Il circolo del Partito Democratico di Tricase riunitosi in assemblea in data 6 maggio 2019, con argomento principale all’ordine del giorno: “Il rapporto del Partito Democratico con l’amministrazione comunale e approvazione del bilancio comunale” comunica quanto segue.
Il nostro parere sul Bilancio di previsione 2019 non poteva che essere contrario sia per l’assenza di confronto con i consiglieri comunali di minoranza, dovuta alla mancata convocazione dell’apposita commissione, sia per il susseguirsi di numerosi obiettivi falliti da un’amministrazione che avrebbe dovuto conseguire la piena maturità amministrativa al raggiungimento del secondo anno di mandato.
Il comune di Tricase non deve essere gestito come fosse un’associazione di “fund raising”,perché non basta esercitare l’ordinario ruolo di una ipotetica raccolta finanziamenti senza avere una chiara idea di sviluppo della città. Infatti, come sottolineato più volte dal capogruppo Fernando Dell’Abate nell’ultimo consiglio comunale di Tricase, che ben ha dato voce ai malumori emersi in seno all’assemblea cittadina del Partito Democratico, ci duole constatare la persistenza di annose criticità.
Con l’avvicinarsi della bella stagione, le nostre marine necessitano ancora di interventi primari per poter garantire i servizi fondamentali a turisti e residenti, pur essendo queste dotate di un piano regolatore delle coste lasciato inspiegabilmente nel dimenticatoio al pari del PUG.
Stessa sorte negativa subiscono, purtroppo, molti beni comunali che vivono in totale stato di abbandono ed incuria a causa di una mancata politica di valorizzazione del patrimonio storico culturale e di decoro urbano che miri alla valorizzazione degli stessi.
Riteniamo approssimativa l’individuazione della zona pedonale nel centro storico in un’area ristretta, senza essere corredata degli appositi servizi e di un moderno piano traffico che la possa rendere facilmente fruibile e inserita in una visione di mobilità più ampia per l’intera città. Richiede più attenzione l’edilizia scolastica, magari, con delle strutture adeguate secondo i moderni standard di sicurezza ed efficienza energetica.
L’area produttiva manca ancora di infrastrutture fondamentali per permettere alle aziende che la popolano di essere competitive e performanti sui mercati di riferimento. Lamentiamo, poi, il totale isolamento politico della nostra comunità nei confronti del territorio del Capo di Leuca dovuto alla totale incapacità di questa amministrazione di immaginare prima e di progettare poi uno sviluppo condiviso con le comunità limitrofe.
Un cambio di passo sembra essere ormai indispensabile. Numerose sono le promesse che restano ancora tali, il vero cambiamento non deve essere solo annunciato ma deve essere perseguito nelle azioni quotidiane e nella capacità, fin ora assente, di intraprendere quelle strade che possano portare ad un reale sviluppo economico e sociale per Tricase e i tricasini.