Tricase Calcio:l’ex presidente Michele Dell’Abate,da sempre tifoso della squadra rosso-blu,in seguito ad un confronto avuto con alcuni esponenti ultras del Tricase,
invita tifosi e società ad incontrarsi
venerdi 13 settembre alle ore 21.30 presso la sala Acait
per discutere dell’attuale situazione nell’intento di appianare le divergenze e convogliare tutte le energie per continuare a scrivere una storia del calcio che rappresenti degnamente la nostra Città
di Pino Greco
Il parroco don Donato (da più di 50anni a Tricase): “ In realtà è un bel disastro.
Il parcheggio a destra può facilitare incidenti seri. Sarebbe meglio vietarlo del tutto.
Ci sarebbe uno scorrimento più sicuro del traffico.
Non parliamo poi della licenza data agli esercizi “ pizzeria”.
Oltretutto mentre si mangia la pizza si “ beve” lo smog…
Proprio nel “ corso” principale c’è il principale pericolo.
Credo che manchi la competenza in chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico”
ATTENTO CHE TI FAI MALE. E’ UNA STRADA FATTA ALLA “CARLONA”
ALCUNI RESIDENTI LA DEFINISCONO COSÌ.
E’ un modo di dire di una cosa fatta con poca diligenza e cura, con trascuratezza, che andrebbe curata di più. Parliamo di via Roma a Tricase.
Non aprire quella porta. Non è l’ultima serie cinematografica di film horror.
E’ il serio problema di via Roma a Tricase. Proprio così.
Aprire la portiera per scendere dall’auto è una semplice azione che ripetiamo più volte al giorno: sei sicuro di farlo nel migliore dei modi su via Roma a Tricase?
Il problema c’è.
Pubblichiamo solo alcuni interventi di chi vive la Città di Tricase tutti i giorni e in particolar modo via Roma
I Vigili del Fuoco: “Abbiamo “ rallentato” un intervento di soccorso,abbiamo avuto non poche difficoltà a transitare a causa delle auto parcheggiate. E’ accaduto lo scorso 6 agosto, nel tardo pomeriggio”
Alcuni residenti : “Un vero schifo,non possiamo aprire la porta o una finestra di casa, l’aria è inquinata, inoltre si rischia la pelle ogni volta che parcheggiamo l’auto e cerchiamo di scendere”
Un autista di pullman: “Evito di passare con il pullman, la strada non è sicura….”
Alcuni cittadini e residenti: “Caffè pagato. Invitiamo tutti, sindaco Carlo Chiuri in primis (con il suo Suv), tutta la giunta e il consiglio comunale ad un piccola pausa. Devono solo parcheggiare e cercare di scendere dalla propria auto su via Roma. Solo cosi capiranno seriamente che da queste parti si rischia di morire, si rischia di essere investiti quando si scende dall’auto”
Opposizione comunale con il Gruppo Misto ( Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco): “Via Roma? Un attentato all’incolumità personale, propria ed altrui, si registra ogni volta che il conducente in sosta apre lo sportello per scendere. Ancor peggio per i mezzi di soccorso che vi transitano, è già successo che siano rimasti intrappolati nella selva di auto. La nostra proposta era che si facesse a raso, senza marciapiedi in continuità con via Toma e via Caputo, nella prospettiva di un unicum viario/ciclo pedonale della Tricase futura. E che si rinvenissero aree a parcheggio sul modello di Piazza Caserta alle spalle del vecchio cimitero, che tanto beneficio ha portato in questi anni in termini di sosta libera. Avevamo anche suggerito di sondare le Ferrovie per utilizzare in convenzione parte dello spiazzo retrostante il passaggio a livello.”
di Alessandro Distante
Abbiamo sospeso per la pausa estiva con una dura polemica sulla toponomastica cittadina e riprendiamo partendo proprio dalle strade. Dal dibattito scatenatosi su via Roma al nuovo look di via Tempio, per finire alle strade di collegamento delle Frazioni con il Capoluogo.
Il restringimento del marciapiede di via Roma ha consentito di ricavare sulla carreggiata uno spazio per la sosta delle automobili.
