Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 2 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.693 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.668 casi positivi: 878 in provincia di Bari, 87 in provincia di Brindisi, 206 nella provincia BAT, 208 in provincia di Foggia, 98 in provincia di Lecce, 174 in provincia di Taranto, 11 residenti fuori regione, 6 casi di residenza non nota.

Sono stati registrati 29 decessi: 9 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 10 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 804.028 test.

15.341 sono i pazienti guariti.

40.760 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 57.647, così suddivisi:

22.294 nella Provincia di Bari;

6.568 nella Provincia di Bat;

4.002 nella Provincia di Brindisi;

13.364 nella Provincia di Foggia;

4.295 nella Provincia di Lecce;

6.741 nella Provincia di Taranto;

375 attribuiti a residenti fuori regione;

8  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

TRICASE , VIA LEONARDO DA VINCI, 2

Il centro è aperto

MARTEDÌ- MERCOLEDÌ-GIOVEDÌ

DALLE ORE 09:00 ALLE ORE 12:00

DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 18:00

Contatti tel. 328.71.94.130

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AMBITO TERRITORIALE DI GAGLIANO DEL CAPO

73034 Via P.tta del Gesù - Cod. Fisc. 81001150754 – Tel. 0833-798329-Fax 0833-548575 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

COMUNI DI: GAGLIANO DEL CAPO (Capofila),ALESSANO, CASTRIGNANO DEL CAPO, CORSANO, MIGGIANO, MONTESANO SALENTINO, MORCIANO DI LEUCA, PATU', PRESICCE- ACQUARICA, SALVE, SPECCHIA, TIGGIANO, TRICASE, UGENTO, A.S.L. LE – DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DI GAGLIANO DEL CAPO

CENTRO ASCOLTO DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E ALLA GENITORIALITA’

L’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo in data 1.12.2020 ha avviato il Centro Ascolto per le famiglie e servizi di sostegno alla genitorialità “CONdividiAMO” la cui gestione è stata affidata, tramite procedura di gara, alla Comunità San Francesco di Ugento. Il Centro sarà operativo presso la sede di Tricase in via Leonardo Da Vinci, n.2.

PREMESSA

Valorizzare e sostenere le responsabilità familiari e le capacità genitoriali è la principale priorità strategica che si intende perseguire per promuovere benessere ed opportunità all’interno della famiglia e, di riflesso, all’intera comunità. Con la precedente programmazione sono state poste le basi per costruire intorno alla famiglia un insieme di interventi volti a sostenerla nel ruolo della cura, della formazione, dello sviluppo, della promozione del benessere delle persone nonché nel supportarla nelle situazioni di crisi che potrebbero comprometterne la funzione accuditiva ed educativa. Pertanto, con riferimento a quanto indicato nel Piano Regionale Politiche Sociali 2017-2020 e a quanto esplicitato nell’art.93 del RR n.4/2007, questo Ambito Territoriale ha programmato per il Quarto Piano Sociale di Zona azioni mirate (scheda di dettaglio n.2) alla realizzazione di progetti volti al sostegno della genitorialità attraverso la costituzione di Centri di ascolto per le famiglie.

DESCRIZIONE DEL SERVIZIO CENTRO ASCOLTO E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

 Il Centro di ascolto per le Famiglie/Servizi di sostegno alla genitorialità è un servizio flessibile che interviene in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare ed ogni singolo componente nelle fasi del ciclo di vita, facilitando la formazione di un’identità genitoriale finalizzata ad una scelta consapevole e responsabile della maternità e paternità, favorendo la capacità dei genitori di relazionarsi con l’ambiente circostante, stimolando la capacità di organizzarsi e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale. E’, altresì, volto alla riorganizzazione delle relazioni familiari e alla risoluzione o attenuazione dei conflitti in caso di separazione che, attraverso attività di mediazione familiare, consente alla coppia in crisi di raggiungere in prima persona accordi condivisi e prevenire il disagio dei minori coinvolti in tali situazioni. Il servizio, peraltro, mira a prevenire situazioni di conflitto che si sviluppano in famiglia, nel rapporto di coppia e nelle relazioni genitori-figli, e a supportare i casi afferenti l’ambito della giustizia ordinaria e minorile.Particolare rilievo assume nella realizzazione del servizio, la gestione di uno spazio neutro da dedicare specificatamente alla ricostruzione del rapporto genitori-figli.

