Mercoledi, 2 settembre 2020
Fonte ASL
Dal primo settembre 2020 anche nella ASL Lecce è abolito il superticket sanitario di 10 euro a ricetta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
La misura riguarda tutti gli assistiti non esenti.
Il pagamento della quota fissa di 10 euro, che si aggiungeva al tradizionale ticket, non è più previsto per le visite e gli esami ambulatoriali erogati a partire dal 1 settembre 2020, a prescindere da quando la ricetta sia stata prescritta o prenotata.
Contestualmente cessano anche le altre disposizioni in materia di riduzione della quota fissa della ricetta per prestazioni di specialistica ambulatoriale
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 1 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.651 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 41 casi positivi: 24 in provincia di Bari, 7 nella provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 1 di provincia non nota.
È stato registrato un decesso in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 308.671 test.
4.062 sono i pazienti guariti.
860 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.479, così suddivisi:
1.914 nella Provincia di Bari;
449 nella Provincia di Bat;
705 nella Provincia di Brindisi (un caso è stato eliminato dal database);
1.381 nella Provincia di Foggia;
672 nella Provincia di Lecce;
316 nella Provincia di Taranto;
38 attribuiti a residenti fuori regione (un caso è stato eliminato dal database);
4 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL
Dichiarazione del Dg Asl Ba, Antonio Sanguedolce:
“Nella giornata odierna il Dipartimento di Prevenzione ha individuato 24 nuovi casi di positività al virus Sars-Cov2. Tra questi si segnalano 2 rientri dalla Sardegna, 17 contatti stretti di casi già presi in carico e sotto sorveglianza, altri 5 emersi durante il triage in strutture sanitarie per i quali sono in corso le attività di verifica e tracciamento”.
Dichiarazione del Dg della Asl Bat, Alessandro Delle Donne:
"Sono 7 i casi positivi registrati oggi nella provincia Bat, di questi 6 provengono dalla Sardegna, mentre su un altro caso, con sintomatologia, sono in corso le indagini del Dipartimento di Prevenzione”.
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla:
"In data odierna sono stati registrati in provincia di Foggia 4 nuovi casi di persone positive al COVID 19. Nel dettaglio si tratta di: 2 contatti stretti di persone risultate positive nei giorni scorsi; 1 cittadino straniero presente sul territorio provinciale e 1 persona individuata durante le attività di screening".
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo:
“Il caso registrato oggi dal Dipartimento di prevenzione riguarda un cittadino residente fuori Italia arrivato in provincia di Lecce dalla Romania”.
Dichiarazione del Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “I casi di oggi registrati a Taranto sono tre. Due da attribuire a soggetti che rientravano dalla Sardegna in Puglia e che grazie ad uno scrupoloso lavoro di screening del dipartimento di prevenzione è stato possibile accertare. Un altro caso è da attribuire ad un soggetto positivo al tampone ospedaliero, per il quale poi si è reso necessario il ricovero”.
di Rosario MERCOGLIANO
“La nostra è una co-responsabilità; se non maturiamo bene questo concetto sarà difficile uscirne…”; così concludevo il mio ultimo intervento sul giornale.
Al riguardo è utile sottolineare la necessità di abbandonare la funzionale quanto diffusa interpretazione assolutiva legata al concetto di co-responsabilità; ovvero la parafrasi secondo cui il “tutti colpevoli” corrisponde al “tutti innocenti”. Non è così!
La responsabilità politica, così come la co-responsabilità di noi cittadini, produce conseguenze che intaccano la struttura valoriale di riferimento, plasmano la nostra cultura e incidono sul sistema relazionale cittadino generando giudizio.
Lo stesso “condono morale” richiamato e auspicato per favorire una riconciliazione anche generazionale, se da un lato certo favorirebbe un dialogo disarmato, imprescindibile ad una politica che si dichiara inclusiva, dall’altro non varrebbe a ricostruire magicamente “fiducia gratuita”, perché la responsabilità politica (e personale) non si cancella come gesso sulla lavagna.
