Giovedi,10 settembre 2020
È stato seguito oggi nel Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce il primo trapianto di cornea su una paziente di 81 anni affetta da cheratopatia bollosa.
La procedura chirurgica è stata condotta con successo dal dott. Gianluca Besozzi e dal dott. Giuseppe Nitti, medici dell’U.O.C. di Oftalmologia diretta dal dottor Antonio Mocellin, con l’assistenza anestesiologica del dott. Pietro De Donno.
Grazie all’implementazione delle tecnologie dedicate alla chirurgia oftalmologica, è stato possibile effettuare questo delicato intervento chirurgico che si propone di restituire la vista in un occhio ipovedente.
I pazienti con patologie corneali che necessitano di trapianto possono da oggi fare riferimento anche al Vito Fazzi di Lecce, opportunità che inoltre evita a pazienti e familiari i disagi causati dagli spostamenti fuori Regione.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 10 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.916 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 70 casi positivi: 32 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi; 5 nella provincia BAT, 13 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 17 in provincia di Taranto, 1 fuori regione.
Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Bari, 1 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 339.446 test.
4.169 sono i pazienti guariti.
1.470 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.209, così suddivisi:
2.305 nella Provincia di Bari;
503 nella Provincia di Bat;
727 nella Provincia di Brindisi;
1.476 nella Provincia di Foggia;
710 nella Provincia di Lecce;
435 nella Provincia di Taranto;
52 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Nelle ultime 24 ore abbiamo registrato 32 nuovi positivi al Sars-Cov2. Le positività odierne riguardano in particolare 27 contatti stretti collegati a casi già isolati e sotto sorveglianza, 1 rientro dalla Sardegna e 4 casi in corso di accertamento”.
Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: "L'unico positivo registrato oggi è stato individuato attraverso il contact tracing, poiché collegato a un caso precedente".
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “5 casi registrati oggi nella provincia Bat: 2 sono ricoverati, 1 é un contatto stretto di persona positiva registrata nei giorni scorsi, 1 è tornato dalla Romania e su un ultimo caso sono ancora in corso le indagini epidemiologiche del Dipartimento di Prevenzione”.
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia sono stati registrati 13 nuovi casi di persone positive al COVID 19. Di questi: 5 sono contatti di casi già noti; 4 sono cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale; 4 sono le persone sintomatiche individuate grazie alla segnalazione dei medici di medicina generale. È scattata immediatamente la sorveglianza attiva e la verifica dei contatti stretti da parte dei nostri servizi”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “L’unico caso registrato oggi dal Dipartimento di prevenzione è un contatto stretto di caso già noto, residente in provincia di Lecce”.
Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Dei 17 casi di Covid attribuiti per residenza a Taranto, alcuni sono riconducibili al focolaio dell’azienda di Polignano a Mare; altri casi sono relativi al focolaio della RSA di Ginosa Marina; altri, infine, sono casi di contatti positivi riscontrati a seguito di indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”
di Giuseppe R. Panico
Per il futuro amministrativo prossimo non ci resta che attendere il nuovo sindaco e se sarà degno o meno del titolo di Primo Cittadino. Non come arido numero di voti, ma per altre superiori qualità.
Il passato prossimo è invece conosciuto e, se focalizzato alla quasi passata stagione balneare, non possiamo che prendere atto, oltre che dei nostri pregi, dei nostri antichi difetti, mai risolti o oggetto di un ampio dibattito sul turismo costiero o di una strategia che incida sul nostro vivere il mare e la costa.
Da cittadini, leggeremo, ascolteremo, valuteremo e infine voteremo con coscienza e responsabilità almeno il candidato che meno ci dispiace.
Da sudditi, spesso ignari dei programmi, delle qualità dei candidati, dei nostri diritti/doveri, di tanti aspetti politici ed economici o privi di cultura civica, cederemo a promesse o pressioni per una poco alfabetica croce sul nome da altri indicato.
