Vi sono luoghi sulla terra ove, più che altrove, si ammira il cielo che si congiunge al mare ed il mare che abbraccia il cielo. Di notte, tenui luci di naviganti e di lontane terre straniere si confondono con le stelle basse all’orizzonte e, all’alba, i dardi di fuoco di un sole rosso, ormai estivo, risaldano per l’eternità, quella lontana linea di confine fra cielo e mare. Fra tali bei luoghi, vi è la nostra Tricase Porto, arricchita in questi giorni, oltre che da un nuovo pregevole muretto, dal risveglio della attività nautica e dal rinnovarsi di un evento ormai antico, la regata Coppa Magna Grecia. Organizzata dalla locale Sezione della Lega Navale Italiana, in collaborazione con I.O.K. Sailing Club di Corfù (Grecia) e la Federazione Italiana Vela (CONI), è giunta ormai alla XXIX edizione. Si è svolta nei giorni 15-17 maggio e, pur fra qualche variante dovuta al cattivo tempo, si è conclusa con piena soddisfazione di equipaggi ed organizzatori. Una regata d’altura internazionale svolta nelle acque fra Tricase Porto e l’isola greca di Othoni (Fanò). Una attività velica che proseguirà con le regate giovanili della prossima estate ed i corsi di vela per ragazzi/e che vorranno conoscere l’ebrezza dell’antico andar per mare, assecondando il vento, cavalcando le onde e temprando sé stessi. Vi sono luoghi, nella nostra Tricase ove cielo e mare si congiungono non solo per pregevoli attività sportive ma anche per creare nuove culture e professionalità dedicate ad un mare che si estende, in Puglia, per circa 800 km di costa e che, con tanti porti e approdi dedicati alla nautica, comprende, quasi 400 realtà economico-imprenditoriali. Un mare ed un territorio con un limpido cielo solcato da tanti aerei sia militari che civili, servito da molti aeroporti e dalle più avanzate tecnologie. Un mare ed un cielo fonti dunque di lavoro ed occupazione per giovani che sapranno proficuamente integrarsi su ciò che li circonda e non sperare nella sola emigrazione. Conoscere e studiare dunque le potenzialità marittime, nautiche ed aeronautiche per poi inserirsi nei pertinenti contesti lavorativi della propria terra, con l’orgoglio di appartenervi, e non impoverirla per arricchire quella altrui con la propria emigrazione. È l’obiettivo che la Lega Navale ha inteso sostenere nell’ambito del nuovo corso di Logistica e Trasporti (a carattere nautico ed aeronautico), avviato presso l’Istituto Professionale don Tonino Bello di Tricase ed Alessano. Un sostegno basato su una tradizione antica e di solidi legami con il mondo scolastico attraverso centinaia di sedi e decine di migliaia di soci, su tutto il territorio nazionale. In occasione della regata i ragazzi del nuovo corso hanno visitato la Lega Navale di Tricase Porto, conosciuto le attività e il mondo della vela e, quali “soci studenti”, ne fanno ora parte. Un incontro preceduto anche da una visita professionale alla base aerea della Marina Militare di Grottaglie ed impreziosito dalla presenza in questi giorni nel porto di Tricase, per un proficuo scambio di esperienze, della nave scuola a vela NOPAQUIE dell’Istituto Nautico di Catania. Vi sono istituzioni a Tricase Porto che, pur insediate da decenni sul territorio, vengono frequentate e supportate essenzialmente da forestieri, sia per le regate veliche, sia per i corsi di vela, sia per specifici interessi scolastici, sia per attività sociali, sia come semplice e gradevole sosta dopo un piacevole bagno di mare nella sottostante spiaggetta e vicinanze. Quasi una rinuncia a favore altrui, oltre che ai nostri giovani cervelli in fuga, alle nostre potenzialità e ai nostri luoghi del cuore. Spiaggetta sovente invasa da rifiuti portati dal mare (e non solo), ivi in lunga sosta e raccolti, nella tarda solare mattinata di domenica 17, nella inerzia delle istituzioni preposte e nella insensibilità dei bagnanti locali, da alcune turiste straniere in transito e che, finita la lezione, si allontanavano con uno sguardo di disgusto verso la vicina grotta ingombra di altri antichi rifiuti in... decompostaggio. A Marina Serra, anni fa, era un’altra signora straniera a raccogliere i rifiuti sul lungomare; era un cittadino rientrato da lontano a far cessare l’inciviltà della cascata di rifiuti che dall’alto del belvedere scivolavano sul fianco della nostra montagna; erano dei ragazzini forestieri, soci della Lega Navale, a raggiungere a nuoto la sottostante grotta matrona e fare da barriera umana contro le barche a motore che, entrando, ne asfissiavano il delicato ambiente. Vi sono luoghi ove la cultura del mare, che copre circa il 70% del pianeta terra, del cielo che avvolge tutto il pianeta e dell’ambiente che avvolge noi tutti, è ancora troppo lontana ma che una più spiccata consapevolezza e sinergia fra scuola, istituzioni e cittadini può senz’altro far crescere dando in premio, oltre che bandiere blu (come nelle vicine Castro, Otranto etc), anche occupazione e lavoro. La Lega Navale ne è ovunque parte attiva e lo può essere ancor di più sulla nostra costa. Una amica che fa conoscere il mare ed altro, sempre lieta di accogliere nuovi amici/amiche, nella freschezza e nel respiro della nostra brezza di mare.