TRICASE - Sarà Marco Tarquinio, editorialista di Avvenire, a ricevere il Premio Il Volantino edizione 2023.

La cerimonia si svolgerà a Tricase in Piazza Sant’Angelo nella serata di sabato 1° luglio – ore 20,15.

Tarquinio è stato fino a qualche giorno fa direttore del quotidiano cattolico che, da sempre e specialmente in questi ultimi tempi, ha espresso un’opinione forte e dissonante, rispetto al restante mondo del giornalismo, su temi cruciali come quelli della pace e della guerra, dell’immigrazione e dell’inclusione, dalla giustizia e delle diseguaglianze. L’edizione della manifestazione, organizzata dal nostro Giornale, è la numero 13; prima di Tarquinio i premiati sono stati: Antonio Caprarica, Piero Sansonetti, Serena Dandini, Lino Patruno, Francesco Giorgino, Sergio Staino, Claudio Scamardella, Barbara Stefanelli, Antonio Polito, Antonio Padellaro, Alessandro Barbano, Lucia Goracci.

Ospite d’eccezione Lucia GORACCI (Giornalista RAI)

La cena per sostenere il Premio

Ti aspettiamo il 1° luglio alla XIII edizione del premio Il Volantino. Ci farebbe piacere una tua partecipazione anche al momento conviviale che si terrà subito dopo la manifestazione presso Donna Maria, insieme al premiato e a tanti graditi ospiti.

Con un piccolo contribuito di 30€ a persona avrai la possibilità sostenere le iniziative editoriali de Il Volantino e darci la forza per continuare ad organizzare eventi di prestigio come questo.

Contiamo sulla tua presenza e sul tuo sostegno che potrai farci avere, entro e non oltre il 24 giugno, in uno dei seguenti modi:

-versamento sulle coordinate IBAN IT94T0760116000000001209971 con causale "Cena Il Volantino 2023"                          

-versamento in contanti direttamente ad un componente della Redazione.

Ti riserveremo un posto “in prima fila” al Premio in modo da goderti in tutta tranquillità l'intera serata, ovviamente puoi estendere l’invito. Prenotazione (rispondendo a me) e, possibilmente versando entro il 24 giugno indicando i partecipanti.

Grazie in anticipo per quello che potrai e vorrai fare!

N.B. Il locale Donna Maria è a Tricase via Tricase Porto. Venendo da Nord prendere la circonvallazione di Tricase, uscire a deviazione Tricase Porto e poi prendere per Tricase centro; al semaforo sulla destra.

Venendo da Sud prendere circonvallazione di Tricase; uscire in direzione Tricase Porto e prendere per Tricase centro, al semaforo sulla destra.

È consigliabile parcheggiare presso il Locale anche per il Premio (Piazza Sant’Angelo è a circa 300 metri)

 

Mercoledì, 14 giugno 2023

Giovedì, 15 giugno  - E’ San Vito Martire, festa del Santo Patrono della Città di Tricase

LA FESTA DI SAN VITO SI REPLICA NEI GIORNI 9,10 e 11 AGOSTO CON LA STESSA GRANDE DEVOZIONE MA CON UNA  CORNICE SUGGESTIVA CARATTERIZZATA DA ILLUMINAZIONI, EVENTI  E ALTRE ATTIVITÀ CHE COINVOLGONO RESIDENTI E VISITATORI.

Il messaggio del Presidente del Comitato Festa San Vito, Vincenzo Scolozzi:

“Carissimi concittadine, carissimi concittadini, nel giorno della nostra Festa Patronale in onore di San Vito Martire ,desidero rivolgere il mio più affettuoso saluto a tutti. La Festa del Santo Patrono ci rappresenta tutti come un’unica comunità. La Festa Patronale dedicata a San Vito, rappresenta, da sempre, un momento di unità e concordia per i tricasini tutti. La figura di San Vito Martire ci accompagna oggi, come tutto l’anno, nella nostra vita e la sua figura deve essere da monito per tutti noi, così da perseguire il bene comune. A voi tutti - conclude il presidente  - buona Festa Patronale !"

Crisi a Palazzo Gallone, si va verso la risoluzione…

Abbiamo contattato il segretario cittadino del Partito Democratico Gianluigi Forte: Credo che la “scaletta” che abbiamo posto all’attenzione del sindaco, ed alla maggioranza tutta, sta andando avanti senza grossi problemi.

