Le associazioni Leones Alessano, Adovos Alessano e Compagnia Latomo Massa con il patrocinio della Regione Puglia, della provincia di Lecce e del Comune di Alessano, organizzano un evento unico.
Una storia senza tempo che ci verrà raccontata da due cantori d'eccezione: Don Tonino Bello e San Francesco. Rivivremo i momenti salienti della vita di Gesù che si svolgeranno sul "SENTIERO DELLA PACE", colonna portante della missione apostolica di Don Tonino Bello, e tema quanto mai attuale.
Vi aspettiamo il 9-10-17-24 Aprile a partire dalle 18:30 presso l' #insediamentorupestremacurano.
È possibile prenotare la visita al percorso, per tutte le giornate, nei seguenti orari
18:30 - 19:15 - 19:45 - 20:30 - 21:15
Scrivendo un messaggio Facebook o Instagram alle nostre pagine oppure scrivendo un messaggio WhatsApp al numero 328 41 82 774
Vi aspettiamo per percorrere tutti insieme il "Sentiero della PACE"
Lunedi, 4 aprile 2022
Si scaglia contro l’arbitro e lo scaraventa a terra.
E’ domenica 3 aprile 2022. Siamo a Bagnolo del Salento.
E’ un pomeriggio di ordinaria follia.
Un’aggressione in piena regola, come confermano alcuni tifosi che stavano assistendo alla partita.
Al triplice fischio che segna la fine della gara - un giocatore del Guagnano, relegato in panchina come riserva si è lanciato contro l’arbitro colpendolo e scaraventandolo a terra con una violenza inaudita.
Il fatto si è verificato domenica pomeriggio a fine partita, sul terreno di gioco di Bagnolo del Salento, al termine della gara di Terza categoria tra i padroni di casa e il Soccer Guagnano.
L’autore del gesto dovrebbe essere un 16enne della formazione del Guagnano.
Un episodio di una violenza inaudita che lascia tutti sbigottiti.
Una fase di gioco della sfida
Per dovere di cronaca ricordiamo che la partita è stata vinta per 1 a 0 dal Bagnolo e non possiamo non menzionare che l’arbitro ha gestito ogni singolo momento di nervosismo in campo in maniera sufficiente
di Giuseppe R.PANICO
La guerra di aggressione in Ucraina sembra ormai uno scontro fra due civiltà.
Una occidentale, basata su libertà, democrazia e libera informazione, l’altra su sistemi dittatoriali e repressivi che tutto sorvegliano, limitano, reprimono e considerano l’Occidente come un’entità disunita, in preda al suo autodistruttivo “populecopacifismo”, a grave crisi di efficienza e perdita di antichi valori.
Ai consueti flussi migratori, va intanto sommandosi quello, quasi biblico, dall’Ucraina, in grandissima parte donne e minori, probabili vedove e orfani di mariti e padri rimasti a combattere proprio per quei valori spesso da noi trascurati perché dati per certi e durevoli.
Sarà ben difficile ritornare alla pace di poche settimane fa; probabile la resa del paese aggredito e l’instaurarsi nel mondo di una nuova guerra fredda con più veloce corsa agli armamenti (già in atto in alcune potenze emergenti e nel nostro Mediterraneo). Ne soffrirà la globalizzazione, il benessere economico raggiunto, la transizione ecologica e la sicurezza per il domani.
In un contesto geopolitico, ora in rapida evoluzione e carenza di beni primari, la politica nazionale, che già rappresenta l’Italia come l’anello debole di un’Europa già priva di politica estera e difesa comune, non potrà essere più la stessa, almeno nelle priorità della spesa pubblica.
La Difesa assorbirà più risorse, ambientalismo ed ecologia dovranno confrontarsi con l’urgenza dell’autonomia energetica e l’assistenza a vaste folle di profughi e alla stessa Ucraina assorbiranno altre rilevanti risorse.
Il tutto nel contesto economico di una crescente povertà, di uno spaventoso debito pubblico, di una burocrazia la più inefficiente in Europa, dopo la Grecia, di una popolazione spesso abituata, più che a produrre ricchezza a beneficio del paese, ad accaparrarsi bonus di ogni tipo, elargiti da una politica famelica di consenso immediato.
In tale nuovo contesto di guerra e post-guerra, anche i criteri per l’impiego dei fondi del PNRR saranno probabilmente rivisti, come pure altri impegni di spesa. Sperabilmente non quei progetti già così in ritardo nel nostro Salento, come la SS275 e l’ammodernamento (se non soppressione per scarsissimo costo/efficacia) di tratti FSE.
Compresi poi quelli sul nostro territorio e costa, di recente pubblicizzati, certamente auspicabili ma, sperabilmente, meglio esaminati in un pubblico dibattito ed esame della loro valenza verso il nostro sviluppo economico.
Sviluppo già da reindirizzare, ove dimostratosi inefficace (Piano Coste); da completare, ove già approfondito in passato, attraverso ingenti spese, partecipazione pubblica e motivate osservazioni di decine di tecnici (PUG di ben due amministrazioni fa); da riprendere o eliminare del tutto, dopo tante spese e contenziosi (palazzetto dello sport, distribuzione acque reflue etc.).
Come anche valutare ciò che sarebbe necessario mantenere nell’ambito della gestione pubblica, alienando o assegnando il resto a terzi, con ritorno economico, il resto (locali pubblici, terreni o infrastrutture disattivate etc.).
Focalizzandosi poi su ciò che sarebbe necessario e rapidamente attuabile per il turismo e la concreta valorizzazione delle marine. Sempre propagandata, mai attuata e soggetta a un sostanziale immobilismo che privilegia di fatto chi è già favorevolmente insediato in loco ma impoverisce l’intera comunità cittadina, se finanche si trascura il sano utilizzo di un porticciolo e la definizione di così già restrittivi piani particolareggiati.
