Tricase, zona Mito.
A conclusione di circa due anni di attività, sono concluse le indagini relative ad un complesso di ville e manufatti a strapiombo sul mare realizzato in area protetta del “Parco Otranto Santa Maria di Leuca” riconosciuta di grande valore paesaggistico, idrogeologico e ambientale, già destinata sulla carta a prati e pascoli dal P.P.T.R.
Unidici persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per il reato di lottizzazione abusiva in concorso, realizzazione di edifici in assenza di permesso di costruire in area vincolata e reato paesaggistico.
Le complesse indagini hanno preso le mosse da alcuni sequestri eseguiti in loco dalla Polizia Locale di Tricase negli anni 2014 e 2015 per abusivismo edilizio a seguito dei quali la Procura della Repubblica di Lecce ha delegato successivi accertamenti e approfondimenti sull’intero comprensorio che si presentava irreversibilmente trasformato con realizzazione di opere di collegamento fra le ville, piazzole di sosta, canalizzazioni e cancellate di protezione.
Emergeva che tali manufatti, la maggior parte dei quali a loro volta interessati da opere abusive, venivano acquistati da possidenti stranieri per essere adibiti a lussuose ville di villeggiature realizzate fronte mare.
In realtà si trattava di immobili che già allo stato rustico avrebbero dovuto essere demoliti siccome oggetto di precedente sentenza definitiva di condanna nell’anno 1989 per lottizzazione abusiva in danno di un unico proprietario e originario dante causa;
i manufatti, invece, venivano venduti a terzi ottenendo, peraltro, negli anni permessi in sanatoria e condoni ritenuti illegittimi dall’Autorità Giudiziaria così divenendo nella gran parte dimore mozzafiato.
Tanto pubblico sulle strade salentine, con tifo da stadio. Questo è stato il 25° Rally Città di Casarano, gara programmata dalla Scuderia Casarano Rally Team. Si è disputata questo fine settimana, con la vittoria assoluta di Gianluca D’Alto e Mirko Liburdi a bordo di una performante vettura, la Skoda Fabia R5.
Ad essere presente anche la Scuderia automobilistica tricasina, la Salentomotori, che a denti corti ha saputo difendere i propri colori. A partire dal forte pilota ruffanese, Mauro Adamuccio accompagnato alle note da Salvatore Tridici, che fin da subito hanno attestato il loro passo. Già dalla prima prova speciale, la Pista Salentina il duo era partito all’attacco, marchiando un quarto posto assoluto, dove la loro Peugeot 207 super 2000 si è riscontrata inferiore alla categoria R5. Sulla prima prova della domenica, “Palombara”, Adamuccio parte con le buone intenzioni, recuperare quello che aveva perso in pista il giorno precedente, ma una piccola sbavatura gli fa perdere del tempo e, conclude ancora una volta al quarto posto assoluto. Si inseguono le successive prove speciali, Adamuccio non ci sta e incrementa il suo passo, riuscendo a conquistare il terzo posto fino alla penultima prova speciale, con alle spalle il barese Franco Laganà con una Ford Fiesta R5. Ad inizio dell’ultima prova speciale, Adamuccio decide di governare la sua terza posizione, ma che alla fine la vedrà svanire per soli 6decimi da Franco Laganà. Un meritatissimo quarto posto assoluto, primo di classe e di gruppo per l’equipaggio Adamuccio e Tridici.
Gara Test per l’equipaggio Tommaso Memmi e Monica Cicognini, a bordo di una Ford Fiesta R5, sono riusciti a collocarsi nella top-ten con un nono posto assoluto, sesto di classe e di gruppo. Sicuramente le aspettative di Memmi erano diverse, ma in fase di gara ha deciso di istruirsi al meglio sulla vettura, di trovare il giusto feeling e di dedicarsi al giusto setup e al al proprio stile di guida, tutto questo in virtù del prossimo Rally del Salento.
Il pilota di Salve, Albino Pepe coadiuvato da Davide Rizzo ha dovuto lottare per restare in gara, dove la sua Peugeot 306 Kit ha espresso noie meccaniche fin dall’inizio, con problemi ai freni che non si sono potuti risolvere, nonostante l’impegno prestato in assistenza. Dopo tutto ha portato a casa un meritatissimo 15° posto assoluto, sesto di gruppo e primi di classe.
Una gara di pregio per il pilota Luca Negro accompagnato da suo fratello Nicola, che a bordo della piccola Renault Twingo R2B del Team Trodella, si è aggiudicata la 22esima posizione assoluta, un 11° di gruppo e secondo di classe, nonostante una foratura in prova.
