Tricase, 25 settembre 2023
Il mosaico posto in piazza G. Pisanelli, realizzato nel 1991 da Giuseppe Orlando e raffigurante lo stemma civico della nostra Città riversa in un grave stato di degrado.
Probabilmente le infiltrazioni e i vuoti d’aria hanno provocato un distacco nella parte centrale dello stemma, mettendo a rischio l’intera opera. Si auspica un intervento tempestivo prima che sia troppo tardi.
Lunedì, 25 settembre 2023
Questa sera - Ore 20 - Piazza Castello di Tutino
Come ogni anno l'Associazione La Culonna non può mancare all'Incontro con l'arte nell'Equinozio d'Autunno, l'ormai tradizionale evento che, questa volta, sarà realizzato in una situazione diversa dalla solita, ma altrettanto suggestiva: quella che offre Piazza Castello dei Trane.
Bella musica con il meglio dei cantautori italiani interpretati da Davide Sergi con gli Havana Trio, l'interessante presentazione del libro di Roberto Baglivo, che ha dedicato al borgo di Tutino tanta parte dei suoi appassionati studi, ci offriranno una serata piacevole e rilassante, augurale preludio di una dolce nuova stagione
Tricase, 24 settembre 2023
ASD Atletico Tricase ( Promozione) Ritorna a vincere (2-0) contro Talsano- l’Atletico Tricase e lo fa in modo convincente dando un colpo di spugna alle ultime due sconfitte consecutive. Domenica prossima altra gara interna contro Leverano
Tricase (Seconda Categoria) Prima e convincente vittoria in campionato per i ragazzi di Rocco Errico che hanno battuto il Vaste per 4-1
Domenica, 24 settembre 2023
Doppia sfida casalinga per le due squadre di calcio tricasine - entrambe giocheranno alla stessa ora, 15,30.
I tifosi rossoblu’, anche quest'anno avranno l'imbarazzo della scelta…
PARTE UFFICIALMENTE OGGI IL CAMPIONATO DI SECONDA CATEGORIA. “L'obiettivo è quello di fare bene, ci siamo rinforzati rispetto allo scorso anno”, dichiara il presidente Luca Cito. I rossoblu’saranno impegnati contro Vaste (“Vecchio” comunale- via Matine- Ore 15,30).
MENTRE PER L’ASD ATLETICO TRICASE (PROMOZIONE) C'È LA DELICATISSIMA SFIDA SALVEZZA CONTRO TALSANO.
Dopo la doppia sconfitta in campionato, prima contro Galatone e poi contro Grottaglie, l’Atletico Tricase deve recuperare terreno. ( Stadio San Vito - ore 15,30).
di Alessandro DISTANTE
C’è una “immigrazione” che “approda” in Salento non per trovare un lavoro, ma per vivere bene, godendo la bellezza dei nostri borghi, la purezza del nostra mare e la pace delle nostre campagne.
Da qualche anno Tricase (e dintorni) registra un particolare interesse da parte di turisti che, innamoratisi del Salento, decidono di acquistare casa (o altro) e di stabilirsi qui per i mesi estivi e, talvolta, anche per lunghi periodi dell’anno.
Per alcuni è una sorta di buen retiro, lontano dai clamori della vita e dallo stress; per altri, invece, la permanenza, più o meno breve, si trasforma in una nuova vita, da assaporare e da gustare fino in fondo, al punto da avvertire l’esigenza di offrire un contributo qualificato per il miglioramento del “nuovo mondo” che hanno appena scoperto.
Per dimostrare la fondatezza di quanto ho appena accennato, faccio alcuni esempi. Tanto per non andare lontano, questa estate vi sono state a Tricase due iniziative che comprovano come ospitalità ed integrazione possano coniugarsi fino ad innescare processi virtuosi di coinvolgimento. Mi riferisco alle due serate di raccolta fondi per il recupero di Torre Palane con protagonista la sempre amata Paola Pitagora, che vive buona parte dell’anno non lontano da Tricase. Mi riferisco poi alla Mostra sull’innaffiatoio, esempio di integrazione di arte, artigianato ed agricoltura: numerosi Artisti, “catturati” da Agostino Branca, si sono immersi nella nostra terra fino a realizzare una mostra che sta girando la Puglia all’insegna dell’uso razionale della risorsa acqua.
Ma poi, come non menzionare l’impegno non sporadico di Helen Mirren e di Taylor Hackford con la loro battaglia per gli olivi del Salento e, più in generale, la loro attività per far conoscere al mondo la nostra terra?
Ed allora: accogliere ed integrare per giungere ad una sorta di felice “fecondazione”; dare vita cioè ad una crescita che, partendo dalle bellezze e dalla avvertita consapevolezza dei rischi di degrado, propugni uno sviluppo che sia frutto di uno scambio di esperienze e di culture. Per dirla in altre parole, essere capaci di trasformare l’innamoramento di chi viene in Salento in amore per una terra, fino a farla sentire come la loro terra.
Una vecchia saggia insegnava che è necessario avere due braccia della stessa lunghezza: una per dare e l’altra per ricevere. E aggiungeva: talvolta è più facile dare che ricevere, perché il ricevere richiede umiltà.
L’integrazione passa attraverso la volontà di chi viene di inserirsi, con umiltà, nelle dinamiche del paese ospitante, ma richiede al contempo la volontà degli ospitanti di ricevere, con altrettanta umiltà, il contributo di chi arriva da fuori. Da questa apertura può nascere qualcosa di nuovo e di bello e, forse, una indicazione utile per un diverso approccio all’altra immigrazione, quella segnata dalle vicende tragiche di questi anni.