Sabato,11 luglio 2020
di Nunzio Dell'Abate
di Alessandro Distante
La scelta di un sindaco determina le sorti di un paese. Da quando il Legislatore ha introdotto l’elezione diretta del primo cittadino, gli ha affidato il compito di scegliersi gli assessori e, solitamente, gli assicura una robusta maggioranza in Consiglio, l’asse del potere si è spostato dal consiglio comunale al sindaco.
La volontà di creare un rapporto diretto tra cittadini e sindaco e di favorire una sua forte legittimazione con una conseguente maggiore libertà di azione, per fini ovviamente nobili, ha posto, fin da subito, una questione fondamentale: chi sceglie i candidati a sindaco?
La crisi della politica, per un verso, e la mancata normazione di un meccanismo di selezione (vedi primarie), per altro verso, hanno portato a candidature, e poi ad elezioni, non sempre rivelatesi positive per la Città.
Le candidature nascono per lo più da autocandidature o da sollecitazioni che talvolta vengono legittimate da consultazioni elettorali primarie oppure da organismi, alcune volte ufficiali (come i partiti) altre informali come tavoli, riunioni o altro.
Per correttezza nei confronti dei miei Lettori devo far presente che mi sono giunte numerose sollecitazioni ad offrire una mia disponibilità alla candidatura a sindaco, sollecitazioni alle quali –per rispetto a chi me lo ha proposto- non ho opposto logiche di convenienza personale o motivi professionali oppure altri impegni già presi.
Si tratta tuttavia di una disponibilità e non di una candidatura o, peggio, di una autocandidatura; una disponibilità che potrà essere valutata se ritenuta utile alla Città, se può dare un contributo di entusiasmo, favorire un largo coinvolgimento dei cittadini e momento di possibili sintesi.
Sono da sempre convinto che l’impegno politico può e deve essere svolto in vari modi, sia in ruoli istituzionali, sia, per esempio, curando un giornale cittadino.
Pertanto, in un modo o nell’altro, con assoluta serenità, continuerò ad occuparmi della Città, con la solita passione e con lo sforzo di professionalità di questi lunghi anni di impegno civico.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 10 luglio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2018 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi:
3 casi residenti in provincia di Lecce,
1 caso residente in provincia di Bari,
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 198088 test.
Sono 3922 i pazienti guariti.
72 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.540, così suddivisi:
1.493 nella provincia di Bari;
382 nella provincia di Bat;
660 nella provincia di Brindisi;
1.169 nella provincia di Foggia (un caso è stato eliminato dal database);
525 nella provincia di Lecce;
281 nella provincia di Taranto);30 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Venerdi,10 luglio 2020
Elezioni regionali, la giunta pugliese accelera:
ok alla parità di genere in vista del voto
La giunta regionale ha approvato oggi – su proposta del presidente Emiliano - uno schema di disegno di legge per la modifica della leggere elettorale regionale, formato da un unico articolo di legge. Il comma 3 dell’art. 7 della L.R. n. 2/2005, come modificato dall’art.5 della L.R. n.7/2015, è sostituito nel modo seguente:
“Ogni elettore dispone di un voto di lista e ha facoltà di attribuire massimo due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento della preferenza successiva alla prima, scrivendo i cognomi su ciascuna riga posta a fianco del contrassegno”.
Sulle preferenze, lo Statuto regionale dispone che la legge regionale promuove parità di accesso fra donne e uomini alle cariche elettive e pubbliche, allo scopo di favorire l’equilibrio della presenza fra generi.
La legge nazionale 15 febbraio 2016, n.20 emana disposizioni di principio volte a garantire, in attuazione dell’articolo 51 della Costituzione, l’equilibrio della rappresentanza di genere, che ad oggi la regione non ha recepito.
“In tal senso – si legge nella relazione al disegno di legge firmato dal presidente Emiliano - come noto, è pervenuta una sollecitazione ad adempiere al vulnus normativo da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri.
L’introduzione nella legge elettorale pugliese della doppia preferenza di genere per garantire una effettiva rappresentanza delle donne negli organi legislativi è un punto del programma di governo della Regione”.
Il presidente Emiliano precisa nella relazione che “la competenza è del Consiglio regionale che ha ritenuto, a seguito di mia sollecitazione, di mettere in agenda la discussione sulla doppia preferenza nella seduta del 15 luglio. Ritengo, pertanto, al fine di imprimere un’accelerazione all’iter di approvazione della norma di proporre, con atto di impulso della Giunta, un emendamento all’art.7 della L.R. n.2/2005 e s.m.i. attraverso il seguente schema di disegno di legge”.
