Giovedì, 20 aprile 2023

di Alfredo SANAPO

Il 20 aprile 1993, all’età di 58 anni, ci lasciava don Tonino Bello

Non fatemi Santo!

Trent'anni fa ci lasciava il nostro amato Venerabile Don Tonino.

Uno dei più fedeli e coerenti servitori di Dio. Ha insegnato in seminario a molte persone che, successivamente, avrebbero costituito una valida classe dirigente locale: e non si voleva far. chiamare maestro come Gesù aveva comandato (Mt 23:8).

Ha vissuto la sua missione come aiuto agli indigente, ai bisognosi, agli ultimi perché è nel volto del povero che si incontra Cristo.

Ha guidato una missione umanitaria di pace nella ex Jugoslavia: e non si è fatto chiamare capo (Mt 23:10).

Oggi lo commemoriamo, ma, alla luce del suo credo, sembra che ci dica: "Non fatemi Santo!" perché Gesù ha detto "il più grande fra voi deve essere vostro servitore" (Mt 23:11)

NELLA CITTADINA NATALE DEL VENERABILE UN’ALTRA TAPPA DELL’ “ANELLO DEL BELLO” TRE GIORNI DI APPUNTAMENTI AD ALESSANO

La Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" comunica che nei giorni del 19, 20 e 22 Aprile ad Alessano, in occasione del XXX Anniversario del Dies Natalis del venerabile Don Tonino Bello, si svolgerà una delle tappe de “L’Anello del Bello”, unico cammino ad anello in Puglia e candidato all’Atlante dei Cammini di Puglia.

L'evento è realizzato nell’ambito del Progetto "In memoria del Bello", con il contributo della Regione Puglia - Teatro Pubblico Pugliese e con il patrocinio del Comune di Alessano, della Diocesi Ugento - S. Maria di Leuca e della Fondazione “Don Tonino Bello”. Il programma delle iniziative per ricordare la figura del Vescovo di Molfetta, prevede per Mercoledì 19 Aprile dalle ore 10.00 alle ore 19.00, presso la Chiesa Collegiata “SS.mo Salvatore”, si svolgerà “SIT IN - Raccontaci il tuo Bello: raccolta di testimonianze su don Tonino”.

Giovedì 20 aprile, alle ore 11.00, al Cimitero di Alessano, nei pressi della Tomba del Venerabile, si svolgerà la Celebrazione del XXX anniversario del Dies Natalis di don Tonino Bello con gli studenti delle Scuole Medie di Alessano e degli Istituti Scolastici “Salvemini” e “Don Tonino Bello” di Alessano con le riflessioni di S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento, e Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello”.

Al termine della manifestazione verrà consegnato il PanBello, esperienza sensoriale per scoprire il “gusto” che per don Tonino aveva la sua terra “povera e umile”. Sabato 22 aprile alle ore 17.30, presso la Chiesa Collegiata “SS.mo Salvatore”, sarà possibile partecipare alla “Riflessione su “Don Tonino, Santo dei nostri giorni”, a cura di Don Gionatan De Marco. Presentazione dell’Anello del Bello e consegna del “Sigilllum” alla Comunità di Alessano.

Al termine alle ore 18.30, nello stesso luogo sacro si svolgerà la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, e l’ inaugurazione della Pietra Miliare da parte di Osvaldo Stendardo, Sindaco di Alessano.

Dal 16 al 23 Aprile, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00, presso Palazzo Legari, in Via Alessio Comneno,46 sarà possibile ammirare la Mostra “Il Potere dei Segni”.

“L’Anello del Bello” è un cammino giubilare con un percorso culturale e spirituale sul pensiero e la spiritualità di don Tonino Bello, che geograficamente forma un anello che parte e torna a De Finibus Terrae e che attraversa il territorio del Capo di Leuca toccando i luoghi che hanno formato la personalità e la spiritualità di don Tonino Bello. L’iniziativa ha preso avvio a Salve lo scorso 26 febbraio e dopo Ugento e Barbarano del Capo, frazione di Morciano di Leuca, Collepasso, Tricase, e S. Maria di Leuca - De Finibus Terrae, raggiunge Alessano.

