di Pino GRECO
Allagamenti a Tricase?
Il sindaco Antonio De Donno: “Il problema non è di facile soluzione. Se dovesse accadere un’altra giornata come lo scorso 13 ottobre, la Città di Tricase subirà, purtroppo lo stesso “trattamento”.
L’opposizione “ Tricase che fare?”, Giovanni Carità: “ Ricordo al sindaco che la Regione Puglia aveva avvertito del pericolo allagamenti”.
I cittadini: ”Sono passati più di 25 anni, Tricase continua a subire esondazioni e allagamenti”.
Andiamo con ordine. Nella serata di giovedì 3 novembre si è tenuto un incontro pubblico presso la sala teatro “Don Donato Bleve” della Parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Tricase.
Oggetto della serata, l’alluvione che lo scorso 13 ottobre ha colpito duramente diversi quartieri, tra questi il “rione Lavari” .
All’incontro pubblico, voluto e organizzato dal parroco don Pierluigi Nicolardi, hanno partecipato diversi cittadini, molti dei quali seriamente danneggiati dall’alluvione, e alcuni amministratori comunali.
Presenti il sindaco Antonio De Donno, alcuni assessori e consiglieri comunali.
Sin dalle prime battute si è colta la rabbia di quanti hanno avuto cantine e seminterrati allagati fino al soffitto, con danni di migliaia di euro per ogni abitazione interessata. Molte le domande rivolte al primo cittadino per eventuali contributi pubblici ma anche tantissima preoccupazione per il futuro, per quello che potrà riaccadere, a cominciare da questo fine settimana con l’allerta gialla già ampiamente annunciata dalla Protezione Civile.
Il sindaco ha cercato di rassicurare i presenti facendo riferimento a futuri interventi mirati alla mitigazione del rischio alluvione nelle aree colpite recentemente, assicurando anche una più attenta e puntuale pulizia delle griglie e delle condotte per la raccolta delle acque meteoriche.
Il sindaco De Donno: “ Abbiamo attivato il COC la mattina seguente l’alluvione, il 14. Questo tavolo allargato anche all’ing. Ortisi che ha progettato la mitigazione delle acque bianche di Depressa e Caprarica, ha rilevato i danni pubblici causati dall’alluvione e programmato un tavolo con Asset per la disamina dell’evento, che i dati descrivono in 140 mm caduti in 5 ore (evento con un tempo di ritorno stimato in circa 100 anni), e la valutazione dello stato delle nostre condotte idriche. Lo stesso tavolo valuterà ulteriori soluzioni di mitigazione di eventi atmosferici di tale portata che purtroppo si fanno sempre più frequenti”.
Nonostante ciò i presenti hanno preteso maggiori certezze per il futuro che, tuttavia, nell’immediato appare rimanere senza certezze. Nel corso della serata molti degli intervenuti hanno messo in evidenza la conseguenzialità causa-effetto tra l’alluvione e la recente cementificazione di alcune aree un tempo indicizzate come “zona bianca”. A tal proposito il sindaco ha tenuto a precisare che in materia è bene attenersi a dati scientifici e non ad impressioni personali.
A seguito di queste dichiarazioni ha preso la parola il consigliere comunale il professore Giovanni Carità, capogruppo di opposizione per “Tricase, che fare?”: “Sindaco forse lei dimentica le prescrizioni della Regione Puglia in merito alla ritipizzazione delle aree in questione, forse dimentica che nella stessa si consigliava di minimizzare il consumo e l’impermeabilizzazione dei suoli e, non è un caso, si anticipavano i rischi di tipo idrogeologico tanto da consigliare immediati quanto necessari interventi come la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque meteoriche e reti idrico-fognare duali e tanto altro ancora” .“Ecco, vede sindaco,” ha continuato Carità “quanto accaduto non è addebitabile a nessuna entità divina ma solo ed esclusivamente a responsabilità politico-amministrative che, anche per mancanza del Piano Urbanistico Generale, hanno determinato in ampie zone della città evidenti e costanti criticità, perfino in presenza di moderate precipitazioni”.
Mentre il consigliere Carità si apprestava a concludere il suo intervento il sindaco invitava ironicamente la sala ad applaudire, provocando un’immediata e severa risposta dello stesso Carità che redarguiva il sindaco ad assumere atteggiamenti più consoni al ruolo che riveste e, soprattutto, ad avere maggior rispetto di quanti in sala rivendicavano risposte certe.
