Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 8 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.233 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo un caso in provincia di Bari.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 133.164 test.
Sono 3.289 i pazienti guariti.
698 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid-19 in Puglia è di 4.512, così suddivisi:
1.489 nella provincia di Bari;
380 nella provincia di Bat;
653 nella provincia di Brindisi;
1.162 nella provincia di Foggia;
519 nella provincia di Lecce;
281 nella provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Lunedi, 8 giugno 2020
Dimissioni dalla carica di Sindaco della Città di Tricase
Care Concittadine, cari Concittadini, gli accadimenti degli ultimi tempi con il cambio di casacca da parte di. tre Consiglieri di Maggioranza tra cui il Presidente del Consiglio e l’attuale mozione di sfiducia nel miei confronti, che vede firmatari nove dei sedici Consiglieri che compongono l’Assise, paralizza senza soluzione alcuna l’azione amministrativa
La mancanza dei numeri in seno alla maggioranza pone dì fatto firne alla mia Amministrazione. Il dato che emerge chiaramente è l’operato scriteriato di chi, in un momento post emergenziale così delicato e gravoso per la nostra comunità e durante il quale numerosi sforzi si stanno compiendo per venire incontro alle tante grida di aiuto vanifichi il tutto per puri scopi personali e politico-elettorali. Sono degli irresponsabili!
I numerosi sforzi di pacificazione e coinvolgimento nelle decisioni e nelle misure adottate e da adottare in piena fase covid19 non hanno, evidentemente, avuto il risultato sperato: lavorare insieme per Tricase!
Lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco oggi con maggiore convinzione, alla luce di quanto accaduto: il male peggiore di questa città è stato, e continua a essere, lo sciacallaggio politico e la maniadi grandezza di un manipolo dì soggetti.
Seppure questo manipolo di aspiranti burattini e burattinai continui a smaniare dalla voglia ditrascinarmi sulla ribalta di un teatro del grottesco su cui sta andando in scena l’ennesima commedia del ridicolo, purtroppo ancora una volta dovranno farsene una ragione: il bagaglio di principi morali che hannosempre orientato il mio agire in politica, nella pubblica amministrazione così come nella mia vita di tutti i giorni, mi impediscono di scendere a tali livelli.
Soprattutto in un momento così difficile e critico per l’intero Paese e per la comunità di Tricase. Presentare una mozione di sfiducia all’indomani dell’emergenza Covid e in un momento in cui la comunità avrebbe maggiore necessità di una guida salda e di una azione amministrativa incisiva in vista della ripartenza è u n atto vile, spregiudicato e dannoso. E non per i1 sottoscritto, ma per i cittadini di Tricase.
Per quanto mi riguarda trovandosi, l’Amministrazione, nell’assoluta paralisi amministrativa e decisionale, lascio il palcoscenico a questi commedianti improvvisati e prendo atto della mozione di sfiducia presentata che, ripeto, di fatto determina l'impossibilità garantire il governo della Città. L’abnegazione ed il senso del dovere con il quale ho agito ed ancora una volta l’amore supremo che nutro per la mia Comunità mi portano a rassegna re le mie dimissioni da Sindaco del Comune di Tricase. “Ai posteri l’ardua sentenza”.
DIMISSIONI GIUNTA
Con la presente, i sottoscritti Concetto SCUDERI, Rita DE IACO e Sonia SABATO rassegnano le proprie, irrevocabili, dimissioni dalle cariche di Vicesindaco ed Assessori del Comune di Tricase. Nell’arco dei rispettivi mandati abbiamo sempre cercato con passione, abnegazione, seno del dovere e spirito di sacrificio di perseguire gli interessi della nostra Tricase.
Questo, oggi, non è più possibile. La Mozione cli sfiducia che pende sul Sindaco Chiuri e, inevitabilmente, su tutta l’Amministrazione cipriva di una condizione fondamentale per ogni buon Amministratore: quella di operare efficacemente ed efficientemente per il bene della collettività.
