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Una troupe con tanto di operatore andrà a filmare il caso e ad intervistare l’interessato….
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Niente primarie…Il centro sinistra sarà nel segno della Z di Zocco ? Fu anche lui, nel lontano 2001 a presentare la candidatura dell’attuale sindaco Coppola, al Cine Teatro Moderno di Tricase.Dunque, la logica è che, per essere considerati "galantuomini", bisogna ricambiare unfavore ricevuto con qualcosa di concreto…lo ribadiscono in tanti...anche nell’Amministrazione Comunale, che il futuro candidato sindaco sarà nel segno della continuità dell’attuale Amministrazione Coppola.Sarà nel segno della Z di Carmine Zocco ?
Nella foto il prof. Carmine Zocco
UDC Sarà l’avv. Carlo Chiuri il candidato sindaco. Abbiamo contattato il rag. Bartolo Esposito:“ non ho ancora deciso se candidarmi". Dichiara il delegato nazionale del partito
FORZA ITALIA Un partito che a Tricase sta scomparendo e che non vede, ufficialmente, di buon occhio le larghe intese…Dunque, nella nostra Città, non se la passano bene, forse troppe anime…con correnti diverse e ognuno segue linee non omogenee…
AMMINISTRATIVE…CHE ARIA TIRA. Le elezioni amministrative a Tricase si avvicinano sempre più, i tempi stringono… Ci sono 2 sole certezze, almeno per il momento, sulle candidature alle prossime elezioni amministrative di Tricase. Si tratta di Francesca Sodero (Meetup Cinque Stelle per Tricase) e Carlo Chiuri ( lista civica e UDC). Nel centro sinistra ( PD e SEL insieme). Inoltre non mancherà un movimento con una lista civica, in cerca di autore, o meglio, del candidato a sindaco, diversi i nomi che circolano… Facendo un riassunto finale, al momento in campo ci sono 4 o 5 candidati per la poltrona di Palazzo Gallone
FULGOR TRICASE VOLLEY La classifica dice secondo posto solitario per la Fulgor Tricase Volley. In testa c’è il Taranto con + 3 . Domenica, prima di ritorno. Si va a Specchia, il fischio d'inizio del match è previsto per le ore 18.30
A.S. TRICASE Due sconfitte ed una vittoria. Fine settimana benino per i nostri Gruppi Regionali che nonostante abbiano disputato 2 gare giocate “ benino”, hanno perso rispettivamente ad Otranto per 3-1 ed in casa con il Parabita, passando in vantaggio per poi subire la rimonta degli avversari.Mentre i Giovanissimi Provinciali hanno vinto in casa per 2-1 contro il Ruffano. AST…pronti a riparti
AURISPA ALESSANO. SI GIOCA IL 4 FEBBRAIO Si torna da Siena con un 3 -0, con la testa ai playout. Prima della seconda fase, c’è da giocare la nona ed ultima giornata di campionato . Si giocherà sabato 4 febbraio a Tricase contro il Lagonegro, ore 20.30. Mentre i playout avranno inizio la settimana immediatamente successiva. Domenica 12 febbraio
di Giuseppe R.Panico Il parcheggio per auto, si sa, tutti lo cercano, tutti lo bramano, tutti lo vogliono e, per averlo sull’uscio di casa o dell’ufficio, si litiga pure. Di automezzi “targati” Tricase ne abbiamo circa diecimila e gran parte di questi ingombrano le strade. Povere strade, nate per rendere scorrevoli traffico e collegamentia piedi, in bici e in auto, sono oggi un ossimoro, oltre che perbuche e cattivoasfalto, per averle ridotte a parcheggio selvaggio. Altro che per consentire ai bimbi, come un tempo, di socializzare giocando alla “campana”, a”tuzza e mburru” e“mazza e zippuro”. Ora ai bimbi basta il telefonino e uno scalino, ove sedersi, strettistretti in gruppo, a fissarelo smartphone senza guardarsi negli occhi. Le strade (compresi i marciapiedi) se le sono prese tutte i loro genitori che, sovente,non disdegnano di guidare senza usare le frecce, senza fermarsi agli stop, senza cinture di sicurezza, senza assicurazione, senza collaudo, senza bollo,e senza senso civico, ma non certo senza usare, pure loro, il telefonino. Finito di guidare,parcheggiano le auto pure sugli incroci, lontano dai marciapiedi (restringendo ancor più la sede stradale), fuori dalle strisce, fuori dal codice della strada e dall’altrui rispetto.
