Molti rimasero sorpresi quando La Pupazza fu chiamata nel novembre del 2012 a rappresentare l’Italia al Gran Palais di Parigi in quell’esposizione iniziata nel 1884 definita La Société des Artistes Indépendants, dove non c’è spazio per premi, simboli e conoscenze di alto livello, ma solo il riconoscimento del semplice, assoluto talento artistico. In effetti la freschezza creativa di Eleonora aveva colpito, svolazzando con veloce maestria sull’umanità con l’occhio universale, miscelato fra la natura del sud e il soffio vitale di una donna misteriosa. La sua opera dolcemente moderna, che riesce ad amalgamare arte pop, quella dei murales e la primordiale ricerca di armonia si era nel frattempo fatta apprezzare in diverse esposizioni, a Londra, Düsseldorf, Amsterdam, Lecce, Roma e Sydney. Ora ha aperto a Milano un’esposizione che è anche il laboratorio d’arte dove la Pupazza si cimenta in originali incursioni nell’art design attraverso una serie di oggetti, che pur continuando la sua crescita artistica, entrano a pieno titolo nell’alveo del nuovo arredamento. I suoi colori, i suoi continui rimandi ad una etnicità mai manieristica, fanno di questa giovane artista una delle certezze pittoriche italiane dei prossimi decenni. Nei suoi quadri trasuda il sogno e la voglia di esistere, del mondo perfetto e delle linee curve, della manualità quale portatore di valori umanistici e senza tempo. Ma non è tutto, dopo il recente successo alla Street Food di Boario Terme La Pupazza si è aggiudicata la possibilità d’ottenere uno spazio permanente in occasione di Expo 2015 presso l’Art e Design Box situato di fronte all’ingresso principale di Expo 2015 (1 giugno - 31 ottobre). In questa area sarà visibile l’immensa e variegata produzione artistica e di design de La Pupazza e chi vorrà potrà acquistare o ordinare con spedizioni garantite in tutto il Mondo. La Pupazza al cubo si profila appieno... presto un’altra importante sorpresa. La Pupazza, nome d’arte di Eleonora De Giuseppe, dal 14 maggio presso il suo laboratorio in Affori Centro, via Don Bartolomeo Grazioli nº 16, Milano.