A Tricase il 28 ottobre “tutti pazzi per Puglia”
Presso la sala del Trono del Palazzo Gallone di Tricase, venerdì 28 ottobre, ore 18.30, Enrica Simonetti presenta il suo straordinario libro “tutti pazzi per Puglia”.
A seguito dei saluti del Sindaco Antonio De Donno, con delega alla cultura del Comune di Tricase, Carlo Morciano, archivista storico e guida turistica della regione Puglia, dialogherà con l'autrice della bellezza. Quella di una regione, la Puglia, che custodisce luoghi, persone e storie meravigliosi. Autentici tratti di queste lande, lontani dai soliti cliché, che Simonetti è riuscita a condensare, anche grazie alle foto di Giorgio e Nicola Amato, in una pubblicazione tutta da scoprire.
Anche il porto museo di Tricase e i beni degli itinerari di “Tricase autentica” riportati nel libro saranno argomento della serata, insieme a Torre Palane che verrà promossa come “Luogo del cuore FAI” mediante una apposita raccolta firme.
L’iniziativa verrà allietata da interventi musicali, a suon di chitarra, armonica e pianoforte dell'artista poliedrico Antonio D'Aversa, che per l’occasione esporrà anche quadri e oggetti d'arte di sua produzione.
“tutti pazzi per la Puglia” è promosso dalle associazioni Marina Serra, Tricasèmia, Proloco Tricase e dalla Cooperativa Terrarossa che aderiscono al collettivo informale “Idee in cantiere”.
Enrica Simonetti ci parla così della sua “creatura”: - In questo libro, diviso in tre grandi capitoli “Terra”, “Acqua” e “Cielo”, viaggeremo in una “Crazy Puglia” che è emozionante e saggia, allegra e sorprendente.
Sarà un giro nuovo e inconsueto, ma ci riempirà di voglia di partire e di conoscere: quella “follia” della conoscenza che è l’unica forma di lucidità davvero resiliente. E che ci porta a tutelare sempre di più questo angolo di paradiso in cui abbiamo la fortuna di abitare.
Vedremo terre rosse come il tramonto, mari verdi come lo smeraldo, cieli percorsi da uccelli rarissimi. Santuari creati da artisti sconosciuti ai più, ville fatte di conchiglie, statue sottomarine e presepi “affondati” tra gli scogli.
Lo sbigottimento di un viaggio in Puglia è da coltivare, perché siamo un “luogo” e non un “logo” e dobbiamo mostrarci nella nostra vera identità. Che a quanto pare è anche e soprattutto la sana “follia” creativa.
In questo viaggio “crazy” abbiamo conosciuto e fotografato personaggi unici, ascoltato storie inedite che vi raccontiamo.
In Puglia, le contraddizioni non esistono, perché sono la norma. Della bellezza”.
di Pino GRECO
La figlia d’arte De Rinaldis e’ campionessa
Una bella storia quella di madre e figlia.
Due generazioni di campionesse di tiro a bersaglio con la carabina
Lucugnano di Tricase- Una giovane campionessa che non sbaglia un colpo, un grande talento: Erika De Rinaldis. Erika è prima in Puglia nella categoria carabina 10 metri con appoggio. La sua squadra (tiro a segno Puglia), è prima in Italia, un traguardo raggiunto nei primi giorni di ottobre a Chianciano Terme. Erika De Rinaldis anni 12 di Lucugnano di Tricase, è campionessa regionale.
Di lei si parla un gran bene. La 12enne campionessa salentina cresce giorno per giorno, si allena sotto l’occhio vigile della mamma-allenatrice, Dziuba Oleksandra che sin dai primi “colpi” ha potuto verificare la sua attitudine verso una specialità olimpica. Le carabine ad aria compressa hanno un calibro di 4,5 mm (177 pollici) con un peso massimo pari a 5,5 kg e lo scatto con un peso libero.
I tiri vengono effettuati nella posizione in piedi, sostenendo la carabina con entrambe le braccia, ad una distanza di 10 metri e si sparano 60 colpi in 1 h e 15 minuti (più 15 minuti di preparazione e prova) su bersagli elettronici. Su bersagli cartacei il tempo di gara è di 1 h e 30 minuti. Si utilizzano attrezzature speciali quali giacca, pantaloni, scarpe da tiro – oltre alle armi sempre più tecnologiche.
A destra Erika De Rinaldis con la mamma allenatrice Oleksandra Dziuba
La giovane De Rinaldis, al suo secondo anno di scuola media, è concentrata nello studio e nella sua passione presente fin dalla nascita come dato naturale: il tiro a segno.Ne è prova l’ennesima vittoria al trofeo CONI 2022. Per la giovane tiratrice, campionessa regionale – tutto è iniziato grazie all’impegno della mamma e allenatrice Dziuba Oleksandra tecnico sportivo UITS (Unione Italiana Tiro a Segno). Una bella storia quella di madre e figlia, unite nella stessa passione che le ha portate ad assaporare l’euforia di un’esperienza indimenticabile: due generazioni di campionesse di tiro a bersaglio con la carabina.
