di Alessandro Distante In quel di Tricase si succedono, a ritmo incalzante, ottime iniziative culturali. Non passa settimana e, spesso non passa giorno, che si presentino libri, si incontrino autori, giornalisti e scrittori, si rappresentino commedie e tragedie, si organizzino conferenze e dibattiti sui temi più vari, si eseguano concerti, e l’elenco potrebbe continuare.Tricase, pur non avendo un auditorium, offre luoghi al chiuso, come la Sala del Trono e le Scuderie, e luoghi all’aperto per arricchire il livello di conoscenze e soddisfare le curiosità dei cittadini.Ciò detto, espongo alcune considerazioni: La prima: sempre di più le iniziative culturali vengono proposte e realizzate da privati. A parte quelle che vedono protagoniste le Associazioni, mi piace fare riferimento a quelle di operatori che si muovono sul mercato. Mi sembra questo un dato interessante; penso alle librerie, agli esercizi commerciali della ricettività, come bar, ristoranti e faccio riferimento specialmente a serate con band, cantanti, poeti ed artisti vari.E’ un modo interessante per coniugare l’interesse privato con la domanda di cultura, cogliendo le nuove esigenze di un pubblico a cui piace non solo mangiare e bere ma anche svagarsi e conoscere, ascoltare o, in una parola, stare bene. E’ un modo anche per garantirsi, a costo zero per le casse pubbliche, occasioni culturali ed anche turistiche di notevole spessore. La seconda: Tricase diviene luogo di incontro dell’intero Capo di Leuca. Sempre di più si registra la presenza di tanti che vengono da fuori. Nell’ultimo incontro, la Sala del Trono era piena non solo di tricasini ma anche di tante persone giunte dal Capo ed oltre. Certo, merito di Erri De Luca, ma concreto segnale della attrattività che un evento può suscitare ben al di là dei confini cittadini.La terza: si tratta ora di “governare” queste iniziative, specialmente quando sono prese con il patrocinio o vengono svolte in luoghi, aperti al pubblico, di proprietà del Comune. Il rischio è quello di inflazionare le proposte e così impedire di apprezzarle fino in fondo se non addirittura di non conoscerle neppure o, infine di non poterle seguire tutte, visto che non è possibile uscire ogni sera o comunque più volte in pochi giorni.Mi ricordo di un incontro tenutosi in Piazza dell’Abate qualche anno fa con il famoso giornalista e scrittore Marco Damilano: poche persone, malgrado l’importanza dell’Autore, anche perché nella vicina Piazza Pisanelli vi era l’esibizione di una Scuola locale di ballo. Ed allora ritengo che si debba anche avere il coraggio di selezionare, al fine di rendere massimamente fruibile l’offerta. La quarta e finale e, perciò, provocatoria considerazione: i tanti incontri, molti di notevole livello, meritano l’apprezzamento e dovrebbero meritare anche la pubblica gratitudine. Registro però come, non poche volte, la partecipazione sia non eccezionale. Non è una questione di numeri: osservo che spesso ad essere assenti sono, per esempio, quelle categorie sociali che più di altre hanno ricevuto e che più di altre dovrebbero dare; penso ai professionisti, tanto per non andare lontano dalla categoria alla quale appartengo; penso anche ai tanti amministratori che sono in prima fila quando ricoprono le cariche pubbliche e poi letteralmente scompaiono il giorno dopo la fine del loro mandato. Ma penso, in maniera ancora più preoccupata, ai ragazzi e giovani che si lasciano spesso sfuggire occasioni uniche per conoscere e crescere. Sono gratis, sono a casa loro ma …. non se ne accorgono. Sono questi i fronti sui quali lavorare per “governare” al meglio le tante iniziative culturali.
P.S. Chiuso l’articolo sono andato sul sito del Comune: domenica 15 maggio ben due importanti Incontri letterari: uno in Piazza Pisanelli e l’altro nella Sala del Trono, (quasi) in contemporanea!