OBIETTIVI DEL SERVIZIO

1. Valorizzare e sostenere le responsabilità familiari

Il sostegno alla genitorialità rappresenta un' occasione, un' opportunità di riflessione per l'intero nucleo familiare e contribuisce ad un miglioramento della qualità della vita di ogni suo singolo componente, attraverso interventi mirati e percorsi di sostegno alla genitorialità e alla comunicazione intergenerazionale, individuale e di gruppo (counseling di coppia, gruppi auto-mutuo-aiuto, incontri genitori-enti pubblici e privati).

2. Tutelare i diritti del minore

La tutela dei soggetti più deboli quali figli e coniuge "svantaggiato" avviene attraverso una consulenza legale intesa come momento di informazione, laddove necessaria, sulla normativa vigente, indispensabile al fine di comprendere i propri diritti e doveri.

3. Offrire"spazi neutri" di incontro e attività di mediazione familiare

Lo "spazio neutro" basa il proprio intervento sul riconoscimento del minore di vedere tutelata la relazione con i propri genitori (separati o divorziati, privati della potestà genitoriale, soggetti a provvedimenti restrittivi della libertà) o con altri familiari e i legami che ne derivano. L'obiettivo è quello di rendere concretamente possibile l'incontro tra genitori e tra quest'ultimi e i figli, ponendo la massima attenzione alle dinamiche che si sviluppano.

Il servizio viene svolto in un luogo sicuro e neutrale rispetto alla conflittualità dei genitori. Laddove richiesto, esiste inoltre la possibilità di osservazione degli incontri con l'ausilio di uno specchio unidirezionale per una valutazione da parte di professionisti delle competenze genitoriali.La mediazione familiare è un servizio a sostegno della riorganizzazione delle relazioni familiari in presenza di una separazione/divorzio o di una crisi nei rapporti di coppia. Attraverso la mediazione si cerca di aiutare le parti a trovare accordi durevoli e condivisi, che tengano conto dei bisogni di ciascun componente della famiglia e particolarmente di quelli dei figli, in uno spirito di corresponsabilità dei ruoli genitoriali. L'attività viene effettuata attraverso l'utilizzo di strumenti quali l'ascolto, l'empatia, l'accoglienza dei bisogni delle parti in lite.

4. Formazione ed informazione alle famiglie

Azioni mirate a fornire informazioni sui servizi presenti sul territorio, e non solo, e a definire l'identità genitoriale, attraverso interventi formativi mirati.

5. Implementare la rete tra i servizi istituzionali e non, nella logica del lavoro di equipe e di rete

Consolidare il lavoro di rete fra tutte le istituzioni favorisce la realizzazione di interventi multidisciplinari, individualizzati ed integrati a favore del singolo e dell'intero nucleo familiare. Inoltre, promuovere forme di cooperazione stabile e propositiva con soggetti istituzionali e non, consente di porre in essere azioni mirate e capillari di sensibilizzazione su tutto il territorio. Di fatto le attività poste in essere dal Centro dovranno essere realizzate attraverso Azioni Integrate, di Supporto e di Raccordo tra i Servizi Sociali territoriali,

l'ASL, il Tribunale, le Equipe specialistiche di Affido/Adozione e di Prevenzione e Contrasto al maltrattamento e alla violenza, il Centro Antiviolenza (CAV), il Servizio di Educativa Domiciliare e tutti i servizi di Ambito attivi sul territorio, le Istituzioni Scolastiche, le Associazioni di Volontariato, ecc., in virtù di una logica concertativa che coinvolge tutti gli attori per il raggiungimento di un obiettivo condiviso.