E così tante strade diventano pureil simbolo di una personale inciviltàfavorita dalla debolezza o “buonismo”di chi, in divisa o meno, ha il dovere e lo stipendio per educare, sensibilizzare e, ove il caso, reprimere.Non avendo inteso, fino ad ora, far cassa (con più multe), né “education” con più interventi, né sviluppo con più servizi (parcheggi, urbanistica etc),abbiamo fatto più vittime, più danni per incidenti, più degrado urbano e più malattie per quell’eccesso di polveri sottili che ci appesta l’esistenza. Bisognerebbe forse tornare ad essere più “smart”, recuperando quel vivere civile tipico di una comunità più consapevole, oltre che dei propri diritti, dei propri doveri. Utopia? Speranze? Saranno il Piano Urbanisticoo i prossimi elettiad “allargarci” se non le strade, la nostra idea di futuro, predisponendoanche parcheggi “fuori-porta”per un diverso modo di vivere la città? Per conoscere i nostri sogni, per svelare il lato occulto del nostro pensiero e leggere il nostro “codice a barre” forse impresso sulla fronte, abbiamo ora anche gli psicologi di comunità ed un susseguirsi di sedute “spiritiche” fra volanti “pizzini”, fogliettini e caffettini. Ben venga, serve a fare comunità ma anche populismo. La politica moderna provvede ad illuminarsi anche facendoluce sul nostro “occulto”. Intanto dal palazzo ci dicono quello che si dice da decenni anche sulla stampae tanto spesso sul Volantino,quale espressione del libero pensiero di cittadinianche senza barriere ideologiche ma con buon senso ed attenzione a come il mondo gira.
Lo dicono pure i tanti programmi elettorali, o le…utopie, dei candidati sindaci del passato. Chissà se gli addetti al PUG hanno già letto o hanno voglia di leggere il tutto o se basta loro farsi sentire da scarni gruppetti di cittadini, oltre che dai palazzi che contano e che poi decidono. Abbiamo intanto “riscoperto” che il Rio va risanato, che sui calcinacci di quel rudere a Tricase Porto sarebbe meglio realizzare un bel “Tivoli Park” costiero (con sottostante grande piscina di mare), che il centro storico va recuperato, che quelle serre all’ingresso del paese andrebbero riutilizzate (parcheggio coperto con pannelli solari?), che Tricase si deve sviluppare verso le marine etc. L’ovvietà degli interventi, diventata mala storia locale, ora intende farsi PUG da approvare o meno dalla prossimaamministrazioneeda un prossimo sindaco. Sulla impervia “via di Damasco” verso il nostro futuro, speriamo almeno chequesto sia uno“fulminato” da scienza, conoscenza, onestà d’intenti e competenza, eletto da una comunitàsperabilmente “illuminata” da senso civico e responsabilità elettorale. Forse così, con o senza PUG, le nostre troppe “vexata quaestio”,sepolte da fiumi di parole sparse nel vento o sulla carta, potrebbero essere risolte. Cosa serve “ognun lo sa”; quando farlo e chi lo farà, come sempre, “nessun lo sa” ma diamoli una spinta e Tricase “ripartirà”. Magari iniziando da subito, anche senza strizzacervelli venuti da lontano,“urbanisti” di partito,“consiglieri” di palazzo e PUG da…maturare.
Ma con un piano“Nuova Strada” per il quale non basta certo completare un intempestivo “gratta e asfalta”.Servirebbe anche una “rieducation” stradale con un paio di mesi di “avvisi bonari” ai colpevoli e poi multe a catinella sui troppi/e “meritevoli”. Come in tanti paesi civili, basterebbe lo smart hardware delle forze dell’ordine per rilevare, dal numero di targa, tutti i dati (proprietario, indirizzo, collaudo, assicurazione, bollo, etc) con perentorio avviso a “mettersi in regola” e non solo come parcheggio. Già la prossima estate saremmo più civili e meno lacrimosi nel lamentare danni e vittime, soprattutto giovani, e avremmo strade con più libero transito per bici e pedoni. Non saremmo ancora una piccola Copenaghen con cultura, TivoliPark e sirenetta inriva al mare, ma una Tricase con almeno qualche foca monaca sulla nostra scogliera. Stanno tornando, sono già sull’isola greca di Othoni, così spesso visibile dalla nostra riviera. Non sono previste dal Piano Coste di cui ci siamo“impicciati”, né dal PUG di cui tutti impicciarsi. Prevediamolo almeno come simbolo di unavita migliore, più ecologicaanche sulle strade e di una città che intenda crescere verso il suo mare.