Assessore Adolfo Scolozzi
Egregio Sig. Direttore, Le invio la presente in merito a quanto scritto ed affermato dal Consigliere Dell’Abate sui costi relativi ai rifiuti; dico subito che le affermazioni sono il frutto di una visione degenerantee distorta della democrazia perchè al normale dibattito politico egli sostituisce una propaganda lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali della gente, manipolando e omettendo date, dati e sentenze e quindi la verità; il tutto allo scopo di ampliare consensi in previsione di una campagna elettorale partita il giorno dopo le elezioni e ormai diventata permanente. Dico subito che il compito è arduo tenuto conto di tutte le sfaccettature che il contratto sulla raccolta dei rifiuti comporta; tuttavia cerco di mettere a fuoco i fatti più salienti e più importanti e senza eufemismi; cercherò di esporre tutte le vicissitudini che hanno fatto innalzare il costo della raccolta dei rifiuti del 6,87%(e per rifiuti intendo tutti i rifiuti che abbiamo prodotto e che produciamo, non solo quelli della giornaliera raccolta porta a porta). Intanto è facile fare presa sul cittadino scrivendo che l’Amministrazione Coppola ha aumentato la TARI del 7% danneggiando, a cuor leggero, cittadini e imprese, se poi non spiega perché la stessa amministrazione comunale ha dovuto prendere quel provvedimento, che di certo non fa piacere nemmeno a noi della maggioranza. I fatti: il 27 Giugno 2008 l’allora Consorzio obbligatorio ATO LE 3 stipulava con la ditta Monteco il contratto d’appalto per l’affidamento dei servizi di igiene urbana per i Comuni di Tricase e Castrignano del Capo. Tale affidamento iniziava in piena emergenza rifiuti, con le discariche di Nardò e Ugento in fase di chiusura e con il conseguente aumento dei costi per la gestione dei sopralzi e delle stazioni di trasferenza presso altre Province Pugliesi. Nel 2009, con l’apertura del nuovo impianto di trattamento dei rifiuti sito in Ugento, nel quale si effettuava la separazione dei componenti col conseguente trasferimento e stoccaggio presso l’impianto di Cavallino del cosiddetto Combustibile da rifiuto, si ebbe un sensibile aumento delle spese di gestione del ciclo dei rifiuti che, legittimamente, portò la precedente Amministrazione ad apportare nel 2010 un aumento di quasi il 25% della TARSU. Perché legittimamente? Perché il Comune con i rifiuti non può né guadagnare né perdere. Alcune scelte dell’epoca sommate ad altre dell’ex Consorzio ATO LE 3 portarono la Ditta che gestiva il servizio di raccolta rifiuti a fare ricorso al TAR che, con sentenza n° 78 del 2016, le ha riconosciuto un credito, salvo appello,di circa € 1.400.000,00 (un milione e quattrocentomila euro). A ciò si aggiunga il fatto che, a seguito degli accertamenti della Magistratura, la ex discarica comunale sita in Località Matine, dismessa negli anni 90, non venne mai posta in sicurezza, per cui il Comune ha dovuto provvedere ad approntare un progetto esecutivo ammontante ad € 170.000 per la bonifica in attesa di disponibilità di fondi regionali. Ciò detto ed in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sull’appello, siamo costretti, nostro malgrado, a provvedere anche all’aggiornamento del Piano Finanziario 2016 che è stato approvato, come per legge, dall’attuale ATO OGA Provinciale. Per concludere, pur riconoscendo che i tempi sono stati relativamente brevi, ciò è stato causato da una sentenza, caduta tra capo e collo nel mese di febbraio 2016, che ha scompaginato tutti i piani tra cui anche quelli relativi alla TARI, percui non riteniamo di aver effettuato alcun blitz, ma di aver fronteggiato una situazione in tempi ristretti eal limite della nuova scadenza imposta dal Ministero per il 30 aprile 2016.
Mozziconi vietati...Fatevi un breve giro in uno dei 2 salotti della Città…. Piazza Cappuccini… Questo quello che si trova tra i suoi alberi…mozziconi di sigaretta...Non dimentichiamo che, un mozzicone gettato a terra, in un giardino o tra gli alberi contiene circa 4mila sostanze tossiche e ha un tempo complessivo di degradazione attorno ai 10 anni...Non dimentichiamo che,nella nuova legge…in vigore dal 2 febbraio 2016, sono previste multe fino a 300 Euro per chi getta le cicche...Non dimentichiamo…
Costruzione di nuovi loculi nel " nuovo " cimitero di Tricase...
