di Giuseppe R. Panico Di cosa si può discutere con due Alti Ufficiali (Marina e Aeronautica) in pensione, nello studio del Dirigente Scolastico dell’IISS Don Tonino Bello (di Tricase ed Alessano)? Ovviamente di “buona scuola”,possibilmente damigliorare anche avvalendosi della altrui esperienza e conoscenza.  Si dice spesso che la scuola italiana (compresa l’università) non offra l’istruzione che il mondo del lavororichiede; che inostri ragazzi, dopo aver studiato altrove, raramente ritornano e che le risorse del territorio sono troppo spesso sconosciute etrascurate, a volte svilite. Perché dunque non conoscere meglio questa nostra Puglia meridionale in settori così importanticome quello marittimo ed aeronautico, sia civile che militare, ed offrire ai giovani una pertinente formazione tecnica? Era il filo conduttore di tale riunione, ove la collaborazione e l’esperienza di un Ammiraglio e di un Generale dell’Aeronautica, ritrovatosi come vecchi amici dopo circa un ventennio,incontravanola determinazione e lalungimiranza della dirigenza scolastica dedita atessere e distendere un nuovo formativofilo di Arianna.

Un filo di Arianna che poteva già avvalersi di un Protocollo di Intesa che la presidenza della Sezione di Tricase della Lega Navale Italiana aveva giàproposto alla nostra amministrazione e da questa approvato ed esteso a tutte le scuole di Tricase. Un efficace strumento nel sostenere l’apertura del nuovo corso quinquennale di “Logistica e Trasporti”(settori nautico e aeronautico), in particolare per il ramo nautico. Ma una ben qualificata istruzione ha bisogno anchedi validi ausili didattici, quali simulatori di volo, di manutenzione, visite professionali etc, rapidamente ottenuti ed organizzate.E una nuova Istruzione Nautica che intenda ora ancor più valorizzare Tricase quale centro scolastico-culturaledel Capo di Leuca, già impreziosito dallesue due marine, dal suo porto,dal suo porticciolo (Marina Serra) e dai suoi 9 km di costa, non può certo fare a meno di un proprio mezzo navale, al pari degli Istituti Nautici di più antica tradizione. Ed ecco allora aprirsi in questi giorni, dopo il bel capitolo di storia di mare del caicco “PortusVeneris” e del Porto- Museo, un altro bel capitolo che parla, oltre che di mare, di scuola e unione di intenti.

La Procura della Repubblica di Lecce ha intantovolutofarne parteed ha assegnato all’IISS Don Tonino Bello una spaziosa imbarcazione a vela di ben 13 metri, arrivata sulle nostre coste carica di migranti. Una barca in legno, come il caicco e, come questo, un’altra storia di umanesofferenze, tramutata ora inun prezioso dono per i ragazzi del Nautico perché si formino e poi si orientino verso le risorse ed il mondo del lavoro della loro Puglia sul mare.

La pregevole imbarcazione, ora a Gallipoli, superato l’iter burocratico, farà rotta verso il nostro porto, ove sarà necessario garantire un adeguato posto di ormeggio.“Aggiungi un posto -barca che c’è una amica in più”, si direbbe, mentre la collaborazione già avviata con la Lega Navale di Leuca consentirà un più sicuro rimessaggio invernale. Ma un posto di rilievo degno di una barcaistituzionale che porterà il nome di IISS Don Tonino Bello. Un Don Tonino che di mare già parlava in famiglia condue fratelli marinai, caduti nella seconda guerra mondiale. Un Don Tonino che, su gentile concessione del comune di Alessano-suo paese natale e sede dello stesso IISS -vede, nel centro storico, la sede di un gruppo ANMI (Marinai d’Italia) dedicato ai suoi fratelli Carmine e Vittorio. Un Don Tonino che(almeno la sua statua nella nostra antica piazza del mercato) non potrà invece più “parlare di mare” con i marinai del gruppo ANMI di Tricase, perchéprivati, senza alternativa, della loro storica e adiacente sede.