Ma la sosta a destra ha fatto sorgere non poche problematiche sulla pericolosità dell’uscita dalle auto ed alcuni episodi di ingorghi che potevano e possono trasformarsi in qualcosa di più grave.
Il dibattito è aperto: si va da chi approva la scelta dell’Amministrazione perché meglio rispondente alle esigenze dei cittadini e dei negozianti, a chi invece sottolinea lo sperpero di denaro pubblico per un’opera realizzata pochi anni addietro ed ora rifatta; a chi mette in risalto la contraddizione di una Città che crea spazi per i pedoni e poi, proprio nella via dove vi sono molti negozi, li sacrifica; a chi, infine, lancia ipotesi per una strada senza marciapiedi, per così dire a raso.
Al fondo, torna con forza il problema dei parcheggi e riemerge una vecchia idea di un parcheggio interrato in Piazza Cappuccini, ipotesi di molti anni addietro ed addirittura già prospettata prima della realizzazione della Piazza.
Ma esiste un’altra soluzione che è quella di scoraggiare, in una logica più ecologista, l’uso delle automobili ed in questo senso il restringimento dei marciapiedi è una misura che lancia un messaggio di segno opposto.
In via Tempio un’interessante iniziativa di un privato ha portato alla realizzazione del bosco di fichi d’India; lungo la strada che conduce alla nuova Piazzetta don Tonino Bello sono stati piantati sui prospetti delle case delle pale di fico d’India in ceramica che si illuminano al passare dei viandanti. Positiva la sinergia tra pubblico e privato anche se il bosco forse andava limitato alla prima parte della strada e non portato fino alla Piazzetta.
Ed a proposito della Piazzetta, l’Estate ha portato in Piazzetta la statua di don Tonino Bello così risolvendo una vecchia questione originata dall’avere a suo tempo posizionato la statua in Piazzetta dell’Abate e non invece nella omonima Piazzetta, come è stato fatto adesso.
La Statua, collocata pressocchè a terra, guarda i fedeli che escono dalla Chiesa; avrei preferito un don Tonino rivolto verso chi proviene da via Tempio, più in linea con la sua insuperabile capacità di andare incontro a tutti.
La Piazzetta ha un basolato dove, oltre alle panchine, si notano le lastre di cristallo ben illuminate e che si sono rivelate provvidenziali, creando, con la vista dei granai ipogei, un bel richiamo alla vita di un tempo che fu.
Certo, la Piazzetta soffre per alcune costruzioni e per alcuni infissi in alluminio non proprio in sintonia con il contesto e di un restauro di Palazzo Gallone che mette in evidenza una pietra che sembra eccessivamente riportata all’originale. Non resta che attendere il rifacimento del basolato su via Tempio e, a quel punto, quella parte di centro storico potrà essere ancor meglio apprezzata.
Due drammatici incidenti hanno posto all’attenzione dei cittadini e degli Amministratori anche i collegamenti delle Frazioni con il Capoluogo; da qui una petizione per far diventare strade comunali interne anche le strade provinciali di collegamento con Depressa e Lucugnano.
Ma, soprattutto, l’idea è che le due strade vengano assoggettate ad un uso che favorisca percorsi pedonali e ciclabili. E’ una proposta molto interessante, avanzata da un cittadino, che dovrebbe essere affiancata dalla attivazione di servizi pubblici di collegamento.
A questo proposito: la chiusura di Piazza Pisanelli l’ha resa brulicante di locali e di gente e la bella notte di Ferragosto ha dimostrato come una località diventa piacevole da vivere se libera da auto, ma che, per consentirne la fruizione, è necessario attrezzarsi con servizi navetta efficienti. La viabilità, quindi, tema centrale ed intorno al quale finiscono per ruotare scelte di fondo; o, detto in altre parole, l’idea stessa di Città.
Intervista al M°Giovanni Calabrese
Maestro alla fine delle vacanze estive si iniziano a valutare le diverse attività extrascolastiche da far svolgere ai propri figli. Tu gestisci una delle più importanti realtà musicali del Salento, cosa puoi suggerire ai tanti genitori alle prese con queste decisioni?
