di don Donato BLEVE
Carissime /i,
Oggi, 22 dicembre, per la nostra Parrocchia di sant'Antonio, ricorre il 27° Anniversario della "Consacrazione" della Nuova Chiesa parrocchiale e della sua Dedicazione a "Sant'Antonio di Padova".
Liturgicamente è una Solennita`, quindi una grande Festa. E la Comunita`, come ogni comunità deve avvertire la bellezza di essere "consacrata", come la Chiesa, col sigillo dello Spirito e del Crisma, e anche di essere "dedicata" al suo "Signore-Sposo" e al suo "Patrono titolare" per seguirne la Via e anche la testimonianza del Santo che la stessa Via ha fedelmente percorso.
Direi che soprattutto moltissimi di noi, protagonisti di tante fatiche, sacrifici e preghiera, di privazioni ma anche di volenterosi "testimoni" della edificazione della nostra Nuova Chiesa, abbiamo il diritto di gioire ma anche di trasmettere alle generazioni che non l'hanno vista sorgere, attraverso il nostro racconto di "prima Mano", come e anche dove è sorta la nostra Nuova Sede parrocchiali, per 25 Anni costretta a vivere la sua fondazione in piccolissimi spazi, per anni ristrettissimi o prestati dalle famiglie. Raccontare per perpetuarne la "memoria". Come dice il Salmo 79(78)..."li racvonteremi ai nostri figli", gia` a voi ricordato per la rucirrenza del 52° della Istituzioni della Parrocchia. Il compito di raccontare spetta proprio ai "padri... ai nonni", ai Testimoni degli avvenimenti. E il nostro "Anniversario" è e sara` per sempre un avvenimento da ricordare e soprattutto "celebrare" con solennita`. La nostra chiesa è stata costruita dalla nostra Comunita` soprattutto, gli aiuti economici ricevuti dall'esterno sono stati appena un terzo, del necessario. Due miliardi e trecento milioni di lire piu` l'arredamento, le vetrate, e ogni altra necessita`... è frutti di chi ci ha veramente creduto, frutti del nostro Popolo. Tre Quattro persone hanno dato somme piu` ragguardevoli, per loro scelta, mai per mia sollecitazione, come il presbiterio (superficie pavimentale) la Sede e il Tabernacolo (luogo per la conservation del SS. mo Sacramento), colonnine e stele in pietra leccese) e poi l'anfiteatro... il Cielo appeso della cappellina, le sue vetrate. Di tutte queste vetrate tante offerte dal gruppo deli Catechisti, del Coro parrocchiale, di tante famiglie, Comitati Festa... Non finirei se dovessi nominarli tutti...
Ecco perche`occorre far Festa nel cuore. Si è lavorato con tanta passione, con vero amore di Comunita`, e io, finche` avro` vita e che con voi sono stato testimoni sento nel profondo la necessita` di continuare a raccontarlo per tender viva la memoria di un Popolo che, come in altri tempi, ha voluto e creduto in cio` che ha fatto, per la Gloria di Dio, per amore del suo Patrono e per celebrare con sucurezza le lodi e la sua preghiera, il suo canto, la sua Fede nell'Unico Dio e Padre, nell'Unico Figlio Redentore e Salvatore, Crocifisso e Risorto, e nell'Unico Spirito nel quale tutti Noi siamo una Sola Chiesa, tutti Candidati per una Chiesa Celeste, per la Nuova Gerusalemne.
È allora... Tanti Auguri a tutta la Nostra Comunità.
Non so se mi sara` data la possibilita di partecipare alla Messa di domani sera (domani mattina usciro` dall'ospedale), ma saro`certamente con voi nello spirito e con tutta la Mia Anima, oltreche` con tutto il mio amore. Forse (ancora vorrei credere di esserci) per la Prima volta "assente", come scherzando ho detto, anch'io da "extracomunitario", ma di "questa Comunità". Vi abbraccio.
di Cosimo RIZZO
Il decreto CER è al vaglio della Corte dei Conti per l’ultima tappa. Seppur con qualche novità rispetto alla bozza, resta confermato quanto riportato nei precedenti appuntamenti.
Tante le richieste di informazioni pervenutemi riguardo le modalità di accesso agli incentivi e le possibili configurazioni realizzabili, a conferma di un interesse trasversale verso questo nuovo modello che vede gli utenti finali protagonisti attivi e responsabili nell’uso dell’energia.
Il decreto, ricordo, prevede due misure incentivanti: una tariffa sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa, applicabile agli impianti FER inseriti nelle CER ma anche in altri sistemi di autoconsumo collettivo o individuale. Essa si compone di una parte fissa, che varia in funzione della taglia dell'impianto, e una parte variabile, in funzione del prezzo di mercato dell'energia; un contributo a fondo perduto rivolto alle CER – nonché i sistemi di autoconsumo collettivo da FER – "ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti" (cfr. art. 7, co. 1 del Decreto), che copre fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente.
Per accedere alle agevolazioni sarà necessario individuare un'area dove realizzare l'impianto e degli utenti con cui associarsi che devono essere connessi alla medesima cabina primaria. Dopodiché bisognerà creare la CER con un proprio Statuto o un atto costitutivo che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali. Ottenuta dunque l'autorizzazione a installare e connettere l'impianto alla rete per renderlo operativo si potrà chiedere definitivamente l'incentivo al GSE.
