Dott. Marco Bello
Una importante iniziativa accessibile alle persone con disabilità, in particolare alle persone non vedenti e con disabilità motoria.
Questo lavoro di accessibilità rientra nel progetto del presepe vivente organizzato ad Alessano nel fantastico contesto paesaggistico dell'insediamento rupestre di Macurano.
Le associazioni Leones Alessano, Adovos Alessano e Compagnia Latomo Massa con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Alessano, organizzano un evento unico. Una storia senza tempo che ci verrà raccontata da due cantori d'eccezione: Don Tonino Bello e San Francesco. Rivivremo i momenti salienti della vita di Gesù che si svolgeranno sul "SENTIERO DELLA PACE", colonna portante della missione apostolica di Don Tonino Bello, e tema quanto mai attuale. La manifestazione si svolgerà il 9-10-17-24 Aprile a partire dalle 18:30.
Con particolare riferimento all'accessibilità dell'iniziativa, si fa riferimento allo slogan "CONVIVIALITÀ DELLE DIFFERENZE" , che richiama il messaggio di don Tonino ed è presente sulla locandina del nostro #presepevivente.
Non volevamo fossero solo delle parole, per questo, oltre a rendere accessibile il percorso a tutte le persone con disabilità motorie, come ogni anno, vi annunciamo che abbiamo creato un #preseperaccontato. Un'esperienza di presepe che riesce ad accogliere all'interno dei gruppi anche i NON VEDENTI, per far vivere a tutti le varie emozioni attraverso la voce e il racconto di Melissa, Giovanni e Marco.
È il primo passo di un lungo cammino per sviluppare sempre più eventi inclusivi che coinvolgono sempre più giovani della nostra comunità, facendoli partecipare al processo di cambiamento verso il quale ci stiamo spingendo!
È possibile prenotare la visita al percorso, per tutte le giornate, nei seguenti orari
18:30 - 19:15 - 19:45 - 20:30 - 21:15.
Le visite guidate accessibili potranno essere prenotate ai seguenti numeri:
389/1803347 Marco Bello
345/8576292 Giovanni Molle
Le visite accessibili includeranno le persone con disabilità all'interno di un gruppo più ampio di visitatori.
Le persone con disabilità motoria e/o mobilità ridotta verranno accompagnate dal nostro staff per fruire al meglio del percorso e delle scene.
Per le persone con disabilità visiva, invece, ci saranno dei giovani che guideranno l'esperienza della scoperta del paesaggio, delle scene e dei racconti presenti attraverso il racconto e attraverso la possibilità di "far toccare" alcuni dettagli salienti del paesaggio o dell'ambiente scenico.
Per le persone con disabilità uditiva, gli organizzatori mettono a disposizione un fascicolo che spiegherà i vari racconti proposti.
Come dicevo sopra, abbiamo tracciato un primo - ma importante - solco affinché tutti gli eventi siano veramente accessibili a tutte e tutti.
di Annarita Marasco
Carlo Ciardo
Osservatorio Giustizia Amministrativa COA Lecce
Nei giorni scorsi il Nuovo Quotidiano di Puglia ha riservato un efficace focus sullo scioglimento per infiltrazioni mafiose di alcuni Comuni salentini, un argomento che pone rilevanti questioni giuridiche (e non solo), in merito alle quali queste pagine hanno già ospitato, alcuni mesi addietro, un dibattito di alto profilo. Il recente approfondimento giornalistico offre degli spunti per un ulteriore momento di riflessione.
Da un’indagine svolta dalla Commissione Antimafia nella XVII legislatura è emerso che dal 1991 (anno in cui fu emanata la prima norma in materia, l’art. 15bis del D.L. n. 164/1991 poi trasfuso, con parziali modifiche, nell’attuale art. 143 del TUEL), sino al febbraio 2018, si sono registrati 298 scioglimenti, con punte in Campania (35%), Calabria (34%), Sicilia (24%) e Puglia (11%).
Affinché si giunga all’adozione di questa “misura straordinaria per affrontare un’emergenza di carattere straordinario” (Corte Costituzionale n. 103/1993) è necessario che risulti compromessa la libera determinazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi ed il buon andamento o l'imparzialità delle amministrazioni, ovvero che le forme di condizionamento arrechino grave e perdurante pregiudizio per la sicurezza pubblica.
