di Pino GRECO
Era stato da poco rifatto l'asfalto in via dei Pellai ma un intervento ha reso necessario scavare proprio lì.
Dopo lunghi anni di disagi per i residenti e i commercianti - finalmente il nuovo look era stato ultimato… via dei Pellai cambia volto.
Lo scorso luglio l’annuncio del Sindaco Antonio De Donno : “Continuano i lavori per rendere più bella e fruibile la nostra Città. Nuovo look per la Scuola Caputo e via Dei Pellai”. E’ tutto vero.
Ma secondo una segnalazione giunta in redazione gli interventi non sarebbero ancora conclusi…
I lavori di scavo riprendono...“ Forse sono state fatte le cose al contrario…?” dichiarano i commercianti di via dei Pellai – “Come dire: ci conza e sconza nu perde mai tiempu (e poco importa, ca poi ci perde sono sempre i contribuenti)”, affermano quelli più esasperati
E’ giunto alla 13^ edizione il Premio internazionale intitolato alla compianta concittadina Maria Concetta Chiuri, giovane economista e docente universitaria prematuramente scomparsa.
Ad organizzare il Premio, la cui cerimonia si è svolta nei giorni scorsi presso l’Università degli Studi di Verona, sono stati importanti centri di ricerca: oltre all’Università, la SIEP Società Italiana di Economia Pubblica, l’AIEL Associazione Italiana Economisti del Lavoro e il CSEF Centro Studi Economia e Finanza.
A ricevere il Premio (una borsa di studio) è stato un lavoro curato da giovani ricercatori italiani e stranieri: Livia Alfonsi, Mary Mamubiru e Sara Spaziani
La prof.ssa Chiuri aveva acquisito una particolare fama per gli studi che aveva condotto, specialmente su un argomento come quello dei fluissi migratori che costituisce ancora oggi uno dei temi di maggiore attualità.
E’ bello constatare come, a distanza di anni, il ricordo della prof.ssa Chiuri non sia venuto meno e, al contrario, sembra proprio –come dimostra il Premio- che la sua figura continui a guidare la ricerca accademica e scientifica, non solo italiana.
Il Premio è tanto più significativo se si considera che viene assegnato a giovani ricercatori, i quali si fregiano di averlo conseguito; il riconoscimento ed il nome di Maria Concetta Chiuri costituiscono un prestigioso fiore all’occhiello che, al di là della gratificazione economica, ha un indubbio ed apprezzato peso nel campo degli studi di economia pubblica.
Sarebbe bello e doveroso che la sua Città, Tricase, attribuisse alla prof.ssa Chiuri un degno segno di stima e di affettuoso e grato ricordo, per esempio in occasione del 15^ anniversario della sua scomparsa avvenuta il 15 settembre 2009 e quindi il prossimo 15 settembre 2024.
di Alfredo SANAPO
Fatalità o evento annunciato?
Ennesimo incidente sulla ss275 alle porte di Lucugnano, coinvolte una Y10 e una moto.
Purtroppo è scappato il morto, un centauro di Patù, Fausto Nicoli', 55 anni, meccanico.
Il dispiacere per la vittima, comunque, non cancella la sua ingiusta accusa subita nel 2019.
La stessa, infatti, passò alle cronache nazionali per il caso dell'omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia.
Se l'omicidio di Noemi fu volontario, ma questa volta di chi è la colpa? Dell'alta velocità o di una strada poco sicura?
Ai freddi dati statistici dei sinistri la risposta.
di Giuseppe R. PANICO
Pare che l’estate 2023 sia stata da noi fra le più calde e più lunghe degli ultimi decenni e la temperatura del mare ne ha fortemente risentito. Fattori favorevoli ad un super affollamento delle nostre due marine, pur ancora prive delle strutture previste dal nostro Piano Coste. Senza adeguati servizi a terra, come i parcheggi, le nostre marine continuano a dimostrarsi ben poco attrattive sia per l’imprenditoria estiva sia per un turismo di più elevata qualità e ritorno economico.
A ben poco sembra siano poi serviti i tanti divieti e cartelli sull’elevata pericolosità della nostra costa e falesia (PG2 e PG3), anche su tratti ove la stabilità della scogliera dura dai tempi di …Matusalemme. La prudenza è virtù, ma a volte diventa pavidità, inazione e scusante politica che ci priva di un bene così essenziale alla nostra economia, induce al mancato rispetto di norme e senso civico, all’ affollarsi di auto e bagnanti, anche dai comuni limitrofi, e fuga di chi cerca più qualificati servizi. Uso della costa, turismo e servizi di qualità, ovunque così importanti, hanno di recente portato molti comuni del Veneto ad un protocollo di intesa, denominato “G 20”, per affrontare e risolvere in modo unitario i pertinenti problemi.
Sarebbe auspicabile pure da noi, anche per combattere la crescente povertà locale (a Tricase sono ormai tantissime le famiglie che usufruiscono di bonus per viveri e altri generi a carico di noi tutti). Come sarebbe necessario un serio e qualificato dibattito sulla sempre citata e mai attuata “valorizzazione delle marine”. Abbiamo perso la cultura del tabacco, ridotto moltissimo quella agricola, svanita quella delle scarpe, ridimensionata quella dell’edilizia e non abbiamo saputo sviluppare, come altri, quella del turismo e del benessere costiero.
