“Centro storico: aprire o chiudere?”
Discutiamone insieme a fine Febbraio
La chiusura al traffico del centro storico è per ogni Città una scelta con la quale confrontarsi. C’è chi dice sì e c’è chi dice no.
Per Tricase, al momento e da qualche anno, è stata istituita l’Area Pedonale Urbana con divieti di accesso intorno a piazza Pisanelli a seconda delle giornate ed in alcune ore della giornata.
C’è chi propone la chiusura permanente e c’è invece chi sostiene che la chiusura porterebbe alla “morte” del cuore della Città.
C’è chi ritiene che, in quel modo, si potranno favorire aperture di locali e botteghe artigianali e così portare sviluppo ed occupazione. C’è chi ritiene, invece, che, vietando l’accesso con le auto, si costringono i locali e negozi esistenti a chiudere battenti.
Altro dubbio: la chiusura al traffico porta ad una maggiore valorizzazione dei palazzi e delle case esistenti oppure, in questo modo, si preclude ogni possibilità di loro utilizzo per esempio anche a fini turistici?
E vi è poi il tema della estensione della chiusura: perché, anche in vista del PUG, non allargare l’area chiusa al traffico? E fino a dove?
E se il centro storico sarà chiuso al traffico come arrivare nei pressi? O, detto in altre parole, dove parcheggiare?
La Redazione curerà una intervista al Sindaco o persona da lui delegata; le Associazioni ed i Partiti potranno inviare i loro interventi in Redazione; allo stesso modo potranno fare i cittadini.
Nell’ultimo numero di Febbraio pubblicheremo gli interventi ritenuti più pertinenti. Una indicazione: gli articoli devono essere non superiori a 3.000 caratteri spazi inclusi e devono giungere entro il 15 febbraio 2022.
Indirizzo e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
3.471 Nuovi casi
39.399 Test giornalieri
11 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.117
Provincia di Bat: 323
Provincia di Brindisi: 339
Provincia di Foggia: 545
Provincia di Lecce: 801
Provincia di Taranto: 315
Residenti fuori regione: 24
Provincia in definizione: 7
126.262 Persone attualmente positive
717 Persone ricoverate in area non critica
67 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
548.925 Casi totali
7.287.742 Test eseguiti
415.528 Persone guarite
7.135 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 190.285
Provincia di Bat: 56.412
Provincia di Brindisi: 51.644
Provincia di Foggia: 85.592
Provincia di Lecce: 82.938
Provincia di Taranto: 76.438
Residenti fuori regione: 4.021
Provincia in definizione: 1.595
Fonte Aurispa Libellula
Sabato, 22 gennaio Tuscania- Viterbo
Dopo 9 vittorie consecutive, l’Aurispa Libellula rallenta leggermente ma al tempo stesso vuole recuperare il terreno perso.
Nello scontro diretto contro Tuscania per l’alta classifica la formazione di mister Santiago Darraidou ha lottato e giocato senza esclusione di colpi.
Domenica, 30 gennaio ore 18 – al palasport di Tricase – c’è il derby contro il Casarano
Maury’s Com Cavi Tuscania – Aurispa Libellula Lecce – 3-0
(25-22; 32-30; 25-22).
Aurispa Libellula: Bruno Vinti 8, Martin Kindgard 4, Francesco Corrado 11, Nicolò Casaro 18, Graziano Maccarone 1, Giancarlo Rau 1, Paolo Cappio (L), Francesco Fortes 7, Enrico Scarpi, Enrico D’Alba, Francesco Giaffreda (L), Lorenzo Persichino 1, Fiorenzo Melcarne. All. Darraidou Vice All. Barone.
Maury’s Com Cavi Tuscania: Stamegna, Marsili 1, Menichetti 4, Della Rosa, Boswinkel 25, Catinelli, Rossatti 16, Ceccobello 2, Quagliozzi, Marinelli 12, Quarta, Turri Prosperi (L). All. Passaro. Vice All. Barbanti.
Arbitri: Alessandro Oranelli – Deborah Proietti
Vinti apre il primo set con un delicato pallonetto, poi Tuscania alza il muro con Boswinkel sullo stesso Vinti e su Casaro, bloccando le velleità dei salentini sino al primo timeout richiesto dagli ospiti (5-1). Aurispa Libellula prova a scuotersi con Casaro che conquista un paio di punti, ma i padroni di casa continuano a far valere il fattore campo (10-7). Arriva una buona pipe di Corrado, poi Kindgard si mette in proprio fingendo di servire un compagno e mettendo il pallone a terra, ma è troppo poco per impensierire il Tuscania che torna ad imporre il proprio gioco (15-10). I salentini reagiscono tentando la rimonta e, sul -2, spingono coach Passaro a chiedere il primo timeout (20-18). Dopo aver sfiorato il pareggio, Tuscania conquista un punto contestato, dopo verifica al videocheck. La squadra ospite si disunisce ed i padroni di casa sfruttano il momento psicologico favorevole, chiudendo il set (25-22).
Il secondo set si apre con un buon servizio di Persichino, ma con i padroni di casa mantengono sempre un leggero vantaggio (5-3). Il muro di Tuscania sembra invalicabile e Aurispa Libellula perde la concentrazione, costringendo coach Darraidou ad invocare il timeout (9-5). La risposta dei salentini è immediata e agguantano il pareggio con una veemente reazione (10-10). Le squadre si equivalgono, ma Aursipa Libellula sembra trovare una nuova luce, grazie al sempre ispirato Casaro ed alle imbeccate di Kindgard (16-17). Si scatena anche Fortes, con un primo tempo sensazionale, quindi i soliti Casaro e Vinti incrementano il vantaggio, ma il set si decide ai vantaggi quando, dopo una serie interminabile di botta e risposta tra le due squadre, arriva il muro vincente di Marinelli (32-30).