Gara combattuta per Pasquale Protopapa e Sandra Ruberto, che con la loro piccola ma prestante Peugeot 205 del Team Giusy Historic, si sono aggiudicati la 24esima posizione assoluta, un 4° posto di gruppo e un 2° di classe; nonostante hanno perso un bel po’ di margine dal primo di classe proprio alla prima prova speciale, ritardati con problemi ai freni.
Grande soddisfazione per il driver Donato Parrotto, accompagnato sul sedile di destra dalla toscana Cristiana Morbidi, una gara senza sbavature, che gli ha premiati al 30° posto assoluto, al 4° posto di gruppo e 1° di classe; penalizzati di 40secondi a causa del traffico insistente sul trasferimento.
Gara sfortunata per il pilota Antonio Russo, ancora una volta navigato dal suo fidatissimo amico Gabriele Sorrone, dove alla prima prova speciale della domenica hanno dovuto tirare i remi in barca per la rottura di un semiasse.
La gara casaranese si conclude con il rammarico per non aver raggiunto il podio per soli 6decimi, ma la soddisfazione di aver portato a casa dei grandissimi risultati, questo promette bene per le future gare che tutti gli equipaggi dovranno affrontare nell’attuale stagione agonistica.
Il presidente Antonio Forte e il DS Paolo Potera si ritengono soddisfatti per il traguardo raggiunto, ma ora si pensa già al prossimo Rally del Salento, che farà ritorno il driver Francesco Rizzello a bordo di una WRC.
di Pino Greco
Erano i primi giorni dello scorso dicembre, giorno 2 precisamente.
L’ufficio del Giudice di Pace di Tricase è nuovamente a rischio chiusura: il possibile epilogo è dietro l’angolo e potrebbe avverarsi nei prossimi mesi, quando la sede giudiziaria si troverà a dover fare a meno di un cancelliere: Fernando Melcarne, dipendente del Comune di Tiggiano, figura indispensabile per il funzionamento dell’ufficio giudiziario, andrà infatti in pensione. L’ufficio del Giudice di Pace di Tricase abbraccia un comprensorio vasto: ben otto comuni ( Tricase, Castro, Diso, Miggiano, Montesano, Specchia,Tiggiano e Andrano) che concentrano i propri contenziosi nella sede del Giudice di Pace di Tricase.
Tutti i professionisti intervenuti all’assemblea di fine anno 2017, incontro tra avvocati e sindaci interessati, hanno ribadito che l’assenza di un cancelliere comporterebbe la soppressione dell’ufficio giudiziario del territorio, che già negli anni ha visto negarsi la sezione distaccata del Tribunale di Lecce.
Siamo ai nostri giorni, è martedì 24 aprile. “ L’appello: serve nuovo cancelliere” è stato adeguatamente evidenziato dagli Avvocati del Mandamento. Infatti, in data odierna presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Tricase si sono riuniti gli Avvocati del Mandamento al fine di discutere la paventata imminente chiusura dell’Ufficio, unico ed ultimo presidio di legalità sul territorio, da cui deriverebbero certamente gravi ricadute negative per i cittadini in termini socio-economici.
All’unanimità i presenti hanno deciso di proporre ai Sindaci del Mandamento di Tricase, comprendente anche i Comuni di Andrano, Castro, Diso, Miggiano, Montesano Salentino, Specchia e Tiggiano, una riunione urgente al fine di proporre, nelle sedi istituzionali, le eventuali e possibili soluzioni onde ricoprire la funzione di Cancelliere che prossimamente diverrà vacante.
Ad ogni buon conto, gli Avvocati riunitisi, proporranno ai Sindaci del Mandamento, una possibile soluzione formulando una proposta concreta.
E’ uscito il 6 aprile, La Fame Chimica, primo singolo in italiano di WEPRO.
Una biografia sonora con cui l'artista tenta di rappresentare la sua generazione.
Partendo da un momento di nudità ed esposizione totale come quello generato dalla distorsione dell'alcool e della droga, si racconta di un sentimento generazionale di individui abituati al lottare per ritagliarsi uno spazio di possibile.
Della solitudine che si può provare in questo percorso e del senso di frustrazione del vedere sempre tutto troppo lontano.
WEPRO è il progetto di Marco Castelluzzo
Un viaggio interiore dell'artista che sintetizza nella sua produzione musicale e visiva. La caratteristica è la commistione tra musica e cinematografia. Ogni brano è accompagnato da videoclip molto vicini a dei veri e propri cortometraggi, e anticipato da uno short video recitato, in cui l'artista rivela velatamente la trama del video.
