Venerdi, 26 marzo 2021

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 88 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” con decorrenza da domani 27 marzo sino al 6 aprile 2021.

Questa ordinanza è il frutto di un approfondito confronto con i sindaci, i presidenti delle province pugliesi e con il partenariato istituzionale: Confartigianato Imprese, CNA, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Casartigiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, Ugl e Cgil, Cisl e Uil della Puglia.

“Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – che avevano espresso l’esigenza di misure più stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festività. Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparità tra territori e comunità. Stiamo attraversano la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica”.

Il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto dichiara: “Questa ordinanza è frutto di un grande lavoro di condivisione con i presidenti delle province e i sindaci delle città capoluogo, che a loro volta hanno consultato i sindaci dei territori. È un provvedimento omogeneo, con regole chiare per tutti, che evita che ci siano iniziative di singoli comuni che avrebbero potuto creare disparità. L’invito che rivolgiamo ai cittadini è sul senso di responsabilità di ciascuno, che è l’arma migliore per affrontare questo periodo. Questo significa che bisogna evitare in ogni modo assembramenti di più persone che non sia lo stretto nucleo familiare. Il senso della nostra proposta, recepita dall’ordinanza, di limitare gli spostamenti fuori dal proprio territorio cittadino anche per raggiungere le seconde case, si fonda sull’esperienza dello scorso anno, che ha fatto registrare proprio in quell’ambito il mancato rispetto delle regole di prevenzione”.

Stefano Minerva presidente regionale Upi dichiara: “Comuni, Province e Regione lavorano insieme per la tutela della salute dei cittadini. E insieme decidono le misure da prendere per limitare i contagi ed evitare l’innalzamento della curva. Le proposte sono nate da un attento e continuo confronto al fine di rendere più stringenti ed efficaci le strategie di contenimento. La Puglia è un luogo in cui il confronto tra Regione, Upi e Anci è diretto e continuo”.

L’ordinanza num. 88 dispone quanto segue:

Seconde case
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021:
sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le “seconde case”, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza;
sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.

Attività commerciali
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art. 45), chiudono alle ore 18,00, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie.
Nei giorni 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Lunedì dell’Angelo) sono sospese tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art.45) ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.
Le attività commerciali si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni. Le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10 del DPCM del 2 marzo 2021 Si raccomanda altresì l'applicazione delle misure di cui all'allegato 11 del medesimo DPCM.
Resta fermo l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Attività di somministrazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, ove consentita dal DPCM 2 marzo 2021 (art.46, co.2), è svolta, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti.
Resta fermo l’obbligo di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Attività lavorativa
I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.
È fortemente raccomandato ai datori di lavoro privati di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile, compatibilmente con le modalità organizzative adottate.

Sembrerebbe fuori luogo parlare oggi della sfida ad aprirsi.

In un tempo nel quale dobbiamo chiuderci in casa quanto più possibile, la sfida ad aprirsi potrebbe sembrare un controsenso.

Ed invece così non è:

L’apertura di Tricase al Capo di Leuca è un tema di fondo lanciato dalle Linee programmatiche del Sindaco De Donno;

L’apertura è quella di chi in Consiglio comunale richiama alle urgenze poste dal Revovery Plan;

L’apertura è l’invito lanciato da queste colonne ad un confronto costruttivo su temi di lungo periodo;

L’apertura all’ascolto è la formula proposta da un gruppo politico cittadino per un progetto che tragga spunto da chi vede la Città da fuori;

L’apertura a nuovi orizzonti è quella che sta accadendo in agricoltura con nuove piante che prendono il posto degli olivi per il post xylella;

L’apertura è quella posta in atto dalle Parrocchie in favore dei tanti nuovi poveri;

L’apertura è quella della scuola chiamata a sperimentare modalità nuove di trasmissione del sapere;

L’apertura è quella di chi si è dovuto inventare forme diverse per vendere prodotti e servizi.

Una sfida, quindi, attuale e necessaria. Richiede una sola ma fondamentale condizione: abbandonare pregiudizi ed attacchi alle persone ed accettare di confrontarsi sul merito delle questioni.

di Giuseppe R.PANICO

Come efficienza burocratica della pubblica amministrazione risultiamo, insieme alla Grecia all’ultimo posto in Europa. Se la Grecia sta già pagando il duro prezzo della povertà, oltre che per la gestione economica, anche per questo, noi ci stiamo avvicinando sempre di più allo stesso baratro.

Purtroppo, gli stretti legami fra politica e burocrazia e gli interessi di chi di questi vive hanno creato un sistema duro a scalfire e che troppo ci opprime e ci costa. Sarà per questo che l’Europa ci chiede, a garanzia dei suoi miliardi promessi, di semplificare e velocizzare la nostra burocrazia ed invogliare così ad investire.

Troppe carte, leggi e costi, tempo perso, incerte responsabilità e interminabili contenziosi, sono stati finora un chiaro invito ad investire altrove.

Ci si è messa pure la “guerra” al virus, a dar più luce a tale nostra carenza con dissidi fra Stato e Regioni, provvedimenti inefficaci, troppi morti, troppi soldi e scandali e politici, “turboloquaci” nello scaricare sugli altri, non si sono accorti né di essere in “guerra”, né di non essere all’altezza.