Diverso è, invece, volersi dare/avere una nuova opportunità, capire eventuali errori, differenti analisi e punti di vista, sforzarsi di comprendere le percezioni (altre) che una nostra azione può aver prodotto, oggi come nel passato; diverso è concedere/concedersi la possibilità di ricostruire credito, ascoltarsi e impegnarsi per porre le basi di una messa in rete delle tante risorse, passioni e sane ambizioni che la nostra città è in grado di esprimere, coscienti di una diversità che non potrà mai uniformarsi e nella consapevolezza che oltre se stessi (o il proprio gruppo) c’è un universo che spesso non si conosce davvero o non si è stati capaci di vedere veramente!
E allora? Come procedere? Cosa bisogna fare? Quale processo “morale” può liberarci… o quanto meno essere avvertito “salvifico” rispetto ad una realtà che diffusamente non piace e non entusiasma …restituendoci la sensazione di una “diversità preferibile” che finalmente cresce, avanza e si rende capace di riconoscimento reciproco rispetto ad una effettiva assunzione di responsabilità sia essa rappresentativa o di governo cittadino?
È utile – ora – affermare e assumere il principio secondo cui la necessità di un progetto di crescita economica della nostra città non è cosa diversa rispetto al bisogno di un progetto di restaurazione politica della stessa, …ove restaurare non significa mettere insieme numeri e interessi di parte, fagocitando e dichiarandosi disponibile a condividerli Ristrutturare la nostra politica vuol dire individuare un interesse collettivo superiore verso cui far certamente tendere le sane aspettative e i legittimi interessi dei singoli o dei gruppi di cittadini, ma in un processo limpido, pulito, equo, leale e solidale che possa diventare “locomotiva” di crescita economica e culturale potenzialmente per tutti noi abitanti, al netto degli arrivismi estremi e sopraffazioni altrui; …consci di una “apertura” e di una “testimonianza diretta” indispensabili che, unite all’intelletto, all’ingegno creativo e alla ricerca delle “fonti”, possano porre in essere “buone pratiche” che diventino sorgente di ispirazione altrui, ricchezza economica diffusa e ritrovata sincera gioia relazionale.
Fin anche la nostra “tricasinità”, spulciata e asciugata nei tratti valutati dispiacevoli (processo nel processo), può essere riconsiderata valore aggiunto rispetto all’esigenza di una “rinascita” che intanto ha un senso - perché produce risultati anche intermedi - in quanto si avvale di metodologie e insiemi differenti rispetto a quelli attuali.
Un’opera di restaurazione politica cittadina, dal momento che si estrinseca in un susseguirsi “ispirato” di innumerevoli declinazioni ideali e metodologiche, nonché, fin da subito, di una moltitudine di azioni quotidiane, …non può assumere come base evolutiva una realtà - quella odierna - che in tanti affermiamo non piacerci…, perché così facendo, abbiamo già fallito, …non saremo e non faremo nulla di diverso rispetto a ciò che oggi è e fa la nostra politica cui dichiariamo di non esser affezionati... e attenzione (!) perché tale disaffezione si consuma ogni volta che, pur riferendoci ai nostri politici locali, affermiamo “…su tutti lo stessi!”
Una reale restaurazione, allora, è solo quella che assume fin da subito a fondamenta del pensiero e a “faro” delle innumerevoli – pratiche – azioni quotidiane, la realtà (altra) che si desidera, l’alterità verso la quale si tende…! Assume “il sogno” e “il desiderio” quali rotta e orizzonte iniziali verso cui procedere.
L’orizzonte, so bene, essere irraggiungibile per definizione! Ma è pur vero che puntare e muovere verso la linea di confine vuol dire andare “avanti”, vuol dire andare “oltre”, …anche oltre le barriere di un “cattivo” ideologismo che nulla ha a che vedere con gli ideali; un ideologismo che spesso ci viene indotto e imposto proprio dall’arte del governo di parte, da una politica che non fa più politica, ma tende unicamente ad occupare le istituzioni e a governare la nostra “autonomia”, dandoci con una mano la libertà, ma strappandoci di dosso, con tutta la forza del suo corpo, il piacere della vita, la nostra dignità… ed è così che si mortificano le intelligenze!
