Il sindaco Carlo Chiuri presenterà nella mattinata di domani la nuova giunta comunale. La composizione dell'esecutivo sarebbe oramai definita, con il dott. Dario Martina, anni 43 ( lista Cambiamenti ),presidente del Consiglio comunale.

Secondo le notizie trapelate sinora, la giunta sarebbe composta dai seguenti quattro assessori con deleghe:

Antonella Piccinni. Dottoressa in Legge. Vicesindaco. Anni 44. Lista di appartenenza UDC.

 

Sonia Sabato. Anni 42 . Lista di appartenenza: Cambiamenti.

Delega a: Pari Opportunità, Politiche Sociali

 

Lino Peluso . Agente assicurativo. Anni 48. Lista di appartenenza: Noi per Tricase.

Delega a: Sport, Associazionismo e Cultura

 

Mario Turco Anni 62. Geometra. Lista di appartenenza: Punto e a Capo.

Delega a : Organizzazione e Personale, Polizia Locale

CAMBIA LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE,

ALMENO PER QUANTO RIGUARDA LA MAGGIORANZA

Con quattro consiglieri che diventano assessori, scatta, infatti, il meccanismo del subentro dei primi non eletti nelle rispettive liste.

Dunque, siederanno in Consiglio comunale:

VINCENZO EMANUELE CHIURI Lista Cambiamenti

ALESSANDRA FERRARI Lista Noi per Tricase

GIUSEPPE GIORGIO PELUSO Lista Tricase Punto e a Capo

LUIGI GIANNINI Lista UDC

Assessori: Tante voci…

Tanti Cambiamenti ? 

Ancora nulla di fatto...

E’ Giunta l’ora ?

 

 

di Pino Greco

Virtus Tricase : Mi Ritorni In Mente. C'è qualcosa che non scordo.

E’ il Tuo Compleanno. Sono 50 Anni !  

Domenica, 16 luglio 2017.

La Virtus Tricase fa mezzo secolo.

Sono 50 anni. Buona festa Virtus Tricase. Cinquant’anni di pallavolo.

Il 16 luglio 1967 nasceva la Virtus. Da allora è passato tanto tempo.

Potrebbe non bastare un libro per raccontare la storia della pallavolo a Tricase, della Virtus, dal 1967 al 2017.

Pallavolo, prima quella maschile e poi quella femminile.

Una storia fatta sotto rete. Ricordi ed emozioni.

Applausi e lacrime, tutti con il filo conduttore della maglia rossoblu, simbolo dei colori della nostra Città.

Cinquant'anni sono tanti. Mezzo secolo di vita, è un'occasione per riflettere.

Mezzo secolo di storia e storie.

Virtus Tricase, una fetta importante di quella bella Storia... Mi ritorna in mente

ANNIVERSARIO…VIRTUS TRICASE

di Gennaro Ingletti

A fine estate del 1967 sul cemento del “Puzzu Maraneddu” nel retroporto di Tricase, si decise di organizzare un torneo di pallavolo tra squadre improvvisate di villeggianti delle varie marine della costa. La pallavolo locale era ancora al neolitico, proveniva dalle impostazioni scolastiche dove si giocava “fissi”, cioè senza rotazione, e in prima linea (ora si dice posizioni 2, 3 e 4) si mettevano i più alti mentre i peones allignavano nella seconda fila. Vinse una squadra di Tricase, denominata “Victoria”, guidata da Tonio Peluso, e subito dopo si affiliò alla Fipav, come “Virtus Tricase”, mutuando il nome dalla Virtus Minganti Bologna, che quell’anno aveva vinto lo scudetto.

Degli adempimenti amministrativi mi curai io, autoproclamandomi Presidente, ed allora abitavo a Roma, dove non mi fu difficile recarmi nella Federazione di Viale Tiziano, conferendo direttamente con il Segretario Nazionale Briani (allora non richiedevano il “PASSI”) e farmi consegnare addirittura da lui la modulistica.

L’anno successivo si giocò un campionato minore, ricordo si definisse di “promozione”, prontamente vinto e passaggio in serie D regionale. L’asse portante della squadra era composto dai tre fratelli Calabro (Giuseppe, Guido e Mario, quest’ultimo prematuramente scomparso), dai fratelli Cosi (Roberto, e Totò, alcuni anni dopo venne Antonio) dai fratelli Crisostomo (Giovanni e Carmelo), e cito solo i nomi più rappresentativi, senza timore che si offendano quelli che per ragioni di spazio non nomino, ma che non ho dimenticato.

La Virtus si dimostrò subito competitiva con le più forti di squadre di Lecce, che erano quella dei Vigili del Fuoco “Tornese”, guidata dal mitico maresciallo Rollo, la Vis Lecce e il CUS. Nel 1970 vincemmo il girone Sud-Puglia, per disputare la finale con la Fides Triggiano, e tutti sanno come andò a finire.

L’anno successivo nuovo spareggio per la promozione in serie C a Benevento, ma andò male anche questa volta..

Nella Virtus sono passati in quegli anni tanti atleti, tra cui Sirio Nicolazzo, l’attualmente famosissimo Camillo Placì, e altri giovani che mantennero la squadra a buoni livelli sino al 1977-78. Contemporaneamente venne fondata la Virtus Femminile, che disputò costantemente e senza retrocessioni il campionato di serie C regionale, e che si sciolse insieme alla squadra maschile anch’essa intorno alla fine degli anni 70.

Chi ha gettato le basi di una tradizione pallavolistica, ormai cinquanta anni fa, non può che inorgoglirsi nel vederla rivivere in campionati ben più prestigiosi.

