Mercoledi, 21 ottobre 2020
Il Sindaco Antonio De Donno :
I tamponi effettuati per la seconda volta nel plesso di Via Pertini sono risultati NEGATIVI!
Ottima notizia per tutta la comunità!
Ringrazio le famiglie che sono state disponibili e comprensive in un momento di grande difficoltà per tutti, ma soprattutto per loro che hanno affrontato l'emergenza con sacrificio ma tanto coraggio!
La scuola riaprirà il 23 ottobre.
Domenica, 25 ottobre 2020
Stadio San Vito – Ore 14,30
TRICASE - MELENDUGNO
E’ possibile accedere allo stadio solo se muniti di biglietto acquistato in prevendita
(i botteghini devono rimanere chiusi) con il rilascio delle proprie generalità e recapito
telefono o cell.)
Allo stadio possono accedere persone fino al 15% dei 1700 previsti dalla
omologazione e cioè in n° 255
(di questi, poi, bisogna destinare agli ospiti il20% e cioè in n° di 51)
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 19 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 5827 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 295 casi positivi: 113 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi, 31 nella provincia BAT, 91 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 46 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato attribuito e riclassificato.
Sono stati registrati 3 decessi in provincia di Foggia.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 497.031 test.
5.629 sono i pazienti guariti.
5.730 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 12.001 così suddivisi:
5060 nella Provincia di Bari;
1122 nella Provincia di Bat;
907 nella Provincia di Brindisi;
2850 nella Provincia di Foggia;
964 nella Provincia di Lecce;
1003 nella Provincia di Taranto;
89 attribuiti a residenti fuori regione;
6 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
di Pino GRECO
L’Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” è una realtà affermata ed in continua evoluzione. Abbiamo voluto rivolgere alcune domande al presidente per comprendere quali sono le ragioni di un successo così importante in ambito didattico ed artistico.
Da dove nasce l’ Associazione “W. A. Mozart”?
Quotidianamente io e i miei collaboratori ci occupiamo di musica, lo facciamo da quando eravamo bambini, ognuno secondo il suo percorso. Siamo stati guidati da insegnanti che hanno saputo trasmetterci entusiasmo, passione e capacità. Ora in un’ottica di ereditarietà trasmettiamo gli insegnamenti ricevuti ai nostri allievi.
Oggi molte cose si possono imparare dal web con i video tutorial, quanto è importante secondo te aver un insegnante?
Penso che la tecnologia sia una cosa molto buona ma bisogna configurarla per ciò che è: uno strumento. Un video tutorial per quanto ben costruito può servire ad avvicinarmi alla musica, a farmi comprendere l’ 1% di cosa significa studiare musica. Siamo esseri umani e abbiamo bisogno di stare insieme per imparare. Ovviamente si può imparare se si sta affianco a qualcuno che sa insegnare, che a sua volta è stato allievo, che ha seguito un percorso di studi e può affermare di essere discendente di una Scuola. Le conoscenze, quello che oggi chiamiamo know-how, vanno tramandate da individuo ad individuo. I giovani hanno bisogno di insegnanti seri, umanamente vicini e professionalmente preparati.
Ho saputo che il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce ha rinnovato la convenzione con voi, puoi spiegare cosa significa.
R. Innanzitutto ringrazio il Direttore Spedicati per la fiducia rinnovataci. La convenzione è una cosa che colloca la nostra Associazione in un ambito importante, siamo l’avamposto del Conservatorio nel Sud Salento, ci vengono riconosciuti particolari meriti professionali in virtù dei quali ai nostri alunni viene riservato didatticamente lo stesso trattamento degli alunni del Conservatorio.
Mi sembra un aspetto molto interessante, puoi approfondire?
Oggi un privatista che voglia intraprendere lo studio accademico della musica può sostenere solo gli esami di compimento inferiore e medio (dopo 5 e 8 anni si studio), senza avere la possibilità di avere degli obiettivi intermedi. I nostri allievi invece, al pari degli interni, hanno la possibilità di misurare la propria preparazione ogni anno con esami di verifica del percorso svolto. Da qui si evince che gli alunni avendo la facoltà di raggiugere degli obiettivi intermedi sono molto più motivati e stimolati nello studio.
Se un alunno decide di studiare con voi deve necessariamente seguire il percorso accademico?
