento di raccogliere entro il 30 settembre le firme per indire il Referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, una legge che conferisce alle Regioni, che chiedono l’autonomia differenziata, una vasta quantità di competenze, tagliando fuori lo Stato, su materie fondamentali fra cui la sanità, la scuola, le grandi infrastrutture, la tutela dell’ambiente, la politica energetica.
Le conseguenze per il paese saranno disastrose, con l’allargamento dei divari economici e sociali già esistenti; con diritti maggiori o minori per i cittadini a seconda della Regione di residenza; con diversi sistemi sanitari, alcuni molto finanziati e altri molto meno; con la scuola pubblica cancellata e sostituita da sistemi scolastici regionali con programmi, risorse e servizi differenziati; su tutto il rischio della progressiva privatizzazione dei servizi pubblici e il ridimensionamento delle tutele dello stato verso le realtà territoriali più deboli.
Tutto ciò in palese contrasto con i principi fondamentali della nostra Costituzione la quale sancisce che “la Repubblica è una e indivisibile”, persegue l’eguaglianza dei cittadini, impone il dovere inderogabile della solidarietà.
Il Comitato cittadino per il Referendum dovrà invitare i cittadini di Tricase a mobilitarsi a sostegno della raccolta di firme: presso i tavoli pubblici organizzati dal Comitato, presso gli uffici comunali preposti e online con Spid.
Premesso questo come SI vi invitiamo a unirci nella costituzione del Comitato in una prima riunione da concordare.
Sinistra Italiana Tricase
Il Segretario Cittadino - Sergio Fracasso
FEDERAZIONE AUTISTI SOCCORRITORI ITALIANI
Gavuglio Simona Nomina referente provinciale - Lecce
Benevento, 19 luglio 2024
La FASI – Federazione Autisti Soccorritori Italiani, 1° Sindacato di Categoria rivolto agli autisti soccorritori e al personale dell’emergenza sanitaria, nell’ottica di organizzazione territoriale, volta alla tutela e rappresentanza di tutti i lavoratori del comparto emergenziale nel federato Gavuglio Simona il proprio referente per la Provincia di Lecce.
Simoma Gavuglio
Questa la dichiarazione del presidente Coppola Claudio: “Dalla nascita del Sindacato sino ad oggi abbiamo ottenuto il sostegno e il pieno appoggio di numerosi lavoratori del settore emergenziale, in primis da parte degli autisti soccorritori, poiché il nostro operato serio e concreto, è volto a dare rappresentanza, in prima battuta a quella categoria di lavoratori che per troppi anni è stata bistratta e poche volte tutelata. La nostra gratificazione è essere riusciti a trasmettere in modo chiaro, limpido e diretto il nostro obiettivo e i motivi che ci hanno spinto a fare nascere la FASI, la giusta causa e il buon operato fatto fino ora ci hanno permesso di farci conoscere in poco tempo su tutto il territorio nazionale e riuscire ad avere dei validi referenti in varie parti dell’Italia. Il nostro impegno è volto a diffondere le principali motivazioni che ci hanno spinto a fondare la Federazione in modo da poter ricevere il sostegno di tanti altri operatori che, così come Simona, alla quale diamo ancora una volta il benvenuto augurandole buon lavoro, possano aiutarci a ramificare su tutto il territorio il Sindacato, al fine di creare la giusta e doverosa attenzione al nostro obiettivo” .
Il Presidente Claudio Coppola
Oggi - martedì 30 luglio 2024 ore 20.30 nell’atrio di Palazzo Gallone sarà presentato (saluti del sindaco Antonio De Donno, relatori Caterina Scarascia e Alfredo De Giuseppe) il volume: TRICASE TRA SATIRA E DENUCIA (pagine 183 costo € 6,00) la Città di fine XX sec. raccontata attraverso vignette e fotocronache, con autori Rodolfo Fracasso ed Enzo Ferramosca.