La riflessione a questo punto si biforca. Per un verso, verte sulla disamina giurisdizionale dei provvedimenti di scioglimento, e per altro verso, concerne l’iter procedimentale previsto dall’art. 143 del TUEL.
Sotto il primo profilo, la giustizia amministrativa ha ripetutamente statuito che la valutazione per l’accertamento dell’esistenza di collegamenti o condizionamenti mafiosi debba assumere uno sguardo d’insieme e non possa essere parcellizzata o atomistica. Davanti alla (ampia) discrezionalità di cui gode l’Amministrazione nella attività di discernimento ed accertamento, il Giudice Amministrativo si arresta sull’uscio, svolgendo un controllo nei limiti dell’adeguatezza, della ragionevolezza, della congruità e della proporzionalità dei provvedimenti di scioglimento adottati.
In ragione di ciò non deve sorprendere quanto emerso dalle cronache giudiziarie, cioè lo iato tra le pronunce della giurisdizione amministrativa che hanno confermato i provvedimenti di scioglimento ed alcune sentenza del giudice penale che hanno assolto gli amministratori coinvolti. Questa divaricazione è il frutto di parametri e criteri valutativi differenti, tanto è vero che in più circostanze il Giudice Amministrativo ha affermato che per procedere allo scioglimento di un Ente Locale non è necessaria la presenza di profili di responsabilità penale, atteso che ci si muove su un piano preventivo e non repressivo.
Ma ciò è sufficiente a spiegare tutto? Prevenzione e repressione possono imboccare strade così divergenti senza correre il rischio di far viaggiare contromano la ragionevolezza del sistema? Sul lato della giustizia amministrativa v’è da evidenziare che nel corso degli ultimi anni il TAR Lazio ed il Consiglio di Stato hanno fatto registrare a volte approcci differenti, come dimostra la relazione del Presidente del Tribunale Amministrativo laziale del 2019: “Le pronunce rese dal giudice di appello manifestano una decisa tendenza a valutare in maniera estremamente rigorosa ogni elemento indiziario utile a dimostrare l’esistenza di situazioni di condizionamento e di ingerenza nella gestione dell’ente… esiste una discrezionalità lata dell’amministrazione o invece esiste solo la discrezionalità, intesa come capacità di scegliere la via migliore per realizzare l’interesse pubblico indicato dalla legge e nell’osservanza delle regole? Forse ci si dovrebbe orientare verso la seconda alternativa”. Questo autorevole intervento – invero rimasto una eco nella valle della discrezionalità - non può però eclissare l’altra faccia della riflessione, legata alla legislazione.
La normativa vigente non prevede alcuna forma di partecipazione da parte degli Enti interessati, in quanto nell’intera sequenza procedimentale non c’è alcun interstizio che consenta la produzione di controdeduzioni da parte degli Enti oggetto di indagine, e quindi non vi è alcun onere per l’Amministrazione procedente di motivare i propri provvedimenti facendosi carico delle eventuali osservazioni.
In verità dall’inizio della legislatura sono state depositate 3 proposte di legge alla Camera e una al Senato (nella precedente legislatura erano addirittura 9, mai discusse). Le proposte presentate in seno alla Camera dei Deputati sono state riunite (abbinate alla C.1630), sono state oggetto di iniziale dibattito e di alcune audizioni informali, ed oggi è in corso una interlocuzione tra le forze politiche per cercare di giungere ad un testo unificato, come comunicato dal relatore (On. D’Ettore) nella seduta della Commissione Affari Costituzionali del 17 marzo scorso. Al netto di soluzioni quantomai fantasiose presenti in alcune proposte legislative (vedasi la creazione di un Consiglio dei Cittadini con il compito di coadiuvare la commissione d’indagine), sono apprezzabili gli apporti emendativi che ad esempio consentono agli amministratori coinvolti di depositare osservazioni nell’ambito del procedimento amministrativo oppure che prevedono l’integrazione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con un esponente dell’Amministrazione oggetto di indagine al fine di creare un contraddittorio procedimentale.
Purtroppo il corto respiro di cui gode la legislatura non fa presagire una imminente calendarizzazione (ammesso che si arrivi ad un testo condiviso), sebbene la vita degli Enti Locali sia un caposaldo per il vivere democratico, specie in un momento nel quale proprio dalle autonomie locali passa la gestione dei fondi del PNRR e, quindi, il nostro futuro.