“Ognuno con il proprio contributo può produrre il cambiamento”. E’ questo lo slogan che sintetizza il lavoro che l’Amministrazione Comunale sta compiendo per giungere alla redazione ed approvazione del Piano Urbanistico Generale, meglio conosciuto come PUG.
Continuano, pertanto, gli incontri per l’ascolto ed il confronto con la Città ai quali possono partecipare tutti i cittadini.
Nei prossimi incontri, dei quali vi daremo notizia, i temi potranno essere proposti direttamente dai cittadini.
Parteciperanno agli incontri i Tecnici incaricati della redazione del Piano.
Il prossimo incontro sarà
GIOVEDI’ 9 FEBBRAIO
L’appuntamento è nei locali ex Acait destinati a Centro Anziani di via San Leonardo.
La cittadinanza è invitata.
di Alessandro Distante Caro On.le Lia,
le suggestioni e le sfide che Lei lancia e sottopone al mio Giornale meritano alcune immediate risposte.
Sono dell’idea che “ogni mondo è paese” e che quello che Lei riferisce a Tricase si ritrova allo stesso modo o forse peggio a livello nazionale e addirittura mondiale.
La crisi della politica, conseguenza dell’eclissarsi di visioni complessive della società e della crisi di futuro, ha mandato in soffitta ogni progettualità, riducendo il confronto, anche elettorale, a miopi prospettive e a personali contrapposizioni.
La scomparsa dei partiti e del loro essere luogo del confronto e della elaborazione programmatica ha inciso sulla stessa democrazia, tanto che sempre più emergono figure solitarie di leader che vedono aumentare il consenso quanto più alzano il tono della voce e il livello di baggianate che propinano ad un uditorio sempre meno critico e sempre più propenso ad affidarsi al capopopolo di turno.
Ciò ovviamente non significa arrendersi perché, nell’unica vita che ci tocca vivere, dobbiamo essere fino in fondo cittadini attivi e protagonisti.
L’appuntamento elettorale deve essere momento di confronto e di elaborazione anche di un programma, per evitare che il consenso passi sulle onde delle sensazioni o, peggio, dello scambio cercato o sperato.
Ma cosa può fare un giornale locale? Nella passata tornata ci facemmo promotori di un confronto tra i candidati sindaci. Fu una bella iniziativa molto partecipata con una Piazza Pisanelli stracolma di gente.
Certo questa volta possiamo fare di più: anticipare il confronto e i protagonisti; un confronto sui temi della Città che possono divenire punti programmatici delle liste e dei candidati.
Abbiamo già offerto e continueremo ad offrire le pagine del giornale per ricevere contributi programmatici, anche se la risposta sin’ora non è stata esaltante.
Per la rappresentanza di Tricase molto dipenderà dal sistema elettorale. Certo Tricase deve svolgere un ruolo per un territorio che è molto più vasto dei confini comunali. La storia ed i Padri ce lo impongono.
E’ vero che le divisioni interne sono state, e ancora lo sono, funzionali per acquisire credito nei confronti di politici che poco hanno a che fare con Tricase e che hanno avuto e forse hanno interesse a dividere per imperare.
La soluzione –come Lei dice- è ritrovare una identità e quindi la risposta si muove su un terreno culturale prima ancora che politico.
Ed è anche sul terreno della passione per questa Città; occorre lavorare, allenandoci a pensare in grande, a progettare senza paure, a guardare oltre l’orizzonte basso delle nostre cose e della nostra Città. Tricase è inserita in un contesto di area vasta e non può reclamare solo perché più popolosa o solo per la sua storia posti riservati di rappresentanza. In una logica di area, deve uscire dall’isolamento e promuovere ciò che di meglio può offrire l’intero Capo di Leuca e all’intero Capo di Leuca.
In questo senso la Sua sfida può essere raccolta.