E ‘ormai primavera e il turismo, in gran parte di prossimità e modeste risorse fa già capolino. Certamente è difficile attrarre e trattenere quello di più alte pretese, quando tante strade sono un pericoloso colabrodo, i parcheggi un problema, la stazione ferroviaria, già priva di passeggeri, non è resa degna neanche di un “bonus facciate” e un po’ di pittura.
Gli oleandri sulla litoranea Serra-Rio, piantati dai nostri nonni anche per ombreggiare una panoramica passeggiata, volutamente ridotti ora a miseri spuntoni accanto a diroccati muri a secco e increduli turisti in bici.
Il belvedere sul Calino che accoglie chi arriva dalla litoranea ma per decenni utilizzato come discarica pubblica poi, solo su ripetute insistenze di un privato, dotato di qualche paletto e recinsione, aspirerebbe, insieme a tante altre attrazioni su costa o scogliera, ad uno status compatibile con una vera vocazione turistica.
Se non possiamo fare la pace con chi vuole la guerra e, convinto della nostra decadenza, distrugge vite, città e valori altrui, potremmo almeno farla, pur con tanti ritardi e sprechi, con il nostro territorio.
Cominciando con un più rapido, efficace e possibilmente durevole minuto mantenimento, non solo dell’asfalto e non solo per il turismo.
Fonte Regione Puglia
Covid, Palese e Montanaro: “I test molecolari e antigenici disposti dalle autorità sanitarie rimangono gratuiti anche dopo la fine dello stato di emergenza”
Il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, con circolare odierna diramata a tutte le articolazioni sanitarie e alle organizzazioni professionali, ha precisato che, a far data da oggi 1 aprile 2022, l’esecuzione dei test molecolari e antigenici rapidi da parte degli erogatori (laboratori, professionisti, Farmacie) che vengono effettuati per motivi di sanità pubblica connessi alla gestione delle attività di sorveglianza epidemiologica da Covid-19 continua ad essere garantita con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale sulla base di Protocolli d’intesa e Convenzioni vigenti
“Come più volte detto, la fine dello stato d’emergenza non equivale alla fine della pandemia - dichiara l’assessore alla Sanità Rocco Palese - solo nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 35.592 test giornalieri e 6.872 persone in Puglia sono risultate positive al covid. La dimensione delle attività di monitoraggio è ancora molto ampia e pertanto i cittadini pugliesi potranno continuare ad avvalersi gratuitamente dei test molecolari e antigenici, quando questi sono disposti nell’ambito delle attività di sorveglianza delle Asl, recandosi nelle strutture, laboratori, farmacie e dai professionisti autorizzati”.
“In continuità con il lavoro portato avanti sinora - dichiara il direttore del Dipartimento Vito Montanaro - abbiamo ribadito che l’esecuzione dei test SARS-CoV-2 deve essere assicurata dalle Strutture e dai professionisti autorizzati facenti parte della Rete regionale SARS-CoV-2. Prosegue quindi alla stessa intensità il lavoro corale per garantire ai cittadini che risultano positivi al covid il servizio più efficiente e di prossimità”.
di Alessandro DISTANTE
C’è un grande fermento nell’aria: tanti i progetti sollecitati dal PNRR e dal CIS con la nostra Città che ridisegna le Marine e il Capoluogo e che si apre a collaborazioni con i Comuni di Tiggiano e di Corsano per un intervento su Marina Serra e con tutti i Comuni che si affacciano sull’Adriatico salentino per ricavare sulla litoranea una lunga pista ciclabile fino a Leuca.
Grande fermento anche per un importante intervento sull’ex ACAIT. La Giunta Comunale ha approvato di recente un progetto che vede come soggetto promotore CIHEAM l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari che sta già operando da anni a Tricase Porto.
Il complesso di via Apulia verrà concesso in comodato gratuito all’Istituto per venti anni decorrenti dalla conclusione dei lavori.
L’investimento previsto è di 12 milioni di euro (di cui 8,2 per interventi sulla struttura) provenienti da un finanziamento statale erogato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
ACAIT: 12 milioni tutti per te
Il progetto di chiama “Ecomed UB Alimentazione Nutrizione e Benessere” e l’idea è quella di realizzare un polo innovativo interdisciplinare, un ecosistema innovativo del Mediterraneo.
Grande fermento nel Capo di Leuca con una Unione che si struttura per presentarsi come ente locale dotato di personale e di progettualità comune. Al momento, Tricase non partecipa, ma, stando a quanto dichiarato in campagna elettorale e di recente confermato da alcuni Amministratori, il nostro Comune entrerà a farvi parte non appena le modifiche statutarie della stessa Unione lo consentiranno. Intanto l’Unione cura e gestirà il progetto Aree Interne con il Comune di Tiggiano capofila.
Grande fermento anche sul fronte della viabilità; il presidente Minerva ha convocato intorno ad un tavolo i Comuni, presente anche Tricase, per coordinare l’agenda per realizzare il secondo tratto della strada che da Tricase porterà a Leuca senza più attraversare i paesi.
Grande fermento malgrado il permanere di una pandemia che ha toccato a Tricase numeri altissimi mai prima raggiunti e malgrado il conflitto russo-ucraino che sta ridisegnando su larga scala gli equilibri geo politici mondiali.
La guerra la sentiamo a casa nostra; non solo per le conseguenze sul caro bollette e carburanti ma anche per aspetti molto più coinvolgenti come l’arrivo di ucraini e la partenza di tricasini per quelle terre a portare soccorso, autoambulanze e sorrisi.
Grande fermento che chiama e quasi costringe ad un supplemento di attenzione perché il bello e il giusto prevalgano sulle brutture e sulla violenza.