Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 14 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.820 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 61 casi positivi: 48 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Taranto. Due casi già attribuiti nei giorni scorsi a residenti fuori regione sono stati attribuiti oggi alla provincia di Bari.
Sono stati registrati 2 decessi in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 351.539 test.
4.225 sono i pazienti guariti.
1.713 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.510, così suddivisi:
2487 nella Provincia di Bari;
520 nella Provincia di Bat;
741 nella Provincia di Brindisi;
1529 nella Provincia di Foggia;
722 nella Provincia di Lecce;
460 nella Provincia di Taranto;
50 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Nelle ultime 24 ore il Dipartimento di Prevenzione ha registrato 46 nuovi positivi al Sars-Cov2. Le positività odierne riguardano in particolare 29 contatti stretti collegati a casi già isolati e sotto sorveglianza, 1 rientro dalla Calabria e 16 casi in corso di accertamento”. 2 casi dei giorni scorsi sono stati riattribuiti a Bari oggi.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “2 i casi positivi registrati oggi nella Provincia Bat: di questi 1 è un contatto stretto di un positivo registrato nei giorni scorsi mentre sull' altro caso sono in corso le indagini epidemiologiche del Dipartimento di Prevenzione”.
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 6 le nuove positività registrate in data odierna in provincia di Foggia. Eccetto che per 1 contatto stretto di un caso già noto, negli altri 5 casi si tratta di persone sintomatiche, tutte prese in carico dal servizio di Igiene aziendale”.
Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Sei casi positivi Covid a Taranto sono attribuibili a pazienti appartenenti al gruppo di lavoratori di un caso di un’altra provincia, un altro caso positivo era già osservato in precedenza e seguito durante indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.
Lunedi,14 settembre 2020
QUESTA SERA IL CONFRONTO TRA I QUATTRO CANDIDATI A SINDACO
Organizzatore: il Volantino, settimanale cittadino di Tricase
Giorno: 14 settembre
Luogo: Piazza Cappuccini Tricase
Orario di inizio 20,30
Durata: al massimo 2 ore
Conduttore: Alessandro Distante
Schema:
Introduzione e prima domanda uguale rivolta a tutti da parte del conduttore
Seguiranno domande che ciascuno dei candidati rivolgerà di volta in volta ed a turno a ciascuno degli altri candidati.
Cioè la domanda ad esempio del candidato A sarà al candidato B; quindi seguirà la domanda del candidato C al candidato D e così a seguire.
Alla fine ogni candidato riceverà tre domande diverse da parte degli altri tre candidati e ogni candidato farà una domanda diversa per ciascuno degli altri candidati
Il tempo per la domanda è di massimo 1 minuto.
Il tempo di risposta è di massimo 3 minuti.
Avvertenza: Saremo molto fiscali nell’osservanza del tempo; allo scadere del tempo toglieremo l’audio del microfono.
Monteremo un segnalatore del tempo visibile dai candidati
Quindi: rispettando i tempi (1 per la domanda e 3 per la risposta) si avranno per ogni domanda-risposta 4 minuti; moltiplicando per 3 interventi dei candidati (tra domanda e risposta) si consumeranno 12 minuti; per 4 candidati 48 minuti.
Alla fine delle domande incrociate ci saranno una serie di domande per tutti ma con risposta monosillabica (si o no) oppure risposta con una sola parola.
Quindi verranno dati 5 minuti a testa per ogni candidato per dire quello che vogliono (precisazioni, repliche, appello al voto,……)
La sequenza delle domande verrà fatta a seguito di sorteggio con abbinamento dei candidati ad una lettera (A, B, C, D); nello stesso ordine verrà fatto l’intervento finale.
Conclusioni con il saluto del conduttore e solo se ci sarà ancora tempo con una domanda finale uguale per tutti.
E’ necessario l’uso della mascherina e l’osservanza del distanziamento sociale. Metteremo le sedie (250) e delimiteremo lo spazio intorno alle sedie.