Dopo il rinvio, per le scarse condizioni meteorologiche, prende il via la terza edizione di “Tricase è in fiore”, uno degli eventi più attesi della primavera tricasina che attraverso diverse piccole iniziative, riesce a mettere in forte risalto la bellezza e la suggestività dei colori della natura. L’appuntamento (previsto originariamente per i giorni 30 Aprile e 1 maggio) sarà in Piazza Cappuccini, sabato 21 e domenica 22 maggio,.L’edizione 2016, condotta dalla presentatrice Clara Longo, si articolerà, attraverso diverse iniziative, organizzate a tema, che si collocheranno in contesti differenti. La novità che più spicca è quella delle “infiorate” che, pensate inizialmente per dare sfogo alla creatività delle comunità rionali, attraverso delle rappresentazioni floreali di simboli appartenenti ad ognuno dei borghi della città, verranno invece realizzate da alcune associazioni del territorio che hanno deciso di aderire all’iniziativa: “per via di problemi forse legati alla tempistica, siamo rammaricati non essere riusciti ad ottenere le adesioni delle associazioni rionali” –dichiara il presidente di Tricasèmia, Gianluca Errico- “ma al contempo, esprimiamo soddisfazione per la partecipazione diretta di diverse associazioni no profit, che hanno aderito con grande entusiasmo e quanto al coinvolgimento delle comunità rionali” –insiste Errico- “ci riproveremo nelle prossime edizioni, in quanto l’intento rimane sempre quello di vedere la nostra città fortemente unita e collaborativa, seppur nelle sue piccole diversità che vi possono essere tra un rione rispetto ad un altro”. A partecipare infatti, saranno l’associazione “Apri La Cucuzza”, la Cooperativa sociale “La Libellula”, il.gruppo giovanile di Tricasèmia e la comunità della Parrocchia della “Madonna delle Grazie” di Tutino. Le opere, realizzate sotto forma di infiorate, saranno realizzate ed esposte il 21 maggio a partire dalle ore 14,00 e quindi valutate in serata, da una commissione composta da: Arch. Linda Mastroleo, Arch. Alessandro Musio, dal pittore Franco Cito, dalla componente dell’Ass. “Coppula Tisa” Antonio De Iaco e dalla fiorista Annalaura Nuccio.Altra novità importante è rappresentata da “Il fiore tra arte e storia”, ovvero da esposizioni di opere artistiche floreali, allestite all’interno delle ex celle carcerarie site nel convento dei Cappuccini, meglio conosciuto come “vecchia chiesa” di Sant’Antonio di Padova. “Abbiamo voluto ideare questo tipo di iniziativa per coniare la bellezza della natura, con la valorizzazione di uno dei beni storico-culturali della nostra città” -spiega la direttrice artistica Ilaria De Marco-“durante le due giornate della manifestazione sarà quindi possibile, visitare il ‘vecchio carcere’, e vedere le celle colorate dalle belle esposizioni floreali e per tutto questo rivolgo un forte ringraziamento per la disponibilità a Don Donato Bleve e Don Biagio Errico, rispettivamente parroco e viceparroco della Parrocchia di Sant’Antonio”.Confermato il “mercato del fiore”, con la presenza di numerosi stand allestiti da fiorai e fioristi del posto che metteranno in vetrina i loro prodotti e le loro composizioni. Oltre alle esposizioni, per fiorai e fioristi, vi sarà la partecipazione ad un concorso, che coinvolgerà dieci coppie di futuri sposi, le quali giudicheranno, una o più opere d’arte realizzate sul tema del matrimonio e al fiorista più bravo,verrà consegnato il premio “Fiore d’oro 2016”. Come nella scorsa edizione, verrà ripetuta la “Passerella in fiore”, che quest’anno sarà arricchita e sarà di scena domenica 22 maggio a partire dalle 18,00, dove verranno messi in risalto abiti a tema dando spazio alla moda per uomo, donna e bambino, ma anche abiti da sposa e per grandi cerimonie.Non poteva mancare lo spettacolo musicale, con il concerto che si terrà nella serata di sabato, della “Rock Band” appartenente alla scuola musicale “A. W. Mozart” del Maestro Giovanni Calabrese. I ragazzi del gruppo, accompagneranno con la loro musica, anche alcuni momenti salienti della manifestazione.Per i più piccoli, gli appuntamenti sono sostanzialmente due: il concorso “Il volo…in fiore” con l’happening con gesso e colori, che potranno realizzare insieme agli adulti sia nel pomeriggio di sabato che di domenica, organizzato dalla bottega d’arte Chimel di Elena Turco: si tratta di lavorazioni in estemporanea, dando vita ad un vero e proprio laboratorio all’aperto, all’interno del quale potranno partecipare, due gruppi di circa dieci bambini e i lavori più apprezzati verranno premiati.L’altro appuntamento è l’animazione curata da “Libro Cuore” e si terrà alle 19,30 di sabato e alle 17,30 di domenica.