 E' opportuno sottolineare come, ai fini educativi, sia importante il raccordo tra Centro Ascolto ed Istituzione Scolastica. Il ruolo attivo della scuola, infatti, rappresenta un valore aggiunto al sostegno della genitorialità, in quanto la cooperazione delle famiglie con essa costituisce un fattore determinante per il successo formativo-educativo dei propri figli.

Il rapporto tra istituzione scolastica e genitori può strutturarsi positivamente sulla base della condivisione di due aspetti fondanti: il primo è che migliorando lo stile educativo dei genitori si creano le condizioni ottimali perché migliorino anche i figli nei loro apprendimenti e nel successo scolastico (RIDUZIONE FENOMENO DISPERSIONE SCOLASTICA); il secondo aspetto è che quanto più mature diventeranno le relazioni tra scuola e famiglia tanto maggiore vantaggio ne ricaverà la scuola nello sviluppo dei suoi obiettivi educativi e formativi.

SERVIZI OFFERTI

SPORTELLO ORIENTAMENTO E FORMAZIONE

CONSULENZE SPECIALISTICHE (Psicologiche,Socio-Pedagogiche-Legali)

MEDIAZIONE FAMILIARE

SPAZIO NEUTRO

ATTIVITA' DI SENSIBILIZZAZIONE.

PERSONALE IMPIEGATO

Il servizio di sostegno alla famiglia e alla genitorialità è garantito dalle seguenti figure professionali:

PSICOLOGO

PSICOTERAPEUTA

ASSISTENTE SOCIALE

LEGALE

MEDIATORE

EDUCATORE

Un voto per salvare la storica torre. Si vota fino al 15 dicembre.

Ognuno di noi è emotivamente legato a luoghi unici che rappresentano una parte importante della nostra vita e che vorremmo fossero protetti per sempre.

Vota per la Torre delle Palane, contribuirai ad offrirgli un futuro.

Torre Palane di Marina Serra di Tricase tra i Luoghi del Cuore del FAI.

Partecipa alle decima edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.

Hai tempo fino al 15 dicembre per votare Torre Palane e salvarla. Puoi votare più luoghi, ma per ognuno puoi esprimere solo un voto.

Per votare basta andare sul sito del FAI

( fondoambiente.it) https://www.fondoambiente.it/

Tante grida d’allarme sono state lanciate dalla APS Marina Serra per la salvaguardia di un bene speciale, simbolico come Torre Palane, e tante iniziative, in mezzo a mille difficoltà tra cui l’assedio delle automobili in estate e i marosi in inverno, sono state intraprese per attirare l’attenzione delle persone e del Comune sulla Torre: la più recente risale al 5 agosto 2019. APS Marina Serra insieme a tante altre associazioni e cooperative del luogo e personalità dello spettacolo ha allestito un evento all’alba (Alba Mediterranea) con musica, teatro, spettacolo di luci e anche mostra fotografica dei danni causati dal tornado del 25 novembre precedente. Infatti uno degli scopi di APS è di farsi da collettore, nel rispetto delle singolarità, tra le molte realtà simili presenti sul territorio, ognuna delle quali anela i medesimi obiettivi che però spesso si sovrappongono e che hanno un bacino di ricaduta limitato, perdendo parzialmente efficacia.

L’APS ha lanciato una petizione istituzionale per sensibilizzare gli interlocutori territoriali a tutti i livelli della filiera politico-amministrativa e culturale, proponendo anche l’inserimento del bene e di tutto il territorio circostante nel patrimonio UNESCO.

Questa petizione risale all’11 febbraio 2020.

Inollre, ha depositato (9 novembre 2019) presso l’ufficio tecnico del Comune un progetto di gestione della Torre; altre azioni precedenti erano state intraprese da professionisti soci della APS, i quali avevano proposto al Comune progetti di restauro della medesima torre; ma senza il perfezionamento amministrativo del passaggio del bene al Comune essi erano rimasti congelati.