Diversi i luoghi che nella sua città natale ricordano il Vescovo di Molfetta: la casa dove è nato, di fronte alla splendida Chiesa della Collegiata “SS.mo Salvatore”, fino al ‘800 sede vescovile, che lo ha visto fanciullo e poi celebrare la sua prima Santa Messa, anche il Convento dei Cappuccini, dove pregava davanti all’originale altare in legno di pregevole fattura, e infine la sua tomba, dove la mattina del 20 aprile pregò Papa Francesco, prima di ricordarlo a venticinque anni della sua scomparsa, davanti a decine di migliaia di fedeli giunte ad Alessano da tutta la Puglia

fonte Regione PUGLIA

Sanità: la Giunta ha approvato oggi (17 aprile 2023)  le misure per il contenimento per la spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata, per il contenimento della spesa per i dispositivi medici e per l’acquisto diretto di farmaci e dei gas medicali, con la determinazione della spesa per singola azienda sanitaria.

“Si tratta- spiega l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, di provvedimenti indispensabili e da attuare con urgenza ed in maniera tassativa per poter ridurre nel 2023 tre consistenti aggregati di spesa. Auspichiamo tuttavia che per quanto di sua competenza il Governo Nazionale provveda ad integrare il fondo sanitario nazionale così come chiesto da tutte le Regioni, per coprire le maggiori spese sostenute dalle Regioni e rimborsare così le spese sostenute per il covid e prevedendo finanziamenti specifici per l’ incremento dei costi energetici, dei contratti di lavoro e dell’inflazione”.

Le misure di contenimento sono state sottoposte alla valutazione del Tavolo interministeriale congiunto per la verifica degli adempimenti LEA e del Piano Operativo e risultano tutte approvate da parte dei Ministeri affiancati oltre che dall’AIFA con emissione di parere positivo.

- Per la spesa farmaceutica convenzionata i dati provvisori per l’anno 2022 evidenziano il mancato rispetto del relativo Tetto stabilito a livello regionale, con uno sforamento pari a circa 7,3 milioni di euro.

I dati di spesa evidenziano che lo sforamento del tetto di spesa convenzionata regionale registrato per l’anno 2022 è sostanzialmente riconducibile al mancato rispetto dei tetti di spesa aziendali da parte delle ASL di TA (+ 6,3 milioni rispetto al tetto), BT (+ 2 milioni rispetto al tetto) e LE (+ 1,3 milioni rispetto al tetto) presso le quali aziende, pertanto, si rende particolarmente urgente l’attivazione di azione correttive da parte dei rispettivi Direttori Generali.

La giunta ha quindi stabilito per l’anno 2023 gli obiettivi di budget per singola ASL finalizzati a determinare, oltre al rispetto del tetto di spesa assegnato alla singola Azienda SSR, anche una riduzione ulteriore di spesa, complessivamente pari a 47,5 milioni di euro su scala regionale sotto il tetto, ripartita sulla base della popolazione delle singole ASL.

La Giunta ha dato mandato ai Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR di porre in essere le azioni per il potenziamento delle attività di controllo nei confronti dei medici prescrittori che non rispettino le linee guida regionali ed aziendali in materia di appropriatezza prescrittiva di farmaci, determinando un utilizzo inappropriato delle risorse pubbliche ed il superamento dei tetti di spesa previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle categorie terapeutiche oggetto dei provvedimenti regionali di contenimento sulla spesa farmaceutica.

Nell’ambito delle azioni di monitoraggio sulla spesa farmaceutica “(…) qualora dal rapporto dovessero risultare attività prescrittive non coerenti con le disposizioni di contenimento della spesa, il Responsabile adotta, di concerto con il Direttore sanitario, i provvedimenti di contenimento ritenuti necessari, compresa la segnalazione agli organismi disciplinari qualora i motivi delle prescrizioni in difformità siano riferiti alla mancata osservanza delle disposizioni legislative e amministrative (…)”.

La Giunta ha disposto che le relazioni bimestrali da inviare alla Regione previste dalla legge dovranno essere sottoscritte anche dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sanitario, dai Direttori dei Distretti Socio Sanitari, oltre che dal Direttore dell’Area Controllo di Gestione della stessa Azienda, e dovranno dare evidenza delle azioni di contenimento della spesa farmaceutica poste in essere a livello aziendale nel periodo di osservazione

La Giunta conferma che “L’inadempienza dell’Azienda sanitaria e ospedaliera al mantenimento dei tetti annuali della spesa farmaceutica e dei gas medicali, comporta la decadenza per dettato di legge del Direttore generale”.

Per i dispositivi medici la Giunta ha confermato  tutte le azioni di contenimento per la spesa.

La Giunta ha attribuito quindi i tetti di spesa per l’acquisto di dispositivi medici  ùalle Aziende pubbliche del SSR finalizzati al rispetto del tetto di spesa del 4,4% sul fondo sanitario regionale.