Compresa la nautica, settore ove l’Italia primeggia nel mondo, ma da noi il porto, malgrado progetti decantati “urbe et orbi”, è rimasto tale e quale, il porticciolo chiuso a nautica e balneazione e, dei piccoli cantieri nautici di un tempo, rimangono i rottami sulla via per Montesano. Necessità, dunque, di contrastare la crescente povertà, anticamera di incultura, degrado sociale e cattiva salute, anche qualificando attrattive, funzionalità e servizi costieri, con un ben più diffuso ritorno economico. Compresa la riattivazione del porticciolo e la progettazione di una nuova grande piscina di mare sul retro di punta Cannone per dare questa più qualità e sicurezza alla balneazione e nuovi ormeggi ad una nautica maggiore.
Parlando di economie, il premio Nobel Paul Simuelson diceva che ne esistono di quattro tipi. Quelle ricche, quelle povere, quelle naturalmente ricche che sono povere (come il Giappone, povero di risorse ma ricco di capacità organizzativa ed istituzionale) e quelle naturalmente povere che sono ricche (come l’Argentina che, ricca di risorse, non riesce a valorizzarle).
A Tricase, assomigliamo forse all’ Argentina, perché pur avendo risorse costiere, climatiche etc. non le utilizziamo, sovente non le curiamo o ampliamo e ci accontentiamo in gran parte di proventi statali. Compresi superbonus per facciate e reddito di cittadinanza che malamente autorizzati dal Governo e gestiti ovunque senza più adeguati controlli, ci hanno ancor più enormemente indebitati con il rischio di finire sfiduciati ed emarginati nella serie “C” della comunità europea. Ma l’evento mediatico dell’estate pare quello innescato dal libro “Il mondo al contrario” del generale Vannacci, con politica e cultura non certo abituate a libri “autoprodotti” da militari in servizio.
In particolare, su argomenti e convinzioni ormai radicati in una potente e invasiva minoranza che poco tollera la diversità e l’autonomia di pensiero garantita dalla Costituzione. A maggior ragione se di un generale di vasta cultura ed esperienza, (tre lauree, diverse lingue, rilevanti incarichi all’estero, decorazioni internazionali, vastità di compiti nella gestione del personale) come il Gen. Vannacci. Un caso trasformatosi in evento editoriale con circa centomila copie vendute; chiaro indice di una ben vasta pubblica adesione a gran parte dei contenuti ivi espressi.
Intanto, un altro generale (Figliuolo), dopo aver fatto fronte alle gravi inefficienze politiche sull’ emergenza Covid, sta provvedendo, in egual modo, in Romagna, vittima prima dell’incuria politica del territorio e poi di una disastrosa alluvione. Arrivati Intanto oltre centomila migranti dall’inizio dell’anno, più dell’intera popolazione di Lecce, con diversa impronta culturale e relativi impatti sociali che il resto d’Europa (e del mondo) si guarda bene dall’accettare o subire.
La guerra in Ucraina non ha fatto le ferie estive e gode di tempi supplementari.
La partita geopolitica si “gioca” con nuove armi, nuove tattiche, nuovi generali in campo e nuove vittime. Non vi è arbitro in grado di fare un autorevole fischio per porre palle e cannoni a centro campo, non per fare pace ma almeno far tacere le armi. L’autunno ci aspetta con un nuovo Covid già all’orizzonte, le scuole riaprono, ma in Puglia con 11500 ragazzi in meno. La Puglia si spopola, manca il lavoro ma non la politica e la sua povertà.
di Pino GRECO
La Corte d'Appello di Lecce ha assolto definitivamente l’ex impiegato comunale per non aver commesso il fatto
TRICASE- Il sig.Giuseppe Baglivo era imputato del reato di peculato perchè si sarebbe appropriato - quale dipendente dell'ufficio anagrafe del Comune di Tricase - di alcune somme di denaro rinvenimenti dal rilascio delle carte d'identità, per un ammontare complessivo pari a circa 20.000 €.
Per questo reato era stata dapprima richiesta una misura cautelare personale da parte del Pubblico Ministero, però rigettata sia dal Gip che dal Tribunale del Riesame, e poi è stato condannato in primo grado alla pena di anni due e mesi sei di reclusione.
La sentenza è stata poi confermata dalla Corte d'Appello di Lecce, mentre la Cassazione in seguito ha annullato con rinvio la sentenza. La Corte d'Appello di Lecce, in sede di rinvio e in altra composizione rispetto alla fase precedente, ha assolto definitivamente l’ex impiegato comunale per non aver commesso il fatto.
Si è infatti dimostrato che Baglivo ha sempre versato al Comune le somme incassate per il rilascio delle carte d'identità. La sentenza della Corte d'Appello non è stata impugnata dalla Procura Generale, e pertanto è definitiva.
I fatti risalgono tra il 2006 – 2008.
Giuseppe Baglivo è stato difeso dagli avvocati Andrea Sambati e Carlo Chiuri