Grazie
La Redazione
I PROGRAMMI ELETTORALI: QUELLO CHE NON C’E’
di Alessandro Distante
I programmi amministrativi presentati dalle liste che sostengono i quattro candidati a sindaco (per leggerli basta collegarsi al sito del Comune sezione Albo Pretorio) consentono di conoscere le linee di fondo della loro proposta elettorale.
La lettura dei programmi offre lo spunto per numerose considerazioni.
Mi limiterò a poche questioni che ritengo di particolare importanza e che hanno a che vedere con i confini di Tricase esterni ed interni.
I CONFINI CON GLI ALTRI COMUNI
Si è sempre detto che Tricase è il faro del Capo di Leuca e che è chiamata a recuperare una funzione trainante all’interno di un’area geografica ben definita. Tutti concordano –da sempre- sul fatto che il posizionamento centrale, la grandezza demografica, la storia e la presenza di una serie di servizi assegnano a Tricase una funzione specifica e questo viene riconosciuto anche dagli altri Comuni.
Tuttavia nei programmi elettorali non ho trovato alcun approfondimento su questo importante tema se non un cenno nel programma del candidato Donato Carbone che, dopo aver messo al primo punto del suo progetto della “Tricase che vogliamo” quello di “una città inserita nel Capo di Leuca e nel Salento”, fa rinvio al Piano Strategico quale “strumento che, potendo anche superare le barriere dei confini amministrativi, offre a Tricase l’opportunità di realizzare un’operazione di riposizionamento economico e sociale all’interno di una scala territoriale di area vasta quale il Capo di Leuca da una parte ed il Salento dall’altra” ed individua nel Pool Funding uno strumento per tale riposizionamento mettendo quel Pool a disposizione dei Comuni di minori dimensioni.
Completamente assente qualsivoglia riferimento al Capo di Leuca ed al Sud Salento negli altri programmi elettorali. Mi sembra una grossa lacuna, non essendo immaginabile un progetto amministrativo di una Città come Tricase avulso da un contesto ampio di riferimento.
Qualsivoglia politica di sviluppo di Tricase non può prescindere da un progetto di area vasta. Ed allora: se Tricase deve recuperare una funzione guida all’interno del Capo di Leuca, come avviare forme di collaborazione con gli altri Comuni, molti dei quali già associati nell’Unione dei Comuni del Capo di Leuca, Unione della quale non fa parte proprio Tricase?
Su questo, nessun cenno nei programmi. Sempre a proposito di Tricase all’interno di un’area più vasta non mi sembra possibile che i candidati non dicano, nei loro programmi, una parola sulla viabilità di collegamento: cosa ne pensano sulla SS 275 ?; cosa ne pensano dei collegamenti di Tricase con il resto della provincia e soprattutto con il capoluogo (metropolitana di superficie, mezzi su gomma o cosa altro)?
L’impressione di fondo –che accomuna tutti i programmi elettorali (con l’unica eccezione del cenno che si ritrova in quello di Carbone)- è che Tricase “muoia di tricasinità”. Quell’idea di essere l’ombelico del mondo che porta ad una chiusura e che rischia di rendere asfittico qualsiasi progetto di futuro. Allo stesso modo –per fare un altro esempio- un polo industriale non può che essere pensato su scala sovracomunale ma in maniera coordinata con gli altri Comuni che già ne fanno parte.
Ed ancora: un progetto culturale deve essere concertato con altre realtà di altri Comuni per giungere a manifestazioni ed eventi che siano di forte richiamo (ovviamente prevedendo iniziative itineranti oppure iniziative differenti ma coordinate nei periodi e nelle forme di presentazione).