Tra le diverse possibilità di scelta, la musica riveste un ruolo importante perché racchiude in sé tanti aspetti: favorisce lo sviluppo della concentrazione, insegna ad aver cura del proprio corpo, della propria mente e dei propri gusti estetici, migliora il senso critico, stimola a lavorare con gli altri e ad essere buoni compagni di squadra. Chi fa musica impara a gestire la delusione quando non ottiene subito ciò che vuole, a crearsi degli obiettivi e a raggiungerli, ad avere un metodo di studio e di lavoro.
Il mercato offre diverse opportunità, questi criteri sono validi in assoluto?
Sarebbe riduttivo attribuire l’acquisizione di queste “qualità” al semplice concetto di “studiare musica” o di “frequentare una scuola di musica” poiché esse si sviluppano solo se coltivate correttamente e se l’allievo è seguito da docenti qualificati e con esperienza. Posso suggerire ai genitori di verificare se la scuola cui si decide di affidare i propri figli abbia realizzato risultati concreti in riferimento sia a titoli conseguiti sia ad esperienze ed attività realizzate.
Cosa ci puoi dire della tua scuola di musica?
Negli anni abbiamo aiutato a conseguire decine di licenze di solfeggio, ammissioni in Conservatorio, diplomi e lauree. Chi ha proseguito gli studi musicali oggi è impegnato in attività concertistiche con orchestre e da solista. Chi non ha continuato gli studi musicali, avendo comunque conseguito dei titoli di studio intermedi, ha appreso un metodo di studio, è diventato determinato. Possiamo vantare ex alunni che sono dirigenti della pubblica amministrazione, ricercatori in importanti progetti internazionali, brillanti studenti universitari. Mi piace ricordare con affetto ciascuno di loro ed i momenti passati insieme per preparare concerti ed esami. E come dimenticare le infinite e divertentissime sessioni di prove in vista della realizzazione dei saggi di fine anno con le nostre band rock o con i gruppi di musica da camera!
Nel 2017 hai sottoscritto una convenzione con il Conservatorio “T. Schipa” di
Lecce, ce ne puoi parlare?
La convenzione garantisce l’equiparazione didattica dei nostri allievi a quelli del Conservatorio. La riforma nazionale dei Conservatori non consente più lo svolgimento dei cosiddetti OSA (Obiettivi specifici di apprendimento) intermedi, mettendo di fatto come primo step per il conseguimento di un titolo accademico il conseguimento della licenza di solfeggio e a seguire gli esami di strumento. Agli alunni interni al Conservatorio ed a quelli delle scuole convenzionate è data la possibilità di svolgere sia la licenza di solfeggio che gli esami di strumento passando attraverso tappe intermedie. Ciò facilita il lavoro degli alunni e consente un maggior controllo da parte dei genitori sull’efficacia del percorso dei figli.
Non tutti sono interessati al discorso esami e magari vogliono fare musica per hobby….
Siamo ampiamente consapevoli di questo. Il fatto che un alunno voglia fare musica per diletto, e ce ne sono tanti, non significa dovergli sottrarre la possibilità di farla bene né significa che non gli si debba dare la giusta impostazione (lettura delle note, tecnica dello strumento, gusto musicale). Fare musica per hobby significa potersi divertire, suonare con gli amici, senza subire la frustrazione di non saperla leggere, non saper andare a tempo, non conoscere i diversi stili musicali. Purtroppo si sta diffondendo l’idea che fare musica per hobby significa farla con superficialità svilendola dei suoi elementi essenziali, confondendo così l’hobby con l’approssimazione didattica ed esecutiva che scade nella banalizzazione delle cose.
Qual è la vostra proposta didattica?
La nostra offerta formativa spazia dalla propedeutica musicale per bambini in età pre-scolare, alla musica classica, al rock e al pop. Rivolgendosi a noi i genitori hanno la certezza di affidare i propri figli ad una squadra di docenti dinamica la cui azione è finalizzata alla crescita dell’alunno. Ogni genitore nel dare l’opportunità ai propri figli di studiare musica affronta dei sacrifici e delle rinunce, ad essi devono corrispondere delle soddisfazioni misurabili in risultati evidenti e concreti. Non prescindendo mai dal fatto che bisogna divertirsi ed impegnarsi.
Come sono organizzati i vostri corsi?