La Giunta ha stabilito, come obiettivo minimo per i Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR la riconduzione graduale, nel corso del triennio, dei valori di spesa per l’acquisto dei dispositivi medici ai valori soglia stabiliti dalla normativa statale, da declinare nella riduzione annua di almeno un terzo dello scostamento rilevato nell’anno precedente.

Visto che, nell’ambito della proposta di Piano Operativo 2023/2025, in corso di formalizzazione ai Ministeri affiancanti, sono ricomprese anche misure finalizzate alla riduzione della spesa per l’acquisto dei dispositivi medici, la Giunta ha stabilito che il mantenimento della spesa per l’acquisto di dispositivi medici sia entro i limiti dei Tetti assegnati anche per gli anni 2024 e 2025.

La Giunta ha disposto inoltre che, per ridurre la spesa per Dispositivi Medici, le Direzioni strategiche delle aziende sanitarie e ospedaliere provvedano:

a) entro 15 giorni, all’assegnazione di obiettivi di budget sfidanti, finalizzati alla riduzione della spesa sui Dispositivi Medici, nei confronti dei Direttori delle U.O. mediche aziendali; tanto a valere sia sugli obiettivi di performance che sugli obiettivi di incarico che concorrono alla valutazione dei direttori di struttura semplice e complessa delle Unità Operative mediche per la conferma/revoca dell’incarico.

b) entro 15 giorni, dalla all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate all’attuazione di politiche di utilizzo prioritario dei dispositivi caratterizzati da miglior rapporto costo-beneficio, con particolare riferimento ai dispositivi medici oggetto dei provvedimenti di Giunta Regionale richiamati in narrativa ai fini della razionalizzazione della spesa.

c) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate alla calendarizzazione ed all’attuazione periodica di audit nei confronti medici prescrittori, con particolare riferimento alle branche specialistiche maggiormente interessate nell’utilizzo di dispositivi medici ad elevato impatto di spesa, oggetto dei provvedimenti di Giunta Regionale richiamati in narrativa, al fine di ricondurre l’andamento prescrittivo al rispetto dell’appropriatezza d’uso degli stessi.

d)  entro 15 giorni, a porre in essere, tramite le Aree provveditorato aziendali, attività di verifica urgenti sui prezzi di acquisto aziendali dei dispositivi medici, con particolare riferimento alle categorie a maggiore impatto di spesa per le quali non risultino disponibili convenzioni quadro del Soggetto Aggregatore/Consip, ovvero riferite a vecchi contratti aziendali, nei confronti delle quali attivare in tempi brevi le procedure di appalto aziendali e, nelle more delle stesse, la rinegoziazione dei prezzi dei contratti in essere.

Inoltre, la Giunta ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione ed al Direttore Generale di InnovaPuglia S.p.A. di: stabilire una fattiva collaborazione con altri Soggetti Aggregatori regionali al fine di aderire alle procedure di gara d’appalto centralizzate sui dispositivi medici avviate dagli stessi qualora precedenti a quanto previsto dalla pianificazione di InnovaPuglia S.p.A. e di garantire il rispetto dei termini per le gare di appalto sui dispositivi medici, e programmare, con congruo anticipo, la re–indizione delle gare per tali categorie merceologiche che risultano in prossimità di scadenza/esaurimento.

Con particolare riferimento alla procedura di gara centralizzata regionale indetta da InnovaPuglia S.p.A. relativamente alla fornitura di “protesi ortopediche e dispositivi specialistici traumatologia, materiale accessorio e correlati servizi” e recentemente annullata dal TAR Puglia, la Giunta ha chiesto di provvedere con urgenza, alla re–indizione e al rapido espletamento della stessa, al fine di usufruire in tempi brevi dei vantaggi economici rivenienti dai prezzi di aggiudicazione di gara e addivenire ai risparmi attesi.

- Anche per l’acquisto diretto di farmaci e gas medicali la Giunta ha confermato  tutte le azioni di contenimento per la spesa farmaceutica emanate dalla regione

La Giunta ha quindi stabilito per l’anno 2023 i tetti di spesa farmaceutica per acquisto diretto di farmaci e gas medicali per singola Azienda.

La Giunta ha disposto che le Direzioni generali intensifichino le azioni di verifica e controllo della appropriatezza prescrittiva dei medici specialisti prescrittori, nonché del rispetto da parte degli stessi delle linee guida finalizzate ad un utilizzo appropriato delle risorse pubbliche, e tenendo in debita considerazione gli aggiornamenti sui prezzi dei farmaci intervenuti a fronte delle gare centralizzate di appalto espletate dal Soggetto Aggregatore InnovaPuglia.