Venerdì, 4 novembre 2022
COVID: ATTUALMENTE POSITIVI IN PROVINCIA DI LECCE
Fonte Asl LECCE
ALESSANO 31
ALEZIO 6
ALLISTE 17
ANDRANO 14
ARADEO 17
ARNESANO 18
BAGNOLO DEL SALENTO 9
BOTRUGNO 16
CALIMERA 16
CAMPI SALENTINA 54
CANNOLE 12
CAPRARICA DI LECCE 15
CARMIANO 49
CARPIGNANO SALENTINO 15
CASARANO 76
CASTRI' DI LECCE 9
CASTRIGNANO DEI GRECI 11
CASTRIGNANO DEL CAPO 20
CAVALLINO 58
COLLEPASSO 31
COPERTINO 87
CORIGLIANO D'OTRANTO 28
CORSANO 30
CURSI 11
CUTROFIANO 43
DISO 10
GAGLIANO DEL CAPO 17
GALATINA 89
GALATONE 41
GALLIPOLI 40
GIUGGIANELLO 7
GIURDIGNANO 7
GUAGNANO 29
LECCE 340
LEQUILE 36
LEVERANO 37
LIZZANELLO 35
MAGLIE 60
MARTANO 26
MARTIGNANO 10
MATINO 28
MELENDUGNO 20
MELISSANO 29
MELPIGNANO 4
MIGGIANO 15
MINERVINO DI LECCE 16
MONTERONI DI LECCE 48
MONTESANO SALENTINO 7
MORCIANO DI LEUCA 12
MURO LECCESE 33
NARDO' 134
NEVIANO 19
NOCIGLIA 10
NOVOLI 22
ORTELLE 11
OTRANTO 13
PALMARIGGI 15
PARABITA 44
PATU' 15
POGGIARDO 29
PRESICCE-ACQUARICA 20
RACALE 33
RUFFANO 22
SALICE SALENTINO 60
SALVE 41
SANARICA 11
SAN CESARIO DI LECCE 19
SAN DONATO DI LECCE 32
SANNICOLA 18
SAN PIETRO IN LAMA 22
SANTA CESAREA TERME 15
SCORRANO 26
SECLI' 7
SOGLIANO CAVOUR 27
SOLETO 18
SPECCHIA 25
SPONGANO 14
SQUINZANO 54
STERNATIA 13
SUPERSANO 19
SURANO 1
SURBO 49
TAURISANO 29
TAVIANO 40
TIGGIANO 28
TREPUZZI 39
TRICASE 87
TUGLIE 12
UGENTO 28
UGGIANO LA CHIESA 8
VEGLIE 21
VERNOLE 22
ZOLLINO 2
SAN CASSIANO 3
CASTRO 6
PORTO CESAREO 11
di Pino GRECO
Breve cronaca surreale di una serata di novembre
IL FATTO- Nella serata di giovedì 3 novembre si è tenuto un incontro pubblico presso la sala teatro “Don Donato Bleve” della parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Tricase.
Oggetto della serata, l’alluvione che lo scorso 13 ottobre ha colpito duramente diversi quartieri, tra questi il “rione Lavari”
All’incontro pubblico, voluto e organizzato dal parroco don Pierluigi Nicolardi, hanno partecipato anche alcuni assessori e consiglieri comunali
Molte le domande rivolte al primo cittadino…
Ma - mentre il consigliere Giovanni Carità si apprestava a concludere il suo intervento - il sindaco Antonio De Donno invitava ironicamente la sala ad applaudire, provocando un’immediata e severa risposta dello stesso Carità che redarguiva il sindaco ad assumere atteggiamenti più consoni al ruolo che riveste e, soprattutto, ad avere maggior rispetto di quanti in sala rivendicavano risposte certe.
Insomma, un fuori programma da “applausi” degno di uno spettacolo “al volemose bene”, per riflettere con un sorriso……
Giovedì, 3 novembre 2022
Fonte Regione Puglia
Vaccinazione degli operatori sanitari: la situazione in Puglia e cosa prevede la legge regionale
“In Puglia sono solo 10 i medici del sistema sanitario regionale a non aver ricevuto la vaccinazione anti Covid. E 103 sono i non vaccinati tra operatori sanitari e infermieri. La situazione di questo personale sanitario è regolata dalla legge regionale, che consente solo agli operatori che si sono vaccinati, secondo le indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente, di poter accedere a determinati reparti ospedalieri. Questo a tutela dei pazienti e degli stessi operatori. La legge regionale è e rimane in vigore.”
