di Agnese Piscopiello Il 14/09/2017 nel Cimitero Comunale di Tricase è iniziato lo spostamento delle salme “provvisoriamente” sepolte nelle cappelle delle varie confraternite, per trasferirle nei loculi definitivi costruiti di recente dal Comune di Tricase. Mio padre è stato uno dei primi ad essere disseppellito; è stato doloroso vedere il loculo aperto ed assistere alla sua seconda sepoltura avvenuta a poco più di 3 anni e mezzo dalla sua morte.
Non sono certa che i nostri amministratori siano consapevoli del forte impatto emotivo a cui noi parenti siamo sottoposti nostro malgrado. Risparmio la descrizione di tutta la procedura di trasferimento del feretro nella nuova sede, mi preme invece far arrivare a tutti il mio sdegno per questo trattamento penoso riservato ai nostri defunti e a noi parenti in vita.
I morti devono riposare in pace, noi parenti continuiamo a vivere nel loro ricordo, cercando giorno per giorno di elaborare una forma di accettazione della loro morte, confortati dalla fede nella vita eterna. Ma poi accadono questi eventi che ti fanno cadere in uno stato di profonda tristezza; improvvisamente si viene messi di fronte a una cruda realtà che fa crollare quello che con fatica hai costruito per diventare più forte e superare il dolore per la perdita della persona cara. Gradirei sapere, da parte di chi si occupa del settore, le ragioni che determinano tali situazioni.
Proprio non riesco ad accettare che in un paese civile accadano queste cose; non riesco a capire questa mancanza di sensibilità e come mai non sia una priorità reperire le somme per costruire la “casa” per i nostri cari defunti in tempo utile e garantire loro una degna e definitiva sepoltura.
Non si tratta di oggetti da spostare in un trasloco, meritano rispetto, essi sono il nostro passato ma anche il nostro futuro, sono stati la nostra guida e siamo quello che siamo grazie a loro.
Mi auguro che la nuova amministrazione colga questo mio sfogo come stimolo e si impegni a fare in modo che queste cose non accadano più.
La precarietà è un concetto che appartiene ai vivi, chi è passato a miglior vita dovrebbe avere diritto a un “posto” stabile.
di Guido Sparasci Nella mia vita mi sono cimentato in tre sport diversi: nel calcio, da adolescente, ma, se si esclude una breve quanto anonima parentesi con la squadra allievi del Tricase, si trattò solo di un “garrulo trastullo”, consumato nelle strade vicino casa -allora si poteva!- o in qualche campetto di fortuna (ero un'ala destra veloce, e sfruttai questa dote per una partecipazione estemporanea ai Giochi della Gioventù, dove vinsi la medaglia di bronzo negli 80 metri piani); poi, in età più matura, nella corsa, praticata amatorialmente lungo le strade di campagna; infine, più di recente, ma solo per pochi mesi, nel ciclismo (in realtà s'è trattato solo di lunghe passeggiate in bicicletta, avendone acquistata una di discreta qualità con la quale mi son divertito soprattutto a scalare ripetutamente le vette “ardite” dei nostri luoghi). Ebbene, nessuna foto mi eterna intento nella pratica di tali discipline.
Beffardamente, appaio, invece, in una che immortala la squadra tricasina di pallanuoto, sport che non ho mai praticato, che non ho mai sognato di praticare e che evito persino di seguire in televisione.Era un giorno d’agosto del 1975; stavo andando a Punta Cannone, solo soletto, a fare il bagno, eccezionalmente di pomeriggio, e ebbi la fortuna di passare dal …posto giusto nel momento giusto.Roberto Santacroce, buontempone come sempre, storpiando volutamente il cognome della mamma (c’è una storia amena dietro questa storpiatura), mi invitò a unirmi al gruppo in posa: “’Ccarascia, vieni anche tu”.E io: “Roberto, ma non c’entro niente con voi”! Lui,di rimando: “Cci te ne 'mporta, veni lu stessu”!A quanto mi è stato di recente raccontato, non sono l’unico "intruso", in quella foto, ma lascio volentieri agli storici dello sport tricasino l’onere di svelare l’identità dell’altro. Resta, comunque, una delle poche in cui appaio sorridente, a ricordo di una stagione serenissima della mia vita: le amarezze cominciarono appena l’anno dopo!
Da sinistra, in alto: Guido Sparasci (io),Stefano Sodero, Maurizio Raeli, Mario Calabro (era soprattutto un pallavolista eccellente, prematuramente scomparso), Gery Ruberto, Maurizio Sodero, Tullio Corciulo, Pierangelo Errico, Giovanni Angelelli, Antonio Bramato (detto "Schollander" -dal nome di un grande campione di nuoto dell'epoca- o Cavallone, per la notevole massa d'acqua che spostava ad ogni bracciata), Sergio Cosi; accosciati, da sinistra:Domenico Santo, Vincenzo Ruberto, Roberto Santacroce, Luigino Fracasso, Fernando Esposito (Copeta).