Non sempre, non per tutti o non in tutte le comunità le storie di mare hanno un lieto fine o i valori della memoria hannoancora unvalore. Se una bella barca arriva fra i nostri giovani del Nautico, dopo aver lasciato sulla costa pugliese tanti migranti da assistere ed alloggiare, i nostri marinai sono stati privati dello storico “alloggio/ assistenza”, protrattesi per oltre 60 anni e presente in tantissimi comuni salentini. Resi “migranti in patria”, dalla “sensibilità” del nostro consiglio comunale, sono ora in cerca non di una barca per emigrare altrove (ormai troppo anziani), ma di una semplice ed economica sede ove ancora raccontarsi il loro passato.Lasciandosi alle spalle l’antica piazza del mercato e la statua, ora intristita, di Don Tonino,non possono che rivolgersi agli studenti del Nautico di via Apuliae dir loro… “Buon Vento Ragazzi”.

Ma ricordando loro che certi valori… non hanno mercato.Come insegnava pure Don Tonino.

                                                                                                                    

1) VIA BRENTA (Depressa - da via L. Einaudi a via Capello);

2) VIA CAPELLO (Depressa - da via V. E. Orlando a via Piccinino);

3) VIA CASTELLI (da via Viviani a via E. Fermi);

4) VIA VIVIANI (da p.zza dei Mandorli a via Marina Serra);

5) VIA PEANO (da via Torricelli a p.zza dei Mandorli);

6) VIA TORRICELLI (da via Peano a via Avogardo);

7) VIA PREITE (da via Cadorna a largo Legari);

8) VIA BOLOGNA (da via Napoli a via Cadorna);

9) VIA FIRENZE (da via Cadorna a via Siena);

10) VIA FOSCOLO (da via R. Caputo a via G. Carducci);

11) VIA BELLINI (da via R. Caputo a via O. Moneta);

12) VIA R. CAPUTO (da via A. Diaz a p.zza del Popolo);

13) VIA DELLE CONCE (da p.zza del Popolo a via Madonna di Loreto);

14) VIA G. BRUNO (Sant'Eufemia - da via A. Cezza a via B. Croce);

15) VIA TELESIO (Sant'Eufemia - da via G. Bruno a circa 40 m. nord);

16) VIA GENOVESI (Sant'Eufemia - da via G. Bruno a fine strada);

17) TRATTO P.ZZA S. EUFEMIA (Sant'Eufemia – slargo nei pressi della chiesa Matrice);

18) VIA GIOBERTI (Caprarica – da via A. Moro a via Carlo Alberto);

19) VIA MINGHETTI (Caprarica – da via Gioberti a via Q. Sella);

20) VIA CRISPI (Caprarica – da via Gioberti a via Q. Sella);

21) VIA LEONE XIII (da piazza Cardinale Panico a via Galvani);

22) VIA TARTINI (da via Monteverdi a via Paganini);

23) VIA MONTEROSSO (da via Thaon de Revel a via L. Romano);

24) VIA PISANELLO (I° TRATTO) (da via F.lli Allatini a via Rubrichi);

25) VIA PISANELLO (II° TRATTO) (da via F.lli Allatini a via Palmieri);

26) VIA PACIOLI (Caprarica - da via Apulia a via Tonelli);

27) VIA TONELLI (Caprarica - da via Guicciardini per tutta la sua lungh.);

28) VIA SIRACUSA (da via Lecce a via Brindisi);

29) VIA PISA (da via Don L. Sturzo a via Siracusa);

30) VIA GIOLITTI (da via Lecce a via Zanardelli);

31) VIA RATTAZZI (da via Adriano a via Giolitti);

32) TRAVERSA DI VIA AYMONE (Caprarica - da via Aymone sino a fine strada);

33) VIA APULIA (Caprarica - dalla rotatoria di via Leuca a via Boccioni);

Comune di Tricase – Relazione illustrativa generale - strade

34) VIA CORELLI (da via U. Giordano a via Umberto I°);

35) VIA BIANCHI (da via Valsalva a via Grassi);

36) VIA BOCCIONI (Caprarica – alle spalle nuova caserma Carabinieri);

37) VIA MICETTI (da via F.lli Allatini a via Rubrichi);

38) VIA ARCIPRETE TEDESCHI (da piazza V. Ciardo a via Marina Serra);

39) VIA MAZZINI (Caprarica - da via Aldo Moro a via Carlo Alberto);

40) VIA CARLO ALBERTO (Caprarica – da viale Giulio Cesare a via Vitt. Eman.);