Lo comunica l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, che dichiara: “La Regione Puglia ha consolidato nel tempo un quadro normativo regionale in materia di prevenzione vaccinale grazie alla professionalità, alla sensibilità e alle competenze presenti nel quadro dirigenziale regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali impegnati in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e nella protezione e sicurezza degli operatori.”
La Legge regionale 19 giugno 2018, n. 27 ha previsto infatti che “al fine di prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività” la Regione Puglia individua “i reparti dove consentire l’accesso ai soli operatori che si siano attenuti alle indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente per i soggetti a rischio per esposizione professionale”.
La Corte Costituzionale ne ha dichiarato la legittimità costituzionale con Sentenza n. 137 del 6 giugno 2019 affermando che la normativa regionale è indirizzata “specificamente agli operatori sanitari che svolgono la loro attività professionale nell'ambito delle strutture facenti capo al Servizio sanitario nazionale, allo scopo di prevenire e proteggere la salute di chi frequenta i luoghi di cura: anzitutto quella dei pazienti, che spesso si trovano in condizione di fragilità e sono esposti a gravi pericoli di contagio, quella dei loro familiari, degli altri operatori e, solo di riflesso, della collettività”.
In attuazione della L.R. n. 27/2018, la Regione Puglia ha approvato il Regolamento regionale 15 giugno 2020, n.10 nel quale sono esattamente definite le modalità operative e le tipologie di vaccini previste quale obbligo a carico degli operatori sanitari.
Con specifico riferimento alla vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 degli operatori sanitari, la Regione Puglia ne ha esteso l’obbligo con l’art. 1 della Legge regionale 10 marzo 2021, n. 2 al fine di “prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività” e “purché la pratica di prevenzione sia prescritta in forma di obbligo o raccomandazione dalla legislazione statale, ovvero contenuta in disposizioni normative statali eccezionali e d’emergenza, oppure sia prevista da atti amministrativi nazionali, comunque denominati, diretti a favorire la massima copertura vaccinale della popolazione e per questo aventi efficacia integrativa del Piano nazionale di prevenzione vaccinale”.
“Considerato che le Circolari del Ministero della Salute confermano le raccomandazioni e le indicazioni operative in ordine alla copertura vaccinale da SARS-CoV-2, oltre che dall’influenza stagionale, degli operatori sanitari, trovano piena e legittima applicazione le disposizioni contenute nelle norme regionali in vigore” spiega il direttore di Dipartimento Salute, Vito Montanaro.
Si ricorda che anche il TAR Puglia si è più volte espresso in senso favorevole al quadro normativo sopra menzionato rigettando i ricorsi presentati da operatori sanitari e da associazioni di rappresentanza.
di Pino GRECO
Tricase – Hanno trasformato un tratto del viale stazione, in una vera e propria discarica di rifiuti.
Bottiglie, carta, lattine, cartoni, rifiuti edili, plastica rifiuti di ogni tipo - tutto “ ben custodito” sotto gli alberi in una stradina che entra in un piccolo terreno di via Niccolò Paganini.
Siamo a due passi dalla stazione ferroviaria di Tricase.
Un luogo abbastanza frequentato di giorno e nelle ore serali.
L’area è completamente recintata e per buona parte oscurata alla vista da alberi e piante, situazione difficile da vedere dall’esterno della strada.
Si è arrivati alla scoperta della discarica abusiva grazie ad un cittadino, Giovanni Panico, che ci ha contattato telefonicamente e, successivamente , con foto eseguite sul posto. Panico:” Chi commette tali atti non solo non è rispettoso dell’ambiente e delle persone che in questa zona vi abitano o vi transitano, ma sicuramente non ama la propria città.
E poi continua Panico - se amiamo la nostra Città dobbiamo rispettare anche l’ambiente in cui viviamo che è patrimonio di tutti. Non è ammissibile che a causa del comportamento incivile di chi non si comporta correttamente tutti ne debbano subire le conseguenze”.