Da tempo ormai si è tornati a parlare, anche su questo giornale, del progetto relativo alla realizzazione della metropolitana di superficie del Salento di cui Lei è da sempre tra i principali sostenitori e promotori. Perché, secondo Lei, quest’opera è così importanza? È vero, la metropolitana leggera, o di superficie che dir si voglia, è una delle infrastrutture che da tempo il Salento aspetta di vedere realizzata. Personalmente ritengo che un territorio a forte vocazione turistica come il nostro non possa fare a meno di una fitta ed efficace rete di mezzi di comunicazione e di trasporto perché senza una mobilità capace di ridurre i tempi e le distanze, non esiste turismo e di conseguenza non può esistere sviluppo. La Puglia e il Salento in particolare pagano a caro prezzo il gap infrastrutturale rispetto alle altre regioni d’Italia. È per questo motivo che da anni mi batto per far sì che, sia a livello nazionale che a livello regionale, questa insfrastruttura sia ascritta tra le opere prioritarie e dare così al Salento un’opera di cui tanto ha bisogno: una metropolitana che sia in grado di collegare tutti i centri, dal più grande al più piccolo senza dimenticate il collegamento - indispensabile - con l’aeroporto di Brindisi. Un progetto sul quale sembra che la Regione si sia espressa in maniera favorevole. Lei come legge questo dato? Confermo. Proprio qualche giorno fa, in un incontro avuto a Bari con l’Assessore alla mobilità Giovanni Giannini, nel corso del quale ho esposto quelle che secondo me sono le diverse criticità legate alla mobilità del nostro territorio con un riferimento particolare alla metropolitana di superficie Giannini ha confermato che per la Regione Puglia questa infrastruttura rappresenta un progetto prioritario. Priorità che è stata ribadita anche nel corso dell’incontro tenutosi a Roma tra il Presidente Emiliano, Giannini e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Tutto ciò non può che essere letto in maniera positiva. Certo, rappresenta solo un primo passaggio nell’iter che porterà alla realizzazione dell’opera, ma evidenzia la volontà della Regione di realizzare quest’opera. Nel sottolineare l’importanza di questa infrastruttura, la Regione Puglia ha già previsto lo stanziamento di alcuni finanziamenti? Al momento la Regione Puglia ha stanziato due diversi finanziamenti: il primo da 27 e il secondo da 3.5 milioni di euro per la messa in sicurezza della rete ferroviaria della provincia di Lecce con adeguati interventi sui dispositivi di terra e di bordo necessari a garantire la piena interoperabilità dei treni delle Sud Est anche sulla rete delle Ferrovie dello Stato. Questi interventi completano il disegno già avviato nella passata programmazione che ha visto realizzato, con una spesa complessiva di 27+18 milioni di euro, il completo ammodernamento delle linee: Maglie-Otranto, Zollino-Gagliano del Capo, Lecce-Gallipoli, Casarano-Gallipoli, Novoli- Gagliano del Capo e Francavilla Fontana- Lecce. C’è inoltre l’impegno per la fornitura alle FSE di treni dotati di particolari sistemi di sicurezza (SCMT) necessari alla circolazione sulla rete RFI. Stanziamenti, questi, che si vanno da aggiungere al finanziamento di 120 milioni di euro previsto dall’emendamento allo Sblocca Italia per l’elettrificazione delle ferrovie Sud Est sulla tratta Martina Franca-Lecce- Otranto-Gagliano del Capo di cui sono stato il promotore. A tutto ciò si va ad aggiungere l’importante iniziativa riguardante il progetto ancora in via di approvazione di una stazione ferroviaria da realizzare presso l’ospedale Perrino di Brindisi che permetterà, non appena sarà realizzata, ai viaggiatori provenienti da Taranto e da Lecce di raggiungere l’aeroporto del Salento attraverso lo shuttle dedicato in partenza ogni 15 minuti. Un progetto sicuramente importante che una volta realizzato avrà sicuramente delle ricadute importanti anche sul territorio e sui Comuni che saranno attraversati da questa infrastruttura. I vantaggi saranno diversi e di diversi tipi: parliamo di vantaggi a livello di sicurezza, di inquinamento ma anche di scoperta e riscoperta di alcuni tesori del nostro bellissimo territorio. Non si può negare che, incentivando l’utilizzo del treno, possiamo contribuire a disincentivare l’utilizzo della macchina e di conseguenza ridurre gli incidenti stradali e, perché no, contribuire a una diminuzione dell’inquinamento. Penso poi a una metropolitana di superfice il cui percorso si snoderà lungo un territorio, il Salento, che in ogni suo angolo nasconde dei tesori incredibili e tutti da scoprire. Immagino quindi i turisti (ma anche i nostri concittadini troppo spesso abituati a usare la macchina) che, salendo su questo treno, potranno ammirare il paesaggio storico e rurale del nostro amato territorio e restare affascinati dalle sue bellezze. Tutto ciò mi sprona - e dovrebbe spronare tutti noi - a renderci portavoce di quella che è una necessità per il nostro territorio.