TRICASE CALCIO: VA BENE, VA BENE COSÌ
CALCIO: TRICASE - LEVERANO 2-2
Marcatori: al 4’ Quarta e 63’ Puscio ( Leverano), 78’ Striano, 88’ Elia ( Tricase).
Terza giornata di campionato.Sette punti. Secondo posto in classifica. Il Tricase gioca bene. Due vittorie ed un pareggio.Tre gare senza sconfitte. Tricase,stadio San Vito. E’ domenica 24 settembre 2017. Gara sotto la pioggia con l’arbitro indeciso se fischiare il calcio d’inizio. Ma sotto la pioggia, pur stando sotto di due gol, i ragazzi rossoblu hanno ben superato contro il Leverano,con un pareggio (2-2).Superlativo il capitano Maurizio Striano….Domenica trasferta a Talsano. Zero punti in classifica.TRICASE, VA BENE, VA BENE COSÌ…
FULGOR TRICASE VOLLEY, TRA RICORDO E SPORT: VINCE IL MEMORIAL “ PANICO ”
Pallavolo. Memorial Fernando Panico, due serate tra ricordo e sport: vince il pubblico, il ricordo di Fernando Panico e la Fulgor Tricase.
Palasport di Galatina. Domenica 24 settembre 2017. Vincono in tre: il pubblico, il ricordo di Fernando Panico e la Fulgor Tricase. Davanti ad un buon pubblico, è andato in scena il Memorial Fernando Panico tra le formazioni di Ruffano e Specchia di serie C, Tricase e Galatina di serie B. Sabato 23 settembre dopo aver vinto le prime due gare contro Specchia e Ruffano, Tricase e Galatina si sono incontrate domenica 24 per la finale.
Il Trofeo conquistato ( 2-1) dai ragazzi del presidente Francesco Cassiano è stato un buon test per la Fulgor, che in attesa della prima di campionato, prevista per il 15 ottobre a Tricase contro una delle squadre favorite,l’Aversa, prosegue la sua preparazione tra allenamenti e amichevoli, ma a Galatina, al Memorial hanno vinto soprattutto il pubblico e il ricordo di Fernando Panico.
AURISPA ALESSANO : UN BUON PUNTO DI PARTENZA…
Roma 3 Alessano 2
Una sconfitta al tie break. Un buon punto ad Alessano. Due punti alla quotata Roma. Domenica 24 settembre a Roma è stata una partita vissuta sul filo dell’equilibrio. Alessano e Roma hanno offerto un degno spettacolo. Buona la prova della squadra allenata da mister Tofoli che ha il rammarico di non aver disputato al meglio il quarto set, e di non aver potuto disporre del miglior Culafic colpito il giorno prima della gara da un raffreddore. E adesso tutti pronti per l'esordio casalingo domenica prossima a Tricase arriva il Catania ( punti 3 in classifica).
Tricase – Adamuccio vince, Passaseo e Fiorito inseguono e dimostrano le loro abilità, seguiti anche dalla sfortuna.
Il Rally dei Cinque Comuni, una gara tutta salentina, suggestiva con le sue prove speciali che si circondano sul territorio di Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Specchia, hanno incoronato l’equipaggio numero 5, composto dal forte Mauro Adamuccio e Salvatore Tridici a bordo della loro consueta Peugeot 207 S2000.I pronostici erano quelli, già dettati dopo la stesura dell’elenco iscritti. Non era difficile formare il podio, anche se in “ordine” non specifico, ma la gara era sottoposta dai primi cinque, Laganà, Passaseo, Adamuccio, Mascia e Pepe.Indiscussa la preparazione e la tenacia di Adamuccio, già vincitore lo scorso anno, con gli altri che già da subito hanno dimostrato di non voler distaccarsi molto da lui. Parte la prima prova speciale di Corsano, un percorso di 5,14 km, che per soli 1.1 sec. Adamuccio vince su Passaseo e 14 su Laganà.
Nella seconda ps, Passaseo migliora su Adamuccio, con un distacco di soli 0.7 decimi, a seguire Laganà e Mascia.Per Passaseo - Fiorito, portacolori della Salentomotori, a bordo della Skoda Fabia R5 del team Colombi, compromettono la loro gara sulla terza ps, dove un 360° gli fa perdere oltre 30 sec. su Adamuccio, che in solitaria guida la classifica generale.Terminate le tre prove speciali del sabato sera, tutte le vetture fanno rientro in parco chiuso, allestito nel cuore di Tricase, nella piazza principale dei Cappuccini. Domenica mattina, ore 10.56 parte la prima prova di “Tiggiano”, un percorso di 11,76 km.