Eccellente il curriculum di mamma Oleksandra - già nazionale ucraina.
Dal 2010 si trasferisce in Italia, precisamente a Lucugnano di Tricase, dove si sposa con Pietro. Nel 2018 diventa campionessa italiana -categoria donne aria compressa 10 mt carabina.
Questa grande professionalità ed esperienza, viene quotidianamente rivolta alla figlia Erika che, c’è da credere, farà parlare di sè in futuro
di Giuseppe R. PANICO
Navigando lungo una rotta tranquilla, può capitare di imbattersi anche in insidie e tempeste, allora la si cambia, per proseguire comunque verso la meta prevista o nuovi obiettivi.
L’obiettivo primario di Tricase non può essere altro, come del resto ovunque, che uno sviluppo economico derivante soprattutto dal lavoro reale e d’impresa. I tempi si vanno facendo sempre più difficili in campo economico, energetico, sanitario, governativo e formativo- scolastico.
Lo sono anche per il nostro enorme debito pubblico verso il quale i richiami dell’Europa, che di malavoglia lo finanzia, cadono sempre nel vuoto.
Viviamo infatti da decenni al di sopra delle nostre possibilità per una politica che, come nel divertente film “Qualunquemente”, promette e concede di tutto, compresa la pitturazione gratuita di tutte le case, con noti bonus, lavori in corso e pertinenti scandali. Il risultato è che ci troviamo in condizioni ben peggiori degli altri paesi europei, visto anche l’evolversi geopolitico e la guerra in corso.
Ci si mette pure la Cina che, come la Russia con l’Ucraina, ha appena confermato che intende riprendersi Taiwan anche con le armi. Il Mare Nostrum, ora meno pacificato dalla potenza navale U.S.A. diretta altrove, sembra ormai una pentola a pressione, con acque rese più calde, oltre che per il cambiamento climatico, a beneficio di tanti ottobrini bagnanti, da nuove flotte militari a sostegno di politiche di espansione. Compresa la Turchia che aspira al suo decaduto impero ottomano, inculcando già nelle scuole elementari, come fanno altre autocrazie (Russia, Cina etc.) nostalgiche del loro grande passato, aspirazioni imperiali e fortemente identitarie.
Si direbbe quasi che l’umanità, come nel resto del regno animale, si divida in due metà. Una “erbivora” che si crogiola nel suo soddisfacente “status quo”, brucando quello che le sue vicende storiche e politiche le permettono, coltivando sviluppo democratico, culturale, economico, tecnologico, armandosi “al minimo” per autodifesa e a volte trascurando i propri valori identitari. Come è il caso dell’Italia che investe per la sua Difesa meno del 2% del PIL e ben poco in cultura. L’Algeria, nostra vicina, grande amica della Russia, da questa fortemente armata e da dove ora importiamo più gas, per le sue Forze Armate investe il 6,7% del suo PIL.
In grado, dunque, oltre che di tagliarci il gas, di sostenere inaccettabili pretese sul Mare Nostrum. L’altra parte dell’umanità è quella “carnivora” in caccia di giorno e di notte per prevaricare, azzannare e nutrirsi di qualche erbivoro indebolito dalle sue scarne difese, dai suoi imbelli pensieri e dal voler spesso allontanarsi dal branco, indebolendo, con i suoi lamenti, la forza della sua comunità, ma senza mai distogliere gli occhi e il muso dalla appetitosa erba del giorno. Guardando a un futuro, sperabilmente più pacificato, più umano e coeso, non ci resta che sperare in un possibile “Rinascimento”.
A cominciare dalla Tricase che vorremmo e non quella che troppo spesso ci viene imposta, per opportunismo politico e/o decisioni immotivate o affrettate. Per tale rinascimento paesano, non possiamo che partire da un auspicabile PUG.
Quel fantasma che ogni tanto appare fra le foschie del vociare politico, per poi scomparire per anni. Una discutibile bozza (validamente contrastata da qualche decina di tecnici locali) giace da oltre tre anni sul sito del Comune.
Le tante riunioni pubbliche, presentazioni e costi, sostenuti in passato, hanno dunque prodotto ben poco. Con tempi ora più difficili e incerti e per risvegliare l’economia, è auspicabile un deciso cambio di rotta.
Sperabilmente superando gli infruttuosi orientamenti e condizionamenti del passato e orientando il rinascimento urbanistico lungo le dorsali che portano al mare e le due marine.
