DOMENICA 19 GIUGNO E DOMENICA 3 LUGLIO APPUNTAMENTO CON I RADIOAMATORI A TRICASE PORTO (LE)
La Sezione di A.R.I.-Associazione RadioAmatori- di Lecce ha programmato due attivazioni ed alcune dimostrazioni. Diversi gli scopi: in primis la promozione del territorio e la diffusione della passione per elettronica e tecnologia
Tutto pronto a Tricase Porto (Le) in vista di una importante iniziativa organizzata dalla Sezione A.R.I.-Associazione Radioamatori Italiani (fondata nel 1927 ed eretta in Ente Morale nel 1957) - di Lecce, attiva sul territorio fin dal 1974, anno della sua costituzione.
Il luogo scelto, come detto, è lo splendido affaccio sul Mar Adriatico nella località di Tricase (Porto), Zona “Rotonda”, all'ingresso della marina procedendo, lungo la direttrice Sud-Nord, da Leuca in direzione Otranto.
Due le date programmate: domenica 19 giugno, dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e domenica 3 luglio, sempre dalle ore 15:00 alle ore 19:00.
La manifestazione denominata “Attivazione radioamatoriale della 'Torre del Porto di Tricase' e del 'Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria Leuca e Bosco di Tricase'” ha anche ottenuto il Patrocinio del Comune di Tricase (Le).
Nel dettaglio, si tratta di una “attivazione radio”, cioè una Stazione Radioamatoriale portatile si rende “attiva” - trasmette - da un luogo particolare (mare, montagna, laghi, castelli, luoghi storici etc.), in questo caso, partecipando ad una vera e propria gara, denominata “Diploma” o “Award” in inglese, con lo scopo di collegare più stazioni possibili in tutto il mondo. Nello specifico il Team di A.R.I. Lecce prenderà parte, utilizzando il Nominativo di Sezione “IQ7AF”, a ben due “Diplomi”: il D.C.I.-“Diploma dei Castelli d'Italia”, abbinato all'omologo mondiale W.C.A.-“World Castels Award”, con la Referenza della “Torre del Porto di Tricase”, ed I.F.F.A.-“Italian Flora Fauna Award” con la Referenza del “Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria Leuca e Bosco di Tricase”. Per completezza di informazione bisogna precisare che esistono anche altri tipi di attivazione e gli scopi possono essere i più disparati: commemorazioni speciali, sperimentazioni di trasmissione in QRP (bassa potenza), test per eventuali emergenze etc.
Molteplici gli obiettivi che si riescono a raggiungere con questo tipo di iniziative. Le “attivazioni”, infatti, permettono non solo di rinsaldare l'affiatamento tra i soci, come in ogni squadra che si rispetti, ma anche di: promuovere la conoscenza in tutto il mondo del territorio (flora e fauna) e dei beni architettonici presenti nella zona da cui si opera; offrire ad i giovani la possibilità di avvicinarsi al mondo della Radio e, più in generale, di avvicinarsi in modo “diverso” alle materie scientifiche; permettere ai RadioAmatori di testare le proprie attrezzature e le proprie capacità operative in caso di attività di Volontariato di Protezione Civile a seguito di calamità.
Durante le due mezze giornate, i RadioAmatori presenti saranno a disposizione di quanti volessero capire questo “mondo” ed illustreranno il funzionamento delle proprie Stazioni Radio; faranno dimostrazioni di trasmissione analogiche e digitali, anche tramite l'ausilio di sistemi informatici, e di ricezione via satellite. Inoltre, sarà possibile visionare una serie di antenne auto-costruite utilizzando materiali “poveri” e/o di riciclo.
“Dobbiamo ringraziare – ha detto il Sindaco di Tricase, Antonio DE DONNO – gli amici della Sezione A.R.I. Lecce ed il gruppo locale di RadioAmatori ed appassionati di radio, perchè oggi, soprattutto nel post pandemia, ogni momento di 'connessione' tra le persone è un'occasione di ripartenza ed i RadioAmatori lo fanno concretamente perchè questa passione che hanno per la radio amatoriale, per la comunicazione, per l'interconnessione non la dobbiamo vedere solo come una passione tecnica di sviluppo tecnologico ma anche, e soprattutto, come voglia di interconnettere passioni, di interconnettere momenti di vita che, purtroppo, si sono per lungo tempo fermati a causa della pandemia. Per cui grazie! Siete anche voi grande parte della ripartenza. Infine, mi piace precisare che, sin da subito, abbiamo colto anche la possibilità offertaci da questa manifestazione in termini di promozione del territorio, tema, questo, molto caro alla nostra Amministrazione. E, proprio per questo motivo, abbiamo deciso di concederle il Patrocinio”.