Ne sono protagonisti, tra gli altri, uomini politici locali (Cesare Lia, Vittorio Serrano, Alfredo Codacci Pisanelli, Gianni Zocco, Angelo De Carlo, Giuseppe Codacci Pisanelli, serena Jazzetti, Salvatore Cacciatore, Giuseppe Giacovazzo, Luigi Ecclesia, Antonio Coppola, Andrea Sodero) e nazionali (Craxi, De Mita, Claudio Vitalone, Occhetto, Acquaviva) dalle elezioni 1983 a quelle del 1993 passando per le elezioni 1987 che a Tricase videro quei personaggi famosi.
Si possono interpretare con leggerezza, pur senza rischiare la superficialità, anche i periodi più travagliati di una comunità. Aggiunge Fracasso nella sua prefazione: “si tratta della crisi della “civiltà contadina” e dell’agricoltura, ma soprattutto della rappresentatività (anche sotto i colpi di Tangentopoli) dei partiti politici tradizionali, spesso sostituiti da Liste civiche con personaggi autoreferenziali e dalla insufficiente preparazione politica e amministrativa.
La società che cede alle lusinghe della modernità senza autocritica e il potere politico che si aggroviglia in conflitti interni perdendo di vista il bene comune, sotto il bersaglio preferito delle vignette, sapientemente curate dagli autori”.
di Riccardo Distante
Domenica 21 luglio si è tenuta a Tricase Porto la quarta tappa del festival del mare “Porto Rubino”, ideato dal cantautore Renzo Rubino e ormai arrivato alla sesta edizione. Il fine: celebrare l’amore per il mare. Tricase ha ospitato l’ultima tappa del festival dopo Vieste, Giovinazzo e Monopoli. Per l’occasione è stato scelto un palco davvero unico come il caicco Portus Veneris, uno dei simboli di Tricase Porto. L’imbarcazione era ancorata a pochi metri da una delle banchine del porto, di fronte al locale Bolina. Il porto, per l’occasione, è stato reso molto suggestivo da un attento uso di riflettori che, illuminando il mare, hanno creato dei riflessi sulla parete prospiciente l’ingresso del porto.
Otto diversi artisti si sono esibiti sul caicco: Lucio Corsi, Maria Antonietta e Colombre, Marco Castello, Popa, Mace, Populous, Studio Murena, nonché la nota cantautrice Malika Ayane. Numerosa la partecipazione in un contesto reso davvero speciale non solo dalla luce artificiale dei riflettori ma anche da quella naturale della luna piena. Una partecipazione favorita da un servizio di navette garantito dal Comune di Tricase che aveva predisposto la partenza di bus (dalla capienza di 50 posti) a partire da tre punti della città: la zona 167, la zona dell’Ospedale “Cardinale Panico” e la zona del Liceo “Girolamo Comi”, con servizio di trasporto gratuito per persone diversamente abili su richiesta telefonica.
Se all’andata questo servizio ha consentito un regolare e costante afflusso di persone all’evento, complicazioni e disagi si sono registrati al ritorno. A partire dalle 23:30 circa, infatti, centinaia di persone si sono radunate nel punto di raccolta di via Cristoforo Colombo per cercare di salire sulle navette. Purtroppo, l’elevato numero di persone, non disposte in una fila all’interno di uno spazio delimitato da transenne, ha generato molta confusione.
Infatti, si è assistito a scene in cui, con molto nervosismo, le persone non sapevano in quale punto preciso radunarsi per salire sulle navette; non erano in grado di disporsi autonomamente in una fila grossomodo ordinata e spesso si è assistito a casi di persone che spingevano violentemente altre, arrecando anche molto disagio a taluni presenti.
Nel salire sui bus, la situazione ad un certo punto era diventata così insostenibile, che si è data priorità a donne incinte e anziani per evitare che dovessero aspettare troppo una prossima navetta. Le forze dell’ordine e i volontari ivi presenti hanno sicuramente fatto di tutto per cercare di gestire le operazioni di salita a bordo dei mezzi ma, purtroppo, senza poter contare su uno spazio anche solo temporaneamente predisposto ad organizzare in modo più razionale così tante persone.