Siamo, infatti, pienamente consapevoli che, seppur ancora legittima dal punto di vista formale, la nostra posizione, non è più legittimata dal punto di vista sostanziale. Riteniamo che un Amministratore sfiduciato non abbia più i requisiti necessari per rispondere fattivamente e proficuamente alle richieste dei Cittadini ed ai bisogni della Città, soprattutto in questo momento di profonda sofferenza di tutto il tessuto sociale e produttivo. Sarebbe, oltremodo, avvilente ascoltare quotidianamente le numerose richieste dei Concittadini, consci dinon poter ottemperare alle stesse. Ben sappiamo che, ormai, tra pochissimi giorni verrà discussa ed approvata definitivamente la mozione di sfiducia.
Pochissimi giorni che scientemente, perché ben conosciamo i tempi biblici e le lungaggini della burocrazia e della azione amministrativa, non ci consentirebbero di attuare alcun ché. Alla luce di queste considerazioni voler, oggi, rimanere in carica significherebbe solo procrastinareinutilmente, o peggio per qualche spicciolo di indennità, l’agonia di una fine annunciata. Tutto ciò non solo non ci appartiene, ma cozza terribilmente con i principi cui abbiamo improntato il nostro mandato.
Siamo, comunque, estremamente onorati della possibilità offertaci, che ci ha consentito di vivere una esperienza d i crescita umana e professionale e della fiducia accordataci . Fiducia che contraccambiamo appieno, avendo avuto il privilegio d i lavora re al fianco di un Sindaco che ha postodavanti a tutti ed a tutti gli interessi collettivi spendendosi lealmente
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 7 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.033 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e è risultato positivo un caso in provincia di Foggia.
Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 131.931 test.
Sono 3.253 i pazienti guariti.
733 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.511, così suddivisi:
1.488 nella provincia di Bari (1 caso registrato nei giorni precedenti è stato eliminato dal database);
380 nella provincia di Bat;
653 nella provincia di Brindisi;
1.162 nella provincia di Foggia;
519 nella provincia di Lecce;
281 nella provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
L’impegno dei volontari ai tempi del COVID-19
Ci stiamo lentamente lasciando alle spalle, ci auguriamo in via definitiva, l’infausta chiusura forzata che ha sospeso impellente e inattesa le nostre relazioni e le nostre vite di tutti i giorni. Nonostante e durante tutto questo, l’impegno di numerose associazioni cittadine e dei loro aderenti ci consentono oggi di raccontare una bella storia di solidarietà e di coesione sociale.
L’Amministrazione comunale, con il personale dei Servizi Sociali e del C.O.C., ha organizzato un servizio a supporto delle persone bisognose per la consegna a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità, realizzato grazie all’adesione di associazioni ed esercizi commerciali.
Alla chiamata rivolta al mondo del volontariato, inoltrata per il tramite della Consulta delle Associazioni,hanno risposto ben 45 volontari – che ringraziamo tutti della solidarietà dimostrata, prontamente coperti da specifica polizza assicurativa, i cui nominativi sono stati comunicati alle forze dell’ordine per gli eventuali controlli su strada. I volontari hanno gestito un piccolo call center con tre numeri mobili, due attivati ex novo dall’Amministrazione comunale e un terzo della Pro Loco Tricase, che per l’occasione ha curato il coordinamento delle attività.
I volontari hanno gestito più di 150 chiamate, rispondendo a richieste di informazioni sugli esercizi commerciali aderenti e sul servizio di consegna a domicilio da parte degli stessi esercenti. Hanno anche eseguito in prima persona 20 consegne a domicilio di beni di prima necessità in situazioni che richiedevano un intervento ad hoc.
Un’altra attività importante è stata la consegna e il supporto alla compilazione dei moduli per la domanda dei buoni spesa da inoltrare al Comune: sono stati consegnati a domicilio 101 moduli su indicazione dei Servizi Sociali. In molti casi i volontari hanno supportato i richiedenti nella compilazione, occupandosi poi della consegna presso l’ufficio competente.
