Giovedi, 19 novembre 2020
IL VOLANTINO SARA' ON LINE
L'emergenza coronavirus ci costringe ad una pausa
IL VOLANTINO CARTACEO SI FERMA
Riprenderemo appena sarà possibile
Da questa settimana sarà solo online sul nostro sito internet:
ilvolantinoditricase.it
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 19 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.386 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.263 casi positivi: 555 in provincia di Bari, 72 in provincia di Brindisi, 189 nella provincia BAT, 154 in provincia di Foggia, 98 in provincia di Lecce, 187 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 28 decessi: 5 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 10 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 685.610 test.
9.734 sono i pazienti guariti.
28.500 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 39.347, così suddivisi:
15.503 nella Provincia di Bari;
4.410 nella Provincia di Bat;
2.708 nella Provincia di Brindisi;
9.031 nella Provincia di Foggia;
2.961 nella Provincia di Lecce;
4.447 nella Provincia di Taranto;
282 attribuiti a residenti fuori regione;
5 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Giovedi, 19 novembre 2020
GUARDIA DI FINANZA: MAXI OPERAZIONE IN MATERIA DI CONTRABBANDO DI GASOLIO AGRICOLO TRA LECCE E ROMA. 11 ARRESTI E 64 PERSONE INDAGATE PER UN’EVASIONE FISCALE DI OLTRE 20 MILIONI DI EURO. SOCIETÀ E BENI SOTTOPOSTI A SEQUESTRO.
GUARDA IL VIDEO SU FACEBOOK: IL VOLANTINO
Dalle prime ore dell’alba, oltre 90 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce sono impegnati per dare esecuzione (tra la provincia di Lecce e quella di Roma) all’ordinanza con cui il G.I.P. del Tribunale di Lecce ha disposto l’arresto di 11 persone (3 in carcere e 8 ai domiciliari), indagati - a vario titolo - per associazione a delinquere finalizzata ai reati di contrabbando di gasolio agricolo, emissione ed utilizzo di fatture false, riciclaggio ed autoriciclaggio. Le persone complessivamente finite nel registro degli indagati sono 64.
L’operazione denominata “FREE DIESEL” è stata condotta dai Finanzieri della Tenenza di Tricase, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce d’intesa con la Direzione Nazionale Antimafia di Roma.
La rilevante evasione fiscale (tra accisa, Iva ed Ires) - accertata per gli anni dal 2014 al 2018 - ammonta ad oltre 20 milioni di euro ed è stato disposto il sequestro di beni a carico di 17 indagati e di n. 8 aziende, tre delle quali anche destinatarie di interdizione per un anno dall’esercizio dell’attività di commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi.
Tutto ha avuto inizio da un’attività di controllo economico del territorio, con il pedinamento di un’autobotte che trasportava gasolio agricolo venduto illecitamente. Le successive investigazioni, anche di natura tecnica, durate oltre due anni, hanno fatto emergere due complessi e ben collaudati sistemi di frode: il primo rappresentato dal contrabbando di un ingente quantitativo di gasolio agricolo; il secondo, dall’utilizzo di una società “cartiera” che acquistava e commercializzava carburante per autotrazione, evadendo così l’IVA.
Nel dettaglio, l’organizzazione leccese (diretta da P.Q., 39enne di Carmiano), dal 2014 al 2018, ha gestito due depositi di carburanti agricoli, uno a Carmiano e l’altro a Diso (quest’ultimo intestato a “testa di legno”) ed ha “distratto” circa 25 milioni di litri di prodotto petrolifero (con un’evasione di accisa, I.V.A. ed imposte dirette per oltre 13 milioni di euro), a favore di autotrasportatori leccesi, brindisini e tarantini compiacenti. Il sistema, ben collaudato, si avvaleva di imprese agricole fittizie, prive di libretti U.M.A. (Utenti Motori Agricoli) e costituite ad hoc, con la complicità di un commercialista salentino.
Nel sodalizio criminale, ciascuna delle 10 persone dedite al contrabbando aveva mansioni ben definite: c’era chi predisponeva la documentazione fittizia (fatture e D.A.S.) intestata ai falsi imprenditori agricoli, chi procacciava clienti, chi trasportava gasolio agevolato presso i clienti compiacenti, chi riscuoteva il denaro e chi si dedicava ad una vera e propria “caccia” del soggetto “ideale” a cui intestare le fittizie aziende agricole.