La posta in gioco è alta: Tricase è chiamata a vincere la sfida di acquisire un ruolo nel Sud Salento e di vincerla rispetto ad altre Città, come Casarano, e la sfida si può vincere se Tricase –ed il futuro sindaco- si apriranno a progetti che vanno al di là dei confini Se a queste considerazioni di fondo si aggiunge il Progetto Aree interne, nel quale Tricase è entrata in un secondo momento (comune capofila è Tiggiano), ben si comprende come non si tratta di questioni astratte ma di questioni estremamente concrete.
Mi auguro che i candidati sindaci colgano questo spunto per focalizzare le loro proposte e per dire ai cittadini cosa pensano al Forse la fretta di redigere un programma non ha consentito di dire qualcosa su questo argomento, ma, francamente, trovo grave che un tema di questo genere possa essere sfuggito.
I CONFINI DEL CAPOLUOGO - LE FRAZIONI
La questione Frazioni (soprattutto Depressa e Lucugnano) viene affrontata, leggendo i programmi, con generiche indicazioni più improntate all’auspicio che non siano “parti minori di una realtà più grande, ma come pezzi del cuore pulsante ed attivo della città” (programma De Donno), oppure con riferimento al “sistema di mobilità integrata urbana (Tricase centro e frazioni)” (programma Zocco), oppure con l’importanza della valorizzazione dei centri storici e la loro fruizione nonché con la “realizzazione di percorsi ciclabili in sede propria o promiscua in modo da consentire il collegamento in sicurezza tra le frazioni, il centro e le marine” (programma Carità), oppure infine con la realizzazione “delle sedi distaccate dell’Ufficio anagrafe, operative inizialmente in alcuni giorni della settimana e successivamente a pieno regime” e la avvertita necessità di “affrontare in maniera dialogante con i cittadini delle frazioni le problematiche da risolvere, in un’ottica inclusiva e integrata con il capoluogo (…) anche attraverso progetti speciali per ciascuna frazione” (programma Carbone).
La lettura di questi spunti programmatici mi sembra che non vada oltre generiche idee e vecchie proposte ma non colga in alcun modo la situazione di frazioni (specie Depressa) dove si registra da anni uno svuotamento nelle presenze ed una crisi di identità. Ritengo che non possa essere sufficiente migliorare i collegamenti oppure ripristinare uffici anagrafe o semplicemente affermare di voler valorizzare i centri storici (peraltro le Piazze delle due Frazioni hanno già avuto importanti interventi), perché il problema Frazioni è quello della loro marginalizzazione.
In verità questo fenomeno è molto meno presente a Lucugnano grazie all’attraversamento della SS 275, alla presenza di Palazzo Comi e di alcune storiche iniziative gastronomiche e dell’arte figula. Depressa, priva di ogni scuola e di ogni servizio, vive invece una crisi più pesante. Le Frazioni non possono essere risollevate con interventi di collegamento con il Capoluogo in una visione comunque di trasferimento dalla periferia al centro quanto invece con il decentramento nelle frazioni di alcuni uffici comunali (anni fa si parlava della sede dei Vigili Urbani) oppure, in un periodo di Covid, con l’articolazione di servizi pubblici attraverso il riutilizzo di edifici comunali abbandonati.
Nessuno ha poi fatto cenno a quanto già previsto nello Statuto comunale e cioè ai Comitati di Frazione (una mia antica battaglia che ha trovato previsione nello Statuto ma evidentemente da tutti dimenticata o, peggio, ignorata). Sono uno strumento di partecipazione che può dare protagonismo e dignità alle Frazioni e può aiutare a conservare una identità di comunità diversamente destinata a perdersi. Soltanto nel programma di Carbone vi è un cenno ai “forum territoriali” mentre gli altri programmi si parla, in vario modo, di organismi di partecipazione ma sempre su scala comunale o per categorie (giovani, mondo della cultura,…), ma mai di organismi di partecipazione (e non piccoli consigli comunali) su base di Frazione e anche questa mi sembra una dimenticanza grave.