41) VIA VITT. EMAN. II° (I°TRATTO) (Caprarica - da via p.zza S. Andrea via Carlo Alberto);

42) VIA VITT. EMAN. II° (II°TRATTO) (Caprarica - da via Carlo Alberto alla rotat. via A. Moro);

43) VIA SIRACUSA (II° TRATTO) (da via E. Toti a via Foggia);

44) VIA NAPOLI (da via Firenze a via A. Diaz);

45) VIA BOLOGNA (II° TRATTO) (da via Siena a via Napoli);

46) V.LE STAZIONE–VIA CADORNA (corsia nord da via Perosi a fine curva di via Cadorna);

47) VIA MONTEVERDI (da via Umberto I° al piazzale stazione FSE);

48) VIA ACCADEMIA SALENTINA (Lucugnano–comprende via veronese e via acc. salent.);

49) VIA MASACCIO (Lucugnano - da strada statale 275 sino a fine strada);

50) VIA SCARLATTI (da via R. Caputo a via A. Vivaldi);

51) INCROCIO PONTE DI TUTINO (incrocio vie monteverdi–umbertoI°-galvani-s. gaetano);

52) VIA GALVANI (da incrocio ponte di Tutino a via Leone XIII°);

53) VIA SAN GAETANO (da incrocio ponte di Tutino a via Angiulli per ml. 21,96);

54) VIA SAN NICOLA (I° TRATTO) (lato sud cappella di San Nicola);

55) VIA SAN NICOLA (II° TRATTO) (lato est e lato nord cappella di San Nicola).

Lavori affidati alla ditta De Pascali Pantaleo di Nardò.

Importo 479.500,00 Euro circa

di Pino Greco  Tra i tanti Babbo Natale ce ne è uno con un sacco pieno di soldi. Babbo Natale è arrivato un po’ in anticipo a Tricase,consegnando regali a tutti i cittadini,direttamente per le strade,scuole e piazze della nostra Città.

Proprio così. Un sacco pieno di milioni di Euro.

Duemilioniduecentoventinovemila/500 (2.229.500,00) per essere precisi.

Soldi tanti soldi...Tra la soddisfazione dei cittadini, e qualche disagio alla viabilità,dovuto alla presenza dei cantieri aperti, i lavori sono già iniziati in Città. Strade, scuole, fognatura e piazze hanno bisogna di restauri urgenti.

Un restyling da più di 2 milioni di Euro.

E' la somma che l'Amministrazione Coppola mette " nel sacco" per rimettere in sesto la nostra Città.

Questo l'elenco delle strade e dei principali interventi operativi in Città dal 18 luglio 2016 al 15 marzo 2017

1 Scuola Dante Alighieri: 1.000.000,00 ( un milione ) di Euro. Intervento di adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza, igiene e agibilità.

2 Lavori di adeguamento recapito finale rete fognatura pluviale cittadina-costruzione vasca di grigliatura e di sedimentazione acque piovane: euro 750.000,00 (settecentocinquanta mila euro).

