Lunedi, 8 giugno 2020

Dimissioni dalla carica di Sindaco della Città di Tricase

Care Concittadine, cari Concittadini, gli accadimenti degli ultimi tempi con il cambio di casacca da parte di. tre Consiglieri di Maggioranza tra cui il Presidente del Consiglio e l’attuale mozione di sfiducia nel miei confronti, che vede firmatari nove dei sedici Consiglieri che compongono l’Assise, paralizza senza soluzione alcuna l’azione amministrativa

La mancanza dei numeri in seno alla maggioranza pone dì fatto firne alla mia Amministrazione. Il dato che emerge chiaramente è l’operato scriteriato di chi, in un momento post emergenziale così delicato e gravoso per la nostra comunità e durante il quale numerosi sforzi si stanno compiendo per venire incontro alle tante grida di aiuto vanifichi il tutto per puri scopi personali e politico-elettorali. Sono degli irresponsabili!

I numerosi sforzi di pacificazione e coinvolgimento nelle decisioni e nelle misure adottate e da adottare in piena fase covid19 non hanno, evidentemente, avuto il risultato sperato: lavorare insieme per Tricase!

Lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco oggi con maggiore convinzione, alla luce di quanto accaduto: il male peggiore di questa città è stato, e continua a essere, lo sciacallaggio politico e la maniadi grandezza di un manipolo dì soggetti.

Seppure questo manipolo di aspiranti burattini e burattinai continui a smaniare dalla voglia ditrascinarmi sulla ribalta di un teatro del grottesco su cui sta andando in scena l’ennesima commedia del ridicolo, purtroppo ancora una volta dovranno farsene una ragione: il bagaglio di principi morali che hannosempre orientato il mio agire in politica, nella pubblica amministrazione così come nella mia vita di tutti i giorni, mi impediscono di scendere a tali livelli.

Soprattutto in un momento così difficile e critico per l’intero Paese e per la comunità di Tricase. Presentare una mozione di sfiducia all’indomani dell’emergenza Covid e in un momento in cui la comunità avrebbe maggiore necessità di una guida salda e di una azione amministrativa incisiva in vista della ripartenza è u n atto vile, spregiudicato e dannoso. E non per i1 sottoscritto, ma per i cittadini di Tricase.

Per quanto mi riguarda trovandosi, l’Amministrazione, nell’assoluta paralisi amministrativa e decisionale, lascio il palcoscenico a questi commedianti improvvisati e prendo atto della mozione di sfiducia presentata che, ripeto, di fatto determina l'impossibilità garantire il governo della Città. L’abnegazione ed il senso del dovere con il quale ho agito ed ancora una volta l’amore supremo che nutro per la mia Comunità mi portano a rassegna re le mie dimissioni da Sindaco del Comune di Tricase. “Ai posteri l’ardua sentenza”.

DIMISSIONI GIUNTA

Con la presente, i sottoscritti Concetto SCUDERI, Rita DE IACO e Sonia SABATO rassegnano le proprie, irrevocabili, dimissioni dalle cariche di Vicesindaco ed Assessori del Comune di Tricase. Nell’arco dei rispettivi mandati abbiamo sempre cercato con passione, abnegazione, seno del dovere e spirito di sacrificio di perseguire gli interessi della nostra Tricase.

Questo, oggi, non è più possibile. La Mozione cli sfiducia che pende sul Sindaco Chiuri e, inevitabilmente, su tutta l’Amministrazione cipriva di una condizione fondamentale per ogni buon Amministratore: quella di operare efficacemente ed efficientemente per il bene della collettività.

Siamo, infatti, pienamente consapevoli che, seppur ancora legittima dal punto di vista formale, la nostra posizione, non è più legittimata dal punto di vista sostanziale. Riteniamo che un Amministratore sfiduciato non abbia più i requisiti necessari per rispondere fattivamente e proficuamente alle richieste dei Cittadini ed ai bisogni della Città, soprattutto in questo momento di profonda sofferenza di tutto il tessuto sociale e produttivo. Sarebbe, oltremodo, avvilente ascoltare quotidianamente le numerose richieste dei Concittadini, consci dinon poter ottemperare alle stesse. Ben sappiamo che, ormai, tra pochissimi giorni verrà discussa ed approvata definitivamente la mozione di sfiducia.

Pochissimi giorni che scientemente, perché ben conosciamo i tempi biblici e le lungaggini della burocrazia e della azione amministrativa, non ci consentirebbero di attuare alcun ché. Alla luce di queste considerazioni voler, oggi, rimanere in carica significherebbe solo procrastinareinutilmente, o peggio per qualche spicciolo di indennità, l’agonia di una fine annunciata. Tutto ciò non solo non ci appartiene, ma cozza terribilmente con i principi cui abbiamo improntato il nostro mandato.

Siamo, comunque, estremamente onorati della possibilità offertaci, che ci ha consentito di vivere una esperienza d i crescita umana e professionale e della fiducia accordataci . Fiducia che contraccambiamo appieno, avendo avuto il privilegio d i lavora re al fianco di un Sindaco che ha postodavanti a tutti ed a tutti gli interessi collettivi spendendosi lealmente

 

 

 

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