Da ignavi o irresponsabili, eviteremo le urne e la croce, erroneamente convinti che nulla cambia se non il nome di chi cerca o unge poteri e poltrone.
A far cambiare le cose ci pensano spesso i grandi disastri (terremoti, guerre, rivoluzioni etc.), da noi rari o lontani nel tempo, come rara è la vera voglia di cambiare e ben radicata quella di continuare come sempre.
Ora ci si è messo il virus a far cambiare, se non la mentalità paesana, il modo di vivere di una intera umanità che, incerta sul da farsi, ha intanto ridotto il suo turismo.
Ma, con l’arrivo dell’estate, il calo dei contagi, dopo mesi di lutti, lock -down, restrizioni e voglia di tornare a vivere, è cresciuta l’assuefazione al rischio, con meno prevenzione e ben più giovani infettati e infettanti.
Il Salento e Tricase, fra le aree meno colpite e da tempo ricercate dal turismo balneare (in gran parte a corto raggio da paesi e regioni limitrofe), non poteva che attrarre di più vacanzieri e bagnanti.
Ma, breve durata, risorse ridotte, limitato senso civico, scarse pretese e adattabilità, si sono spesso coniugate con la debolezza delle istituzioni locali e la carenza di servizi costieri e alla balneazione.
La conseguenza è che, almeno a Marina Serra, si debba quasi rinunciare alle speranze di un turismo più ricco, raffinato e organizzato.
La stessa politica e la mentalità dominante hanno infatti creato, consapevolmente o meno, le condizioni per incentivarne l’attuale ben modesto profilo.
Del Piano Coste, dopo ormai quattro anni, l’unico “successo” è l’aver fatto del porticciolo/approdo più che una nuova ampia e salubre piscina di mare, un “ghetto balneario”, privo di barche, ricambio d’acqua, rispetto delle regole, ma non certo di frotte di bagnanti (illegali) e relative fluide…“eccedenze”.
Il Piano Coste, auspicabilmente da rivedere, non ha infatti previsto né un bagno pubblico, né un posto di pronto soccorso, né un posto-auto in più e “Stabilimenti Balneari” “Spiagge Libere con Servizi” sono solo sulla carta e non sugli scogli.
E così, nelle tante ore di punta, il porticciolo, nella parte più interna e frequentata, in assenza di una idrovora collegata al mare aperto, si meriterebbe un auto-spurgo in servizio permanente.
Di fatto, trascurando di rendere più adeguati e sicuri gli accessi e le discese al mare aperto, troppi “visitors” (da spiaggia), anziani o bagnanti poco abili al mare nostrum non possono che ricercare rinfresco e relax, oltre che nella piscina naturale, in quelle acque meno salubri ma tranquille, magari con una mascherina, non per il noto virus ma per non bagnarsi il viso e ingerire altri “virus”.
Il normale turista, non trovando né parcheggio, né più agevoli accessi al mare aperto, né una barca che lo porti ad ammirare la nostra costa, le nostre grotte e i nostri fondali, non può che esprimere il suo… “apprezzamento” e dirigersi altrove.
Non sappiamo cosa pensa in merito la politica dei nostri quattro candidati sindaco, degnatosi in questi giorni anche di un olimpionico “salto della quaglia”; da destra a sinistra verso nuovi sinistri miraggi. Abbiamo due aspiranti sindaco già con un passato a Palazzo Gallone e due che aspirano a salirne le scale.
Che affidabilità e capacità avrà quello eletto e che potere si riserva la cittadinanza nel condividerne o meno le scelte? Nel suo libro “La Democrazia in America, (1835) uno pilastro della cultura democratica, Toqueville scriveva: “Ciò che si intende per repubblica negli Stati Uniti è l’azione lenta e tranquilla della società su sé stessa…… e non, come in Europa, il governo di coloro che si fanno garanti e interpreti della maggioranza”.