Domande per gli addetti: Era, forse, anche questa la “questione morale” di cui Berlinguer già parlava 40 anni fa? È ancora questa – oggi – la nostra “questione morale” cittadina e non solo (?) …o tanto i partiti non esistono più (?) …chi è, allora, che esiste (?) …su cosa si è basata, dunque (?) …da dove è fuoriuscita (?) …tutta questa “arroganza democratica” cittadina ed extra-cittadina? Davvero la nostra politica di città è nelle mani delle “famiglie politiche”? Quali “famiglie”? È evidente che disprezzo, ma chiedo perché vorrei capire … pronto a ravvedermi! Concludo spezzando non una lancia, ma l’intero arsenale di lance in favore della “testimonianza” politica e personale.
Se non partiamo dall’essere testimoni concreti, fin da subito, di ciò che di bello, utile e prezioso, vorremmo per noi insieme agli altri, ogni percorso è destinato a naufragare, ogni risultato conseguito sarà valido solo per oggi e non anche per domani… sarà sempre e solo un esito parziale, “nascosto” ai più, il risultato di una politica che non è politica!
La “testimonianza” restituisce dignità alle azioni, fiducia nelle persone e – non ultimo – reale decoro alle parole il cui uso e “abuso” sta diventando una pratica talmente “sconcia” da giungere ormai a destrutturarne il senso, il valore e il significato. Le parole “svuotate” generano solo distanza, piattume e omologazione, non certo condivisione, cultura identitaria, approvazione e “appropriazione ideale” diffusa.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 31 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.974 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 38 casi positivi: 28 in provincia di Bari, 2 nella provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 1 fuori regione.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 305.020 test.
4.040 sono i pazienti guariti.
844 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.440, così suddivisi:
1.890 nella Provincia di Bari;
442 nella Provincia di Bat;
706 nella Provincia di Brindisi;
1.377 nella Provincia di Foggia;
670 nella Provincia di Lecce;
313 nella Provincia di Taranto;
39 attribuiti a residenti fuori regione;
3 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione del Dg della ASL Bari, Antonio Sanguedolce: “Oggi abbiamo registrato 28 casi di positività al SARS - CoV- 2 in provincia di Bari, di cui 15 sono contatti stretti di casi già tracciati dal Dipartimento di prevenzione, 3 rientri dalla Sardegna, 9 positivi in fase di approfondimento e 1 caso riscontrato dalla attività di triage dei pronto soccorso”.
Dichiarazione di Alessandro Delle Donne, direttore generale Asl Bt: 'Sono 2 i casi registrati oggi nella provincia Bat, su entrambi sono in corso le indagini epidemiologiche per verificare l’origine del contagio”.
Dichiarazione del direttore generale della ASL Foggia, Vito Piazzolla: “Le nuove positività al COVID 19 registrate in provincia di Foggia nelle ultime 24 ore sono 6 in tutto. Si tratta di 2 cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale e 4 contatti di casi già individuati e tracciati dal Servizio di Igiene aziendale. Tutti sono già sottoposti alla sorveglianza sanitaria attiva volontaria".
Dichiarazione del Dg Asl Le, Rodolfo Rollo: “Il caso registrato oggi dal Dipartimento di prevenzione riguarda un residente in provincia di Lecce sottoposto a tampone nell’accesso al pronto soccorso in cui era giunto per altre patologie”.
di Caterina SCARASCIA
E' tornata l'Armata Brancaleone
Da sabato scorso ben 12 liste, facenti capo a 4 candidati sindaco, hanno fatto la loro comparsa negli uffici comunali di Tricase, per dare il via alla campagna elettorale delle amministrative di settembre prossimo.
Per l’elettore medio, un incubo. Candidati per lo più sconosciuti, ma di lunga parentela; storici personaggi di destra allocati in liste civiche che appoggiano sindaci appartenenti ad un presunto centrosinistra; noti sostenitori dei 5 Stelle che per l’occasione hanno traslocato nelle liste del candidato sindaco del PD; vecchi iscritti del PD che hanno optato per le liste civiche di altri candidati.
Insomma….un manicomio…in cui andare alla ricerca di valori, idee e coerenza è una vera impresa. Almeno per me.
Il primo shock è stato rappresentato dal numero dei candidati sindaci, ben 6, con una evidente, ma ormai nota ed arcinota, frammentazione del centrosinistra.