Ultima chance di riaprire la partita per Aurispa Libellula, con Corrado tornato a martellare in un terzo set che regala l’equilibrio già vissuto nel corso del match (5-5). Non c’è il tanto atteso cambio di passo dei salentini ed i padroni di casa tornano a guadagnare un leggero vantaggio (10-8). Il set procede stancamente con Aurispa Libellula che non riesce a fare il cambio palla e subisce qualche muro di troppo (15-12). Il grande ex della partita, Hidde Boswinkel, mette a terra l’ennesimo pallone e rilancia le ambizioni dei suoi, vicini al colpaccio contro una delle dirette inseguitrici del campionato (20-17). A questo punto arriva il colpo di coda, con un turno di battuta di Kindgard che porta in dote tre punti consecutivi (21-21). Il finale, però, è appannaggio del Tuscania che chiude come il primo set (25-22) e si aggiudica l’incontro, meritatamente, col punteggio netto di 3-0.
di Pino GRECO - Nuovo Quotidiano di Puglia
Ancora rifiuti nella zona di sviluppo industriale dei comuni di Tricase, Miggiano e Specchia.
A dispetto di divieti, multe e foto trappole, c’è chi se ne frega, eppure il centro di raccolta per la differenziata è a due passi da chi “scarica” per strada illecitamente. Rifiuti disseminati nelle piazzole sono diventati ormai parte integrante del panorama della zona industriale.
Infatti, passando dalla zona industriale dei tre comuni del Capo di Leuca, si notato i cumuli di rifiuti ammassati ai bordi della vegetazione.
Sono bene in evidenza due salotti, residui di lavori edili, scarti di ogni genere e sacchi neri dell’immondizia che contengono rifiuti urbani.
Un titolare di un’azienda presente nell’area per lo sviluppo industriale racconta: “Sono anni che assistiamo a questa situazione che sembra non avere mai fine.
Queste persone sembrano proprio non volersi fermare davanti a nulla e continuano ad abbandonare rifiuti di ogni genere, ci vogliono altre figure professionali presenti sul posto, da supporto agli strumenti di sorveglianza e alle forze dell’ordine”.
Insomma, le fotocamere operative - ad oggi installate sul territorio comunale di Tricase, impiegate soprattutto per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in strada - e le sanzioni fatte dalla Polizia Locale di Tricase, sembrano non essere sufficienti per dare la giusta punizione a chi non ha una civiltà evoluta
di Alessandro DISTANTE
E' indetta per lunedì 24 gennaio 2022 l’elezione dei sedici componenti del Consiglio provinciale di Lecce.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 22, in due seggi dislocati su piani differenti di Palazzo dei Celestini a Lecce
L’anno della politica nostrana comincia con l’assenza di candidati tricasini al Consiglio provinciale.
Un brutto colpo, non c‘è che dire; ma, per favore, non limitiamoci a rimpiangere il passato e gli antichi splendori, ma interroghiamoci sulle cause, individuiamo le colpe e troviamo le soluzioni.
Le frantumazioni all’interno della maggioranza e della minoranza sono evidenti e sono il frutto di una politica che vive solo in occasione ed in funzione delle competizioni elettorali; una politica nella quale il singolo vale di più del gruppo, dove non si trova un terreno sul quale confrontarsi ed anzi, per alcuni anche impegnati nelle Istituzioni, è meglio se nessuno parla e se nessuno scrive.
Ma la colpa è soprattutto nostra!
Se un’area politica (come il centro sinistra) si è presentata alla competizione elettorale comunale con tre candidati a sindaco ed un’altra area (centro destra) perde, subito dopo, il suo referente a livello locale, non c’è da meravigliarsi se poi, a livello provinciale, Tricase scompare.
Tutto ciò aumenta le distorsioni di una politica che, in generale e non solo a Tricase, non viaggia più attraverso forme democratiche e trasparenti di selezione delle candidature ma si muove intorno o, meglio, dietro i singoli referenti locali; le scelte diventano così sempre meno attente al territorio e sempre più funzionali a mantenere ed incrementare il peso elettorale del singolo referente-leader.
Vi è poi un isolamento politico della nostra Città sul territorio: Tricase –pur avendolo annunciato in campagna elettorale- non ha raggiunto alcuna intesa con i Comuni dell’Area del Sud Salento. Siamo fuori dall’Unione Terra di Leuca -che va organizzandosi e strutturandosi sempre di più con servizi, uffici e progettualità comuni- e siamo fuori da qualsiasi altra forma di collaborazione organica; al contrario, alcune prese di posizione sull’impianto di compostaggio lasciano temere ulteriori e nuovi motivi di conflitto che si aggiungono al vecchio contrasto sulla 275.
Anche la rivendicazione della sede del Distretto socio sanitario rischia di sembrare una pretesa in nome di una “superiorità” anacronistica e comunque non accettata dagli altri Comuni.
C’è ora il fronte della avversione all’impianto off shore, ma anche lì la posizione del Consiglio comunale, apprezzabile e condivisibile, è stata differente rispetto a quella degli altri Comuni che si sono pronunciati per un secco no e non anche, come ha fatto Tricase, per una contestazione di metodo e non pregiudiziale su qualsivoglia forma e tipo di impianto eolico in mare.
Insomma l’assenza (persino) di candidati alla Provincia non è certo un fatto casuale, ma è una dimostrazione della “difficoltà” della politica tricasina, per un verso, a svolgere un ruolo esterno di concerto con le altre Amministrazioni locali e, per altro verso, a fare unità interna attraverso quelle mediazioni che sono il sale della politica della quale, ad oggi e da tempo, non si vede granchè.