L’Associazione di Promozione Sociale Marina Serra nasce dalla spinta dei suoi soci che, pur non necessariamente tutti ancora residenti in loco, hanno con esso uno strettissimo rapporto genetliaco, affettivo, familiare, “bio-etico”: essi riconoscono a questo luogo un significato simbolico rappresentativo di tutto il contesto territoriale e l’obiettivo di fermare l’abbandono e il degrado di questa torre coincide con il medesimo fine di arginare la distorsione con cui questo luogo viene fruito: assaltato dai turisti per due mesi all’anno, abbandonato per i restanti.

L’APS Marina Serra intende questa torre come punto di riferimento per attività fortemente legate alla natura agricola del territorio e marittima, nel senso più originale del termine: pescatori, biologia marina, ecosistema fragile che ogni anno vede peggiorare la qualità delle acque.

La torre è una cerniera territoriale tra mare e terra nonché culturale, tra passato e presente; oltre a essere molto bella e stranamente ancora in piedi: ma le violenze meteorologiche degli ultimi anni stanno aggravando la già precaria condizione conservativa .

Il comitato da anni sollecita il Comune su più fronti: in primis a concludere la procedura di “presa in carico” della Torre, che era in itinere da anni.Ora finalmente si è conclusa (5 marzo 2020) grazie alla costanza agli interventi e ai solleciti dell’Associazione Marina Serra nei confronti della capitaneria di porto di Gallipoli e del comune di Tricase. Questo atto amministrativo era fondamentale per poi procedere alle altri fasi necessarie, prima di tutto la ristrutturazione.

L’Associazione ha sempre dichiarato al Comune la propria disponibilità a collaborare con l’ente territoriale in tutte le fasi della gestione del bene, lasciato in mano ai privati fino al 2014, anno in cui è stato posto sotto sequestro fino al 2016; e soltanto nel marzo del 2020 si è appunto concluso l’iter di affidamento al Comune di Tricase.

Tante grida d’allarme sono state lanciate dalla APS Marina Serra per la salvaguardia di un bene speciale, simbolico come Torre Palane, e tante iniziative, in mezzo a mille difficoltà tra cui l’assedio delle automobili in estate e i marosi in inverno, sono state intraprese per attirare l’attenzione delle persone e del Comune sulla Torre: la più recente risale al 5 agosto 2019.

BISOGNI DEL LUOGO

La torre Palane ha bisogno di due diversi interventi, propedeutici l’uno all’altro: il primo riguarda il suo restauro per ripristinare lo stato conservativo originale in termini strutturali sia interni che esterni: il degrado infatti sta minando sia la struttura muraria verticale, sia gli interni e le aperture in tutte le loro componenti (infissi, vetri, impianti interni), sia il solario soprastante, ormai coperto da escrementi e vegetazione spontanea. Il secondo i pertiene il suo rilancio in termini di utilizzo a destinazione pubblica come “hub” per tutto il territorio adiacente.

Il restauro dovrebbe essere pensato anche in funzione della sua destinazione funzionale: non proprio InfoPoint ma luogo espositivo, di ricerca, di studio e divulgativo da fruire a più livelli a seconda della categoria di visitatori e dei beni anche “naturali” che potrebbe contenere.

La funzione InfoPoint può essere svolta e riassorbita all’interno di una gamma di attività più ampie, più continuative nel tempo e più dense in termini sia naturali che culturali. Si intende con cUltura anche – se non soprattutto- la conoscenza delle cOlture del territorio, le loro specificità, differenziazioni, tecniche produttive, proprietà nutrizionali e così via. Il luogo Torre Palane è infatti parte di un “luogo” terra-marino più ampio, dove si coniuga una antica tradizione agricola estremamente caratterizzante e specifica.