Finora non abbiamo incontrato resistenze quando, abbiamo chiesto ed ottenuto il riconoscimento della crisi, l’azzeramento della giunta e soprattutto quando ci siamo soffermati a discutere del metodo e dei  temi da trattare.

Queste sono le priorità che ci interessa risolvere definitivamente con questa crisi, non di certo la spartizione delle “poltrone”.

di Alessandro DISTANTE

L’Estate è ormai (finalmente) alle porte e fervono i preparativi per le varie manifestazioni che riempiranno le serate. Fioriscono idee e proposte e ritornano, puntualmente, le tradizionali Feste patronali che a Tricase non sono certamente poche.

Alle spalle, un’attività frenetica ed appassionata di gruppi di persone di buona volontà che si costituiscono in comitati. L’impegno è per tutto l’anno: raccolta di offerte per poi concludere contratti con le ditte delle luminarie, ricercare la migliore banda, scegliere i fuochi d’artificio. Il tutto per rendere onore al Santo.

Suscita non poca curiosità, in questo contesto, la proposta di legge regionale presentata dal consigliere Donato Metallo: la Regione si prefigge di “scrivere una norma che parta dai bisogni e dai sogni di chi vive le feste patronali ogni giorno attraverso il proprio impegno e il proprio lavoro”, il tutto perché le feste patronali sono “espressione del patrimonio immateriale regionale”.

Il recupero del patrimonio immateriale è uno dei terreni nei quali da non pochi anni la Regione ha investito notevoli risorse pubbliche: mettere in relazione il passato con il presente, le tradizioni con l’attualità, i vecchi con i giovani. Fin qui tutto bene.

Il rischio, tuttavia, è che la legge, se approvata, finisca per svuotare una delle poche forme di spontanea iniziativa dal basso quali sono i Comitati festa, confidando nella “comoda” elargizione dall’alto di contributi e sostegni.

Certo, è ben nota la difficoltà (sempre maggiore) di organizzare e trovare le risorse umane ed economiche per una festa patronale, ma una Legge sulle Feste non rischia di spezzare il legame con il Santo e mettere tra parentesi o completamente obliterare la ragione più vera della Festa, riducendola a solo folklore, a uno spettacolo da vedere più che un appuntamento cui partecipare con devozione?

La domanda è sempre quella: vale di più la tranquillità del sostegno garantito e numericamente risolutivo oppure il sacrificio apparentemente insignificante dell’obolo della vedova?

Un ultimo dubbio: come si concilia una legge sull’aspetto civile della Festa che non può essere separata –pena il suo svuotamento di significato- dal momento religioso?

Forse è per questo che l’art. 7 della Costituzione, rinviando agli Accordi con la Chiesa, riserva, a questa, il culto, così salvaguardando il vero patrimonio immateriale di un popolo.

 

Il 13 giugno è la festa di Sant'Antonio di Padova e anche a Tricase si rinnova la devozione molto sentita per questo Santo

Il coinvolgimento è grandioso: 13 persone costituiscono il Comitato; l’attività del Comitato va dal 14 giugno al 13 giugno dell’anno successivo, praticamente è un’attività ininterrotta.

Nella preparazione delle Festa vi è poi il coinvolgimento di tutti i gruppi facenti parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale, delle Catechiste e dell’oratorio “Cantiere di Dio”. “La novità di quest’anno –ci dice il Presidente Antonio Ficocelli- è il coinvolgimento anche dei giovani che si sono costituiti in un così detto Comitatino.

E’ stata una bella esperienza perchè ha fatto emergere voglia di fare e pragmaticità”.Lo scopo del Comitato –spiega Ficocelli- è quello di rinsaldare la Fede e la Devozione verso il Santo taumaturgo nostro Protettore”.

Il programma civile è diversificato e porta a momenti di convivialità e di spensieratezza, dando anche la possibilità a tante persone (commercianti, paratori, …) di portare a casa il “pane”.

Ed ancora: il Comitato, durante tutto l’anno, organizza raccolta fondi con pittulate, tornei di burraco ed altro. Fondamentale è infine il contributo che viene dagli sponsor.

 

 

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