Dopo quasi due secoli e tanto civico progresso, sembra ancora prevalere nel nostro Meridione il governo di chi, una volta eletto, si crede garante e interprete della sola maggioranza e non certo il governo dell’azione lenta, decisa e tranquilla di una ben più attiva, informata e responsabile cittadinanza.
Ne derivano così discutibili scelte, poteri mal riposti, inerzie, sprechi, debiti, condizionamenti e ostilità, che limitano progresso e sviluppo comune. “Nui simu fatti cusì”, dicevano anni fa, alcuni anziani (e non solo). Se continuiamo “cusì”, le nuove speranze non saranno altro che vecchie illusioni. E non solo a Marina Serra.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 9 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.611 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 99 casi positivi: 64 in provincia di Bari, 11 in provincia BAT, 4 in provincia di Brindisi, 11 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 1 fuori regione.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 335.530 test.
4.158 sono i pazienti guariti.
1.414 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.139, così suddivisi:
2.273 nella Provincia di Bari;
498 nella Provincia di Bat;
726 nella Provincia di Brindisi;
1.463 nella Provincia di Foggia;
709 nella Provincia di Lecce;
418 nella Provincia di Taranto;
51 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota (2 casi sono stati eliminati dal database).
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi 64 casi di positività al sars Cov 2- in provincia di Bari, di cui 27 fanno riferimento alla attività di sorveglianza del Dipartimento di prevenzione ancora in corso in una azienda di Polignano a Mare. Finora sono stati eseguiti 273 tamponi ai dipendenti dell’azienda interessata dal focolaio e ai contatti, dai quali è emersa la positività di 105 soggetti. A supporto della attività del Dipartimento – prosegue Sanguedolce – è stata allestita una tenda della Protezione civile a Polignano a Mare predisposta per effettuare tamponi a coloro che hanno avuto contatti sospetti, a quanti hanno avuto accesso all’azienda dal 1 settembre in poi e coloro che presentano sintomatologia simil influenzale. Alla tenda si può accedere – precisa dg – solo su prenotazione tramite la piattaforma web della ASL. La maggior parte degli altri casi riscontrati oggi – conclude Sanguedolce – sono contatti stretti di positivi già individuati e sotto sorveglianza, e si registrano ancora positività dai rientri in regione” La maggior parte degli altri casi riscontrati oggi – conclude Sanguedolce – sono contatti stretti di positivi già individuati e sotto sorveglianza, e si registrano ancora positività dai rientri in regione”.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “Sono 11 i casi positivi registrati oggi nella provincia Bat. Di questi 3 sono contatti stretti di casi positivi dei giorni scorsi, 4 sono sintomatici e sugli altri sono in corso le indagini del dipartimento di prevenzione”.
Dichiarazione del Dg Asl Br, Giuseppe Pasqualone: "Sono quattro i casi positivi in provincia di Brindisi. I primi due sono cittadini albanesi rientrati in Puglia nei giorni scorsi, il terzo è un cittadino afgano richiedente asilo, ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Perrino. Il quarto è un rientro dalla Spagna: tutti i suoi familiari sono già stati sottoposti a tampone e sono risultati negativi".
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Le nuove positività registrate in data odierna in provincia di Foggia sono 11. Si tratta di: 8 contatti di casi già noti; 2 cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale; 1 persona sintomatica individuata grazie alla segnalazione del medico di medicina generale. Tutti sono stati già presi in carico dalla ASL che, attraverso il servizio di Igiene, sta effettuando le dovute indagini epidemiologiche”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Sono 5 i casi registrati oggi dalla Asl Lecce: 3 fanno parte dello stesso nucleo famigliare e su di loro sono in corso le indagini epidemiologiche, uno è un contatto stretto di un caso noto ed era già in isolamento, uno è un residente rientrato dalla Grecia”.