In fondo se, a differenza del resto nel mondo, Tricase ha inteso svilupparsi verso l’interno e le sue aree alluvionali, come Lavari etc, sarebbe ora di svilupparsi verso il mare, come hanno fatto i potenti del tempo, con le loro aristocratiche ville sulla costa. Se non per trasformarsi nella piccola benestante Montecarlo del Salento Orientale, per non diventare solo il costoso e semideserto museo delle occasioni perdute
Domenica, 23 ottobre 2022
di Gabriele MUSIO
Lecce - Fulgor Tricase Femminile 0-3
SERIE C FEMMINILE Nella serata di ieri la Fulgor ha vinto e convinto a Lecce. Seconda giornata di andata del Campionato di Serie C, e seconda vittoria consecutiva per le ragazze di mister Potente. Prossima gara (dopo il turno di riposo ), Monteroni.
SERIE A3 MASCHILE - Settimana nera per l'Aurispa Libellula. Due sconfitte in tre giorni contro Marcianise e Bari. La trasferta campana finisce 3-1 per i locali mentre, nel turno infrasettimanale di mercoledì, Bari espugna il palazzetto di Tricase vincendo 0-3. Tre sconfitte in tre gare e zero punti in classifica. Domenica in trasferta contro Sabaudia (ore 18) per cominciare a far punti.
SERIE C MASCHILE - Splendida partita ad Ugento tra i padroni di casa e la Virtus Tricase. I rossoblu conquistano i primi due set ma devono subire la rimonta dei ragazzi allenati dall'ex Maurizio De Giorgi. La gara termina in favore di Ugento, dopo un conteso e avvincente tie-break (3-2 il finale). Domenica 23 esordio casalingo: al palazzetto dello sport arriva il Massafra. (ore 18.00)
ATLETICO TRICASE - Rallenta l'Atletico Tricase, che non va oltre lo 0-0 contro il Copertino. Un risultato giusto, contro una squadra ricca di talento e che darà filo da torcere a molti, nonostante sia neopromossa. Domenica al San Vito arriva il Ceglie (ore 15.30).
ASD TRICASE - La capolista Poggiardo continua la sua corsa e batte in trasferta anche l'ASD Tricase. Grande partita dei rossoblu nonostante la sconfitta. Tricase in vantaggio di due gol, prima della rimonta degli ospiti. 2-4 il risultato, tra polemiche, espulsioni e rissa nel finale. Domenica ad Aradeo (ore 15.30).
di Alessandro DISTANTE
E’ il modo di dire di quando tutto va male e la responsabilità si imputa a chi regge le sorti pubbliche.
La settimana scorsa Tricase è stata sommersa dalle acque piovute abbondanti; numerose le case e, soprattutto, le cantine finite sott’acqua; il tutto con enormi danni e tanta paura.
Ed allora: “Piove: Governo ladro!” che, tradotto per casa nostra, suona più o meno così: “Piove: colpa dell’Amministrazione!”.
Un modo di dire –lo dico subito- comodo e superficiale.
Veramente vogliamo ridurre il tutto alle griglie intasate oppure alle carenze della rete di fogna bianca? Certo, anche quelli sono problemi, ma, per favore, smettiamola di rimanere in superficie e non nascondiamoci dietro un dito!
Le acque piovane si incanalano su strade sempre più incassate e chiuse da costruzioni; il cemento riduce le aree permeabili; zone a grande criticità idrogeologica diventano, quasi per incanto, aree dove si realizzano opere che, ovviamente, impediscono il deflusso di quelle acque che, fino a poco tempo prima, lì si depositavano naturalmente.
La Puglia è al terzo posto in Italia per il consumo di suolo e nel 2021 ha registrato un più 498% rispetto all’anno precedente.
Sappiamo tutti che, a Tricase, un nuovo Piano urbanistico porterebbe ad una drastica riduzione delle potenzialità edificatorie.
Ed allora forse è per questo che Tricase è ancora con un Programma di Fabbricazione con tante zone edificatorie, con tante possibili lottizzazioni e con tanto poco verde e tanti pochi spazi pubblici.
Quando le prime bozze del nuovo PUG cominciarono a circolare, le reazioni non furono entusiastiche. Non dimentichiamoci che molti tecnici di Tricase produssero un documento –condiviso da buona parte dell’opinione pubblica- con un attacco fortissimo alla bozza del Piano, colpevole, soprattutto ed essenzialmente, di ridurre le possibilità edificatorie. Ed i cittadini? Non furono pochi quelli che, preoccupati di vedere alcune aree non più zone C, si accodarono alla diffusa idea che, al di là delle chiacchere, è meglio avere un generoso e permissivo P. di F. piuttosto che un rigoroso PUG.
Ma allora se piove e se le nostre case si allagano è solo colpa del Governo? O forse è anche colpa nostra che preferiamo essere liberi di godere appieno delle nostre proprietà e votiamo per chi promette case e palazzi, salvo poi vedere le nostre case e le nostre cose annegare sommerse dalle acque?