3 Sistemazione piazze e strade comunali: Euro 479.500,00 (quattrocentosettantanovemila/500).

Facciamo 2 conti: 1.000.000,00 + 750.000,00 + 479.500,00 = 2.229.500,00

Le 55 strade di Tricase e frazioni interessate. VIA BRENTA (Depressa - da via L. Einaudi a via Capello); VIA CAPELLO (Depressa - da via V. E. Orlando a via Piccinino); VIA CASTELLI (da via Viviani a via E. Fermi); VIA VIVIANI (da p.zza dei Mandorli a via Marina Serra); VIA PEANO (da via Torricelli a p.zza dei Mandorli); VIA TORRICELLI (da via Peano a via Avogardo); VIA PREITE (da via Cadorna a largo Legari); VIA BOLOGNA (da via Napoli a via Cadorna);VIA FIRENZE (da via Cadorna a via Siena); VIA FOSCOLO (da via R. Caputo a via G. Carducci); VIA BELLINI (da via R. Caputo a via O. Moneta); VIA R. CAPUTO (da via A. Diaz a p.zza del Popolo); VIA DELLE CONCE (da p.zza del Popolo a via Madonna di Loreto);VIA G. BRUNO (Sant'Eufemia - da via A. Cezza a via B. Croce);VIA TELESIO (Sant'Eufemia - da via G. Bruno a circa 40 m. nord); VIA GENOVESI (Sant'Eufemia - da via G. Bruno a fine strada);TRATTO P.ZZA S. EUFEMIA (Sant'Eufemia – slargo nei pressi della chiesa Matrice);VIA GIOBERTI (Caprarica – da via A. Moro a via Carlo Alberto); VIA MINGHETTI (Caprarica – da via Gioberti a via Q. Sella);VIA CRISPI (Caprarica – da via Gioberti a via Q. Sella); VIA LEONE XIII (da piazza Cardinale Panico a via Galvani); VIA TARTINI (da via Monteverdi a via Paganini); VIA MONTEROSSO (da via Thaon de Revel a via L. Romano);VIA PISANELLO (I° TRATTO) (da via F.lli Allatini a via Rubrichi); VIA PISANELLO (II° TRATTO) (da via F.lli Allatini a via Palmieri); VIA PACIOLI (Caprarica - da via Apulia a via Tonelli);VIA TONELLI (Caprarica - da via Guicciardini per tutta la sua lungh.); VIA SIRACUSA (da via Lecce a via Brindisi); VIA PISA (da via Don L. Sturzo a via Siracusa); VIA GIOLITTI (da via Lecce a via Zanardelli); VIA RATTAZZI (da via Adriano a via Giolitti);TRAVERSA DI VIA AYMONE (Caprarica - da via Aymone sino a fine strada); VIA APULIA (Caprarica - dalla rotatoria di via Leuca a via Boccioni); VIA CORELLI (da via U. Giordano a via Umberto I°); VIA BIANCHI (da via Valsalva a via Grassi); VIA BOCCIONI (Caprarica – alle spalle nuova caserma Carabinieri);VIA MICETTI (da via F.lli Allatini a via Rubrichi); VIA ARCIPRETE TEDESCHI (da piazza V. Ciardo a via Marina Serra); VIA MAZZINI (Caprarica - da via Aldo Moro a via Carlo Alberto); VIA CARLO ALBERTO (Caprarica – da viale Giulio Cesare a via Vitt. Eman.); VIA VITT. EMAN. II° (I°TRATTO) (Caprarica - da via p.zza S. Andrea via Carlo Alberto); VIA VITT. EMAN. II° (II°TRATTO) (Caprarica - da via Carlo Alberto alla rotat. via A. Moro); VIA SIRACUSA (II° TRATTO) (da via E. Toti a via Foggia); VIA NAPOLI (da via Firenze a via A. Diaz); VIA BOLOGNA (II° TRATTO) (da via Siena a via Napoli); V.LE STAZIONE–VIA CADORNA (corsia nord da via Perosi a fine curva di via Cadorna); VIA MONTEVERDI (da via Umberto I° al piazzale stazione FSE); VIA ACCADEMIA SALENTINA (Lucugnano–comprende via veronese e via acc. salent.); VIA MASACCIO (Lucugnano - da strada statale 275 sino a fine strada); VIA SCARLATTI (da via R. Caputo a via A. Vivaldi); INCROCIO PONTE DI TUTINO (incrocio vie monteverdi–umbertoI°-galvani-s. gaetano); VIA GALVANI (da incrocio ponte di Tutino a via Leone XIII°); VIA SAN GAETANO (da incrocio ponte di Tutino a via Angiulli per ml. 21,96); VIA SAN NICOLA (I° TRATTO) (lato sud cappella di San Nicola); VIA SAN NICOLA (II° TRATTO) (lato est e lato nord cappella di San Nicola).