Dichiarazione del Dg Asl Ta, Stefano Rossi: “I casi Covid di Taranto sono da attribuire a contatti stretti di casi registrati positivi nei giorni scorsi.
Sono pazienti asintomatici seguiti costantemente dal dipartimento di prevenzione attraverso i tecnici e medici. I pazienti ricoverati presso reparto infettivi del Moscati sono 30. Al momento non vi è alcun ricovero presso la terapia intensiva”.
Mercoledi, 9 settembre 2020
La Caritas diocesana di Ugento - S. Maria di Leuca comunica che Sabato 12 Settembre 2020, alle ore 18.30 in Piazza Cappuccini presso l’ex Convento di S. Antonio a Tricase si svolgerà l’inaugurazione del CENTRO CARITAS DIOCESANO.
L’iniziativa sarà realizzata nel pieno rispetto delle regole previste per l’emergenza sanitaria Anti COVID-19, indossando le mascherine e osservando il distanziamento sociale.
Il programma dell’evento prevede alle ore 18.30 la celebrazione della Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Vito ANGIULI, Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca. Al termine, alle ore 19.30, moderata dal Giornalista Maurizio ANTONAZZO, si svolgerà la Presentazione del “Centro Caritas”, con i Saluti istituzionali del Commissario Prefettizio del Comune di Tricase e Vice Prefetto Vicario, Dott. Guido APREA, del Presidente Ambito Territoriale Gagliano del Capo, Dott. Carlo NESCA e del Soprintendente ABAP (Archeologia, belle arti e paesaggio) di Brindisi, Lecce e Taranto, Arch. Maria PICCARRETA. Si proseguirà con gli interventi di Mons. Francesco SODDU, Direttore Nazionale Caritas Italiana, di Don Alessandro MAYER,Delegato Regionale Caritas Puglia, dell’Arch. Antonietta RICCHIUTI e dell’Ing. Andrea MORCIANO, Tecnici Progettisti del recupero dell’ex Convento dei Cappuccini, e di Don Lucio CIARDO, Direttore Caritas Diocesana. Le conclusioni saranno a cura di S.E. Mons. Vito ANGIULI Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca.
Il Centro Caritas sarà ubicato nel complesso monumentale dei Padri Cappuccini, risalente al 1578, per volere dei baroni di Tricase, Pappacoda e Gallone, e completato nel 1588 sotto il provincialato di Padre Cherubino da Noci.
Il Centro Caritas avrà al suo interno, l’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse per una conoscenza del territorio. Proprio nella lettera decreto a conclusione della prima visita pastorale, il Vescovo afferma:” Il territorio è la casa comune di tutti
coloro che vi abitano. Pertanto è necessario che prima si conoscano e poi si interagisca con tutte le realtà che risiedono, tenendo presente alcune indicazioni pastorali: Conoscere la situazione sociale, economica, culturale e civile ed avere una mappa dettagliata delle situazioni di povertà e di bisogno dei singoli e delle famiglie. (n. 85) L’Osservatorio sarà a servizio sia degli uffici pastorali e sia delle comunità parrocchiali per un’azione pastorale più incisiva.
L’osservatorio utilizzerà il sistema di raccolta dati (OspoWeb e OspoRisorse) di Caritas Italiana, per la realizzazione di una progettazione orientata all’animazione della comunità da cui si possono avviare processi di promozione umana, su un territorio marginale, come il Capo di Leuca.
Il Centro avrà in modo particolare il compito dell’Animazione della Carità. Si investirà molto sul piano della formazione delle risorse umane per l’avvio di un cammino che trovi nell’azione caritativa il punto fermo di una fede ancorata alla Parola, sostenuta dalla vita sacramentale, in modo particolare dalla Liturgia Eucaristica, fonte e culmine della vita del cristiano, in modo particolare nella vita delle comunità parrocchiali.
La natura stessa dell'organismo pastorale Caritas è quella di «promuovere in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale» (cfr. Statuto Caritas, art. 1).
