di Gloria Fuortes
Sig. Alfredo De Giuseppe, vorrei con poche righe chiudere questa inutile disputa, che potrebbe diventare molto noiosa anche per i più pazienti lettori de Il Volantino. Ed anche per questo, per essere succinta, non rispondo alle provocazioni e alle facili ironie. Il concetto che un libro, un concerto o una qualsiasi altra opera artistica non possa essere replicata in luoghi e contesti differenti, altrimenti diventerebbe, secondo Lei, un qualcosa di riciclato, mi sembra, diciamo così, molto limitato. Non ho la presunzione di pensare di aver fatto qualcosa di straordinario o di clamoroso organizzando gli eventi a Palazzo Comi, perché ritengo semplicemente di aver operato secondo quanto era nelle mie possibilità e competenze per mantenere vivo e aperto il Palazzo, con gli scarsi mezzi a disposizione, con le tante difficoltà che comporta la gestione di una biblioteca in questi tempi e nei nostri paesi, per giunta ricoprendo solo il ruolo di responsabile, senza il potere decisionale di una direttrice, contando unicamente sul supporto di alcune associazioni locali e del Comune di Tricase e senza alcun tipo di contributo economico da parte di chicchessia. Con questo La saluto e chiudo.