Gli elevati guadagni conseguiti dall’illecita attività di contrabbando di gasolio agricolo venivano poi riciclati, in parte, attraverso la gestione di un distributore stradale situato a Carmiano (LE), dove nel tempo si sono riforniti – consapevolmente – decine di clienti (soprattutto autotrasportatori), nei confronti dei quali venivano emesse fatture false, attestanti la vendita di “gasolio per autotrazione”, documenti fiscali che poi venivano altresì utilizzati dagli stessi clienti per richiedere all’Erario il rimborso parziale dell’accisa (c.d. Carbon Tax).
Il secondo sistema di frode, finalizzato all’illecito approvvigionamento di gasolio per autotrazione, è stato perpetrato sempre dalla suddetta organizzazione criminale leccese ma questa volta con la complicità di un’altra organizzazione di stanza a Roma, composta da 4 sodali operanti presso un deposito fiscale di carburanti ubicato nella città capitolina.
La spregiudicata collaborazione tra le due organizzazioni criminali si realizzava ricorrendo ad un sofisticato sistema di evasione d’imposta meglio conosciuto come “frode carosello”. L’organizzazione leccese gestiva la società “cartiera” con sede fittizia a Lecce la quale, attraverso l’utilizzo di false “dichiarazioni di intento”, si interponeva tra il compiacente deposito fiscale romano ed i reali acquirenti di gasolio, realizzando così (da agosto 2017 a gennaio 2018) un’evasione di I.V.A. per oltre 4 milioni di euro. L’organizzazione romana (di concerto con quella leccese) operava invece presso il deposito fiscale capitolino e si occupava di redigere i D.A.S., trovare i clienti e veicolare gli ordini. La cartiera, nello stesso periodo, ha ricevuto ed emesso fatture soggettivamente false per oltre 20 milioni di euro.Dalle indagini tecniche svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lecce è stato possibile accertare che l’IVA evasa veniva spartita (con cadenza settimanale), in percentuali prestabilite, tra gli associati romani e quelli leccesi. Non solo: la società “cartiera” è stata utilizzata anche per l’acquisto, in evasione d’imposta (a beneficio dell’intera organizzazione e dei suoi sodali), di autovetture, pneumatici, mobili di pregio del valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, per un’evasione di Iva di quasi 500 mila euro.
A seguito della richiesta avanzata dal competente Sostituto Procuratore, il Giudice per le Indagini Preliminari di Lecce ha disposto – altresì - il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di n. 4 società ed di n. 1 impresa individuale (di cui n. 4 distributori stradali attualmente in attività ed un imponente deposito fiscale di carburanti ubicato a Roma), nonché dei beni (immobili, terreni, autoveicoli, natanti) e delle disponibilità finanziarie riconducibili a n. 17 indagati e ad ulteriori n. 3 società, per un valore complessivo di quasi 7 milioni di euro.
L'operazione FREE DIESEL, oggi conclusa dalla Guardia di Finanza di Lecce, ha consentito non soltanto di smantellare una grossa frode fiscale in danno alle casse dello Stato ma anche di porre fine ad un’illecita attività che - nel tempo - aveva creato una situazione di concorrenza sleale sul mercato locale degli idrocarburi, in danno di tutti quegli imprenditori onesti che, al contrario, operano nel settore rispettando le regole.
Giovedi, 19 novembre 2020
Il gruppo politico “Tricase Città in Comune” propone un incontro dibattito su “Covid19 a Tricase: problemi e proposte”.
L’appuntamento è per questa sera ore 19,30 sulla pagina facebook di
“ FATTI PER VOI” che ha offerto il supporto tecnologico.
L’incontro si terrà “da remoto” e chi vorrà seguirlo e/o intervenire potrà farlo collegandosi su quella pagina facebook.
A discutere e a fare proposte il sindaco Antonio De Donno, don Lucio Ciardo direttore della Caritas diocesana di Ugento, il presidente della Consulta delle Associazioni Geremia De Giuseppe, Caterina Scarascia, dirigente scolastica ed Alessandro Distante, per il gruppo politico promotore dell’iniziativa.