Il fine è quello di raccontare delle vere e proprie storie, quasi sempre autobiografiche, utilizzando un concept nuovo e inedito, probabilmente non ancora sperimentato nello scenario nazionale.
Il sound è quello di un progetto a metà tra il rock e il pop, con forti influenze dell'indie più elettronico, ma le sfumature sono in continua mutazione, per permettere di spaziare le sonorità in direzioni più disparate, sperimentando e non rimanendo delineato in un unico contenitore sonoro.
Questo senza perdere mai la credibilità e l'identità artistica.
La produzione musicale e quella video è di Marco Castelluzzo ma si avvale della collaborazione di Matteo Costanzo sulla parte elettronica, e Giuseppe Taccini come tecnico del suono. Alle batterie Danilo Menna e Nico D'Angiò al basso. Alla realizzazione dei video e alla fotografia ha collaborato Federico Toraldo.
Marco Castelluzzo, classe '93 nasce e cresce a Depressa,
un piccolo paese nel basso Salento.
A 13 anni fonda la sua prima band i "The Wedding Project", di cui sarà frontman e chitarrista. La band partecipa a festiva ed eventi di rilievo e divide il palco con il cantante folk Uccio Aloisi. Parallelamente ai The Wedding Project, Marco porta avanti il progetto da solista. Nel 2010 infatti, viene notato da Disney e scelto non solo come cantante per la colonna sonora del film Rapunzel ma anche per apparire nella serie In Tour in onda su Disney Channel.
Nel 2012 registra il suo primo album, di cui è autore e compositore, con alcuni dei turnisti più importanti della scena internazionale tra cui Phil Palmer, chitarrista per Bob Dylan, Robbie Williams, Lucio Battisti, Eric Clapton (tra i tanti) e il bassista Phil Spalding (Elton John, Kylie Minogue, Mick Jagger)
Nel 2014 si traferisce negli Stati Uniti e inizia i suoi studi di Scrittura e Produzione Contemporanea al Berklee College Of Music di Boston, dove poi riceverà anche una borsa di studio per merito.
Nel 2015 Marco dà vita al suo progetto solista Wepro.
Rilascia gli autoprodotti "The White EP" e "The Black EP", e dopo aver suonato per mesi nei clubs più importanti di Boston e New York (Great Scott, The Bowery Electric, Hard Rock Cafe Boston, The Middle East per citarne alcuni) ed essere stato invitato a esibirsi in uno showcase per la famosissima Major Columbia Records, decide di tornare in Italia.
Nel 2016, durante il suo Tour Italiano, apre il concerto a Frankie hi-nrg mc, davanti ad un pubblico di 50mila persone.
Attualmente Marco è anche cantante e autore che collabora con Mediaset, Real Time e altri Artisti. Ha da poco scritto il testo della colonna sonora della serie TV L'isola di Pietro con Gianni Morandi ed è uno degli Autori e Compositori delle musiche della serie TV Love Dilemma andata in onda nel Gennaio 2018 su Real Time.Il 6 aprile 2018 esce il suo primo singolo in Italiano come Wepro.
di Ercole Morciano
La pubblicazione sui quotidiani locali ( Gazzetta del Mezzogiorno e Quotidiano del 30 marzo) della situazione economica della provincia di Lecce (fonte: Osservatorio D. Stasi, Quotidiano 30.3.18, pp. 10-11), come emerge dall’elaborazione dei dati dell’Agenzia delle Entrate (redditi 2017), non può lasciare indifferenti, specialmente noi del Capo di Leuca che abbiamo storia, cultura, tradizioni ed economia in comune.
Ho sperato che altri: esponenti di istituzioni-enti-partiti-movimenti-sindacati-associazioni professionali o di categoria, non per piangerci addosso, prendessero posizione pubblicamente con proposte concrete di coinvolgimento o di azione. Nessuno purtroppo l’ha fatto (se sbaglio correggetemi) e pertanto ho deciso di scrivere io qualcosa, da semplice cittadino, pur iscritto ad un partito politico, il PD, nel quale nessuna riflessione a riguardo risulta al momento essere stata fatta.
Una prima riflessione è richiesta dalla posizione generale della provincia di Lecce che, in confronto alle altre provincie d’Italia, risulta sprofondata nella parte più bassa della graduatoria nazionale. E questo già crea un problema politico di giustizia sociale e di stringente attualità che richiama le responsabilità di quanti hanno il dovere istituzionale di analizzare, studiare, riflettere e proporre, anche alzando la voce, se occorre; e mi riferisco in primis al mondo politico-amministrativo, ai partiti e movimenti. Il dovere di riflettere spetta agli enti pubblici; da quelli finalizzati alla formazione a partire dall’università, a quelli economico-finanziari; dai mondi della produzione e del lavoro, comprese quelle delle professioni fino alle libere aggregazioni che la nostra Costituzione valorizza come corpi intermedi.
