di Caterina SCARASCIA
E' tornata l'Armata Brancaleone
Da sabato scorso ben 12 liste, facenti capo a 4 candidati sindaco, hanno fatto la loro comparsa negli uffici comunali di Tricase, per dare il via alla campagna elettorale delle amministrative di settembre prossimo.
Per l’elettore medio, un incubo. Candidati per lo più sconosciuti, ma di lunga parentela; storici personaggi di destra allocati in liste civiche che appoggiano sindaci appartenenti ad un presunto centrosinistra; noti sostenitori dei 5 Stelle che per l’occasione hanno traslocato nelle liste del candidato sindaco del PD; vecchi iscritti del PD che hanno optato per le liste civiche di altri candidati.
Insomma….un manicomio…in cui andare alla ricerca di valori, idee e coerenza è una vera impresa. Almeno per me.
Il primo shock è stato rappresentato dal numero dei candidati sindaci, ben 6, con una evidente, ma ormai nota ed arcinota, frammentazione del centrosinistra.
Dopo iniziali perplessità, un barlume di speranza mi era venuto dalla candidatura di Alessandro Distante e dalla sua proposta di lavorare per la ricostruzione, prioritaria e fondamentale, di una comunità che riscopre il valore del bene comune e della condivisione delle visioni future per poter realizzare progetti possibili. Non esistono infatti progetti fuori da una precisa “idea” di città, a sua volta realizzabile su valori condivisi. Una proposta necessariamente proiettata sul lungo periodo, certo, ma la forza e la credibilità di un governo della cosa pubblica non nascono dal nulla né nel giro di pochi mesi.
Le ultime esperienze amministrative lo hanno chiaramente dimostrato.
Venuta meno la disponibilità di Distante, che in questo ha dato prova di serietà ed estrema coerenza,visto lo scenario poco responsabile (per usare un eufemismo!) che si stava profilando rispetto alla formazione delle liste, le prospettive sono apparse sempre più confuse e caotiche. L’unica donna candidata a sindaco, in una formazione di destra, era nel frattempo scomparsa o,meglio, si era trasferita come semplice candidata consigliere in una delle tre liste di Zocco, promotore del cantiere civico di centrosinistra.
Misteri (o miracoli?!) della politica, quella dei retroscena, che lavora sul numero di liste arraffate alla meno peggio e che non può non tener conto degli “ordini” dei potentati esterni a Tricase, purchè si guadagnino voti il più possibile, non importa come, non importa con chi, non importa con quali idee, l’essenziale è portare a casa il risultato e piegarsi, proni, a questo o quello, a seconda della propria, personale convenienza.
Il tutto nobilitato da discorsi retorici sul valore delle diversità (Quali? Quelle che ora convengono?), sull’importanza delle “brave” e “care” persone (???!!!), sull’affetto per gli amici di infanzia che non si possono tradire, sul rispetto per i parenti che ci hanno cresciuti e cosi via….,come se la gestione della cosa pubblica dovesse per sempre (ahinoi!) rimanere in balia delle logiche delle buone, allegre ed arriviste comari.
Intanto i programmi non si vedono (né si sentono).E’ vero, come mi ha rammentato oggi una persona, che sono depositati insieme alle liste, ma mi piacerebbe ascoltarli dai candidati, nella speranza di capirne qualcosa di più.
Finora ho letto solo poesie, mantra filosofici, motti retorici (ma tanto stucchevoli…) sul valore delle persone, l’importanza della nostra terra, della nostra cultura, della condivisione con i cittadini.Vale a dire slogan sui massimi sistemi, rigorosamente veicolati tramite facebook.Di fatto, cosa intendete fare???Le foto vi riescono bene, si è visto: primi piani, foto di coppia, allegre camminate, ma poi?
E’ sicuro che, a parte Carbone, gli altri candidati sindaci sono per lo più noti, dato che calcano la scena politica da tempo, ma comunque avremmo bisogno di sapere cosa proponete per la nostra città. Anche perché, notoriamente, siamo un popolo dalla memoria corta. E se ci scordassimo delle incoerenze di chi da anni si professa di centrosinistra e sistematicamente
lo massacra? O di chi ha il dono dell’eloquio, ma alle parole difficilmente fa seguire i fatti? O di chi farebbe di tutto per una poltrona su cui sistemare il proprio deretano, visto che da sempre gode e vive di favori politici?
O, ancora, di chi quella stessa poltrona sogna, da decenni, per la tanto agognata e narcisistica affermazione di sè?
No, no…non possiamo correre simili rischi….diteci quello che intendete fare e noi vi voteremo con l’animo più leggero.
E se, malauguratamente, ci ripeterete le solite nenie: più lavoro, più parcheggi, sistemare le marine, i centri storici e bla, bla, bla….provate, per una volta, a costruire un progetto complesso, articolato, basato su una lungimirante visione della città, in cui inserire e rendere possibili tutte queste cose.
Anche perché, se ci racconterete che avete tutti gli stessi obiettivi e le stesse priorità, men che mai capiremo perché vi siete proposti in 4 e con liste diverse!
E in quel caso saremmo costretti, io per prima, a dire che avevamo ragione a pensare quello che c’è venuto in mente fin da subito: sotto il vestito….niente!