Oltre a ciò questo rendeva anche pericoloso l’arrivo dei pullman in quanto alcuni dei presenti, nell’ansia di arrivare quanto più vicini possibili alle porte della navetta, si avvicinavano troppo ai bus in movimento che dovevano compiere delle manovre per permettere alle persone di salire.
Sicuramente “Porto Rubino” è stata una manifestazione culturale che ha portato tanto intrattenimento nell’estate tricasina ed è lodevole l’iniziativa del Comune di Tricase di garantire un servizio di bus navetta ma, purtroppo, è da segnalare che nella parte finale della serata, proprio a causa della difficoltà nel gestire l’elevato numero di persone, il rientro a Tricase non è stato del tutto sicuro e organizzato come avrebbe dovuto essere.
di Alessandro DISTANTE
Secondo Corrado Augias (La vita s’impara, 2024) “stiamo attraversando un rivoluzionario passaggio d’epoca” come dimostrano i frequenti e velocissimi cambiamenti su dimensione planetaria.
Dalla carta siamo passati al digitale, dalla lettera al telefono e poi al cellulare, dalle calcolatrici ai computer e quindi alla intelligenza artificiale.
E poi che dire della crisi ecologico-ambientale, delle guerre che stanno mettendo in crisi i tradizionali assetti, delle popolazioni che migrano in cerca di terre migliori e delle intere popolazioni che vengono massacrate e scacciate verso terre straniere?
Ma siamo in Estate ed è tempo di riposo e di divertimento.
Eppure anche lì, e senza andare molto lontano (nello spazio e nel tempo), non possiamo non renderci conto o non toccare con mano cambiamenti epocali che verifichiamo, pur non volendo, ogni giorno.
Faccio un esempio: se andiamo al mare -principale meta delle nostre vacanze- ci tocca constatare che l’acqua, quest’anno e mai come quest’anno, è molto calda. Potrebbe essere anche una novità piacevole; se però poi leggiamo o ascoltiamo che l’innalzarsi della temperatura sta sconvolgendo la fauna marina con la scomparsa di alcune specie e l’arrivo di altre (solitamente nei mari tropicali), ci viene da pensare….
La preoccupazione aumenta quando incappiamo in réportage che proiettano scenari di una costa che rischia di essere sommersa dal crescere del livello del mare inondato da fiumi e da ghiacciai in rapido scioglimento.
Insomma uno scenario preoccupante se non apocalittico.
Anche il mondo della comunicazione –nel quale operiamo- vive cambiamenti che sono radicali; dalla carta stampata si è passati al digitale e dal quotidiano al “minuto per minuto” con le notizie che viaggiano in tempo reale sui social.
Per tenere il passo con gli avvenimenti, che si susseguono a ritmo accelerato, ci si limita, troppo spesso, alla cronaca senza avere il tempo per un approfondimento e quindi senza offrire elementi per una sia pur minima elaborazione culturale.
Si vive, a tutti i livelli, nell’immanente senza prospettive e senza radici, senza passato e senza futuro, senza storia e senza progetti. L’epoca del rizoma diceva qualcuno molti decenni fa.
Ed allora che fare? Per fortuna siamo in estate, tempo di ferie e di vacanze. Ed allora il rimedio (almeno momentaneo) è fermarsi, una pausa, per non essere presi dal fare e sfuggire al vortice nel quale siamo travolti.
Anche per questo il nostro giornale si ferma per un mesetto; un fermo tecnico utile per rifiatare ma anche per ripensare e ripensarsi.
Arrivederci quindi a settembre (il 14); intanto l’augurio di un sano riposo per tutti, un riposo magari condito con occasioni di riflessione che possono venire da serate dove allo spettacolo e al divertimento si associano idee e spunti di seria riflessione. I cartelloni delle estati salentine sono sin troppo ricchi e pieni ed anche quelli sono da prendere con lo spirito giusto della vacanza, per non correre il rischio di essere, ancora una volta, travolti.
L’Estate per fermarsi (almeno per qualche settimana).
Ci riusciremo?