Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, mercoledì 10 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.517 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.063 casi positivi: 350 in provincia di Bari, 95 in provincia di Brindisi, 128 nella provincia BAT, 61 in provincia di Foggia, 108 in provincia di Lecce, 307 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 11 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 25 decessi: 14 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 8 in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.398.270 test.

80.617 sono i pazienti guariti.

47.106 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 131.211, così suddivisi:

49.806 nella Provincia di Bari;

14.359 nella Provincia di Bat;

9.515 nella Provincia di Brindisi;

27.254 nella Provincia di Foggia;

11.186 nella Provincia di Lecce;

18.406 nella Provincia di Taranto;

550 attribuiti a residenti fuori regione;

135 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Mercoledì, 10 febbraio 2021

Da domani la Puglia passa in zona gialla

E’ arrivata nella serata di ieri l'ordinanza firmata dal ministero della Salute Roberto Speranza che dispone il passaggio dalla zona arancione alla zona gialla, con un significativo allentamento delle restrizioni: da domani - non accadeva dal 15 gennaio - ci si potrà muovere da un Comune all'altro senza autocertificazione (ma restando sempre all'interno della Puglia), mentre bar e ristoranti potranno effettuare servizio ai tavoli fino alle 18.

Poi, saranno possibili solo asporto e servizio a domicilio.

Resta comunque confermato il divieto di uscita tutti i giorni dalle 22 alle 5, salvo per motivi di lavoro, salute o stretta necessità.

 

Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa

EVENTO ONLINE DIRETTA FACEBOOK

Terzo appuntamento con l'informazione dell'Agenzia di Sviluppo Locale GAL Capo S. Maria di Leuca. Mercoledì 10 febbraio alle ore 16:00, in diretta sulla pagina Facebook dell’Agenzia, si parlerà di progetti integrati a livello locale che interagiscono con reti globali, con l’iniziativa “SULLE STRADE DEL CAPO DI LEUCA CON LA “ROTTA DEI FENICI”, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

La Rotta, con l'apporto scientifico dell'Università del Salento, “accompagnerà” il percorso di integrazione spinta a cui punta l'Agenzia nella nuova programmazione dei fondi comunitari 2021-2027.

Dialogheranno con il Presidente dell'Agenzia Antonio CIRIOLO, il Prof. Stefano DE RUBERTIS, docente del Dipartimento di Scienze dell’Economia dell'Università del Salento, il Dott. Antonio BARONE, Direttore della "Rotta dei Fenici" e l'Avv. Emiliano CAZZATO,Vice Direttore del GAL Capo di Leuca scarl.

Per il Direttore del GAL Giosuè Olla ATZENI “I Comuni del Capo di Leuca, così come tanti altri Comuni della Puglia, hanno beneficiato nel tempo delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione con il cofinanziamento dell’Unione Europea. I finanziamenti sono stati finalizzati, in gran parte, al recupero di un consistente numero di beni culturali e naturali, restituiti alla pubblica fruizione. Anche tanti interventi finanziati dal GAL Capo S. Maria di Leuca sono stati finalizzati in questa direzione.

Il risultato finale è un patrimonio di beni culturali messo a disposizione della comunità: palazzi nobiliari, castelli, cripte, chiese, aree archeologiche, aree naturalistiche e tanto altro ancora.

Nell’ultima programmazione LEADER, attualmente in fase di attuazione da parte del GAL Capo di Leuca, presieduto dal Rag. Rinaldo RIZZO, gli interventi destinati ai Comuni riguardano il sostegno alle iniziative per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale dei centri urbani e delle campagne, con l’obbligo per gli stessi comuni di prevedere piani di funzionamento e gestione dell’iniziativa tali da garantire, per almeno 5 anni, la fruizione pubblica del bene.

Si è data priorità, quindi, ai contenuti per dare sostanza ai contenitori. Questi progetti si aggiungono alle tante iniziative realizzate dal GAL con il programma LEADER a sostegno delle iniziative imprenditoriali nei settori della tipicità artigianale ed agroalimentare e a quelle realizzate nel settore dei servizi al turismo.”.

“Oggi, tutto questo patrimonio di beni culturali e naturali, sapori, saperi, tipicità e tradizioni non possono più andare su strade parallele e separate. Occorre dare sostanza a quanto previsto anche dallo stesso GAL: l’integrazione fra soggetti e settori che vivono in questo territorio non può più essere un indirizzo, ma un obbligo, una strategia di sviluppo dalla quale non si potrà prescindere.”, dichiara il Presidente dell’Agenzia di Sviluppo Locale Capo S. Maria di Leuca Antonio CIRIOLO. “La <Rotta dei Fenici> è la connessione delle grandi direttrici nautiche che, dal XII secolo a.C., furono utilizzate dal popolo dei Fenici quali fondamentali vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo.

Oggi intraprendere una direttrice di sviluppo significa tracciare vie di comunicazione, di contenuti e di strategie che, tutte insieme, devono fare in modo che il Capo di Leuca possa giungere nel porto giusto.