Il soggetto privilegiato del lavoro di promozione Caritas, sono le parrocchie che saranno sostenute, dal Laboratorio-botteghe promozione Caritas, nella capacità di esprimere una testimonianza comunitaria della carità, promuovendo una cultura inclusiva, privilegiando ed incoraggiando a dare risposte concrete privilegiando l’aspetto educativo del segno, capace di raccontare il comandamento dell’Amore vissuto dalla comunità.
Nell’ambito dell’attenzione ai bisogni del territorio sono nate nel tempo tre piccole mense e 6 piccoli centri di accoglienza-dormitori che saranno coordinate dal Centro Caritas, con lo scopo di offrire alle persone in difficoltà un pasto caldo o un posto letto e buone relazioni secondo la logica dell’accompagnamento e della promozione umana e non del semplice assistenzialismo.
Il sostegno alimentare alle famiglie, avverrà attraverso il Banco delle Opere di Carità Puglia Onlus, sodalizio che recupera eccedenze di produzione agricola, dell'industria alimentare, della Grande Distribuzione, delle istituzioni pubbliche, dei punti vendita alimentari; promuove azioni educative a favore della sana alimentazione e della prevenzione dello spreco alimentare.
In questo Centro sarà ubicata la sede diocesana del “Progetto Policoro”, con il quale si affronta il problema della disoccupazione giovanile, attivando iniziative di formazione a una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità, secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa.
Il “Progetto Policoro” vede come supporto sia dell’Ass. Form.ami per quanto riguarda la formazione professionale,l’orientamento e l’inserimento nel mondo del lavoro, la “Fondazione Mons. De Grisantis”, nata dalla volontà del compianto Vescovo Mons. Vito De Grisantis, che ideò il “Progetto Tobia - Microcredito sociale”, promuovendo il credito per la creazione d’impresa e di sostegno con il microcredito sociale per le famiglie che si trovano in particolari situazioni di bisogno, inoltre da Gennaio 2020 la fondazione svolge un servizio di prevenzione usura.
Sarà possibile rivolgersi al Centro Missionario Diocesano che promuove, dirige e coordina l’attività missionaria e che ha portato alla nascita di “Amahoro Onlus”, l’Associazione di Volontariato Internazionale (Amahoro in rwandese significa “pace”) con cui tuttora collabora in maniera concreta e proficua, condividendone i principi dell’etica cristiana e della dottrina sociale della Chiesa.
Nel Centro Caritas sarà ubicato l’Ufficio diocesano Migrantes, l’organismo pastorale che si adopera per la cura pastorale dei migranti, con attenzione alle persone e alle comunità ed anche l’Ufficio Famiglia diocesano che ha la missione di trasmettere il Vangelo del Matrimonio e della Famiglia, coordinando e promuovendo iniziative che sostengono la vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo; e infine, l’Ufficio diocesano Pastorale sociale e lavoro, il quale favorisce e sviluppa la sensibilizzazione delle comunità cristiane a recepire i valori e i problemi della società attuale con particolare attenzione ai lavoratori e con l’impegno a far conoscere l’insegnamento della Chiesa sui problemi sociali.
Un’ attenzione particolare nel Centro Caritas diocesana, sarà rivolta al mondo giovanile con la promozione del Servizio Civile Universale, l’Anno di Volontariato Sociale, campi lavoro sia in Italia e sia all’Estero, ed insieme al Servizio di Pastorale Giovanile offrirà ai giovani un’occasione per contribuire al bene comune e allo stesso tempo per un percorso di crescita personale e comunitario nei valori della pace, solidarietà e giustizia. Attraverso il servizio in situazioni di povertà e di emarginazione, la formazione lungo tutto l’arco dell’anno, la dimensione comunitaria nel servizio e per chi lo desidera nella proposta di vita comunitaria e l'animazione delle comunità