Assessori competenti, professionali e coerenti. Impegnatissimi per tutto il giorno…meglio di così non si potrebbe stare. Rimanete così brillanti e gioiosi il più possibile, sarete una nave scuola per tutti…. alle prossime amministrative
di Nunzio Dell'Abate Sebbene siano comprensibili le perplessità sollevate dal Direttore del Volantino nello scorso numero, l’azione amministrativa proseguita senza soluzione di continuità dai Consiglieri di minoranza, tesseratisi da qualche mese al Partito Democratico, dissolve ogni timore su quella che sarà la loro condotta consiliare in quest’ultimo scorcio di mandato: pungolo, controllo, proposte, se consentito ascolto e confronto e se necessario denunzie ed esposti. Per me, ma sono certo lo sia anche per gli altri, l’appartenenza partitica non sposta di una virgola la mission che ha determinato a mettermi in gioco politicamente: contribuire a dare un’impennata alla nostra Città, guidato dai valori che mi hanno tramandato e che hanno contraddistinto il mio vivere quotidiano: rispetto delle regole e delle persone, lealtà, concretezza e meritocrazia. Con la consapevolezza che gli obiettivi si raggiungono lavorando in sinergia, l’insieme è sempre più forte dell’io. Sono il partito, l’associazionismo che connubiano le idee e le progettualità con le azioni e i risultati. Pertanto, quando ci è stato chiesto di anteporre altro a Tricase o quando si sono disconosciuti quei valori, non abbiamo avuto alcuna esitazione sul da farsi, anche se la coerenza morale ci è costata in termini personali e politici. Anzi, quel senso di appartenenza rafforza sicuramente la comune mission: una Tricase dinamica, moderna, in crescita, una Tricase che faccia bella mostra di sé e abbia voglia di rilanciare il turismo sostenibile ed abbia ancora tanto da offrire ai suoi giovani in termini occupazionali. E soprattutto una Tricase che non si chiuda in se stessa, ritenendosi migliore e autosufficiente, ma si apra all’intero territorio del Capo di Leuca e prenda per mano gli altri Comuni, in un’ottica integrata di sviluppo, per essere competitivi nel nuovo scenario baricentrico che ci attende con la soppressione delle province e l’istituzione della Città Metropolitana di Bari. Un’appartenenza che nel contempo cristallizza la bontà di un partito a Tricase inteso come una vera e propria agorà politica, una fucina di talenti e saperi che si arricchiscono e si stimolano a vicenda, ognuno in ragione della propria esperienza, passione e tempo. Dove i Consiglieri informino la segreteria e relazionino preventivamente la base e con essa condividano indirizzi e azioni, non protagonisti di se stessi ma esecutori dei progetti e delle idee di tutti. E infine facciano da collante con le rappresentanze regionali e nazionali per far acquisire incisività alle decisioni assunte. Un partito che includa, che accetti di confrontarsi con l’altro, con il diverso e sia capace di convincerlo sul pregio del proprio operato e di unirlo nel percorso comune.Nessuna corsa, quindi, alla conquista di candidature o pacchetti di voti, ma la condivisione del miglior programma per la Città, con prevalenza della progettualità alla persona e con la sintesi nel Bene Comune prima ancora che nel leader.
La Giunta Municipale ha deliberato di partecipare con un suo contributo economico alla Mensa di fraternità per l’anno 2016. L’iniziativa della quale abbiamo già parlato- è delle Parrocchie di Tricase e della Caritas Diocesana e vede ogni Sabato intorno alle ore 13,00 allestita una mensa presso la Casa Maior Charitas sulla via per Montesano.Sono molti gli ospiti e molti i volontari che prestano servizio. Non è una mensa per i poveri ma una mensa di fraternità dove lo stare insieme, per chi è solo, diventa momento di allegria prima ancora della consumazione di un pranzo. La ammirevole iniziativa ha trovato la sensibilità dell’Amministrazione Comunale che ha pensato di elargire un contributo di € 1.500 per l’anno 2016 da destinare esclusivamente all’acquisto di generi alimentari. Nelle premesse della delibera della Giunta si legge: “Anche per l’anno 2016, l’Amministrazione Comunale, essendo ben consapevole delle enormi difficoltà di carattere economico e finanziario che attraversano le famiglie tricasine per il perdurare di una crisi che non permette sbocchi occupazionali e lavorativi e non potendo venire incontro a tutte le più elementari necessità quotidiane delle famiglie, su invito delle Parrocchie di Tricase e della Caritas diocesana, ha deciso di far parte della Mensa di Fraternità, momento di condivisione fra cittadini meno abbienti una volta a settimana, normalmente il sabato, al fine di contribuire a contrastare l’incalzante fenomeno della povertà che interessa non poche famiglie dell’intero territorio comunale”.
otto maggio...festa della Mamma...
La mia mamma quando siamo a tavola si sente sempre male allo stomaco e cosi io devo mangiare anche la sua parte…Il mio babbo invece mangia sempre tutto perché è malato ai polmoni…La mia mamma da quando il mio babbo non lavora più è diventata tutta secca e non sorride più…Ieri ho visto la mia mamma che di nascosto mangiava gli avanzi della mia mela…e allora ho pensato che lei fa finta di sentirsi male, perché il mangiare per tutti e tre non basta !
Turbativa d’asta e falso sono queste le ipotesi di reato sulle quali sta indagando la Procura della Repubblica di Lecce; gli accertamenti vedono interessati i vertici della società Gestam che da qualche mese ha avviato la gestione del servizio parcheggi a Tricase.La novità di questi ultimi giorni segna una svolta in una vicenda che già in passato aveva visto in contenzioso da una parte la coop. Apulia, precedente gestore del servizio, e dall’altra la Gestam: oggetto del contenzioso svoltosi innanzi alla Magistratura Amministrativa di primo e di secondo grado la procedura per l’affidamento dell’appalto. Sia il TAR di Lecce che il Consiglio di Stato hanno dato ragione al Comune che bene aveva fatto ad aggiudicare la gara a Gestam. Ora la Procura indaga su certificazioni che sarebbero state ottenute sulla base di false informazioni. Quel che sorprende è che, per acquisire le prove, la Procura abbia disposto il sequestro dei parcometri che sono ora incappucciati da nere buste di plastica. E’ ben comprensibile che la Procura sequestri le carte e i documenti ma il sequestro delle macchine per acquisire le prove della colpevolezza non trova una facile ed immediata spiegazione. Ma tant’è. Quel che è certo è l’interruzione di un servizio pubblico e il venir meno di un importante introito per il Comune (15.000 euro al mese) e il lavoro per non poche famiglie. La Magistratura deve accertare, questo è un bene; ma –e la domanda sorge spontanea- non si può arrivare alla verità senza creare un disservizio?