“Innanzitutto – ha aggiunto Icilio CARLINO, Presidente della Sezione A.R.I. Di Lecce – mi piace fare un riferimento, oggi più che mai, alla voglia ed al messaggio di Pace che noi RadioAmatori irradiamo quotidianamente dalle nostre antenne. Non a caso siamo stati definiti 'ambasciatori di pace'. Con questi eventi intendiamo far conoscere quelle che sono le bellezze e le peculiarità del nostro territorio non solo alla comunità dei RadioAmatori ma anche a quanti si affacciano per curiosità a questo mondo. E lo facciamo, appunto, abbinando il nostro messaggio di Pace. In più, queste attività ci offrono l'opportunità di testare le nostre attrezzature, capire quanti collegamenti riusciamo a fare e quali zone del Mondo riusciamo a raggiungere con le nostre trasmissioni. Ringrazio a nome di tutti i soci l'Amministrazione Comunale di Tricase per aver concesso alla nostra manifestazione il proprio Patrocinio. Un plasu và ai colleghi Radioamatori ed agli amici appassionati di Radio della zona di Tricase che si sono prodigati perchè tutto possa svolgersi nel migliore dei modi possibile”.
Si precisa che l' INGRESSO è LIBERO e che la manifestazione non si svolgerà in caso di maltempo.
Venerdì, 17 giugno 2022
COVID: Attualmente positivi
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 27
ALEZIO 25
ALLISTE 27
ANDRANO 12
ARADEO 51
ARNESANO 20
BAGNOLO DEL SALENTO 0
BOTRUGNO 17
CALIMERA 61
CAMPI SALENTINA 51
CANNOLE 15
CAPRARICA DI LECCE 7
CARMIANO 51
CARPIGNANO SALENTINO 17
CASARANO 47
CASTRI' DI LECCE 10
CASTRIGNANO DEI GRECI 17
CASTRIGNANO DEL CAPO 16
CAVALLINO 61
COLLEPASSO 37
COPERTINO 95
CORIGLIANO D'OTRANTO 28
CORSANO 7
CURSI 25
CUTROFIANO 27
DISO 6
GAGLIANO DEL CAPO 16
GALATINA 68
GALATONE 83
GALLIPOLI 58
GIUGGIANELLO 11
GIURDIGNANO 6
GUAGNANO 23
LECCE 334
LEQUILE 48
LEVERANO 101
LIZZANELLO 40
MAGLIE 57
MARTANO 54
MARTIGNANO 7
MATINO 21
MELENDUGNO 27
MELISSANO 15
MELPIGNANO 18
MIGGIANO 2
MINERVINO DI LECCE 11
MONTERONI DI LECCE 50
MONTESANO SALENTINO 11
MORCIANO DI LEUCA 4
MURO LECCESE 16
NARDO' 169
NEVIANO 26
NOCIGLIA 6
NOVOLI 23
ORTELLE 15
OTRANTO 30
PALMARIGGI 6
PARABITA 19
PATU' 4
POGGIARDO 23
PRESICCE-ACQUARICA 21
RACALE 19
RUFFANO 15
SALICE SALENTINO 15
SALVE 13
SANARICA 1
SAN CESARIO DI LECCE 35
SAN DONATO DI LECCE 15
SANNICOLA 29
SAN PIETRO IN LAMA 28
SANTA CESAREA TERME 3
SCORRANO 23
SECLI' 5
SOGLIANO CAVOUR 17
SOLETO 22
SPECCHIA 6
SPONGANO 7
SQUINZANO 54
STERNATIA 6
SUPERSANO 21
SURANO 9
SURBO 57
TAURISANO 35
TAVIANO 43
TIGGIANO 15
TREPUZZI 61
TRICASE 51
TUGLIE 22
UGENTO 54
UGGIANO LA CHIESA 29
VEGLIE 45
VERNOLE 30
ZOLLINO 7
SAN CASSIANO 13
CASTRO 5
PORTO CESAREO 14
Mercoledì, 15 giugno 2022
La festa di San Vito Martire, Patrono della Città di Tricase, è la più importante della Città.
Da Domenica 12 Giugno a Giovedì 16 Giugno
Programma Religioso e festeggiamenti civili
di Giuseppe R.PANICO
Se vivessimo in un paese ove il denaro pubblico, proveniente dalle tasche di chi produce reddito e paga le tasse, fosse gestito in modo più produttivo, (lavori e servizi pubblici hanno da noi costi ben più alti che in altri paesi europei), e con una maggiore efficienza burocratica (tuttora fra le più basse in Europa) e per reali esigenze, riscuoteremmo più fiducia nella gestione dei fondi PNRR promessi dall’Europa che continua a riprenderci per riforme da fare e debito pubblico da risanare (il più alto in Europa).