I CONFINI NELLA POPOLAZIONE – GLI IMMIGRATI
Sempre a proposito di confini, in Tricase vi sono comunità di immigrati che, a vario titolo, prestano attività lavorativa o nel commercio o –e soprattutto- nell’assistenza domestica.E’ ben noto che gli immigrati comunitari possono votare ed essere eletti a condizione che siano iscritti nelle liste elettorali e, per essere candidati, che abbiano un visto dall’Autorità dello Stato di appartenenza .
In nessuna lista vi è un immigrato e in nessun programma vi è un riferimento ad un fenomeno, quello dell’immigrazione, che è presente significativamente in Tricase. In programmi che si dicono inclusivi escludere qualsivoglia rilevanza a questa presenza appare una svista di non poco conto.
Un punto programmatico di una Città solidale ben avrebbe potuto contenere specifiche misure per gli immigrati; basterebbe pensare, a solo titolo di esempio, a un luogo di incontro e, soprattutto, a momenti di condivisione per uno scambio di tradizioni e culture,iniziative utili a favorire la integrazione. Attraverso volontari (magari docenti in pensione) si sarebbe potuto pensare ad attivare corsi di alfabetizzazione in lingua italiana presso locali comunali oppure di avvio alla conoscenza della nostra storia e della nostra cultura.
Eppure la presenza degli immigrati è ben percepibile; specialmente la domenica pomeriggio il fenomeno è ben rappresentato in Piazza Cappuccini dove si incontrano persone appartenenti alla stessa Anche su questo tema i candidati sindaci ed il futuro sindaco ben potranno integrare il loro programma e dire anche, in maniera chiara, quale è il loro pensiero sulla immigrazione comunitaria ma anche extracomunitaria, considerato che sarà ben possibile che a Tricase sbarchino, come pure è avvenuto, gruppi di immigrati ed è giusto che i cittadini sappiano cosa pensano al riguardo i futuri amministratori e soprattutto cosa farebbero in tal caso.
I CONFINI NELLA CITTA’ – IL BRONX
Un ultimo punto che ha a che vedere con i confini è quello di alcune zone periferiche della Città. Mi riferisco alla zona 167 il c.d. Bronx (appellativo esagerato ed improprio). In passato la battaglia era per la eliminazione del muro che faceva da ostacolo alla visione di quell’insediamento di case popolari.
Oggi quel muro è stato abbattuto ma non si può certo affermare che non vi siano altri muri che tutt’oggi dividono quelle famiglie dalle altre. In questo senso sorprende che nessuno dei programmi elettorali abbia dedicato un rigo –dico uno- alla integrazione delle fasce sociali più marginali e ai giovani a rischio che lì vivono.
Nessun progetto di animazione e nessuna forma di intervento: totalmente ignorati.Non mi sembra una svista di poco se si vuole realizzare una Città dove tutti, ma proprio tutti, stiano bene.
ALCUNE CURIOSITA’
“Vogliamo migliorare il benessere dei gatti nei quartieri e nei rioni della città, collaborando con le associazioni che se ne prendono cura, e realizzare il gattile comunale” (Carmine ZOCCO).
“Il Salento potrebbe diventare la Silicon Valley della svolta salutista del nostro territorio, un luogo in cui Food a Km 0 e nutraceutica saranno le pietre miliari di uno sviluppo non solo sostenibile ma unico nel suo genere, crocevia di ricerca ad altissimo livello universitario e proposta di incoming innovativa” (Antonio DE DONNO).
“Implementare la costituzione di laboratori teatrali in ogni scuola con l’allestimento di opere teatrali o commedie da esibire negli auditorium durante l’anno o in piazza d’estate” (Giovanni CARITA’).
“Istituzione di un Urban Center, quale luogo permanente d’incontro, di scambio, d’informazione sullo stato di avanzamento del processo di elaborazione prima, esecuzione e monitoraggio poi del Piano, delle azioni e misure in corso di realizzazione e di quelle ipotizzate per lo sviluppo della città e del territorio” (Donato CARBONE).