Quindi il luogo in sé ha necessità urgente di ristrutturazione, ma il “luogo” di contesto ha altrettanto bisogno di restauro antropico, agricolo, di ripristino e di rilancio di un’economia circolare e sostenibile , al momento strozzata da abbandono dei campi, da flagelli naturali e da un ciclo produttivo industriale che sta uccidendo i territori

 

IL SINDACO ANTONIO DE DONNO
 
AGGIORNAMENTI COVID-19
Buongiorno a tutti,
aggiorno la situazione contagi al 27 novembre 2020, dati arrivati nella serata di ieri.
Dall'ultima comunicazione ASL, dati che arrivano sempre tramite la Prefettura, dai 52 nostri concittadini positivi al Coronavirus dell'ultima mia comunicazione del 24 novembre, scendiamo a 46, dato così articolato:
82 CITTADINI COINVOLTI NEL CONTAGIO DI CUI
46 POSITIVI
26 NEGATIVI
10 TAMPONI DA EFFETTUARE
Nell'ultima settimana sono stati dimissionati 20 soggetti positivi che hanno ultimato la quarantena ma sono entrati in elenco ben 18 nuovi casi positivi.
Di questi 18 positivi, 8 cittadini rappresentano casi di soggetti conviventi.
Dai dati in mio possesso, e che non derivano da comunicazioni ufficiali in quanto il dato in questione non è comunicato ufficialmente al Sindaco, 1 nostro concittadino è ricoverato in Ospedale e le sue condizioni migliorano sensibilmente.
A lui facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione e se ci sono casi di altri cittadini ricoverati in strutture ospedaliere vi prego di segnalarli riservatamente al Sindaco al fine di monitorare ogni necessità degli stessi e dei loro familiari.
Teniamo alta la guardia e rispettiamo le regole.
Buona Domenica a tutti.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 1 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.820 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.659 casi positivi: 577 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 176 nella provincia BAT, 567 in provincia di Foggia, 78 in provincia di Lecce, 159 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 34 decessi: 14 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati  794.335 test.

14.696 sono i pazienti guariti.

39.766 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 55.979, così suddivisi:

21.416 nella Provincia di Bari;

6.362 nella Provincia di Bat;

3.915 nella Provincia di Brindisi;

13.156 nella Provincia di Foggia;

4.197 nella Provincia di Lecce;

6.567 nella Provincia di Taranto;

364 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il presidente Emiliano ha incontrato oggi i rappresentanti della società Pfizer per fare il punto sulle previsioni di tempi e modalità per la somministrazione del vaccino contro il Covid, una volta esaurita la fase delle autorizzazioni a livello europeo e mondiale.

Con il presidente Emiliano hanno partecipato il capo del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro e il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario.

La distribuzione sarà organizzata a livello europeo e per l’Italia la supervisione sarà a cura del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri.

Per la Puglia saranno individuati centri di distribuzione che assicurino la catena del freddo che dovranno essere pronti per la seconda settimana di gennaio in modo da coprire la parte di popolazione che sarà decisa secondo un protocollo nazionale che sarà individuato in Parlamento.

“La Regione – dichiara il presidente Emiliano – farà la sua parte per assicurare la migliore riuscita della distribuzione e somministrazione del vaccino, sul quale si ripongono molte speranze per  iniziare il superamento della fase emergenziale”.

AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Alloggi ERP, dal primo dicembre assegnati i primi 27 alloggi.

Il sindaco Antonio De Donno: “un passo importante per il tessuto sociale di Tricase”.

Il primo dicembre, alle ore 10.00, i primi 27 alloggi di edilizia residenziale popolare di Tricase verranno consegnati ai cittadini risultati beneficiari della graduatoria approvata con determinazione n.32 del 16/02/2016.

Un iter che giunge al termine dopo la verifica dei requisiti di tutti gli assegnatari in graduatoria e che ha impegnato gli uffici competenti per oltre un anno.

Soddisfatta l’assessore alle Politiche Abitative e al Welfare Anna Forte, secondo cui “la questione sociale è in cima all’agenda politica e amministrativa della giunta guidata dal sindaco De Donno”.

E per un iter che si conclude, un nuovo iter si apre: come già annunciato, la struttura amministrativa dell’Ente è al lavoro per la predisposizione del nuovo bando per la costituzione di una nuova graduatoria di cittadini che potranno beneficiare degli alloggi disponibili rimasti sull’intero territorio comunale.

“Un passo importante per il tessuto sociale della città” secondo il sindaco Antonio De Donno, il quale ha voluto ringraziare Regione Puglia, Arca Sud, le Amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni e il dott. Massimo De Santis per l’impegno profuso.

