Mai come ora potrebbe essere stato il momento giusto per dare un forte segnale a famiglie e attività commerciali di contenimento dell’imposizione fiscale comunale. Il considerevole avanzo di amministrazione per € 840.000, dovuto in parte all’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi e in parte alle maggiori entrate nel 2014 di TASI e IMU (€ 3.850.000) rispetto a quelle preventivate (€ 3.440.000), poteva serenamente condurre a una consistente riduzione delle aliquote dei due tributi, fissate lo scorso anno nella misura massima consentita dalla legge e cioè il 10,6 per mille. D’altro canto, già nel 2014 diversi Comuni avevano azzerato completamente la TASI, grazie a una parsimoniosa opera di razionalizzazione delle spese e di intercettazione dei finanziamenti. Su questa linea, ho sempre inteso il mio ruolo di Presidente della Commissione Bilancio, altrimenti è sin troppo facile far quadrare i conti attingendo dalle tasche dei cittadini, specie in periodi bui come quello che stiamo attraversando. Ed in tale direzione mi sono mosso, unitamente ai Consiglieri di minoranza, proponendo nell’ultimo Consiglio Comunale un più che ragionevole emendamento alle tariffe IMU e TASI, tengo a precisare portate alla nostra attenzione nel giro di 24 ore. E questa della tempistica di lavoro è l’altro brutto andazzo per il quale ho rinunziato a proseguire nell’esperienza di Presidente della Commissione bilancio... Niente da fare, la maggioranza -da cui mi convinco sempre più di aver fatto bene ad allontanarmi- non ha voluto guardare in faccia la triste realtà quotidiana della nostra comunità e ha preferito far cassa, mantenendo quasi inalterata la somma delle due aliquote (10,4 per mille).
di Guerino Alfarano