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 13 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.955 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 83 casi positivi: 56 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 14 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 349.719 test.
4.201 sono i pazienti guariti.
1.678 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.449, così suddivisi:
2.439 nella Provincia di Bari;
518 nella Provincia di Bat;
741 nella Provincia di Brindisi:
1.523 nella Provincia di Foggia;
722 nella Provincia di Lecce;
453 nella Provincia di Taranto;
52 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota (un caso è stato eliminato dal database).
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi in provincia di Bari 56 casi di positività al SARS – COV – 2, di cui 36 sono contatti stretti di casi già individuati e sotto sorveglianza. Il Dipartimento di prevenzione ha avviato indagini – prosegue Sanguedolce – sui restanti 20 casi positivi, con l’obiettivo di individuare origine e fattori di rischio”.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “3 casi segnalati oggi nella provincia Bat. Di questi 1 è sintomatico. mentre su altri due sono in corso indagini epidemiologiche”.
Dichiarazione del Dg Asl Br, Giuseppe Pasqualone: "I positivi registrati oggi, in provincia di Brindisi, sono due: una coppia che è stata a stretto contatto con un caso già accertato da altra Asl".
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 14 le positività al COVID 19 registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia. Si tratta di: 4 rientri dalla Sicilia; 5 contatti di casi già noti, 1 cittadino straniero presente sul territorio provinciale; 1 persona individuata durante l'attività di screening; 3 persone sintomatiche”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I 6 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano cittadini temporaneamente presenti nella nostra provincia e già in isolamento”.
Dichiarazione del Dg Asl Ta, Stefano Rossi: “I 3 casi positivi Covid a Taranto sono pazienti appartenenti a nuclei di congiunti positivi già riscontrati in precedenza e seguiti, osservati, durante indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 12 settembre 2020 in Puglia, sono stati rilevati 3.764 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 47 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi; 2 in provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto,1 provincia non nota.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 346.764 test.
4.198 sono i pazienti guariti.
1.599 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.367, così suddivisi:
2.383 nella Provincia di Bari;
515 nella Provincia di Bat;
739 nella Provincia di Brindisi;
1.509 nella Provincia di Foggia;
716 nella Provincia di Lecce;
451 nella Provincia di Taranto;
52 attribuiti a residenti fuori regione;
2 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi in provincia di Bari 47 casi di positività al SARS – COV – 2, di cui 36 sono contatti stretti di casi già individuati e sotto sorveglianza. Il Dipartimento di prevenzione ha avviato indagini – prosegue Sanguedolce – sui restanti 11 casi positivi, con l’obiettivo di individuare origine e fattori di rischio”.
Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: “Il primo caso è un rientro dalla Grecia, il secondo è una dipendente dell'azienda di Polignano a Mare (Ba) che era stata a stretto contatto con un caso accertato. Il terzo, infine, è un tampone di controllo”.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “2 casi oggi Nella Bat: 1 è un contatto stretto di un positivo registrato nei giorni scorsi mentre sull' altro sono in corso le indagini del dipartimento di prevenzione”.
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “In data odierna, in provincia di Foggia, sono state accertate 12 nuove positività, tutte collegate a casi già noti. Come da procedura, sono state prese in carico dal servizio di Igiene che ne monitora quotidianamente lo stato di salute”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Dei 4 casi registrati oggi dalla Asl Lecce, uno era già in isolamento perché aveva avuto contatti con un positivo, uno è un rientro dalla Romania, uno un rientro dall’Albania e l’ultimo è un residente accertato con lo screening prima di una prestazione sanitaria e su cui sono in corso le indagini epidemiologiche”.
Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “I 7 casi positivi Covid a Taranto sono riconducibili a pazienti appartenenti a nuclei di congiunti positivi già riscontrati in precedenza e seguiti, osservati durante l’indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.