La partecipazione alla CER da parte di enti pubblici non solo rappresenta un'opportunità, ma in taluni casi costituisce un elemento qualificante dell'iniziativa, anche in termini di capacità incentivante del progetto. In tale contesto, la Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per la Toscana - con Deliberazione n. 77/2023/PASP ha fornito un importante tassello operativo in merito alla forma giuridica da attribuire ad una CER con partecipazione pubblica, individuando nella Fondazione di partecipazione quale strumento giuridico più adatto. Lì dove invece il reperimento delle risorse economiche rappresenta un ostacolo, il Partenariato Pubblico Privato (PPP) risulta particolarmente adatto allo scopo, contribuendo alla creazione di una partnership strategica tra il settore pubblico e quello privato in un'ottica di realizzazione di opere di interesse comune e soprattutto di utilità per la comunità.
In attesa delle regole operative del GSE, non mi resta che augurare a tutti voi buone feste.
Informazione promozionale
Tel. 3491678196 – info@studiotecnicorizzo.it
Con una determina di recente pubblicazione il Comune ha prolungato due incarichi professionali. Fin qui nulla di particolare. Tuttavia, la lettura di quella determina crea qualche problemino: gli incarichi professionali sono rispettivamente di Technical Manager e di Administrative Manager. Qualche tempo fa l’allora Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si lamentò dell’uso di inglesismi che complicavano la vita e, ancora di recente, il parlamentare Fabio Rampelli ha presentato un progetto di legge per imporre a tutte le Pubbliche Amministrazioni l’uso rigorosissimo della lingua italiana. Niente inglesismi insomma!
In attesa che questa proposta di legge diventi legge (se mai ciò accadrà) siamo tenuti a procedere con il vocabolario alla mano e così scoprire che dietro l’astrusa (almeno per i comuni cittadini) terminologia usata dal nostro Comune si nasconde –si fa per dire- un esperto che si avvale di strumenti tecnologici per puntare all’innovazione e un esperto per sovrintendere la contabilità generale e la gestione finaziaria di un’azienda: si potrebbe dire, con maggiore chiarezza, responsabile tecnico e responsabile amministrativo?
Per le Festività natalizie l’Amministrazione Comunale ha allestito un programma di animazione e di cultura che vedrà impegnati non solo alcuni artisti ma che si avvarrà, come protagoniste, anche di alcune Associazioni locali che operano nel territorio del Capoluogo e delle Frazioni.
La spesa preventivata dal Comune è di circa € 22.000, di cui € 5.000 verranno coperte dalla Regione Puglia attraverso un contributo del Teatro Pubblico Pugliese.
Tra le iniziative, la Seconda edizione di Natale nel Borgo (€ 2.000), il Presepe Vivente (€ 1.000), Light Christmas Parade and Acrobatic show (€ 2.700), Festa di Natale della vigilia (€ 1.000) e poi canti, giochi e concerti.
di Alessandro DISTANTE
Le festività natalizie, ormai imminenti, portano un’atmosfera di serenità e di tranquilla convivenza. E’ quanto si augurano anche i tanti negozianti e piccoli artigiani che, invece, quest’anno guardano con preoccupazione alla loro sicurezza, spaventati dai recenti episodi dei ripetuti furti e rapine.
Ad inizio settimana, al riguardo, si è tenuto un Consiglio Comunale convocato, su iniziativa delle minoranze, proprio per discutere di questo e comprendere le ragioni di quanto sta accadendo e, magari, trovare un rimedio. Insomma un gesto di attenzione da parte del massimo Organo cittadino.
Ed invece è accaduto che, proprio un appuntamento utile per convergere, uniti, su idee e propositi, si è trasformato in un momento di frattura. Dopo aver discusso e concordato un documento per la istituzione di un Osservatorio allargato coordinato dalla Commissione Consiliare Servizi Sociali per radiografare bisogni e disegnare strategie, i Consiglieri sono tornati in Aula per approvare all’unanimità il documento concordato; la Presidente lo ha letto ma, dopo qualche breve intervento di alcuni Consiglieri, il colpo di scena: l’unità trovata sul documento ha visto, all’apparir del voto, quella unità immediatamente sgretolata. La maggioranza (Sindaco assente per altri impegni) ha infatti votato, a sorpresa, contro quel documento che pure era stato concordato con le minoranze.
Se ciò che si comunica ha una rilevante importanza, è evidente che il messaggio che è passato non è dei migliori.
Ed è proprio ciò che si comunica e come lo si comunica che costituisce anche il tema (prima parte) dell’approfondimento di questo numero: la comunicazione, questa volta, attraverso i social, con tutti i suoi aspetti positivi ma anche negativi. Ne abbiamo parlato con una esperta, con un operatore di social, con un giornalista e riportato alcuni dati che riguardano i più giovani (Speciale Social a pagg. 4 e 5).
All’interno (pag. 7) una bella lettera aperta di una “giovane” Rita Basile al Sindaco di Tricase su zona Puzzu e sul pozzo scomparso. Una curiosa curiosità e (pag. 6) un saluto ai grandi Martire & Turco, famosi e simpatici elettrauto. L’intervento “forte” sulla politica nazionale di De Giuseppe (pag. 2) e un interessante intervento di Alfredo Sanapo (pag. 3) rispondendo ad una lettera di Rita Esposito sul lavoro in miniera in Belgio.
Ed infine alcune interessanti ed utili notizie sul prossimo Natale. In Prima, ovviamente, un ricordo affettuoso al nostro Senofonte.
Appuntamento al 23 dicembre …..ultimo numero dell’anno!