A Roma, il libro “Della Guerra” del generale e stratega prussiano Clausewitz, sembra sia riemerso per l’occasione. Almeno nelle parole “la guerra non è altro che la continuazione della politica con altri mezzi” e, per salvare il salvabile, compresa la nostra svilita credibilità internazionale, è prevalsa la strategia di “altri mezzi”.

Non a seguito di nuovi voti, social, comizi e liste, ma arruolando silenti e super stimati economisti ed esperti generali e mettendo alla porta o dietro la lavagna chi da quella porta non sarebbe dovuto mai entrare.

Si è imboccata una nuova strada e speriamo sua quella giusta, per poi farci tornare ad una politica rinnovata, se non nelle teste almeno nelle idee e nella burocrazia per concretizzarle. Come questa sia altrove ben più rapida e strutturata per semplificare la vita dei cittadini e non per renderli sudditi, pazienti e troppo paganti, vale forse la pena citare alcuni esempi di vita vissuta, pur su argomenti minori.

1) Florida (USA) (anno 1972-no internet-mezzo secolo fa). Ricorso al medico per un forte raffreddore. Alcuni giorni di riposo, ricetta per un paio di pillole giornaliere ed invito a passare dalla farmacia. Raggiunta in 15 minuti, era già pronta una confezione nominativa con solo il numero previsto di pillole e brevi istruzioni.

2) Virginia (USA) (anno 1996). Patente Auto. Stazione della Polizia Stradale, apposita domanda, controllo dello status personale, tramite SSN (Social Security Number) ed esame vista in loco. Esame teorico al computer (domande con risposte multiple) e prova pratica in auto (anche propria) con agente della stradale. Se tutto OK, foto in loco, breve attesa e rilascio della patente. Pagamento dovuto, circa cinque dollari. Va aggiunto che la patente viene concessa a 16 anni e l’addestramento è spesso in famiglia o presso la stessa scuola.

3) Virginia (USA) (anno 1998) Lieve incidente d’auto in città.

Intervento polizia urbana, accertamento dei fatti, verbale e consegna copia. Contatto con agenzia assicurazioni, appuntamento per esame auto presso loro centro sinistri, esame, foto, valutazione danni e contestuale assegno da spendere per le dovute riparazioni.

4) Santiago (CILE) anno 2006 (vendita auto). Auto e acquirente presso pubblica “Notarias”, apposita domanda e consegna documenti propri e dell’auto. Controllo telematico dello status di persone e auto (motorizzazione, assicurazione e polizia). Se OK, registrazione sul libretto del nuovo proprietario, firma cedente e accettante e impronte digitali, comunicazione alle dette autorità dell’avvenuto passaggio, pagamento di circa 20 euro e chiavi al nuovo proprietario.

Almeno per la burocrazia e l’efficienza del sistema statale ed economico, non possiamo che invidiare altri paesi e sperare, visto che non riusciamo o non vogliamo farlo da soli, che sia l’Europa a darci una spinta.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 25 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 12807 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 2.033 casi positivi: 858 in provincia di Bari, 153 in provincia di Brindisi, 144 nella provincia BAT, 366 in provincia di Foggia, 152 in provincia di Lecce, 350 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 9 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 37 decessi: 12 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 13 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.805.576 test.

133.996 sono i pazienti guariti.

44.177 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di  182.779 così suddivisi:

71.865 nella Provincia di Bari;

18.108 nella Provincia di Bat;

13.193 nella Provincia di Brindisi;

34.223 nella Provincia di Foggia;

16.734 nella Provincia di Lecce;

27.683 nella Provincia di Taranto;

661 attribuiti a residenti fuori regione;

312 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

di Michele Massimiliano MANGIULLO

GIOVANNI DROGO non vive a Tricase. “Ora sentiva  perfino un’ onda di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche ,a rimpiangere la terribile ma grande occasione perduta”. 

 

Un bellissimo passaggio prosaico di Dino Buzzati ,dove un tenue riferimento alla natura, eternizza un momento declinabile sino ai giorni nostri, o quasi. 

Eh si! Purtroppo proprio cosi! Attualmente di foglie secche,  su cui il  Giovanni Drogo che è in noi dovrebbe riflettere ,non ve n’è. 

Passeggiando e biciclettando per gli ”ex” viali della nostra amata Tricase, laddove non c’è stata eradicazione,  si notano solo ed esclusivamente  tronchi capitozzati ridotti oramai a stuzzicadenti  piantati; dei maestosi platani o dei bellissimi pini domestici( quest’ ultimi emblema della nostra città) è rimasto  un  opaco ricordo a mortificare la sensibilità di chi guardandoli  da adulto solleticavano il ricordo di una gioia fanciullesca.

Nessuna polemica sia chiaro, anche perché le ditte eseguono giustamente le direttive  e l’attuale amministrazione è troppo giovane per avere tutte le colpe, ma una semplice esortazione.

Un auspicio o un augurio ad essere più empatici con tutti gli esseri viventi,siano essi amici a quattrozampe ,siano essi bellissimi tricasini dai fusti alti e dalle chiome nobili  ,verdi e ombreggianti. Basta con gli ecocidi.

Termino ringraziando questo piccolo ulivo dell’informazione salentina per lo spazio concessomi e un grazie speciale ad  Angelo Bonelli e Fulvia Gravame della federazione dei verdi  di cui faccio parte ,che lottano ogni giorno per la salvaguardia dell’ambiente. 

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