La Chiesa stessa, che condivide «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce» con l’umanità nella quale è immersa, non mancherà di dare il suo autorevole contributo in questa drammatica contingenza che caratterizza qui e ora il territorio provinciale. Un crono-programma che, pensato e gestito dalla Provincia, come organo politico amministrativo di coordinamento sovracomunale, dovrebbe concludersi con una proposta operativa unitaria di sviluppo, da sostenere con l’impegno di tutti i rappresentanti istituzionali ai livelli superiori (Consiglio regionale, Parlamento, Consiglio europeo).
Il mio abbozzo di riflessione però riguarda principalmente Tricase e il Capo di Leuca, l’estremo sud del Salento. Dall’analisi dei dati, esposti sugli organi di stampa, emerge chiara un’altra, ancora più amara, considerazione. All’interno della provincia di Lecce si conferma un ulteriore divario nord-sud:
l’area più povera del Salento siamo ancora noi, quelli più a sud, quelli del Capo.
Se osserviamo i dati esposti nelle tabelle ci accorgiamo che quasi tutti i comuni del Capo di Leuca e dintorni ricadono nelle due ultime fasce di reddito, quelle più povere, rispetto alle 5 totali. Nell’ultima, dal n. 54 al n. 97, per redditi compresi tra 0 e 12.000 € troviamo i comuni di Acquarica del Capo (97), Morciano di Leuca (95), Supersano (94), Taurisano (93), Presicce (92). La penultima fascia, la IV, che comprende i comuni per redditi compresi tra12.000 e 14.000 € troviamo Gagliano del Capo (91), Ugento (88), Salve (87), Ruffano (85), Corsano (82), Patù (78), Specchia (69), Castrignano del Capo (63), Alessano (58). Nella III fascia, con redditi tra 14.000 e 15.000 € vi sono Montesano Salentino (48), Miggiano (46), Tiggiano (44). Andrano (23), con Castro (18) e Diso (17) si trovano tra i comuni della II fascia con redditi compresi tra 15.000 e 16.000 €. L’unico comune del Capo compreso nella prima fascia (reddito superiore a 16.000) è Tricase (11), seguito all’ultimo posto da Gallipoli (12), mentre Casarano, l’altro centro più popoloso del Sud-Salento, si attesta al n. 45 nella III fascia. Nella prima fascia, al primo posto vi è Lecce, seguita da Maglie, Cavallino e altri centri del centro-nord della provincia.
Fin qui la serie dei dati aggregati secondo le fasce di reddito ufficiali, ma altre considerazioni si potrebbero fare sul probabile, preoccupante futuro del nostro territorio, se si comparassero i dati economici con quelli demografici. I saldi sull’andamento della popolazione presagiscono un futuro fatto di spopolamento; di esodo di giovani cresciuti e laureati con i sacrifici delle nostre famiglie e destinati ad arricchire altri territori in Italia e fuori: un circolo vizioso che condannerebbe i nostri paesi, partendo da quelli più piccoli, a svuotarsi sempre di più, a diventare per lo più “dormitori” di assistiti e di pensionati, come già si può rilevare in alcune aree, quelle poste più sud del sud.
Ecco perché non possiamo tacere. Dobbiamo invece, ciascuno nel proprio ambito, premere affinché ci sia una riflessione comune sulle cause della nostra povertà e sui destini del Capo di Leuca. Allora chi ricopre ruoli istituzionali ai vari livelli, chi già è dirigente o semplice iscritto ad un partito politico o a un movimento, ha secondo me il diritto-dovere di non stare in silenzio; questo è pure il momento che, chi ha a cuore il destino della nostra terra, non deleghi altri, si impegni in prima persona in un partito o movimento conforme – se non in tutto almeno in parte – ai propri ideali e contribuisca responsabilmente e direttamente a costruire insieme con gli altri il futuro comune .
Ferma restando l’urgenza e l’opportunità di riflettere all’interno delle varie realtà esistenti nella nostra città , il Comune di Tricase potrebbe pensare alla convocazione di una prima conferenza di sindaci del Capo di Leuca per stabilire insieme un percorso che porti a un progetto di sviluppo e rinascita del nostro territorio, condiviso dalle popolazioni e da far valere nelle sedi opportune attraverso i rappresentanti istituzionali eletti. Tutto ciò potrebbe riempire di contenuti preziosi il tempo presente nell’attesa che si formi il Governo ed avere così il quadro istituzionale completo col quale potersi confrontare.