All’evento, in ottemperanza della normativa anti-Covid, parteciperanno il Sindaco, le autorità civili, militari e religiose.

 

di Giuseppe R.PANICO

Ricorre oggi mentre scrivo, (23 novembre) il 40° anniversario del terremoto in Irpinia e Basilicata. Sembra ieri, una domenica pomeriggio come tante, in un miniappartamento al 5°piano, di fronte al Mar Grande a Taranto, con moglie, 2 figli, un libro e un po’ di tv in attesa di una rapida cena.

La scossa fu ampia e duratura; segui un grido… “il terremotooo” e altre grida dei vicini inquilini. Le chiavi della macchina, la bimba in braccio, l’altro per mano e giù dalle scale, gridando agli altri di non prendere l’ascensore. Una discesa interminabile per poi formare con altri colleghi e familiari, un nutrito capannello sul prato antistante.

Passò una mezz’ora, tornò un po’ di calma, quindi una rapida salita a prendere qualche coperta, un po’ d’acqua e biscotti, da tenere in macchina, e i documenti personali. Passò quasi un’altra ora, la palazzina sembrava ok, la notte avanzava, il freddo anche e si risalì in casa.

Si preparò un borsone accanto alla porta con generi e vestiario essenziale e, visto l’incarico e l’attività di quel tempo, la borsa da volo. Non vi erano ancora telefonini, il telefono militare funzionava e un primo contatto con l’Ufficio Operazioni della Marina Militare a Taranto, preannunciava voli di ricognizione sul territorio a Nord. Altre telefonate per allertare quanti più equipaggi e personale tecnico possibile e dir loro di raggiungere la base del 4° Gruppo Elicotteri, presso l’aeroporto di Grottaglie, alle prime luci dell’alba.

La notte passò insonne e a letto vestiti, fra disastrose notizie in tv e timori di nuove scosse, quindi un saluto a moglie e bimbi e di corsa in auto fino alla base.

Si approntarono tutti gli elicotteri disponibili, si formarono gli equipaggi e si attesero gli ordini. La tragedia fu subito chiara, almeno nella sua immensità.

Due elicotteri dovevano immediatamente trasferirsi presso l’aeroporto di Grazzanise in Campania, indicato quale base di rischieramento dei velivoli della Marina Militare. Altri elicotteri e personale sarebbero partiti dalle basi di Luni (Sarzana) e Catania, volando, visto il tempo incerto, lungo la costa tirrenica.

I due elicotteri di Grottaglie avrebbero dovuto attraversare gli Appennini, ma il massiccio fronte con precipitazioni e scarsissima visibilità, li costrinse prima ad allungare il percorso e poi atterrare e pernottare all’aeroporto di Amendola (Foggia).

Era comunque necessario che almeno due velivoli del 4°Gruppo arrivassero in giornata, per operare già dal mattino successivo. Si decise di aggirare il maltempo, circumnavigando la Calabria per poi risalire lungo la costa tirrenica.

L’assetto di altri due velivoli fu rapidamente cambiato, installando travetti laterali non più per portare e lanciare missili o siluri contro un ipotetico nemico in mare, ma serbatoi supplementari per aumentare l’autonomia.

Decollarono nel primo pomeriggio diretti a Sud, ero a capo della formazione, e col timore che il vento contrario rendesse l’autonomia appena sufficiente. La fortuna fu d’aiuto offrendoci, poco prima di Crotone, uno squarcio di cielo azzurro. Si fece alta quota, oltre lo spesso e bianco manto di nubi che copriva e bagnava la Calabria e le sue montagne. Lo scopo, facendo rotta a ponente, era di prendere al più presto contatto visivo con la costa tirrenica.

Passò del tempo, poi quasi per un attimo una nuova macchia d’azzurro fece capolino qualche chilometro più in basso e fra nubi ora più rade. Erano le acque del Tirreno, le montagne della Calabria erano ormai alle spalle e i due elicotteri vi si precipitarono. A bassa quota, lungo costa e scarsa visibilità, raggiunsero Grazzanise e gli altri elicotteri M.M. già in zona.

