di Giuseppe R. Panico
In natura sono due i principali stimoli del mondo animale: nutrirsi per vivere e accoppiarsi per dare continuità alla propria specie.
Per rendere tali stimoli più intensi, appaganti e ricercati la natura li ha anche corredati di soddisfazione e piacere.
A differenza degli animali che mantengono sostanzialmente inalterato il loro comportamento, gli esseri umani, dotati di intelligenza, cercano anche valori addizionali quali cultura e benessere, sviluppo e progresso, sicurezza sociale e sanitaria etc. Ma avendo anche questi un costo sia privato che pubblico, devono basarsi su un reddito che permetta di sostenerli.
Quando questo è indisponibile, ci si impoverisce, lo si ricerca altrove, i giovani emigrano, i beni immobiliari si sviliscono, i vecchi rimangono soli e cala l’interesse verso un possibile recupero sociale ed economico. Nel frattempo, la politica inadeguata allo sviluppo, si limita a modificare/recuperare l’esistente, non taglia i rami secchi anzi si inventa attività passive a spese del pubblico denaro o percorsi poco utili al rilancio economico della comunità.
A volte sembra questa la situazione della nostra Tricase, ove peraltro la maggior parte del reddito non deriva certo dal sistema produttivo di imprese e imprenditori ma dai fondi pubblici dei settori sanitario, scolastico-culturale e pensionistico- assistenziale.
E se l’età media aumenta e poi l’anagrafe cala, anche tali attività non possono che ridursi. Saprà e vorrà la prossima amministrazione tentare una svolta economica o creare le condizioni per favorirla? Avrà una visione d’insieme per il nostro domani?
I vincoli burocratici saranno un ostacolo da superare o una scusante per la propria inazione? E’ ben noto in tutto il mondo che lo sviluppo sostenibile e economia del mare si basano anche sul turismo di qualità che, nelle aree costiere come la nostra, non possono che privilegiare nautica e balneazione.
Un settore dalle ampie e pregevoli ricadute sulle attività culturali, gastronomiche, commerciale e dei tanti servizi connessi. Tale consapevolezza, come anche della nostra realtà geografica, parte estrema della penisola salentina, carente di trasporti e risorse e priva del turismo di transito, tipico di altre regioni centrali, aveva portato all’ampliamento del porto, a scavare la piscina di Marina Serra, a pianificare parcheggi a “mezza costa”, a definire aree di espansione edilizia con accurati piani particolareggiati, nuova viabilità etc.
Poi l’irrompere di una cultura troppo conservativa ma improduttiva, ha frenato tale sviluppo e favorito l’attuale stagnazione. Quella di un rilevante capitale umano (abitanti), sostenuto in gran parte con fondi statali, ma con un povero capitale sociale e imprenditoriale. Un grosso centro utile a far voti, ma con la testa di un piccolo villaggio, trascurato pure da tante guide turistiche.
Riprendere idee e progetti del passato che tanto successo continuano ad avere ovunque (cosa sarebbero oggi le nostre marine senza l’ampliamento del porto e la piscina di Marina Serra etc. e le economie dirette o indirette che queste apportano?) e che ogni logica di sviluppo suggerisce di innovare e completare, dovrebbe essere fra le prime qualificanti azioni della nuova amministrazione.
Altre rilevanti e attrattive fonti di reddito imprenditoriale? Non certo far legna e oggettistica delle distese di ulivi “xyiellati” e ritornare su quei campi poco produttivi già abbandonati dai nonni.
La frammentazione dei terreni, la loro impervietà e la carenza d’acqua rende infatti spesso problematiche e poco redditizie nuove coltivazioni intensive al posto della “coltura secca” e meno faticosa basata sull’ulivo. Per il prossimo voto sono rilevanti i contenuti dei programmi e la capacità/affidabilità in merito dei candidati sindaco.
In particolare, il riesame o meno del nostro assetto costiero, che tante perplessità suscita anche nei pochi turisti che arrivano, relativo a: pericoli veri o presunti della falesia che crolla, piano coste inefficace, piano portuale da sviluppare, acque reflue nel Rio da allontanare e osservazioni al PUG già avanzate da tanti nostri tecnici, per poi avviare più avanzate attività.
Una di queste potrebbe essere, grazie anche al nostro ben noto ed efficiente ospedale, l’avvio di servizi talassoterapici e turistico- sanitari.
Una ricca attrattiva per il turismo della terza età, un forte richiamo per i nostri pensionati emigrati da giovani, un più intensivo utilizzo dell’albergo diffuso in città e sulla costa e più lavoro per tutti.
Ma, oltre alle idee, per il risorgere della nostra Tricase, bisogna ricercare, fra i candidati sindaco, idonea motivazione e capacità e, fra i cittadini, associazioni e imprenditori, la sinergia del fare sistema per fare futuro.
In provincia di Lecce sono ben 23 i comuni “Covid free” che non hanno registrato alcun caso dall’inizio della pandemia ad oggi:
Presicce-Acquarica
Giuggianello
Sanarica
Alessano
Martignano
San Cassiano
Andrano
Montesano Salentino
Seclì
Botrugno
Morciano di Leuca
Spongano
Castrignano de’ Greci
Ortelle
Surano
Castro
Palmariggi
Tiggiano
Corsano
Patù
Tuglie
Diso
Ruffano
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 9 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.368 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 9 (nove) casi positivi: 1 in provincia di Bari, 6 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 1 attribuito a residente fuori regione.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 256.307 test.
3.973 sono i pazienti guariti.
187 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.714 così suddivisi:
1.527 nella Provincia di Bari
382 nella Provincia di Bat
676 nella Provincia di Brindisi
1.230 nella Provincia di Foggia;
585 nella Provincia di Lecce;
282 nella Provincia di Taranto;
32 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Ore 21 - Ingresso Libero (con prenotazione obbligatoria)
Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1
Lucugnano (Le)
L'associazione "Tina Lambrini - Casa Comi", in collaborazione con la Libreria Idrusa e l'Associazione NarrAzioni, organizza la presentazione del libro "Nel mare c'è la sete" della cantautrice Erica Mou.
Dialogano con l'autrice Michela Santoro e Rita Zappatore.
L'appuntamento è per Martedì 11 Agosto, ore 21, a Palazzo Comi - Casa Museo di Lucugnano (Via delle Grazie, 1).
Per accedere negli spazi del palazzo (toilette, zona firma-copie) è necessario indossare la mascherina. I posti utilizzabili sono limitati e disponibili solo previa prenotazione, come da norme anti-Covid vigenti.
All'ingresso sarà a disposizione il gel igienizzante.
L'ingresso all'area di presentazione sarà possibile già dalle ore 20.00. Prenotazione obbligatoria: 380/4580810 (Simone - Associazione Tina Lambrini - Casa Comi).
Al termine della presentazione sarà possibile partecipare ad una Visita Guidata all'interno di Palazzo Comi - Casa Museo accompagnati dai volontari dell'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" (Contributo 5,00 € prenotazione consigliata al 380/4580810).
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 8 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.561 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 9 (nove) casi positivi: 4 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Bari, 2 in provincia di Foggia
E’ stato registrato un decesso in provincia di Lecce.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 254.939 test.
3973 sono i pazienti guariti.
178 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.705, così suddivisi:
1.526 nella Provincia di Bari
382 nella Provincia di Bat
676 nella Provincia di Brindisi
1.224 nella Provincia di Foggia;
584 nella Provincia di Lecce;
282 nella Provincia di Taranto;
31 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.