di Gianpiero Girasoli Curare una rubrica di informazione finanziaria su IL VOLANTINO è stata una specie di scommessa.
La grande diffusione del giornale e l’interesse che può avere il lettore nel cercare di fare scelte intelligenti ed economicamente sostenibili, in un periodo di obiettive difficoltà, mi sono sembrati gli elementi fondamentali. Altra motivazione, non meno importante, è stata la convinzione dipoter rendere un servizio di utilità sociale.Dall’avvio di questi appuntamenti, sono stato contattato da diversi lettori; alcuni hanno voluto conoscermi personalmente, altri mi hanno chiesto un giudizio sugli strumenti di risparmio che hanno presso la propria banca o la posta; altri hanno voluto intraprendere un percorso di investimento o un piano di accumulo. La richiesta decisamente ricorrente è stata quella di proporre strumenti finanziari nella rubrica stessa. Avendo la possibilità di distribuire Fondi e SICAV di molte società di gestione del risparmio,tra le più importanti al mondo, è alquanto complicato rispondere genericamente a questa domanda.Come già accennato in altri articoli, occorre sempre lavorare e confezionare soluzioni insieme con l’investitore. Omettendo, per comprensibili motivi, di indicare offerte specifiche di società del settore, preferisco fare un esempio concreto. Immagino di avere di fronte un risparmiatore che disponga di 10.000€ e che, alla mia domanda su esperienze precedenti, mi risponda che ha sempre investito in titoli di Stato e buoni fruttiferi, ritenendoli assolutamente sicuri. Di fatto, però, allo stato attuale entrambi non danno alcun rendimento. Gli consiglio un fondo gestito da una società radicata a livello internazionale, specializzata esclusivamente nella gestione di titoli obbligazionari, garantiti dalla diversificazione negli investimenti e dall’allocazione in società molto affidabili per gli organismi internazionali di valutazione (società di rating). L’orizzonte di investimento, in questo caso, è di 3-5 anni, per ottenere un rendimento superiore ai titoli conosciuti e con un grado di rischio equilibrato. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 349 3968205
di Stefano Distante Lo svago più frequente di noi adolescenti è uscire. Con la parola uscire intendiamo sentirci a nostro agio, liberi, senza che nessuno possa comandarci. Avere delle compagnie può essere utile a molte cose, ad esempio sentirsi apprezzati e magari capiti. Di solito con la propria compagnia durante il pomeriggio ci si dovrebbe ritrovare in dei punti d’ incontro come parchetti, oratori, campetti comunali per potersi divertire o passare del tempo insieme ad altri ragazzi, ma tutto ciò nella nostra cittadina non esiste. Data l’ assenza di centri ricreativi per ragazzi le strade, le piazze e gli altri spazi pubblici all'aperto del paese diventano, in mancanza di luoghi alternativi migliori, mete abituali anche con le condizioni climatiche più sfavorevoli. Per questo motivo, dopo svariate uscite in giro con gli amici si matura la percezione della carenza di spazi al coperto in cui "stare" semplicemente con i coetanei o in cui "fare" qualcosa. Perciò spesso ci si chiude in casa davanti ai nostri apparecchi tecnologici, per questo motivo veniamo definiti: “Giovani a banda larga”, “Giovani multitasking”, o addirittura ci dicono di aver bruciato la nostra gioventù, ma in effetti tutti questi soprannomi ci vengono affiliati a causa del nostro abuso della tecnologia dovuto appunto all’ assenza di luoghi di ritrovo e assenza di manifestazioni ed eventi adatti a noi adolescenti.