Il Covid non solo come un virus ma anche come problema di comportamenti, di relazioni, educativo oltreché economico e sociale.
In questo contesto più ampio, che non può evitare di scandagliare le cause della crisi di questi giorni e le misure politiche per uscirne senza eccessive perdite, si vuole inserire un progetto di rete di solidarietà tra istituzioni, associazioni e privati cittadini.
Di tutto questo si parlerà questa sera ore 19,30.
Mercoledi, 18 novembre 2020
di GIOVANNI CARITA’ e ANTONIO BAGLIVO
Care cittadine, cari cittadini, carissimi tricasini, in data 28/10/2020, in qualità di Consiglieri Comunali di minoranza, abbiamo richiesto al Signor Sindaco della nostra città, con nota ufficialmente protocollata, la convocazione di tutti i consiglieri comunali per essere messi a conoscenza delle eventuali iniziative avviate e/o programmate per affrontare al meglio l’emergenza da Covid-19.
Ci dispiace constatare che a distanza di oltre venti giorni il Signor Sindaco non abbia ritenuto opportuno, se non necessario, rispondere alla nostra richiesta che aveva, e ha tuttora, il semplice obiettivo di condividere un piano emergenziale per la città e, ove fosse possibile, avanzare le nostre proposte in merito.
In questi giorni abbiamo più volte ascoltato semplici cittadini, commercianti, artigiani, dirigenti scolasti, operatori sanitari, recependo le più svariate segnalazioni di criticità e condividendo con loro eventuali risoluzioni. Nella giornata odierna sono state tantissime le segnalazioni giunteci dalla cittadinanza di continui disservizi, emergenze e situazioni di comprovata difficoltà.
La riapertura del Comune e degli uffici comunali, stante la buona volontà dei dipendenti, ha messo ancora una volta in risalto carenze ormai croniche alle quali, tuttavia, occorre porre immediatamente rimedio.
A poco è servito il video del sindaco centralinista, rivelatosi una veniale operazione simpatia. La realtà, purtroppo, è tutt’altra cosa.
Nel frattempo, però, non sono mancati i comunicati a mezzo stampa e tramite i social dei faraonici risultati raggiunti in questo iniziale periodo di amministrazione comunale.
Abbiamo appreso con piacere dell’istituzione di uno “sportello famiglia”, un servizio di arricchimento nel settore sociale fondamentale per la comunità, della “salvaguardia” della spiaggetta di Tricase Porto, del recupero delle pajare di Depressa, un bene storico-architettonico prezioso che verrà restituito ai tricasini.
Se non fossimo in un periodo così difficile, dove anche ridere è un lusso, ci verrebbe da farci una bella e sana risata. Tuttavia noi siamo per la verità dei fatti e pertanto riteniamo giusto ribadire che gli interventi sopracitati sono da ricondurre alla precedente Amministrazione Chiuri. Trattasi infatti dei seguenti deliberati:
1) Istituzione sportello famiglia delibera 188 del 18/09/2019, alla quale fa seguito un’informativa sulla disponibilità dei locali con protocollo numero 714 del 16/01/2020;
2) Progetto “Blue land” salvaguardia e valorizzazione della spiaggetta di Tricase Porto delibera numero 40 del 18/02/2020;
3) Progetto recupero delle pajare site nella frazione di Depressa delibera numero 100 del 04/06/2020;
Queste elencate sono dovute precisazioni che, fuori da ogni lettura polemica, vanno intese con un semplice scopo informativo, ritenendo corretto e veritiero fornire ai cittadini completezza di informazione.
Nel frattempo confidiamo ancora nella disponibilità del Sindaco e della sua Giunta Comunale nel comunicare a noi scriventi e soprattutto alla cittadinanza quali iniziative intende intraprendere per contenere l’emergenza da covid-19 che va fronteggiata sia sul piano della prevenzione e della sicurezza, ma anche sul piano del sostegno concreto ai cittadini, in primis ai più bisognosi.
Nel ruolo che ci compete ribadiamo la nostra più ampia disponibilità ad ascoltare e recepire eventuali segnalazioni e istanze della cittadinanza e, qualora istituzionalmente coinvolti, a collaborare per il bene della città.