Inoltre, nel giorno di Pasqua, sono stati consegnati a domicilio 36 pasti caldi alle famiglie meno abbienti di Tricase. Le attività elencate sono state svolte da 22 dei 45 volontari che si sono resi disponibili. Ma non è tutto, a supporto di questo lavoro la sig.ra Anna De Micheli dell'associazione Ago d'oro ha donato 130 mascherine cucite a mano, Caffè Cappuccini ha donato dei buoni spesa, La Cruna Sartoria dona 1 euro per ogni mascherina rosso-blu venduta, Antonio Raone e Michele Dell’Abate hanno donato guanti e mascherine, Acquaviva Tecnology di Diddio Luca ha donato altre mascherine, Lega Navale sez. di Tricase ha donato un contributo economico, ASD MTB Tricase ha donato altri buoni spesa.
“In questo periodo di grave emergenza sanitaria in cui non è stato possibile realizzare manifestazioni ed eventi e tutti quelli già in programma sono stati rinviati o annullati” – riferisce il presidente di Pro Loco Tricase Paolo A. Scarascia, “abbiamo cercato di adoperarci per il sociale con iniziative di carattere solidaristico. E così, su invito dell’assessorato ai servizi sociali e insieme a diverse associazioni del territorio, abbiamo collaborato – come accade sempre più spesso da alcuni anni a questa parte, per tutelare e aiutare quei concittadini a cui la pandemia ha procurato maggiori difficoltà. È stato stimolante, dopo aver lanciato l’appello per creare l’elenco dei volontari, ricevere in pochissimi giorni l’adesione di ben 45 imperterriti volontari tricasini di tutte le età. Molti di loro, all’occorrenza, hanno indossato guanti e mascherine e si sono prodigati per rispondere alle richieste di intervento che quotidianamente abbiamo ricevuto alle tre utenze telefoniche che abbiamo gestito. Ovviamente questa iniziativa è stata portata avanti attenendosi scrupolosamente alle disposizioni delle normative emergenziali vigenti e confrontandoci quotidianamente con il coordinatore del C.O.C.”
Siamo felici di poter testimoniare ancora una volta come la vitalità e lo spirito d’iniziativa del mondo del terzo settore, anche nella nostra Tricase, si dimostri in grado di garantire un importante contributo alla comunità nel perseguire l’interesse generale. Queste sono le associazioni che, oltre a quelle già citate, hanno sostenuto e reso possibile questa bella esperienza con i loro volontari: Tricasèmia, Adovos Messapica Tricase, Clean Up Tricase, Comitato San Vito, Coppula Tisa. A loro rivolgiamo il nostro sentito ringraziamento, con l’auspicio che la pratica collaborativa possa radicare sempre meglio insinuandosi proficuamente in tutti gli ambiti della nostra comunità.
Geremia De Giuseppe
Coord. Consulta delle Associazioni
Sabato, 6 giugno 2020
di Alessandro Distante
Gli spot pubblicitari avevano promesso una trama fatta di pacificazione e cambiamento ma poi il film, più è andato avanti, e più si è trasformato in un film degli scontri e del mantenimento fino a diventare un film dell’orrore.
Le ultime scene sono state veramente da incubo, proprio come in quei film nei quali non si vede l’ora che finiscano.
La fine, in effetti, era da tempo prevedibile, conseguenza inevitabile del come il principale attore protagonista, il Sindaco, aveva deciso di interpretare il suo ruolo.
Fin dalle prime battute aveva fatto capire quali sarebbero state le scene successive: in un incontro tenutosi, su iniziativa di una Associazione tricasina, presso la sala della Fondazione Caputo non era andato oltre una inutile ed ingiusta lamentazione sulle inefficienze della macchina amministrativa e sulle ristrettezze finanziarie, tracciando un percorso nel quale quello che si sarebbe potuto fare sarebbe stata la “manutenzione” dell’esistente e la realizzazione di qualche opera pubblica assolutamente necessaria.
Così è stato e di questo bisogna dargli merito: asfaltare le strade, realizzare oppure ridurre la larghezza di qualche marciapiede, aumentare il numero dei parcheggi per le auto, curare il verde pubblico, completare alcuni interventi già progettati, finanziati ed in parte realizzati, come Piazza don Tonino Bello, Tricase Porto e poco altro.