La metodologia dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa <La Rotta dei Fenici> può contribuire a raggiungere il risultato auspicato; per questo motivo Agenzia e Rotta hanno sottoscritto una Convenzione di collaborazione che porterà i due operatori a sperimentare, nei prossimi anni, un modello di integrazione spinta, in cui i beni culturali e i centri visita presenti nei Comuni del comprensorio potranno diventare il punto di riferimento di una strategia di sviluppo che coinvolgerà tutti i soggetti, pubblici e privati, che vorranno aderirvi.

All’Università del Salento, coinvolta già in questa fase di lancio del modello di integrazione, viene chiesto un apporto scientifico a questa strategia, che accompagni i protagonisti lungo la direttrice che intende intraprendere.”.

Potrebbe nevicare anche a bassa quota e al Sud nel weekend di San Valentino, ed in particolare sabato prossimo, a seguito dell'irruzione di aria gelida dalla Siberia con il vento Burian

Dalle lontane steppe russo-siberiane il gelido vento, dopo aver percorso migliaia di chilometri, farà irruzione sul 'Bel Paese' causando un rapido crollo delle temperature che potranno perdere anche 10-15 gradi in poche ore, 'ghiacciando' letteralmente l'Italia

Nel weekend di San Valentino, in particolare sabato 13, l'irruzione del Burian darà vita a un vortice ciclonico che piloterà una perturbazione che provocherà nevicate fin su coste e pianure di Puglia, Molise e Basilicata

 

di Giuseppe R.Panico

L’anno appena trascorso ci ha lasciato le sue crisi da virus e quello appena iniziato non induce certo all’ottimismo. La nuova crisi della politica ci rende ancor più inaffidabili anche per ben utilizzare i tanti miliardi in arrivo dall’Europa,riformando anche burocrazia, giustizia e fisco.

La Befana poici ha portatolo spregio auna consolidata cultura liberale e democratica.Non con la solita scopa ma con armie aggressività, assaltando in USA il Capitol Hill,grazie a un presidente deciso a distruggere, per sete di potere, quei valori che, sulla bibbia, aveva giurato di difendere.

A New York, anche la statua della libertà, simbolo di democrazia e accoglienza, pare abbia sussultato per sdegno e disgusto. Visitai quella statua, costa atlantica e Caraibi, nel lontano 1969, da allievo ufficiale di Marina. Negli USA ritornai nel 1973, due anni nella scuola di volo della U.S. Navy a Pensacola (Florida)e in una America tuttora tesa a privilegiare il suprematismo dei bianchi.

Ancora negli USA nell’estate 1982; costa atlantica e Sidney (Canada),ove ricordare la prima trasmissione telegrafica transatlantica della storia (1902) diGuglielmo Marconi (scienziato e ufficiale di Marina).

E poi tre anni a Washington nel 1996 per seguire quel programma aeronautico (jet AV-8B a volte sfreccianti nel cielo di Tricase) che mia veva già impegnato,al comando della base aerea della Marina Militare a Grottaglie.

In Italia nell’anno 2000, tre anni a Roma e poiin Sud America. A Santiago del Cile per seguire, per tre anni e in status diplomatico, in Cile, Perù ed Ecuador, gli interessi della nostra Difesa e collaborare in merito con i tre nostri ambasciatori.

Un quarantennio in servizio passa rapido se intensamente e variamente vissuto.Venne l’ora di lasciare Santiago del Cile, riattraversare l’Atlanticoe far poi rotta perTricase e il nostro Salento,con il sogno o l’illusione che, se meglio gestito e curato, sarebbe diventato non un pezzo d’America, ma la Florida vacanziera d’Europa.Tanti anni oltre Atlantico portano ancora a seguire i locali eventi di rilievo.

L’ insediamento del presidente Biden,in uno stato di assedio urbano, non ha sopito i timori di un pericoloso “trumpismo”con relativi followers, compreso uno con in testa grandi corna, strane ideee sangue italiano. Lo studioso Alexis de Tocqueville,qualche secolo fa,scriveva:“I pericoli da cui l’Unione Americana è minacciata bisogna cercarli nella varietà dei caratteri e nelle passioni degli americani.”

La insana passione di Trump per il potere sembra confermare tale pensiero, applicabile anche altrove e in altri tempi. E così, se nella antica Roma l’imperatore Caligola portò in senato il suo cavallo, nella moderna Washington, il presidente Trump ha portato in senato unsuo minotauro.

Che differenza quella di Biden, in una Washington blindata, con la cerimonia,in piena folla, del secondo mandato del presidente Clinton. (1997).

La seguii da sopra un palazzo in Pennsylvania Avenue. “GodBless America”, si sentiva nell’aria come da una vecchia canzone patriottica .Che Dio benedica l’America;come anche la nostra Italia veniva da aggiungere. Almeno per quella libertà ritrovata,dopo la Seconda GuerraMondiale,grazie al Piano Marshall, fatto anche di nutrimento democratico per una politica ancora da noi troppo imperfetta e inefficace e così restia al cambiamento.

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