CODACCI-PISANELLI E LA REGIONE SALENTO

Un libro di Antonio Scarasciache verrà letto con piacere

di Ercole Morciano Eventi come il centenario della nascita (28 marzo 1913), la traslazione a Tricase della salma (3 novembre 2015) o il referendum costituzionale (4 dicembre 2016) hanno suscitato intorno alla figura dell’on. Giuseppe Codacci-Pisanelli un rilevante interesse. Già nel 2011 egli fu scelto tra i 4 “testimoni” proposti alla Settimana Teologica della diocesi di Ugento dal tema: I laici nella Chiesa e nella società pugliese, oggi; suLeucadia, rivista storica della Società di Storia Patria di Tricase, edita del 2015, sono cinque i contributi ospitati a sua memoria; nell’anno in corso, il 4 giugno, a cura del sen. Rosario G. Costa, è stato pubblicato e presentato a Tricase, cinema Aurora , il volume G. Codacci-Pisanelli. Discorsi Parlamentari; il 2 luglio, presso l’auditorium diocesano “Benedetto XVI”, sulla ss.275 Alessano-Lucugnano, si è svolto il convegno di studi G. Codacci-Pisanelli (1913-1988). Laico cristiano impegnato nella politica e nella cultura. Il vicario episcopale per la cultura, mons. Salvatore Palese, sta curando la pubblicazione degli atti del convegno da lui ideato, in sintonia col vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca,mons. Vito Angiuli, che sostiene ogni iniziativa tendente a valorizzare l’esemplare figura di Codacci-Pisanelli, “vanto” del nostro territorio e non solo.

Anche il momento pre-referendario che stiamo vivendo, vede cresciuto l’interesse verso il nostro concittadino eletto nel 1946 all’Assemblea Costituente, nella quale svolse un ruolo di primo piano nella “Commissione dei 75”,distinguendosi per profondità di dottrina e originalità, contribuendo molto alla definizione della carta costituzionale. Ebbene tra le sue proposte vi fu quella di far cessare il bicameralismo perfetto o paritario e trasformare il Senato nella camera delle rappresentanze delle categorie della produzione e del lavoro. La proposta, che non venne approvata, trovava le sue radici nel solidarismo cristiano enunciato nell’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Il testo definitivo della Costituzione non accolse la proposta del Senato come camera dei corpi intermedi e previde invece l’istituzione del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).Formato da 64 membri, doveva essere un organo di consulenza ma nel quale, con costi rilevanti per lo Stato, sono stati nel tempo collocati “ex “di vario genere, sindacalisti compresi. L’abolizione di questo ingente centro di spesa, unitamente alla cessazione del Senato paritario, è oggi sostenuto dalle forze che chiedono il “si” al referendum del prossimo 4 dicembre.

Un’altra interessante proposta di Codacci-Pisanelli, che non passò nel testo della Costituzione, fu quella dell’istituzione della Regione Salento. Sull’iter di questa tormentata vicenda ha svolto un’approfondita ricerca il dott. Antonio Scarascia. Autore rinomato nel campo del diritto amministrativo, biografo documentatissimo di vari Tricasini illustri, nel giugno di quest’anno Antonio Scarascia ha dato alle stampe Giuseppe Codacci-Pisanelli e il progetto costituzionale sulla Regione Salento, Quaderni di Leucadia 8, Editore Grifo, Lecce 2016, pp. 165, € 13.00.

Dopo l’introduzione di Hervé A. Cavallera, direttore della collana, seguono 4 capitoli che hanno lo scopo di dare al lettore le conoscenze di base per affrontare l’oggetto della ricerca con idonei strumenti interpretativi. L’ iniziativa di Codacci-Pisanelli, sostenuta da quasi tutti i costituenti salentini, perché il Salento diventasse nella Costituzione repubblicana una regione autonomaè raccontata da Antonio Scarascia con dovizia di particolari, frutto di una rigorosa indagine archivistica e documentale.

Un vero capitolo di elegante erudizione – meritevole di essere conosciuto in primis dagli studenti - fu quello adoperato dal Costituente per giustificare storicamente la proposta. Altrettanto intricante l’affaire del testo della bozza di costituzione redatta nella “Commissione dei 75”, in cui la Regione Salento c’era, e quella redatta dalla “Comitato dei 18” in cui – come in un giallo – la Regione Salento scompare. L’estremo, appassionato, ma vano tentativo di Codacci-Pisanelli di farla ritornare nel testo col suo intervento nell’Assemblea plenaria. La partecipazione nella vicenda di personaggi di rilievo che hanno fatto la storia dell’Italia repubblicana come Aldo Moro della Democrazia Cristiana o Palmiro Togliatti del il Partito Comunista Italiano; oppure di giuristi rinomati come Ambrosini, Condorelli, Grassi, Lussu, Mortati ed altri; la querelle sugli organi di stampa dove le posizioni in Costituente trovavano appassionata eco in un senso o nell’altro; la delusione finale per i salentini: tutto è raccontato da Antonio Scarascia con la sua sperimentata maestria: saper unire il vero dei fatti al bello della narrazione.