Chi studia musica lo fa innanzitutto per coltivare una passione. I nostri alunni hanno sempre la possibilità di scegliere se intraprendere un percorso accademico e conseguire un titolo di studio oppure se studiare a livello amatoriale e quindi senza la necessità di fare esami, è una scelta legittima. Chi studia amatorialmente con noi sa di essere innestato in un ambiente didattico e professionale che gode della stima della massima istituzione musicale, il Conservatorio. Mi sembra importante dire che metà dei nostri allievi sceglie i corsi amatoriali, l’altra metà i corsi accademici. Ma ancora più importante è che alla fine di ogni lezione non ho mai visto un alunno triste, hanno tutti un entusiasmo formidabile che non ci fa mai sentire stanchi.
E per i più piccoli?
I piccoli sono la nostra passione, siamo pionieri nell’ambito della formazione musicale prescolare con i nostri corsi di propedeutica musicale 4-6 anni basati sulla metodologia ORFF. Siamo gratificati dall’entusiasmo che vediamo negli occhi dei bambini alla fine di ogni lezione.
Il vostro sito web?
www.scuoladimusicamozart.com
Martedi, 20 ottobre 2020
Parte nella ASL Lecce la campagna di prevenzione antinfluenzale utile anche come strumento di contrasto alla seconda fase della pandemia da Sars-CoV-2.
Alla ASL Le sono state assegnate 283.202 dosi di vaccino antinfluenzale: “Risultano dunque già pervenute e distribuite 20.000 dosi di vaccino Fluad, nello specifico 2.000 per ogni Distretto, e 30.000 dosi di vaccino Vaxigrip Tetra, 3000 per Distretto.
Al fine di scongiurare un’eventuale carenza, sono state già richieste altre 60.000 dosi divise equamente tra Fluad e Vaxigrip Tetra.
In particolare il vaccino quadrivalente sarà somministrato a tutti i soggetti tra i 6 mesi e i 74 anni, il trivalente adiuvato ai soggetti oltre i 75 anni e ai soggetti oltre i 65 anni defedati, il quadrivalente da colture cellulari agli operatori sanitari. Nonostante gli ordini già inviati, utili a coprire le esigenze territoriali, non si esclude che ogni Distretto possa procedere con ulteriori ordini, qualora fosse necessario e finché sarà possibile soddisfarli” afferma il dott. Alberto Fedele, Direttore Sisp Area Nord.
La campagna di vaccinazione è divisa in due fasi.
La prima fase della campagna di vaccinazione antinfluenzale coinvolgerà, con chiamata attiva, da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, i soggetti a rischio e gli ultra sessantenni (e non gli ultrasessantacinquenni come riportato per errore precedentemente), mentre per gli operatori sanitari le vaccinazioni saranno eseguite dai medici competenti della Asl.
La fase due della campagna, che partirà il 1 novembre, prevede l’accesso libero alla vaccinazione da parte di tutti i soggetti non già vaccinati, fino ad esaurimento scorte.
In particolare la vaccinazione sarà gratuita per tutte le categorie precedentemente citate, per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, specifiche categorie di lavoratori come il personale a contatto con animali (potenziali portatori di infezione da virus influenzali non umani), donatori di sangue e persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza.
Dopo aver vaccinato le categorie di popolazione eleggibili, compatibilmente con la disponibilità di vaccini, la vaccinazione potrà essere somministrata gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta, seppur non compreso nelle categorie precedenti.
Rientrano tra gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo da sottoporre a vaccinazione antinfluenzale anche i lavoratori della Giustizia.
Tra l’altro la ASL Lecce ha offerto la disponibilità a sottoporre il personale degli Uffici giudiziari della provincia, gratuitamente e su base volontaria, a test sierologico capillare rapido per la determinazione qualitativa di anticorpi IgG ed IgM anti Covid 19, seguito, in caso di positività, prima da test antigenico rapido e, se necessario, da tampone molecolare rinofaringeo.
“L’attività di screening è stata affidata al personale sanitario dello Spesal” - spiega il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Giovanni De Filippis - “che la eseguirà direttamente presso gli ambulatori delle varie sedi del Tribunale idoneamente attrezzate e previa calendarizzazione, in modo da evitare assembramenti e ridurre il tempo di astensione dal lavoro dei dipendenti del Tribunale. In occasione del test, a coloro che ne avranno fatto richiesta, sarà eseguita anche la vaccinazione antinfluenzale e quella pneumococcica”.
“La campagna antinfluenzale è un’arma importante non solo per la salute di migliaia di cittadini, in particolare quelli più a rischio, ma lo è anche nella lotta contro il Covid perché ci consente di discriminare con più facilità i casi sospetti Covid dall’influenza – ha dichiarato il Direttore generale Rodolfo Rollo – l’invito che rivolgo quindi ai salentini è quello di aderire massicciamente alla campagna affidandosi al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta”.