Quando però si è cimentato in alcune questioni che andavano oltre l’ordinario ha segnato tutti i limiti suoi e dell’intera Amministrazione: è quanto è accaduto per il PUG, l’ACAIT e Villa Sauli. In nessuno dei tre casi è riuscito a realizzare quanto invece aveva annunciato; ad oggi nessun finanziamento e nessuna seria idea per il complesso della ex Cooperativa (nel frattempo in parte crollata); nessun vero coinvolgimento sul PUG e nessuna adozione (ed al contrario dura presa di posizione dei Tecnici locali), mentre l’ecomostro sta ancora lì e il Giudice amministrativo dà ragione alla proprietà.
Alla base, una rinuncia a volare alto; la convinzione che il confronto non sia così importante se non addirittura inutile e da qui nessun incontro pubblico, né suo né delle liste che lo avevano appoggiato, così venendo meno al compito educativo che ogni Amministrazione deve svolgere, specialmente per appassionare i giovani al bene comune.
Eppure proprio il Sindaco Chiuri era riuscito a portare in Consiglio comunale tanti bravi giovani Consiglieri, poi lasciati soli e allo sbando con un pesante contraccolpo su un’intera generazione.
Al fondo, la convinzione che sia meglio anestetizzare il livello del confronto senza rendersi conto che questa scelta porta inevitabilmente all’inaridimento del dialogo e quindi allo scontro.
Famosi sono così diventati i suoi impegni istituzionali in occasione di incontri pubblici, sempre impegnato e sempre altrove.
Il ruolo che si è ritagliato, per sua scelta non difettando in lui capacità e competenze, è stato volutamente di basso profilo, pensando di poter governare una Città abbassando l’asticella del confronto democratico.
La gestione dell’ordinario è importante, ci mancherebbe altro, entrare in Tricase ed essere accolti da Benvenuti in aiuole pulite ed abbellite è positivo, ma intanto la Città perdeva le grandi battaglie come conquistare il ruolo di Comune trainante per l’intero Capo di Leuca (niente ingresso nell’Unione Terra di Leuca e scontro aperto con gli altri Sindaci sulla 275), ruolo marginale nel progetto di Area interna, esclusione dalle ZES.
Il rifiuto del confronto si è perciò tradotto nello scontro se non addirittura nella maldicenza e il basso profilo ha finito per contagiare l’intero cast.
E’ per tutto questo che le scene finali di questo film dell’orrore vedono una maggioranza, divenuta minoranza, che piuttosto che interrogarsi sul suo fallimento accusa la minoranza, nel frattempo divenuta maggioranza, e punta il dito su singole figure come il Presidente del Consiglio Martina, l’oppositore più battagliero Nunzio Dell’Abate e, negli ultimi fotogrammi, sul candidato sindaco Fernando Dell’Abate, fino al punto da imputare a lui, ingiustamente e paradossalmente, la paralisi dell’attività politico amministrativa.
Ma il tutto contro tutti è anche all’interno della stessa maggioranza: nell’arco di tre anni, due Assessori revocati e un altro “costretto” alle dimissioni; tre Consiglieri passati all’opposizione, tutto liquidato come questioni personali.
Lo scontro non ha risparmiato neppure la minoranza, dove la Consigliera Sodero ha spesso assunto posizioni contro la minoranza fino ad appoggiare la maggioranza e, nelle ultime scene, puntando pure lei il dito contro Dell’Abate (Fernando) addirittura possibile causa della invalidità di tutte le delibere del Consiglio dall’inizio ai nostri giorni così alimentando, infondatamente, la confusione tra i poveri cittadini.
Tutti contro tutti, ed intanto i Commercianti protestano, il Covid semina angoscia a famiglie e piccole imprese, e, soprattutto, i cittadini non si riconoscono in una politica improvvisata e confusionaria, litigiosa e rancorosa, miope ed asfittica.
Siamo ai titoli di coda, e non vediamo l’ora che questo film finisca, per appassionarci al prossimo film, sperando in una trama più robusta, in una sceneggiatura credibile e in attori protagonisti che riescano ad interpretare il loro ruolo con professionalità e passione