Una ricca appendice documentaria, le tavole sinottiche, la bibliografia scientifica, le immagini e l’indice dei nomi rendono il libro ancor più desiderabile a quanti vogliono conoscere qualcosa in più del Salento e dei suoi Uomini migliori.

 

 

 

Venerdi 9 dicembre 2016.  Il sindaco Antonio Coppola e la famiglia Santacroce

L’Amministrazione Comunale ha dedicato una strada cittadina ad “Antonio Santacroce, un nome noto dell’ortopedia italiana”.

Così titolava Francesco Accogli nel ricordare l’illustre concittadino qualche anno addietro. Pubblichiamo di quell’articolo, apparso su Salogentis, una versione ridotta.

Antonio Cosimo Italo Santacroce nacque a Tricase il 22 aprile del 1917 da Salvatore e da Salvina Cavalieri e morì prematuramente a soli 55 anni, il 3 novembre 1972 a Losanna (Svizzera), ove si era recato in cerca di qualche speranza a causa di una grave malattia.

Il curriculum vitae del prof. Tonino Santacroce (così veniva abitualmente chiamato) è vasto ed ampio. Conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari il 26 maggio 1941 riportando voti 110 e lode e discutendo una tesi originale che riguardava l’azione della vitamina “E” nei cardiopatici, ricerca che venne successivamente pubblicata ed apprezzata dagli esperti in materia. Nello stesso anno superò l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di medico chirurgo presso l’Università di Pisa. Aveva solo 24 anni!

Negli anni tragici del secondo conflitto mondiale, dopo aver frequentato la Scuola di Applicazione di Sanità Militare in Firenze, prestò servizio quale sottotenente medico di complemento in territorio dichiarato in stato di guerra e successivamente con unità mobilitata in zona d’operazione.

Il 26 ottobre 1944 sposò Agnese Caputo, dalla quale ebbe cinque figli: Salvatore, Gustavo, Maria Assunta, Rita e Sandro.

Il 20 novembre 1947 conseguì nella Clinica Chirurgica dell’Università di Bari (Direttore prof. C. Righetti) il Diploma di Specialista in Chirurgia generale sempre con il massimo dei voti. Intraprese solo nel 1948 la carriera ortopedica, dopo diversi anni di pazienti e metodici studi che gli permisero una seria ed adeguata preparazione presso la Clinica Chirurgica Generale dell’Università di Bari. Sempre in questa Università fu Assistente e poi Aiuto in Clinica Ortopedica; ottenne la libera docenza in Ortopedia nel 1955, quella in Anatomia Chirurgica nel 1959, quella in Medicina del Traffico nel 1970, oltre ad essere un apprezzato specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni.

Redattore e successivamente condirettore della rivista “La Clinica Ortopedica”, fu relatore diverse volte a Congressi Nazionali ed autore di circa un centinaio di pubblicazioni scientifiche. Tonino Santacroce era conosciuto soprattutto in Italia e all’estero per essersi dedicato con passione e continuità allo studio sulla lussazione congenita dell’anca. Santacroce fu anche membro di diverse Società Scientifiche nazionali ed internazionali e seppe guadagnarsi la stima ed il rispetto dei Colleghi per i suoi studi sperimentali di notevole interesse. Quando lo colse la morte il 3 novembre 1972, Tonino Santacroce era Direttore della 2^ Cattedra di Clinica Ortopedica dell’Università di Bari.

Così lo ricordò il Sindaco di Tricase prof. Giuseppe Codacci Pisanelli in un manifesto fatto affiggere in occasione delle esequie: “Tricasini, si è chiusa la breve, intensa giornata terrena del Professor Dottor Antonio Santacroce che è passato fra noi benefacendo. Fin dai primi anni si dedicò generosamente a rigorosi studi e ad accurate esperienze per essere in grado di svolgere nel modo migliore la propria opera al servizio dell’umanità. La cittadinanza tricasina si associa al lutto della famiglia nel rimpianto e nella preghiera per l’illustre figlio di Tricase e lo ricorda non solo come professore universitario direttore della seconda clinica ortopedica dell’Università di Bari, ma, soprattutto, come esempio mirabile di umana comprensione unita all’arte medica più progredita”.

 

in Distribuzione