La Virtus Tricase c’è ancora… Da 50 anni nel mondo della pallavolo Salentina.

Nei giorni scorsi la Fipav ( Federazione Italiana Pallavolo) ha voluto sottolineare un traguardo storico, quello dei 50 anni di affiliazione della Virtus Tricase. Un riconoscimento di assoluto spessore, un premio speciale per una società speciale. Una società ancora esistente, con l’avv. Antonio Frisullo , presidente.

L’ultimo “ titolo ” in serie C della Virtus Tricase, è stato trasferito per la stagione 2016/17,

a titolo gratuito alla Fulgor Tricase Volley . Oggi in serie B nazionale.

 

di Alessandro Distante Il sorriso e la mitezza di Mons. Luigi Martella, vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi, sono stati ricordati nella sua terra di Depressa in una cerimonia svoltasi giovedì 6 luglio, a due anni dalla sua prematura scomparsa.Nel piazzale dell’Oratorio parrocchiale si è radunata la sua famiglia, quella dei suoi parenti e quella della sua comunità cittadina.

foto di Teo Fotografo d'arte

A guidare il raduno, il Vescovo di Ugento mons. Vito Angiuli che ha presieduto la Messa e poi il presidente della Pro Loco dott. Adolfo Rizzo che ha presentato un libro di testimonianze raccolte dal pro nipote di Mons. Martella, il dott. Antonio Ciardo.

Il sorriso e la mitezza sono così divenuti, all’improvviso ma naturalmente, non solo il titolo del libro ma anche i veri protagonisti della serata. Erano gli ingredienti dell’incontro, era quello che si vedeva nell’incrocio di sguardi, nella serenità dei volti dei presenti ed era quello che si respirava nell’atmosfera calma di una campagna rischiarata dalla luna.

Un Pastore mite –ha detto il prof. Hervé Cavallera- ma capace di andare contro corrente, un uomo di Chiesa che ha vissuto la sua vita con ferma dolcezza non rifuggendo dal prendere posizione e così mantenere dritta la barra di comando della sua Chiesa.

Una figura che si ricorda per il sorriso che divenne suo segno distintivo e che era stato nutrito, nella sua vita, dall’affetto della sua famiglia e da quello della sua Depressa.

Un sorriso capace di creare rapporti con le persone perché una delle caratteristiche della sua attività pastorale -come ha sottolineato il vescovo Angiuli nella sua omelia- è stata la profonda conoscenza dell’altro, del suo prossimo.

Una persona mite, portata, per scelta, a non suscitare clamori o polemiche ma che ha preferito assumere su di sé preoccupazioni e sofferenze fino alla donazione totale, avvenuta in solitudine all’inizio dell’Estate di due anni fa, dopo che negli ultimi mesi era stato bersaglio di ingiuste polemiche.

Un sorriso ed una mitezza come frutto di una intima unione con Cristo come ha ricordato il suo segretario personale: un appuntamento quotidiano speciale ogni sera a pregare in ginocchio davanti al Santissimo.

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio e beati i miti perché erediteranno la terra.

La Sua scelta di tornare nella sua Depressa, senza clamori e pomposità, ma a Depressa dove le relazioni personali sono profonde e durano nel tempo, accompagnate dal sorriso e dalla mitezza. Il libro di testimonianze del Vescovo nel suo vissuto quotidiano è solo l’inizio di un cammino che vuole rafforzare quel ricordo comune che –come ha ricordato il Vescovo- non potrà prescindere dalla conoscenza degli scritti di Mons. Martella, studioso ed esperto di Teologia Morale con alcune importanti pubblicazioni su temi di scottante attualità quale, tra tutti, quello della famiglia. Un cammino tutto da percorrere, ma da compiere sotto la guida del sorriso e della mitezza di don Gino intorno al quale si è stretta la Sua famiglia di sangue, di paese e di Chiesa.

 

 

 

 

Ecco i Gironi Bianco e Blu per la prima fase di Regular Season

All’avvio della Serie A2 UnipolSai, con la prima giornata prevista per il 24 settembre, le 23 squadre si presentano raggruppate in Girone Bianco e Girone Blu. Le due divisioni sono state costruite con il criterio della serpentina, basato sul ranking.

Il criterio di classificazione ha messo in fila le formazioni dello scorso anno in ordine di piazzamento Regular Season (la classifica che concludeva la Pool Promozione e Pool Salvezza 2016/17), seguiti dalle promosse dalla Serie B in graduatoria, dai ripescaggi con precedenza al Club Italia e infine dalle due Società che hanno acquistato il titolo.

Iniziando a dividere le squadre partecipanti dalla prima testa di serie Emma Villas Siena nel Girone Bianco e dalla seconda Monini Spoleto nel Girone Blu, ecco la composizione: per la prima fase, il Campionato vedrà una giornata di riposo a turno per le squadre del Girone Bianco, formato da 11 Club.

Girone Bianco

Emma Villas Siena

Ceramica Scarabeo GCF Roma

Conad Reggio Emilia

Kemas Santa Croce

Sigma Aversa

Videx Grottazzolina

GoldenPlast Potenza Picena

Acqua Fonteviva Massa

Messaggerie Bacco Catania

Materdominivolley.it Castellana Grotte

Aurispa Alessano

 

Girone Blu

Monini Spoleto

Caloni Agnelli Bergamo

VBC Mondovì

Maury’s Italiana Assicurazioni Tuscania

Rinascita Lagonegro

Sieco Service Ortona

Pool Libertas Cantù

Gioiella Micromilk Gioia Del Colle

Club Italia Crai Roma

Centrale del Latte McDonald’s Brescia

Pag Taviano

Mosca Bruno Bolzano

in Distribuzione