Francesco Maggio, compositore e concertista originario di Depressa, sarà uno dei protagonisti della manifestazione che si terrà a Bologna in occasione dell’anniversario della strage. Il 2 agosto in Piazza Maggiore, con la prestigiosissima Orchestra del teatro Comunale di Bologna, presenterà una sua opera che si ispira al Salento, dal titolo “Di morsi e rimorsi”. Un incalzante ritmo di pizzica che invaderà tutta Bologna con l’obiettivo di cancellare il frastuono della bomba che 36 anni fa sterminò 85 persone e fece centinaia di feriti. L’Autore ha dedicato la sua opera alle vittime di tutte le stragi e alle loro famiglie. Il concerto andrà in diretta alle ore 21,15 su Rai Radio 3 ed in replica televisiva l’11 agosto su RAI 5 alle ore 20,15
Tricase Porto: Una mare di barche…Crisi? Quale crisi? Crisi ? Quale crisi ? Sembra incredibile ma dalle foto in nostro possesso emerge una situazione che ci lascia pensare: Quanti sono i posti barca a Tricase Porto ? I posti barca, dentro un porto che è il porto di Tricase, sono una ricchezza ? Per chi…? Approfondiremo…
Marina Serra, il lungomare… “ arredato per una stanza ” Marina Serra, le foto documentano… che da circa 40 giorni, mettendo insieme un po’ di tutto, se non una casa ci si rifà almeno una stanza per le vacanze....all'aperto....sul lungomare… c'è un paio di sedie, 2 tavolini, altre parti di mobili, o qualcosa del genere…pronti all'uso...
Tricase Porto: chi pulirà la piazzetta…? Da oltre un mese questo è lo stato indecoroso della piazzetta che costeggia uno dei tornanti più belli per scendere a Tricase Porto. A nulla sono valse segnalazioni e solleciti. Alla brutta immagine si aggiunge il serio pericolo di incendi
L’antico Veliero Portus Veneris, arrivato nel 2002 nel Salento carico di migranti e dei loro bagagli pieni di disperazione e di grandi speranze, con il progetto “È arrivato un veliero carico di…” (co-finanziato dal Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e che vede coinvolti in qualità di partner l’Associazione Magna Grecia Mare, il CIHEAM Bari e la società di servizi editoriali Art Corsivo Basso Srl), è diventato una nave scuola e libreria navigante e dallo scorso anno naviga in un mare di cultura carico di.. libri e di giovani talenti della scrittura. Il Portus Veneris sarà a Tricase sabato 30 luglio per animare il Porto Museo con eventi a bordo e sulla banchina. L’avvio degli appuntamenti è a cura dell’equipaggio del veliero che alle 18 insegnerà ad adulti e bambini l’arte della marineria tradizionale grazie al laboratorio “PRIMO APPROCCIO ALLA VELA LATINA” . Alle 21.30 sulla banchina, sarà presentato il libro "Soliti uomini" di Andrea Settembrini edito da Terra d'Ulivi Editore, una raccolta di sette racconti tutti liberamente ispirati a storie reali, che si immergono con un tono, ora malinconico ora ironico, nei paradossi e nelle insensatezze della vita di tutti i giorni.
Il 31 luglio il Veliero molla gli ormeggi da Tricase Porto, dirige la sua prua verso Otranto per “approdare” sul Lungomare degli Eroi per la presentazione alle 20 del libro "APPRODO A… OTRANTO" di Giulia Guida edito da Negramaro. Giulia Guida è una dei 6 autori della collana “APPRODO A…” realizzata da giovani scrittori del progetto “È arrivato un veliero carico di…” che nelle loro opere esplorano e raccontano luoghi, storie e personaggi dei principali porti pugliesi. Nel suo libro, Giulia va alla scoperta di Otranto attraverso storia, miti passati e presenti di questo borgo. Personaggi insostituibili che raccontano avventure, tempeste e incredibili scoperte. Nella due giorni inoltre, sia il 30 sia il 31 luglio dalle 19, presso il Complesso Rupestre “La Rena e le Sette Bocche” del Porto Museo di Tricase, ci sarà una esposizione, proposta e degustazione di eccellenze agroalimentari del territorio (curate da: Azienda Agricola Agostinello Salvatore, La Lattoria – Azienda Agricola Melcarne, Azienda Agricola Sarcinella Salvatore, Azienda Agricola Oro del Salento, Liquorificio Villantica, Oleificio San Marco) accompagnata dalla esposizione delle sculture di Gianni Vantaggiato. Sulla banchina del Porto, esposizione fotografica “Fotemozioni” di Costantino De Giuseppe.