Dopo iniziali perplessità, un barlume di speranza mi era venuto dalla candidatura di Alessandro Distante e dalla sua proposta di lavorare per la ricostruzione, prioritaria e fondamentale, di una comunità che riscopre il valore del bene comune e della condivisione delle visioni future per poter realizzare progetti possibili. Non esistono infatti progetti fuori da una precisa “idea” di città, a sua volta realizzabile su valori condivisi. Una proposta necessariamente proiettata sul lungo periodo, certo, ma la forza e la credibilità di un governo della cosa pubblica non nascono dal nulla né nel giro di pochi mesi.
Le ultime esperienze amministrative lo hanno chiaramente dimostrato.
Venuta meno la disponibilità di Distante, che in questo ha dato prova di serietà ed estrema coerenza,visto lo scenario poco responsabile (per usare un eufemismo!) che si stava profilando rispetto alla formazione delle liste, le prospettive sono apparse sempre più confuse e caotiche. L’unica donna candidata a sindaco, in una formazione di destra, era nel frattempo scomparsa o,meglio, si era trasferita come semplice candidata consigliere in una delle tre liste di Zocco, promotore del cantiere civico di centrosinistra.
Misteri (o miracoli?!) della politica, quella dei retroscena, che lavora sul numero di liste arraffate alla meno peggio e che non può non tener conto degli “ordini” dei potentati esterni a Tricase, purchè si guadagnino voti il più possibile, non importa come, non importa con chi, non importa con quali idee, l’essenziale è portare a casa il risultato e piegarsi, proni, a questo o quello, a seconda della propria, personale convenienza.
Il tutto nobilitato da discorsi retorici sul valore delle diversità (Quali? Quelle che ora convengono?), sull’importanza delle “brave” e “care” persone (???!!!), sull’affetto per gli amici di infanzia che non si possono tradire, sul rispetto per i parenti che ci hanno cresciuti e cosi via….,come se la gestione della cosa pubblica dovesse per sempre (ahinoi!) rimanere in balia delle logiche delle buone, allegre ed arriviste comari.
Intanto i programmi non si vedono (né si sentono).E’ vero, come mi ha rammentato oggi una persona, che sono depositati insieme alle liste, ma mi piacerebbe ascoltarli dai candidati, nella speranza di capirne qualcosa di più.
Finora ho letto solo poesie, mantra filosofici, motti retorici (ma tanto stucchevoli…) sul valore delle persone, l’importanza della nostra terra, della nostra cultura, della condivisione con i cittadini.Vale a dire slogan sui massimi sistemi, rigorosamente veicolati tramite facebook.Di fatto, cosa intendete fare???Le foto vi riescono bene, si è visto: primi piani, foto di coppia, allegre camminate, ma poi?
E’ sicuro che, a parte Carbone, gli altri candidati sindaci sono per lo più noti, dato che calcano la scena politica da tempo, ma comunque avremmo bisogno di sapere cosa proponete per la nostra città. Anche perché, notoriamente, siamo un popolo dalla memoria corta. E se ci scordassimo delle incoerenze di chi da anni si professa di centrosinistra e sistematicamente
lo massacra? O di chi ha il dono dell’eloquio, ma alle parole difficilmente fa seguire i fatti? O di chi farebbe di tutto per una poltrona su cui sistemare il proprio deretano, visto che da sempre gode e vive di favori politici?
O, ancora, di chi quella stessa poltrona sogna, da decenni, per la tanto agognata e narcisistica affermazione di sè?
No, no…non possiamo correre simili rischi….diteci quello che intendete fare e noi vi voteremo con l’animo più leggero.
E se, malauguratamente, ci ripeterete le solite nenie: più lavoro, più parcheggi, sistemare le marine, i centri storici e bla, bla, bla….provate, per una volta, a costruire un progetto complesso, articolato, basato su una lungimirante visione della città, in cui inserire e rendere possibili tutte queste cose.
Anche perché, se ci racconterete che avete tutti gli stessi obiettivi e le stesse priorità, men che mai capiremo perché vi siete proposti in 4 e con liste diverse!
E in quel caso saremmo costretti, io per prima, a dire che avevamo ragione a pensare quello che c’è venuto in mente fin da subito: sotto il vestito….niente!