Anche qui vi erano danni, sia pur minori, e per l’alloggiamento degli equipaggi era stato predisposto un piccolo hangar, accanto ai velivoli. Senza riscaldamento, con decine di brande di fortuna, un supplemento di coperte, qualche scarno lavandino e un unico bagno esterno.

Le cucine non erano agibili e le mozzarelle di bufala fu il vitto prevalente. La mattina dopo iniziarono le tante missioni, di ricognizione, di trasporto di personale sanitario e generi di prima necessità, poi di tonnellate di altri generi, soprattutto vestiario, giacconi, viveri e coperte.

Materiali sovente prelevati atterrando presso il vicino aeroporto di Capodichino da aerei cargo, provenienti in gran parte dalla Germania.  Un sudario di neve cominciò a coprire le immense rovine, ma non il dolore di una popolazione senza più casa, con circa tremila morti ed un triste futuro.

Fra i tanti interventi di quei giorni e un susseguirsi di voli, anche in condizioni estreme, atterrai un giorno quasi in emergenza, causa un forte temporale, sul campo sportivo di Avellino e spensi i motori. Dai vicini spogliatoi, una minuta signora faceva segno di raggiungerla. Eravamo in tre di equipaggio, la raggiungemmo di corsa nella pioggia pensando avesse bisogno di aiuto.

Voleva invece offrirci un caffè, già su un povero fornello, fra due bimbi che, con il papà ricoverato per ferite dovute al terremoto, erano ora distratti da un elicottero a centro campo e dal nostro equipaggiamento.

Mi ricordarono i miei bimbi, ora lontani ma ben più fortunati. In quello spogliatoio, trasformato in alloggio, vi era anche un ampio specchio. Mi riconobbi appena; forse quel bagno all’aperto, l’assenza di docce e ricambi di vestiario, in quei primi giorni non consentivano molto. Passò il temporale, riprendemmo il volo, passò qualche settimana e giunse l’ora del ritorno a casa e in famiglia.

A breve sarebbe stato Natale e un panettone era già sul tavolo. Ripensai (e ripenso dopo 40 anni e in questo Natale ormai prossimo), a quella minuta e gentile signora e a quei due bimbi, negli spogliatoi.

Nella notte, sognai di tornare in volo, in una giornata di sole, sbarbato e ripulito e con una tuta da volo immacolata per portar loro il marito/papà ormai guarito, quel panettone sul tavolo ed altri regali. E dire ancora grazie per quel gradito caffè dall’aroma ineguagliato e che, a volte, mi sembra ancora di sentire.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 30 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.151 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.101 casi positivi: 515 in provincia di Bari, 69 in provincia di Brindisi, 87 nella provincia BAT, 198 in provincia di Foggia, 65 in provincia di Lecce, 162 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione.

Sono stati registrati 30 decessi: 14 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 9 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 784.515 test.

14.065 sono i pazienti guariti.

38.772 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 54.320, così suddivisi:

20.839 nella Provincia di Bari;

6.186 nella Provincia di Bat;

3.819 nella Provincia di Brindisi;

12.589 nella Provincia di Foggia;

4.119 nella Provincia di Lecce;

6.408 nella Provincia di Taranto;

359  attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Lunedi, 30 novembre 2020

E’ appena giunta in redazione la seguente foto

Nella sede centrale di p.zza Cappuccini a Tricase, file e assembramenti davanti all’ufficio postale, ore 12 circa …

Ricordiamoci che siamo in piena emergenza sanitaria dovuta all’infezione da Coronavirus…

Tricase, 30 novembre 2020

Secondo le segnalazioni giunte in redazione salgono a 4 le persone ricoverate per

Coronavirus di Tricase.

L'ultima segnalazione purtroppo riguarda una professionista.

Dunque, fra i due centri Covid presenti in provincia (Lecce e Galatina), sono due

donne e due uomini i tricasini ricoverati nei reparti Covid

in Distribuzione