Nei casi in cui non risultino disponibili convenzioni quadro da parte del Soggetto aggregatore, resta l’obbligo, da parte delle Aziende pubbliche del SSR, di provvedere all’espletamento di procedure di appalto ponte.

La Giunta ha disposto anche che le Direzioni generali definiscano idonee procedure interne finalizzate alla verifica e rimozione di tutte le situazioni di conflitto di interesse, anche potenziale, che possano influenzare il comportamento prescrittivo dei medici specialisti.

E’ stato deliberato che, per ridurre la spesa farmaceutica per acquisti diretti di farmaci e gas medicali le Direzioni strategiche delle aziende del SSR, provvedano:

a) entro 15 giorni, all’assegnazione di obiettivi sfidanti finalizzati alla riduzione della spesa farmaceutica nei confronti dei Direttori delle U.O. mediche aziendali, mediante la prescrizione prioritaria, compatibilmente con le esigenze cliniche dei pazienti, delle scelte terapeutiche caratterizzate da miglior rapporto costo-efficacia, con particolare riferimento alle categorie farmaceutiche oggetto dei provvedimenti regionali  e ai farmaci a brevetto scaduto, sia di natura sintetica che biotecnologica; tanto a valere sia sugli obiettivi di performance che sugli obiettivi di incarico che concorrono alla valutazione dei direttori di struttura semplice e complessa delle Unità Operative mediche per la conferma/revoca dell’incarico.

b) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali e inter-aziendali (per i casi di prescrizioni indotte), finalizzate alla verifica e valutazione periodica dell’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche a maggior costo;

c) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate all’attuazione di politiche di utilizzo prioritario dei farmaci a brevetto scaduto (sia di natura sintetica che biotecnologica/biosimilare), con particolare riferimento ai farmaci aggiudicati nell’ambito delle procedure centralizzate di appalto regionali per gli utilizzi nei canali degli acquisti diretti, ovvero ai farmaci con prezzo allineato al prezzo di riferimento della Lista di Trasparenza AIFA per gli utilizzi nel canale della convenzionata;

d) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate alla calendarizzazione ed all’attuazione periodica di audit nei confronti medici prescrittori, con particolare riferimento alle branche specialistiche maggiormente interessate nella prescrizione dei farmaci ad elevato impatto di spesa per acquisti diretti, al fine di ricondurre l’andamento prescrittivo al rispetto dell’appropriatezza e delle limitazioni di utilizzo in regime SSN stabilite dall’AIFA.

E’ stato stabilito che il costo per acquisto diretto di farmaci e/o gas medicali sostenuto dalle ASL e derivante da prescrizioni indotte da medici specialisti operanti presso altre aziende pubbliche del SSR, se a seguito delle verifiche inter-aziendali risulti riferibile a prescrizioni inappropriate, dovrà essere imputato all’azienda di riferimento del medico prescrittore e, a tal fine, sarà detratto in sede di rendicontazione da parte della ASL.

E’ stato anche stabilito che il mantenimento della spesa farmaceutica per gli acquisti diretti di farmaci e gas medicali rimanga entro i limiti dei Tetti assegnati anche per gli anni 2024 e 2025. Il tetto di spesa farmaceutica per gli acquisti diretti a decorrere dal 2024 è fissato al 8,30% del FSN.

Antonio Scarascia - Una vita nel calcio, una vita per il Tricase calcio...

La sua vita nel Tricase calcio comincia da bambino negli anni 60, dove gioca nelle giovanili come portiere (nella Tricasina).

Oggi è ancora con noi- per lui sono una cinquantina d'anni, forse qualcosa in più…

Premiato dal Presidente Michele Dell’Abate

di Giuseppe R. PANICO

Quando, subito dopo l’Unità d’Italia, Massimo d’Azeglio pronunciò la famosa frase “l’Italia è fatta, ora bisogna fare gli Italiani”, sicuramente non pensava che sarebbe stato così difficile rendere l’Italia meno differenziata.

Ancora oggi, dopo oltre 170 anni, fra Nord e Sud permangono infatti molte differenze, anche se non più quelle di popolazioni così povere ed analfabete, con una lingua italiana quasi sconosciuta e troppo genuflesse ai potenti del tempo.

