Come gruppo di minoranza abbiamo condotto, sin dalle prime avvisaglie, una forte battaglia mediatica e consiliare per il mantenimento a Tricase dell’Ufficio del Giudice di Pace, sensibilizzando l’Amministrazione a non lasciare nulla di intentato. Grosse perplessità abbiamo avanzato, anche attraverso due interpellanze consiliari, sui criteri di selezione molto discutibili del personale comunale da assegnare all’Ufficio del Giudice di Pace, nonché sulla approssimativa formazione dei capitoli di spesa in bilancio inerenti i costi di gestione della struttura. E purtroppo i disagi non si sono fatti attendere. In questi giorni un comitato spontaneo di avvocati, attraverso dei manifesti murali, ha inteso richiamare ai propri impegni l’Amministrazione di Tricase e dei Comuni del circondario. Il Ministero ha paventato il rischio di chiusura dell’Ufficio se non verrà completata in tempi brevi la pianta organica. E in settimana è giunta anche la nota del Presidente dell’Ordine degli Avvocati che ha lamentato “gravi ed inaccettabili disagi non oltremodo tollerabili” e invitato il Sindaco di Tricase a “porre in essere quanto di sua competenza per far sì che l’Ufficio del Giudice di Pace venga dotato del necessario personale e attrezzatura al fine di garantire il corretto, autonomo ed efficiente funzionamento”. Occorre fare in fretta. Non possiamo permetterci di perdere la giustizia di prossimità che il Giudice di Pace garantisce. Le recenti dipartite, tra uffici sanitari e servizi al cittadino (Equitalia, Tribunale, ecc.), non alimentano certo ottimismo.