Siamo stati i primi a portare sul territorio dei corsi di PROPEDEUTICA MUSICALE (4-6 anni). Si tratta di innovativi corsi dedicati ai bambini in età pre- scolare, attraverso una serie di attività ludico-creativo-ricreative i piccoli muovono i primi passi nel meraviglioso mondo musicale.Siamo specialisti nella gestione di CORSI ACCADEMICI. Programmi in linea con i percorsi di studio del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce e didattica personalizzata volta a favorire l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno e del suo talento, ci consentono di promuovere il successo formativo in ogni allievo con standard qualitativi di eccellenza. Grazie alla Convenzione gli alunni che lo desiderano sono costantemente monitorati nello svolgimento delle loro attività trovando sempre il giusto equilibrio didattico e di apprendimento accumulando crediti formativi per il conseguimento del titolo di studio musicale e spendibili anche nelle scuole di istruzione superiore (licei, istituti tecnici, etc.) Con grande professionalità siamo attenti a tutti quei ragazzi che vogliono dedicarsi alla MUSICA LEGGERA E ROCK con percorsi entusiasmanti modellati intorno all’allievo nel rispetto fondamentale dei principi tecnici, teorici e di lettura, imprescindibili per una corretta impostazione.Tutti i nostri corsi prevedono lezioni individuali e collettive. Tutti gli allievi vengono coinvolti periodicamente in attività concertistiche, concorsi e masterclass in cui sono protagonisti sia da solisti che in formazioni di musica d’insieme.
I tuoi programmi per il futuro?
Personalmente sarò impegnato in una serie di concerti negli Stati Uniti d’America ed in Germania dove avrò l’onore di suonare in sale da concerto prestigiose con un programma tutto italiano. Per gli allievi stiamo programmando un anno ricco di appuntamenti all’insegna della musica e del divertimento. Per il pubblico stiamo allestendo un cartellone di concerti molto interessante.
Ci lasci un pensiero?
Fare musica significa sviluppare qualità che serviranno per tutta la vita!
POLITRIC Politica Tricasina
Tricase ha anticipato l’Estate calda della politica nazionale.
La crisi amministrativa è stata risolta prima di quella del Governo nazionale e, prima che a Roma, anche a Tricase la Lega Nord è scomparsa dall’Esecutivo.
E’ questo secondo alcuni il “bello” della politica. Tornando a Tricase: dopo la revoca di due Assessori e l’azzeramento delle deleghe, ha fatto seguito la ricostituzione della Giunta con la nomina di nuovi assessori e l’assegnazione e riattribuzione delle deleghe.
Tutto sembra tornato a posto, ma forse così non è se si tiene conto e se si ricorda che alcuni Consiglieri avevano chiesto un totale azzeramento preannunciando che, se così non fosse stato, non sarebbero stati più alla finestra.
Il mese per l’azzeramento era stato indicato a Settembre e siamo a Settembre.
Qualche polemica ha suscitato la nomina dell’ultimo Assessore non tanto per la scelta fatta quanto perché, appena nominata, ha pensato bene di cancellare alcune dichiarazioni che aveva reso sulla rete, dichiarazioni, evidentemente, ritenute dalla stessa nominata poco in linea con il nuovo ruolo pubblico.
Ma può bastare un’operazione di bonifica per un new look?
Se si nomina un assessore esterno lo si fa per quello che è e non per quello che non è!
Intanto si ha notizia di iniziative del Sindaco per portare in Giunta pezzi dell’attuale minoranza con proposte, prontamente e nettamente respinte, alla Consigliera Panico (già candidata a Sindaco e vice di Coppola) ad entrare nell’Esecutivo così permettendo l’accesso in Consiglio di un altro pezzo importante della vecchia Amministrazione, già presidente del Consiglio ed Assessore con Coppola.
Anche da noi direbbe qualcuno nulla di nuovo se si pensa alla “emilianite” regionale, un modello contagioso che tende a ricondurre tutto e tutti al potere, maggioranza ma, allo stesso modo, minoranze o, come si diceva una volta, opposizioni.
Qualcun altro per fortuna avanza un dubbio: è questo il “bello” della politica?
A.D.