A vincere la prova è nuovamente Adamuccio. I conti iniziano a stabilirsi, non potendo più avvicinarsi all’equipaggio capofila, la battaglia per completare il podio si fa in tre, Passaseo, Laganà e Mascia che danno il meglio di loro. Al primo passaggio della prova di Specchia arriva un vero e proprio colpo di scena, foratura per Passaseo, un dritto e spegnimento vettura per Laganà e un copia incolla di quest’ultimo anche per Mascia-Caroli. Il distacco tra Passaseo e Adamuccio è abissale, mentre con quello di Laganà è racchiuso a poco più di 2 secondi. Passaggio successivo, si ritorna sulla ps “Tiggiano”, Adamuccio comanda la classifica, Laganà giunge secondo, mentre Passaseo ad un tornante spegne la vettura, perdendo secondi preziosi, che gli compromettono il secondo posto assoluto.
Un Albino Pepe caparbio, coadiuvato dal suo amico e navigatore Pierpaolo Panico, presenti con una Mitsubishi Evo IX. Una gara per loro che poteva andare molto meglio, se non avessero accusato alcune noie meccaniche. Sin da subito Pepe ha dimostrato di voler far bene e di portare in casa Salentomotori un buon risultato, cosa che si è verificata con la vittoria di classe N4 e con il 5° posto assoluto.
Il nuovo equipaggio formato da Simone Melcarne e Marco De Rosa, con la piccola ma forte 106 A6 del Team Trodella hanno portato a conclusione la gara, giungendo al nono posto assoluto e vincendo la classe K10 e secondi di gruppo, oltre ad aver regalato emozioni sulle tortuose stradine.Alesio De Santis e Antonio Marino stavano svolgendo una gara di tutto rispetto con la Renault Clio R3C del team Ferrara, giungendo nella classifica generale del sabato sera al 6° posto assoluto, successivamente costretti al ritiro per un errore, che gli ha compromesso la ripartenza della domenica.Gara sfortunata per i due fratelli Luca e Nicola Negro, costretti al ritiro con la loro Citroen C2 R2B per problemi meccanici.Un esordio sorprendente per il nuovo equipaggio, formato da Antonio Russo e Gabriele Sorrone, che con la piccola Citroen C2 RS hanno dimostrato un buon feeling, giungendo ai nastri di arrivo con il 14° posto assoluto, secondi di gruppo e primi di classe.
Ancora un nuovo equipaggio in gara, quello di Gianmarco Manco e Gianluca Stefanelli, due “ragazzini” amanti delle corse, che hanno percorso le prove speciali con una Citroen Saxo RS, messa a disposizione dal driver Donato Parrotto, giunti sulla classifica finale al 20° posto assoluto, quinti di gruppo e secondi di classe.Gara terminata non bene per l’equipaggio Giangreco – Mergola, costretti al ritiro per un piccolo incidente.
Classifica dei primi cinque: Adamuccio – Tridici, Laganà – Invidia, Passaseo – Fiorito, Pepe – Panico.
di Francesca Sodero.Consigliere Comunale M5S Con ordinanza del 29 agosto, il Sindaco Chiuri ha finalmente acceso un faro sulla struttura fatiscente che deturpa da decenni il paesaggio della zona portuale di Tricase ed è oramai divenuta un fattore di rischio per la sicurezza dei cittadini. Quanto fatto dal Sindaco, però, è insufficiente ed è necessario che a questo primo atto ne seguano degli altri indirizzati alla reale tutela della pubblica incolumità.
Per questa ragione, come gruppo consiliare M5S, abbiamo indirizzato al Sindaco un'interrogazione volta a stimolare l'avvio di accertamenti più approfonditi sulla reale portata del rischio di crollo che, per il momento, e da un'analisi piuttosto superficiale in quanto solo visiva, è stato valutato solo come “da non escludere” e limitato ad “alcune parti” della struttura.
Quello che chiediamo al Sindaco è quindi di investire urgentemente le autorità di pubblica sicurezza competenti affinché accertino con adeguata metodologia e strumentazione tecnica se il rischio di crollo riguardi invece l'intera struttura e, conseguentemente, se oggi il rudere rappresenti un grave rischio per la stabilità stessa del costone, già classificato dall'Autorità di Bacino della Puglia fra le aree ad elevata pericolosità geomorfologica, ossia a rischio di frane.
In altre parole, vogliamo sapere se oggi vi è il rischio che la struttura crolli per intero e se questo eventuale crollo possa da solo innescare eventi franosi sul costone. Se così fosse, non ci sarebbero altre strade da percorrere se non una demolizione controllata dell'immobile o la sua urgente messa in sicurezza. Se il costone dovesse crollare, infatti, possiamo tutti solo immaginare le disastrose conseguenze che ne potrebbero derivare, trattandosi di area portuale.
Considerando che molto probabilmente l'interrogazione sarà trattata nel prossimo Consiglio Comunale, invitiamo i cittadini interessati a parteciparvi per dare forza alla nostra istanza e impedire che la nuova amministrazione, sull'annosa questione battezzata “eco-mostro”, nasconda la mano dopo aver lanciato il sasso.
I cittadini possono leggere l'interrogazione sul nostro sito web
www.tricase5stelle.it, in corso di aggiornamento.