La modifica rispetta per analogia la disposizione dell’art. 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, lettera c-bis) rubricata “promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive”, (come modificata dalla L. n.20/2016 art.1 comma 1) che riporto di seguito:
“qualora la legge elettorale preveda l’espressione di preferenze, in ciascuna lista i candidati siano presenti in modo tale che quelli dello stesso sesso non eccedano il 60 per cento del totale e sia consentita l’espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima”. La legge elettorale pugliese, sotto il profilo del rapporto tra candidati di sesso diverso, già prevede il rapporto massimo 60-40 nella composizione delle liste.
La Fondazione di Partecipazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" comunica che dall’11 al 14 Agosto prossimi si svolgerà “#cartadileuca2020 - Mediterraneo, una rete di solidarietà”.
Un laboratorio permanente, alla sua quinta edizione, interculturale e interreligioso, che il sodalizio della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca organizza dal 2016, quando a metà dell’estate il Capo di Leuca diventa un campo di volontariato e un cammino condiviso, che si concluderà con la Marcia notturna “Verso un’Alba di Pace“, che, nella notte tra il 13 e il 14 agosto, dalla tomba di don Tonino Bello raggiungerà la Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca, cuore del Mediterraneo, alla quale a causa dell’emergenza COVID-19 e nel rispetto del protocollo di sicurezza del distanziamento sociale prevede solo 25 partecipanti.
L’edizione annuale dell’evento internazionale potrà annoverare la collaborazione con la Scuola di management pastorale e unpartenariato composto dalla CEI - Conferenza Episcopale Italiana, dalla Fondazione Migrantes, dalla Caritas Italiana, da FOCSIV - Federazione dei Volontari Nel Mondo, dalla Comunità di Sant’Egidio e dal CIHEAM (Istituto Agronomico mediterraneo).
“#cartadileuca2020” si svolgerà prevalentemente in diretta web (su zoom, sul sito www.cartadileuca.it, sulla pagina facebook e sul canale youtube), ma continuerà ad essere portabandiera di pace e portavoce di ogni possibile fraternità. Anche in questa edizione, non saranno i potenti o i grandi della terra a confrontarsi per redigere il
documento, ma le centinaia di ragazzi che dai vari Paesi d’Europa e del Mediterraneo, si collegheranno virtualmente con il Capo di Leuca, per ascoltare riflessioni ma soprattutto per incontrarsi e confrontarsi.
Con un programma molto intenso, per parteciparvi sono aperte le iscrizioni online su www.cartadileuca.it, saranno quattro giornate che consentiranno ai giovani, con culture, sensibilità e fedi differenti, di sperimentare esperienze di condivisione e di fraternità, all’insegna del dialogo ecumenico e interreligioso.Don Tonino Bello ha insegnato che l’Europa dev’essere una casa in cui Nord e Sud si aiutano, mentre l’attualità vede il cuore geopolitico dell’Europa spostato altrove, relegando il Mediterraneo a periferia irrilevante, quando non persino una barriera insormontabile o un cimitero di speranze.
Allo stesso tempo, “#cartadileuca2020” presenterà un Salento capace di farsi ponte tra l’Europa e il Mediterraneo, come luogo della convivialità per la costruzione di un mondo dove la persona riscopre la propria dignità.“#cartadileuca2020” andrà a valorizzare e attualizzare l'eredità culturale e spirituale di Don Tonino Bello, che nel Capo di Leuca nacque e oggi riposa.
Nella “convivialità delle differenze”, la profezia di don Tonino Bello ha indicato uno sviluppo umano basato sull’etica del volto e dello sguardo, capace di promuovere una fraternità concreta, come impegno verso l’altro.
Seguendo i suoi passi, nelle quattro giornate “Carta di Leuca 2020” sarà un grande laboratorio che, attraverso, intensi momenti di condivisione virtuali, come le "tende della convivialità", giungerà alla redazione di un documento di impegni per la Pace, da destinare ai potenti della Terra.Precedentemente all’iniziativa, ogni venerdì, a partire dal 17 luglio sino al 7 Agosto, sempre alle ore 19.00, in diretta web, da vari
luoghi del paese natale di Don Tonino Bello, in preparazione a “Carta di Leuca 2020” si svolgeranno degli incontri virtuali aventi come tema “La solidarietà”.