Il vantaggio del Nord fu anche quello di aver vissuto, molto prima del Sud, l’influenza culturale della Rivoluzione francese e napoleonica e l’evoluzione agricola e poi industriale.

Come anche, grazie ai più intensi rapporti culturali ed economici col Nord Europa, quella diversa impronta etico- religiosa che privilegia merito, responsabilità individuale, lavoro di gruppo, cultura d’ impresa, propensione al rischio, assenza di “santi protettori” e identità di popolo, di nazione o di patria.

Fattori attrattivi di tanti migranti meridionali (a milioni anche verso gli U.S.A, sviluppatosi grazie anche ai già menzionati valori), privi o privati di terra da coltivare. Problema che perdura con tanti nostri universitari che, laureatosi al Nord, ben si guardano dal tornare verso un Sud che in gran parte galleggia, grazie ai salvagenti di Stato, gonfiati dalle rimesse fiscali delle regioni settentrionali. Si è celebrata, in data 11 aprile, la Giornata Nazionale del Mare, un evento che evidenzia anche come il Sud arretrato sia composto principalmente dalle due isole maggiori e dalla parte più peninsulare d’Italia.

Il mare, dunque, come impervio fossato naturale e motivo di sottosviluppo o come grande risorsa ambientale ed economica che il Sud non ha saputo (e non sa tuttora) utilizzare? Il mare quale impedimento alla diffusione di una propria identità economica e culturale (come è stato per molti secoli con presenza, fino all’unità d’Italia, della lingua italiana in tutto il Mediterraneo) o ponte per altre genti e culture per approdare, oggi in massa, su un territorio che troppo debole nella sua identità e capacità di integrare, non sa evitare degradi sociali e impatti culturali.

Un mare oggi anche arena di scontro fra eccessivi ambientalismi e pressanti necessità di nuove economie e lavoro, soprattutto in campo energetico e turistico, e sempre meno “Nostrum”, vista la sua crescente “territorializzazione” con “motu proprio” e difesa con le armi da parte di altri paesi vicini.

Se in ogni nostra sede istituzionale, scuola e comune costiero facesse almeno eco la nota frase di James Donald Little, (studioso e militare USA) “il cammino dell’uomo attraverso la storia è disseminato di fallimenti di nazioni che, raggiunto il benessere, hanno dimenticato la dipendenza dal mare”, forse anche il nostro Sud, sarebbe ben più sviluppato, almeno nella sua “blue economy”.

A maggior ragione Tricase, che privatosi di un’espansione urbanistica verso la costa, di un PUG adeguato e di un efficace Piano Coste, continua anche a privarsi di un più avanzato assetto e decoro urbano,  grazie pure ad un asfalto, così… “deperibile”. Senza programmi di crescita e un credibile sviluppo, il nostro capitale umano (popolazione) va così invecchiando, come anche diradandosi, per carenza di fiocchi rosa e celesti ed emigrazione giovanile. Ne risente fortemente anche il valore del capitale sociale (cittadinanza attiva) già di ben modesto livello.

Ce lo dice in un suo libro (I sette peccati capitali dell’economia italiana) anche il recente nostro illustre ospite, Carlo Cottarelli, riportando i risultati di uno studio universitario. Uno valore medio di 0,71 per le regioni del Nord contro un povero 0,30 delle regioni del Sud. Forse D’Azeglio, a saperlo, si rivolterebbe nella tomba di fronte a tali dati e a tanta inerzia. Non ancora una SS 275 allargata, né una FSE potenziata, né una mano di pittura sulla stazione, né meno impervie discese a mare, né più parcheggi per auto in città e sulla costa e per barche in mare e sugli scali.  

Almeno per non desertificarci e lasciare il tutto in mano a pochi o alle tante genti africane e mediorientali in sofferto arrivo a migliaia via mare. I governi dittatoriali di provenienza le facilitano, Malta non le soccorre, gran parte d’Europa decisamente le rifiuta e noi non sappiamo (o vogliamo) filtrarle e rimpatriarle. Ricompare così il timore della “sostituzione etnica” e/o di una “Eurabia”, già paventate in passato, insieme ad altri, dalla grande giornalista Oriana Fallaci.

O, ancora, alla criminalità che, con tante auto a fuoco, segnala la sua avanzante presenza. “Non abbiamo ben fatto l’Italia e, da italiani continuiamo a far male a noi stessi”, direbbe forse oggi D’Azeglio. Anche su un territorio bagnato dal mare e dalle lacrime di chi, tuttora, è spinto a lasciarlo.

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