Mercoledi, 6 aprile 2022
Gli esperti dicono che a Pasqua si vedrà il culmine dei contagi - ed ancora - salvo l’insorgenza di nuove varianti che dobbiamo sempre tenere in conto come possibili, si risolverà tutto entro la fine di maggio
Tra una settimana si avrà il quadro più completo rispetto all'andamento della pandemia: si riuscirà, insomma, a comprendere se l'allentamento delle misure anti Covid - entrate in vigore dal 1° aprile - sommate all'arrivo della bella stagione abbiano avuto impatto positivo o meno sul numero dei contagi. Intanto dal punto di vista dei ricoveri per Covid-19 nei reparti ordinari i numeri sono in fase di crescita frenata e si prevede che possa raggiungere il picco per la fine della settimana, mentre nelle regioni si osserva una situazione eterogenea; continuano invece a salire le curve degli ingressi giornalieri nelle terapie intensive e dei decessi. Il picco della circolazione del virus è invece stato raggiunto due settimane fa. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone", del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Con la Puglia che è tra le regioni - lo ribadisce anche Agenas - in cui l'occupazione dei posti letto in area non critica continua a salire.
COVID: Dati del giorno: 06 aprile 2022
5.773 Nuovi casi
34.757 Test giornalieri
16 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.974
Provincia di Bat: 397
Provincia di Brindisi: 567
Provincia di Foggia: 687
Provincia di Lecce: 1.188
Provincia di Taranto: 876
Residenti fuori regione: 54
Provincia in definizione: 30
113.347 Persone attualmente positive
688 Persone ricoverate in area non critica
36 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
953.194 Casi totali
9.933.907 Test eseguiti
831.816 Persone guarite
8.031 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 309.425
Provincia di Bat: 88.085
Provincia di Brindisi: 87.623
Provincia di Foggia: 142.788
Provincia di Lecce: 190.017
Provincia di Taranto: 125.365
Residenti fuori regione: 6.836
Provincia in definizione: 3.055
Mercoledi, 6 aprile 2022
Trasferta siciliana amara per Aurispa Libellula che, nel recupero con Aci Castello valido per la 10a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca, perde 3-0 senza entrare mai in partita e si vede superare in classifica proprio dai siciliani. Aurispa Libellula, nell’ultima giornata di campionato dovrà rispettare il turno di riposo, per cui non avrà la possibilità di migliorare la classifica e dovrà attendere gli altri risultati per la definizione della griglia playoff.
Aci Castello – Aurispa Libellula 3-0 (25-17; 25-15; 25-22).
Sistemia Aci Castello: Cottarelli 2, Zappoli Guarienti 15, Smiriglia 3, Lucconi 20, Gradi 6, Frumuselu 2, Vintaloro, Battaglia, Maccarrone (L). Pappalardo, Andriola. All. Kantor.
Aurispa Libellula: Bruno Vinti 7, Martin Kindgard 4, Nicolò Casaro 8, Graziano Maccarone 5, Giancarlo Rau, Paolo Cappio (L), Francesco Fortes 8, Enrico Scarpi 4, Enrico D’Alba, Francesco Giaffreda (L), Lorenzo Persichino, Fiorenzo Melcarne. All. Darraidou Vice All. Barone.
Arbitri: Roberto Guarneri, Fabio Scarfò
Uff. Stampa Aurispa Libellula Lecce
A Tricase la situazione sembra, per ora, essere leggermente più tranquilla, ma comunque molto delicata.
I contagi da Covid sono in calo.
I positivi dovrebbero essere meno di 500.
Situazione leggermente migliorata rispetto alla scorsa settimana dove i positivi erano 627
COVID,DATI DEL GIORNO: 05 APRILE 2022
8.441 Nuovi casi
62.971 Test giornalieri
16 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.967
Provincia di Bat: 513
Provincia di Brindisi: 888
Provincia di Foggia: 1.089
Provincia di Lecce: 1.759
Provincia di Taranto: 1.162
Residenti fuori regione: 46
Provincia in definizione: 17
114.657 Persone attualmente positive
690 Persone ricoverate in area non critica
40 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
947.421 Casi totali
9.899.150 Test eseguiti
824.749 Persone guarite
8.015 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 307.451
Provincia di Bat: 87.688
Provincia di Brindisi: 87.056
Provincia di Foggia: 142.101
Provincia di Lecce: 188.829
Provincia di Taranto: 124.489
Residenti fuori regione: 6.782
Provincia in definizione: 3.025