Se vivessimo in un paese ove il territorio pubblico fosse considerato una ricchezza, gestita da amministrazioni ed enti pubblici, per creare progresso e sviluppo e non incuria e superficialità, potremmo anche dire di vivere in un paese che ha cura sia del suo presente che del suo futuro.
Se guardassimo verso mare e poi verso terra, scopriremmo che di aree pubbliche importanti ne abbiamo almeno due che, grazie a specifici progetti, eventualmente finanziabili con fondi PNRR, potrebbero consentirci una rigenerazione urbana e costiera.
Il primo è la solita valle del Rio, potenzialmente trasformabile nel più bel parco costiero del Salento orientale. Ora è invece una incolta pineta, il nostro gran canyon ove scorrono da decenni i nostri reflui. Ne permeano le antiche rocce, ne alimentano le insane verdi alghe marine e ne vietano la balneazione.
Espandono poi, con la locale corrente, le loro essenze verso Sud e Marina Serra e ne deprezzano il tratto costiero.
A cosa serve la nostra strana “procedura” di raccogliere in vasca le acque piovane, costosamente decantarle e poi distribuirle, non nei campi rimasti assetati e vincolati da tante valvole e tubi, ormai ferri vecchi, ma “mixandole” con i reflui già diretti al Rio e al mare? Per i reflui, basterebbe allungare un tubo verso il largo sul mare e scaricarli più lontano e non sulla riva, o fare come fanno altrove, ove non hanno, come discarica, né mare né bellezze naturali.
Molta politica ha fatto il diavolo in quattro per impedire il gasdotto TAP a Melendugno, ove turismo e impresa sono ora accolti, come in altre località salentine, con una bella bandiera blu.
Noi, con scarso successo, abbiamo fatto il diavolo in otto per quel “maestoso” rudere su Punta Cannone, ma poi non facciamo nulla per un piccolo “refluo-dotto” che ci sanifichi verso il futuro. Decantiamo spesso le nostre bellezze, ma copriamo con uno straccio sul sottopancia, il nostro migliore attributo sul mare ridotto a un bubbone.
Quasi fosse un peccato originale, dedicato a quei diavoli della leggenda sul Rio.
Il secondo è la vasta area della stazione ferroviaria, ormai “abitata” da binari morti, traversine decrepite, erbacce, fantasmi di passeggeri, vincoli urbanistici, ponticelli per un traffico da tempo antico e cadenti barriere antirumore.
Per pochissimi passeggeri, nessuna merce e altissimo costi, si mantiene una ferrovia che, nata in tempi di ben diversa mobilità, costituisce oggi solo una trincea verso le adiacenti frazioni. Riaffiora ogni tanto l’idea di una metro di superficie a…idrogeno. Si nobilita il nome, si elevano i costi, ma non cambia la sostanza se tante comunità collegate, non producono più né passeggeri né carri merci.
La nostra moderna mobilità a corto raggio gode di una altissima diffusione su gomma e di una fitta rete viaria. Il traffico scolastico, ora su ben più brevi distanze, si basa poi non più su treni e littorine da/per Lecce, ma su autobus FSE che rilasciano e prelevano quasi sotto casa o sotto scuola.
Quell’eccesso di area e binari morti potrebbe essere rigenerato come un nuovo grande e verdeggiante parco pubblico; per un vasto parcheggio, anche per il vicino ospedale, e per allargare via Lecce nel tratto che la fiancheggia.
Una Tricase che sogna un migliore domani su mare e su terra non può dibattere solo su belle facciate, ingombranti fioriere, marciapiedi a raso e profonde e pericolose buche su strade e discese a mare, ormai visibili anche dallo spazio.
E se, per la nostra rigenerazione urbana/ferroviaria, potremmo dare una occhiata allo scalo dismesso di Porta Romana a Milano, per quella costiera, basta guardarsi intorno, ove sventola la bandiera blu e ben più “blue economy” da… vocazione turistica.
Lunedi, 13 giugno 2022
di Pino GRECO
In attesa dell’ennesimo ricorso per la gestione dei 4 cimiteri di Tricase, sull’Albo Pretorio del Comune non c’è traccia della nuova impresa che gestisce i 4 cimiteri.
Andiamo con ordine
Mentre si aspetta il risultato dell’ennesimo ricorso per la gestione dei 4 cimiteri di Tricase (Lucugnano, Depressa, cimitero “ Vecchio” e “ Nuovo”), alcuni cittadini ci segnalano che dal 1° giugno c’è una nuova impresa come gestore dei 4 luoghi sacri.
A questo punto una domanda sorge spontanea: qual è la nuova impresa che gestisce i servizi cimiteriali se fino ad oggi 13 giugno 2022 non risulta pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Tricase nessun atto di affidamento diretto o documento di accettazione dell’impresa gestore?
Un dato è certo: la gestione dei servizi cimiteriali a Tricase non conosce Pace…